Il drago dorato

Madaleine ha sedici anni e vive solamente con la sua madre. Da poco suo padre è morto in un incidente stradale rientrando dal lavoro. All’improvviso si è trovata a fare tutto lei: accudire la casa, andare a scuola e soprattutto evitare domande scomode alla madre, sennò finisce sempre col litigare e a lei proprio non le va, visto che le è rimasta solo lei e se la vuole tenere stretta a sè.

Tutto cambia quando si trasferisce  con la sua mamma da Parigi a Roma. In questa città ci sono già due settimane, ma Madeleine proprio non si è abituata a stare qui. Le manca Parigi e la sua scuola; anche se più delle volte non ci va e quelle poche volte che la frequenta se ne sta in disparte e nessuno le rompe le scatole. Qui invece è molto diverso, tutti la guardano male, la prendono in giro lei si è chiusa completamente è entrata in mutismo assoluto. Per non parlare della madre, ci litiga tutti i giorni anche per una piccola scemenza.

Come oggi, dopo l’ennesima discussione su un cinque e mezzo preso in storia, esce fuori sbatte la porta e incomincia a camminare senza una meta precisa. Sta ancora piangendo, quando all'improvviso guardandosi intorno, nota che si trova davanti a una vetrina piena di fate e scrigni dorati. Madaleine, rimane incantata in particolar modo da un cofanetto color oro, è meravigliata e affascinata a tal punto di volerlo comprare.

Guarda quanto costa e vede che il prezzo è abbordabile dieci euro e lei ha in tasca venti auro -Bene lo posso comprare- Entra dentro e dice: <<Vorrei comperare quel cofanetto!>> Il negoziante visibilmente scosso le dice:

<<Ne è sicura? Guarda che è maledetto! Ma se lo vuole ben venga!>> Glie lo porge in mano, <<Tenga non voglio soldi! Basta che me lo porta via da qui!>> Madaleine è meravigliata e scossa mette via i soldi e esce da li con il suo “tesoro”. Si va a sedere su una panchina e decide di aprilo. Un fascio di luce l’avvolge completamente come se si trovasse in un altro mondo. Davanti a se, trova un drago dorato che le dice come una cantilena:

<<Se mi hai aperto,
vuol dire che sei il mio Marakanai,
il mio guerriero.
Se mi vedi,
vuol dire che mi hai liberato
da un destino cruento e da una morte certa.>>

Madaleine pensa di aver sognato, nel garbuglio della sua mente, cerca di capire dove potesse aver letto storie di draghi e magia, fantastica con la mente ma nella sua testa non le viene in mente niente, perché lei non ha mai letto o sentito parlare di tutto ciò. Si avvicina a lui cautamente, lo tocca e capisce che è reale.

<<Sali nella mia groppa Marakanai! Non ti faccio niente, nessuno ci vedrà saremo invisibili!>> Sente la sua voce nel suo cuore, la capisce all'istante come se fosse dentro di se. Sale in groppa senza paura, e iniziano a volare nel cielo intenso della città.

Da lassù, si poteva vedere le persone che passeggiavano incuranti di loro. Che belle le luci dal cielo, Madaleine inizia ad apprezzare questo posto ora più che mai. Il drago plana nella stazione vuota e senza treni. <<Ma qui non c’è niente! Perché siamo qui?>> Lui la guarda in malo modo poi le dice: << Lo capirai mia cara Madeleine! Ascolta il tuo cuore ora e sempre e capirai tante cose!>> Lei chiude gli occhi, ascolta il suo cuore e capisce che deve entrare nella sala biglietteria. Seguita dal suo drago, corre verso quel luogo che a lei pare magico e incantato. << Brava cara Marakanai. Ora fai fare a me! Guardami attentatamene!>> 

Davanti a loro si è innalzata una porta color argento c'è un insegna, Madeleine stranamente sa cosa c'è scritto nonostante fosse in un'altra lingua, la lesse a voce alta: ~Verrò aperta col fuoco magico, ma se il drago non è accompagnato con una persona di cuore puro, non potrete entrare! Prego drago lancia le tue fiamme su di me se vi aprirò potrete entrare, altrimenti ritornate indietro e non fatevi più vedere!~ La ragazza sperava di essere pura di animo altrimenti questo viaggio sino a qui è uno spreco di tempo prezioso.

<<Calmati! Tu sei arrivata sin qui! Vedi la porta quindi sei degna di passarla!>> Le dice il drago calmandola. <<Ora guarda!>> Madaleine ubbidisce ed è meravigliata. Lancia un fuoco fatato sulla porta, ma non la brucia, anzi come per magia la apre e aspetta che loro entrino dentro.

Una volta lì, Madaleine si trova davanti a un tempio sospeso. Lei rimane stupita da tutto. È stata degna di entrare li, di ammirare un luogo tra fantasia e realtà. <<Marakanai! Abbassa lo sguardo! Il maestro sta per arrivare!>>

Le dice il drago dorato con molta calma. Un uomo vestito con una tunica bianca, barba lunga, cammina, no anzi striscia verso loro con delicatezza. Lei abbassa lo sguardo e aspetta che parli. <<Benvenuta, Madaleine! Ti aspettavamo con ansia! Il suo simbolo ha fatto il suo dovere portandoti qui da noi!>> Madaleine non sa che dire, ha la bocca asciutta, questo per lei è troppo. <<Tranquilla Marakanai! Lei studierà le tecniche di combattimento, come si accudisce un drago e tanto altro! Seguitemi!>>

Tutti e tre si incamminano verso l’interno del tempio. Ci sono altri ragazzi come lei che apprendono molte cose, ma ancora non le è dato saperlo, per ora lei deve fare solo un giro per questo luogo strano e surreale. Per lei inizia un nuovo cammino lontano da casa, ma a lei poco importa.

<<Ecco la sua stanza cara! Per ora si riposi. Da domani iniziamo il suo lungo addestramento>> Detto questo, la lascia da sola con il suo drago. <<Riposati! Vado anche io! Marakanai dolce notte!>> Le dice per poi tornare nello scrigno.

Madaleine si sdraia, mette la testa sul cuscino -Domani come mi sveglio, mi troverò nel mio letto come sempre-. Si addormenta.

Concorso per il capellaio matto. Le parole erano: Fuoco, stazione, Guarbuglio e drago

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