Lavoretti artisticosi
Bentornati in un nuovo capitolo sul disagio!
Ancora viva e ancora in piena epidemia globale, non ve lo aspettavate, eh? Mi dispiace, niente di bello e niente di nuovo.
Comunque quest'oggi volevo portarvi (oltre ad un sacco sacco di ironia accompagnata dalla mia tipica voglia di vivere) alcune delle cosette che ho fatto in questo periodino di quarantena perché sì, non ho avuto mezzo istante di pace lo stesso :))) Almeno ho fatto cose carine che meritano di essere spammate al prossimo e di cui vado mediamente fiera aka non mi fanno schifo del tutto :))) Oggi apprezzo un sacco le faccine, non so che dirvi, sento la mancanza di quei primini super carini da riempire di baci di quest'anno. La loro mancanza mi mette un sacco di malinconia e di faccette, scusate, proverò a contenermi.
Prima di iniziare vi avverto che io per 4 anni di artistico (sono una vergogna, scusate) non avevo mai imparato a ombreggiare al tratto perché la mia prof di pittoriche era più presa dai circoli delle emozioni che dall'inseganrci qualcosa. Ad ogni modo, questo dove ci porta? Ci porta ad avere pietà dei miei primi lavori al tratto perché non l'avevo mai sperimentato prima ma me ne sono innamorata un sacchissimo dalla prima consegna. Insomma, tanto amore poca tecnica e tanta pietà :')
Vabbè, eccoli a voi.
Questo è stato in assoluto il mio primo lavoro al tratto e vi giuro che dover lavorare subito a penna in bella è stato un trauma da paura per una come me. Pensavo ci sarei morta perché sono una perfezionista nel profondo (un punto all'astrologia) e invece no, pian piano ho scoperto di poter andare via liscia liscia anche se avevo ancora un terrore assurdo di sbagliare. In pratica è stata un'esperienza mistica che mi ha cambiato la vita.
La consegna mi richiedeva un autoritratto con qualche modifica che desse l'idea del 1600 e sono andata piuttosto soft perché non è che avessi grande voglia di fare acconciature strambe. E comunque sì, quella è una me di qualche mese fa quando ero ancora bionda ed accigliata con il mio prof di laboratorio :)))
Qui abbiamo un frontespizio che al prof ha fatto schifo (tanto, pure) perché quando ci ha detto la consegna ci ha permesso di spaziare nella mitologia, alla consegna effettiva ha deciso che non gli andava più bene e ha penalizzato praticamente tutta la classe. Un amore, no? Almeno fare i tentacoli è stato un sacco soddisfacente, ero presissima. Non è che mi entusiasmi ma non fa nemmeno schifo, considerando la simpatica consegna potevo anche fare molto peggio.
Qui abbiamo uno dei miei lavori preferiti, ci ho sclerato sopra un sacco di ore ma alla fine l'ho amato tantissimo. Il soggetto fa schifo, niente di speciale, ma la resa al tratto è stata la mia soddisfazione suprema e la scelta dello stile da parte del prof è stata vincente per quanto mi riguarda. All'inizio pensavo mi sarebbe uscito uno schifo perché era davvero elaborato e vedere quel risultato alla fine mi ha fatta innamorare del tutto. Un miracolo considerando che io odio profondamente qualsiasi cosa faccia :')
Qui c'è di nuovo una me ma questa volta ho i capelli neri (scelta pazza da quarantena della quale sono ancora innamorata dopo quasi due mesi) e dovrei trovarmi nel 1700 con l'accompagnamento della mia prode Joyful. E niente, lo stile di tratto che dovevamo rispettare in questo lavoro non mi ha presa per niente, stessa cosa per la consegna ed è venuta una cosa un po' così. Poi lo scorcio della mia faccia è proprio uscito male, i miei poveri occhiali sembrano sbagliatissimi in quel modo.
Qui abbiamo l'ultima serie dei lavori di laboratorio, spedita al prof giusto ieri. La consegna richiedeva di ispirarci a dei disastri di cronaca attuale et voilà! Quell'orso è sicuramente un disastro. A mia discolpa posso dire che era il primo tentativo con questo tipo di tratto particolare e che ci ho messo un po' prendere la mano.
Da qui ci sono i due lavori di illustrazione che ho fatto per proggettazione, il resto l'ho fatto a computer e sarebbe abbastanza scomodo spammarlo quindi niente, ci si accontenta di quel che c'è.
Qui abbiamo la prima illustrazione che ho proposto per la prof di proggettazione, voleva qualcosa che descrivesse questo periodo secondo noi e io le ho portato questo. Sono una grande fan delle cose semplici, un po' inquietanti e i teschi mi sono sempre piaciuti, i fiori pure ma alla mia prof non proprio. L'ha definita banale, l'ha criticata un sacco e me l'ha fatta rifare e ok, ma povero il mio teschietto, a me quel miscuglio di cose che adoro piaceva proprio tanto anche se non era chissà cosa di originalità.
Così siamo arrivati a questa che è il risultato di un'intera settimana di riflessioni per poi bam! Finire sul foglio e buttare giù letteralmente un casino. E la cosa ci sta, l'idea era proprio passare un messaggio di scombinamento, di contorni confusi ed indefiniti, ma onestamente non mi fa impazzire. È comunque nel mio stile ma boh, si vede che l'ho fatta puntando unicamente a far contenta la prof.
Vabbè regà, questi sono i miei lavoretti degli ultimi mesi, lieta di averveli spammati.
Ci si risente al prossimo capitolo!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top