Il ruolo di June
💔June trascorse così tutte le scuole medie, in un misto di paura e odio, poi, un'estate, decise di uscire di casa per la prima volta da sola.💔
Andò in gelateria, niente di speciale, ma lungo la strada per arrivarci vide di sfuggita alcune sue compagne di classe che parlavano e ridevano.
June si nascose dietro ad all'angolo di un edificio, terrorizzata. Il cuore le batteva a mille e pregò che non si accorgessero di lei.
Invece la videro eccome e, con un sorriso esaltato da un'euforia talmente intensa da far pensare a June che fossero sadiche, la circondarono facendola indietreggiare finché non sbatté la schiena contro il muro.
-Ciao, June! Ma che bello vederti!- Disse una tirandole uno schiaffo in pieno viso.
I passanti le ignorarono, "è normale, staranno litigando.", pensavano.
Un'altra si avvicinò e le tirò i capelli, erano tre in tutto.
Tre contro una.
Tre gatti che stuzzicavano un topolino prima di ucciderlo.
Ma il topolino in realtà aveva un mostro dentro, un mostro messo lì dagli stessi gatti che cercavano di vedere quanto ancora le ci volesse a crollare.
Niente.
A crollare non le ci volle niente, ma non reagì come avevano sperato loro.
Il mostro prese il sopravvento, il cuore di ghiaccio smise di battere e l'odio accecò la ragazza.
Non si accorse neanche di essersi mossa finché non si ritrovò sopra alla ragazza più vicina, che ora era riversa a terra col naso sanguinate.
June non cercò neanche di contrastare quella corrente di rabbia infuocata che le rombò nelle orecchie, né fece nulla per cercare di bloccare l'odio che le gridava di farle soffrire come loro avevano fatto soffrire lei.
Per quattordici, lunghi anni.
E così si mosse e basta. Seguì l'odio e la rabbia e, per una volta, capì cosa provassero a prendersela con lei.
Dava una sensazione di potenza, un'euforia che la fece sorridere mentre spaccava tutto ciò che aveva a tiro.
Erano tre contro una, è vero, ma June non combatteva come una persona, ma come un animale tenuto in gabbia per troppo tempo.
Se i passanti avevano chiuso un occhio di fronte a schiaffi e tirate di capelli non poterono ignorare il sangue che macchiava il marciapiede con goccioline rosse come la rabbia di June.
Ci vollero almeno due uomini a tenere ferma June ed evitare che infierisse ancora sulle tre ragazze a terra in lacrime.
Quelle tre finirono in ospedale, con nasi rotti e visi completamente tumefatti.
June finì in tribunale, dove la sua famiglia dovette risarcire le ragazze, che vennero dipinte come giovani vittime di una pazza sfrenata.
Per tutto il processo non fecero che guardare June con feroce soddisfazione, gioendo del dolore dei suoi genitori.
E in quell'istante, mentre tutti in quell'aula sembravano parteggiare per le tre ragazze, June capì.
Capì che al mondo c'erano realmente i buoni e i cattivi, come nelle favole Disney. Capì che, qualunque cosa avessero fatto, i buoni sarebbero sempre stati assolti e amati, mentre i cattivi sarebbero stati condannati indipendentemente.
Non avendo un cattivo i buoni lo dovevano creare, per sentirsi eroi e importanti.
💔E June era appena diventata il miglior cattivo che una città monotona come quella potesse sperare.💔
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