Capitolo 45

Conan's POV

-Dai, una volta arrivati ci divertiremo un mondo!- esortai Shiho, che, tremante e con il fiatone, non smetteva di trucidarmi con lo sguardo.

-Siamo a metà febbraio- iniziò -ci sono undici gradi sotto zero e noi stiamo scalando una catena di montagne ricoperte di neve dalla testa ai piedi, non vedo come mi possa divertire- sibilò facendo un altro passo, finendo per ritrovarsi con la gamba sprofondata nel ghiaccio fino al ginocchio.

-Non hai tutti i torti- ammisi con un lieve sorriso di scuse -ma quando arriveremo alla locanda sono sicuro che cambierai idea!- insistetti, facendole roteare gli occhi al cielo con fare arreso.

-Lo vedremo- borbottò passandomi di fianco -mi chiedo perché sei ancora tutto intero dopo le volte in cui mi hai coinvolta in cose di cui non volevo far parte. In questo momento dovresti essere sotto terra...- continuò a mormorare tra i denti.

"In effetti me lo chiedo anch'io..." ammisi tra me e me, ma non dissi nulla ad alta voce: era un destino che avevo l'intenzione di evitare.

Dopo un altro quarto d'ora di scalata, finalmente arrivammo, quindi io, Shiho, Goro e Ran ci sedemmo sulle prime panchine che ci si pararono davanti, bisognosi di regolare il respiro ansante per la fatica.

"Non riesco a capire se il fatto che un amico di Goro ci abbia invitato a passare la notte qui sia positivo o negativo..." mi dissi, pensando per la prima volta a una serata passata a non fare assolutamente nulla, se non mangiare e poltrire come se non ci fosse un domani.

Mentre fissavo il paesaggio mio malgrado mozzafiato, i miei occhi caddero su Nemo che, arrivato alla baita molto prima di noi, stava giocando con un altro cane della sua stessa razza. La vista mi fece spontaneamente sorridere, cosa che feci più ampiamente quando il cucciolo ormai più cresciuto di quando l'avevo donato alla proprietaria, si buttava addosso a quest'ultima, facendola sdraiare a terra, e prendendo a riempirla di leccate.

Shiho prese a dimenarsi, ridacchiando a cercando di scrollarsi Nemo di dosso, ma ci riuscì solo quando gli ordinò di sedersi, cosa che il cane fece all'istante: infatti la ragazza non aveva perso tempo ad addestrarlo, cosa che era riuscita con un successo più grande del previsto.

Dopo aver rubato un'ultima carezza sul manto soffice e bianco, Nemo tornò a giocare con il suo nuovo amico, rincorrendolo senza sosta e scodinzolando felicemente.

Goro iniziò a dirigersi verso la baita, quindi io e le ragazze ci affrettammo a seguire il suo esempio, necessitanti di calore. Appena entrammo tirammo un sospiro di sollievo, avvertendo il corpo scaldarsi e i muscoli sciogliersi.

-Goro, da quanto tempo!- lo salutò il suo amico, un certo Derek Andrews.

A quanto avevo capito era americano, cosa che si poteva intuire facilmente anche dal suo marcato accento.

-Da quanto tempo, amico- ricambiò Goro con un sorriso felice, stringendo la sua mano.

-Quasi quattro anni, se non erro- annuì -ma devo dire che non sei cambiato di una virgola- rise, dando al detective privato una poderosa pacca sulla schiena.

-Tesoro, sono arrivati?- una donna, presumibilmente la sua fidanzata, entrò dalla porta principale, subito seguita dai due cani candidi -vedo di si- sorrise venendoci incontro, porgendosi la mano e salutandoci uno ad uno.

-Piacere, io sono Sarah Miller- si presentò, ottenendo i nostri nomi in risposta.

-Non hai perso tempo a fare amicizia, eh, Max?- sorrise al più grande dei cuccioli, che subito tirò fuori la lingua, muovendo gioiosamente la coda da una parte all'altra.

-Tesoro, dovresti riposare, te l'ho ripetuto non so quante volte- intervenne Derek con espressione preoccupata.

-Se state male non dovevate scomodarvi a venirci a incontrare- disse preoccupata Ran, portandosi un pugno al petto coperto da un piumino.

-Niente di grave, tranquilla- Sarah scosse con nonchalance una mano -è solo un po di stanchezza- sminuì con un sorriso gentile.

-Anche se non vuole darlo a vedere, è da qualche settimana che non si sta sentendo bene, e in questi ultimi giorni sta peggiorando: alla mattina fa fatica a alzarsi dal letto, e spesso avverte dei forti dolori nella testa e in altre parti del corpo. Oggi è un miracolo se è riuscita a mettersi in piedi- sospirò l'uomo, rammaricato -si rifiuta anche di farsi portare in città per una visita dal medico-

-Non è niente- insistette Sarah, non dando peso alle parole del fidanzato -comunque, non credo che i nostri ospiti siano venuti per sentire le tue inutili chiacchiere sulla mia salute- cambiò strategicamente argomento, battendo le mani arrossate dal freddo -chi vuole andare a sciare?- chiese con entusiasmo.

Mentre Ran, Goro ed io accettavamo all'istante, Shiho aprì la bocca e, ovviamente, sapevo già cosa stava per dire, quindi mi presi il disturbo di trucidarla con lo sguardo, ottenendo uno sbuffo infastidito da parte sua, insieme ad un borbottio che avrebbe dovuto significare "ok".

La donna, spiegandoci che aveva precedentemente noleggiato delle tute da sci, mandò Derek a prenderle nel capannone.

-Non dimenticarti che la mia è off-limits, come sempre!- esclamò scherzosamente prima che l'uomo uscisse di casa, scuotendo la testa con fare divertito.

Appena un quarto d'ora dopo ci ritrovammo tutti e sei pronti, posizionati sopra un pendio innevato.

Per prima partì Sarah, facendo leva con i bastoni, quindi venne subito seguita dagli altri.

Continuammo a fare delle piccole gare tra di noi per più di qualche ora, ovvero fino a quando la donna stramazzò a terra, inerme, battendo con forza la testa contro il terreno, e iniziando a sanguinare copiosamente dalla ferita appena creatasi.

Subito la circondammo, iniziando a chiamarla per nome e scuoterla, Ran nel frattempo stava cercando di chiamare l'ambulanza, ma le parole di Shiho, che aveva posato due dita sul polso di Sarah, la fecero bloccare, inorridita.

-Ran... chiama anche la polizia...- mormorò -non c'è battito...-


Angolo autrice:

Ciao, gente!

Ecco a voi il nuovo capitolo di questa ff! 

Cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Mi farebbe piacere sapere il vostro parere X3

Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, ecco a voi la parola, o meglio, le due parole, che "anticipano" ciò che tratterà il prossimo capitolo: troppa neve.

Avete qualche sospetto su ciò che potrebbe accadere, in base a queste parole? Se si, scrivetelo nei commenti, ci tengo molto!

Alla prossima! X3

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