Capitolo 27
Conan's POV
-S-stai scherzando?- balbettai.
-Lo vorrei tanto, ma no- scosse la testa.
Non risposi, mi misi invece a riflettere; ma lei evidentemente fraintese il mio silenzio.
-Tranquillo, a quanto ho capito non sanno che sei vivo. Per quanto riguarda me, sto già cercando un biglietto o qualcos'altro per andarmene in qualche post...- parlò cercando di sembrare calma, ma la voce incrinata tradiva le sue vere emozioni.
-Frena, frena- la interruppi bruscamente -chi è che dovrebbe andarsene?-
Sbatté gli occhi un paio di volte, allibita.
-Io, ovviamente. Credo di riuscire a procurarmi un biglietto per andare in America prima che scoprano che anche tu s...-
-Non ci siamo capiti- la stoppai nuovamente -tu non vai da nessuna parte-
-Cosa? Certo che me ne vado. Devo andarmene, altrimenti metterei in pericolo anche te e il dottore, e non lascerò che accada finche avrò ancora fiato nei polmoni- ribatte con una serietà tale da sorprendermi.
"Non credevo che tenesse cosi tanto al dottor Agasa" pensai sorpreso.
-Senti, è stato bello conoscerti e tutto quanto, ma non voglio avere sulla coscienza più persone di quante già non abbia; soprattutto se sono persone a cui tengo. Mi hanno strappato via i miei genitori e Akemi, non voglio perdere anche voi... siete l'unica famiglia che mi è rimasta...- la voce le si spezzò, e lo scintillio dei suoi occhi lucidi brillo rispetto al buio della stanza.
-Ehi, tu non perderai nessuno- la feci girare verso di me -ma non lascerò nemmeno che te ne vada per proteggerci. Sarai anche una testa calda della peggior specie, ma ti voglio bene più di quanto pensi- le dissi dolcemente.
-Tu non capisci...- scosse la testa sull'orlo delle lacrime -secondo te perché mi comporto sempre freddamente? Non posso permettermi di affezionarmi a delle persone, perché vorrebbe dire condannarle. Nonostante ciò, non sono riuscita ad impedire a te e al dottor Agasa di penetrare la mia corazza, e credo che non me lo perdonerò mai- lasciò cadere una singola lacrima lungo la sua guancia pallida.
-Ascolta- proruppi appena finì di parlare -tu credi davvero che ti lascerei andare così facilmente? E' vero, ci conosciamo da appena qualche settimana, ma ci tengo a te, e la stessa cosa vale per il dottore. Sono sicuro che converrebbe con me se gli proponessi di legarti come un salame per impedirti di fuggire-
-Senti, non devi fingere inutilmente, lo so che se me ne andassi ti, anzi vi, toglierei solamente un grosso peso dalle spalle. Ora, puoi dirmi a quale posto dove potrei andarmene stavi pensando prima?- chiese, ma non prima di passarsi freneticamente le mani sulla faccia per eliminare ogni singola traccia di lacrime.
-Prima?- mi corrucciai.
-Esatto- annuì.
-In realtà stavo pensando a come potrei convincerti a non uscire senza che ci sia anche io con te, per impedire incidenti con l'organizzazione. Se te ne andassi in giro da sola come hai fatto oggi, saresti in pericolo- le spiegai.
-Oh...- disse sorpresa prima di scuotere la testa per riprendersi -comunque sia, non ce ne sarà bisogno. Ora che ci penso, in America ho ancora la casa in cui abitavo con la mia famiglia prima di venire qui in Giappone, quindi andrò lì. Per quanto riguarda i soldi, devo solo trovare un modo per prelevarli dalla banca, in fondo ora sono una bambina di sei anni, ma ho un conto che mi hanno lasciato i miei genitori. Cercherò di creare l'antidoto all'aptx quando me ne sarò andata. Appena sarò riuscita a creare quello definitivo, te lo manderò e riprenderemmo le nostre vite, va bene?-
-Va bene, un cazzo!- esclamai frustrato -Sapevo che eri cocciuta, ma non fino a questo punto. Tu resterai qui, e per evitare inconvenienti non uscirai mai da sola, preferibilmente mi chiamerai quando avrai intenzione di farlo. Tutto qui. Non c'è bisogno di trasferirsi in un altro continente- replicai sbuffando.
-E quella cocciuta dovrei essere io- replicò sarcastica mentre alzava gli occhi al cielo.
Si alzò dalla mia stretta e seguentemente scese dal letto, ma non la lasciai allontanarsi afferrando il suo avambraccio sinistro.
-Ehi, guarda che la quest...- mi bloccai notando la sua espressione corrucciata dal dolore, la quale, anche se durò a malapena un attimo, fece scattare in me un campanellino d'allarme.
Allentai di poco la stretta, alzando poi la manica del suo pigiama.
-Lo hai fatto di nuovo- mormorai con la voce rotta, mentre fissavo dei recenti segni rossi che di certo erano stati procurati da un'arma da taglio o qualcosa di simile.
-Perché?- sussurrai in un soffio.
Ma non mi servì una risposta, perché il mio cervello iniziò da se a cercare una spiegazione, spiegazione che trovo subito.
-No, no, no!- sussurrai ripetutamente, staccando la mano dalla pelle di Shiho come se scottasse, portandole poi entrambe fra i capelli, iniziando a strattonarli.
I miei occhi erano spalancati dal terrore e dai sensi di colpa.
"L'ho fatta soffrire... l'ho fatta sentire sbagliata, colpevole..." pensai mentre una morsa insopportabile prendeva il possesso del mio stomaco, riducendolo a un groviglio contorto di organi ed emozioni.
Shiho, non perdendo la sua solita compostezza, si piazzò in ginocchio di fronte a me, intrappolando il suo viso tra le sue mani pallide e fredde.
-Guardami- esordì, ma non ci riuscivo.
I miei occhi erano puntati su di lei, ma i miei pensieri erano concentrati altrove.
-Se non mi guardi ora, faccio la valigia e me ne vado seduta stante. Sai che non esiterei a farlo, e sei anche consapevole che potrei farti svenire in un paio di mosse, così non mi intralceresti in alcun modo-
Cercai con tutto me stesso di rivolgere la mia completa attenzione a lei, ma, anche se mi sforzavo al massimo, non riuscivo a raggiungere il mio obbiettivo.
-E' colpa mia...- dissi soltanto.
-No, non è colpa tua. E' colpa mia e del mio essere così debole, del mio non riuscire ad accettare la realtà che mi circonda e quello che sono- mormorò con gli occhi lucidi.
-Non lo fare più- la pregai.
-Non posso promettertelo- distolse lo sguardo dal mio.
-Almeno mi puoi assicurare che cercherai di non rifarlo?-
Non mi rispose.
E, anche se avesse voluto farlo, non ne ebbe il tempo.
Uno sparo squarciò il silenzio della notte.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top