39. Molto rumore per nulla
Eh, sì, tutti son buoni a farsi forti
al dolore degli altri,
eccetto chi lo deve sopportare
William Shakespeare, Molto rumore per nulla
Molto rumore per nulla.
La conferenza stampa al Four Season è rimandata a data da destinarsi.
Le voci di crisi tra Kitty Fashion MUA aka Caterina Maria Benedetti e Franzlander alias Franziskus Joseph Landmann Bertrand, per i fan i Kittander, circolano ciclicamente ma non si era mai arrivati a una conferma tanto evidente del conflitto tra i due dai tempi in cui si erano mollati poco dopo la nascita del primogenito.
Perché non andrebbe distrutta solo una potenziale famiglia del Mulino Bianco biondissima, bellissima e rispecchiante in pieno i canoni della società ma anche un impero commerciale, con tutto ciò che ne consegue. In primis un conflitto di interessi all'interno dello studio legale che cura gli affari dei due VIP, come testimonia la presenza di una Virginia Brancia Testasecca piuttosto nervosa, mandata a farsi le ossa nella gestione crisi, suppongo.
Provo a sondare il terreno: ‹‹Ha qualcosa da dichiarare in merito alla disdetta della conferenza stampa?››
‹‹No comment›› ribatte, secca, la rossa cugina di Sirio Sant'Orsola. ‹‹Quando avremo dichiarazioni da fare in merito, sarete i primi a saperlo››
‹‹Virginia, sono Step››. Ecco che arriva la cavalleria. ‹‹Che cazzo è successo? Con Franz eravamo d'accordo che non si sarebbe fatto niente prima del ritorno di Ingrid dalle Hawaii››.
La giovane Brancia Testasecca mi lancia un'occhiata eloquente ma Stefano mi difende: ‹‹È una giornalista ma è anche la mia ragazza, garantisco io per lei, puoi parlare››.
‹‹C'è un conflitto di interessi in corso perché Malaguti cura gli affari sia di zia Kitty che di zio... Di Franz›› esordisce lei, correggendosi. Se disconosce la parentela, la situazione è davvero grave. ‹‹E papà non può rappresentare nessuno dei due, sempre per il conflitto di interessi dovuto sia alla parentela che alla società con Malaguti, quindi lo studio legale dovrà scegliere››.
‹‹E non sceglierà il mio capo›› deduce il mio ragazzo ‹‹Perché Kitty è comunque figlia del defunto socio fondatore e fa parte della famiglia››.
‹‹La speranza è che la crisi si ricomponga, come altre volte in passato›› afferma Virginia ‹‹Proviamoci, sarebbe meglio per tutti››.
Step fa un cenno alla signorina Brancia Testasecca, poi imbocca la porta senza aspettarmi.
Ma gli vado dietro: ‹‹Stefano, aspetta››.
‹‹Non ho tempo ora, devo andare a parlare con Franz, capire com'è la situazione››.
‹‹Rispondi solo a una domanda›› esclamo ‹‹Una sola››.
Si volta verso di me, impaziente.
Mi basta come incoraggiamento: ‹‹Da quanto va avanti questa storia della crisi?››
Alza gli occhi al cielo: ‹‹Da prima di conoscerci, contenta? Lo sai pure tu››.
‹‹Okay, allora dimmi cosa non so, che mi stai nascondendo›› lo incalzo ‹‹Perché tanto prima o poi ci arriverò da sola e a quel punto te ne pentirai, è una promessa››.
Torna a fare capolino sulle sue labbra il solito sorrisetto beffardo: ‹‹Sto solo facendo il mio lavoro, Alba. Ci vediamo››.
Mi molla nel parcheggio dell'hotel a cinque stelle con un senso di irrisolto. Però io mantengo sempre le mie promesse, soprattutto quelle che faccio a me stessa. Perciò ho tutta l'intenzione di andare a fondo con questa storia. Il palazzo di Parco Sempione e la casa da scapoli di MLLB e Sirio sono prese d'assalto dai colleghi, l'appartamento di Corso Venezia usato come base d'appoggio risulta disabitato e sia il contino che Claire Bertrand, fonti utilissime data la vicinanza alle parti coinvolte, non rispondono.
Dopo aver avvisato per messaggi la Ferraris dell'annullamento della conferenza stampa, mi faccio un giro a Montenapo, ultima spiaggia.
In Atelier si respira un certo nervosismo, Emilia è abbottonatissima e, solo al termine di una prova vestiti tattica che non porterà ad alcun acquisto, mi bisbiglia qualcosa sul cercare in Svizzera.
Sconfortata dall'assenza di riscontri, torno a casa e sto per chiamare mamma chiedendole notizie di Sveva quando un numero non salvato in rubrica appare sul display dello smartphone.
Accetto l'ennesima chiamata della giornata, pregando che sia l'ultima ma, all'altro capo del telefono, è la segretaria dello studio di commercialisti segnalatimi da Stefano a parlare, informandomi che i suoi capi potrebbero ricevermi l'indomani mattina alle nove.
Sarebbe perfetto se non mi risuonasse in testa tutto il discorso sul conflitto di interessi fatto stamattina da Virginia Brancia Testasecca.
È possibile che, occupandosi della fiscalità dei pub dei Kittander, questi professionisti non siano autorizzati a rivelare altre informazioni sui loro clienti?
Sirio ha affermato che si tratta comunque di informazioni pubbliche e accessibili a tutt,i però meglio non rischiare.
Così declino l'offerta della segretaria sostenendo di aver già risolto i miei problemi con la dichiarazione dei redditi e passo la serata a smanettare sui portali della pubblica amministrazione per aggirare un po' di burocrazia. Mi costa una cena veloce davanti al pc con insalatona pescata dal freezer e calice di vino nonché diverse imprecazioni ma ne vale decisamente la pena, perché le visure camerali presso il registro delle imprese scoperchiano un vero vaso di Pandora.
Sirio aveva ragione, il The Lion King ha una situazione in ordine e piuttosto florida.
Inoltre, confrontando le varie date di costituzione, cambio di amministratore e aumento di capitale sociale, non pare abbia qualcosa a che fare con il presunto effettuato da Lorella Frigerio a Villa Diamante.
A questo punto, l'ultima parola sulla faccenda spetterebbe proprio a lei, se fossi disposta ad ascoltarla. A darle della ladra è infatti soltanto la cugina, non sembrano esserci prove che dimostrino il reato.
Sono talmente immersa nelle teorie del complotto che il trillo di una notifica mi fa sobbalzare.
È Sveva a scrivere:
S: Gabriele mi ha fatto vedere le foto di Fulvio
S: So che anche tu sei andata a trovarlo
S: Sarai una zia fantastica, lo so
S: Grazie <3
La sequenza di messaggi mi fa sciogliere:
A: Ci vediamo presto, mammina <3
A: Riposati e rimettiti in forze, tuo figlio ti aspetta :* ;)
In risposta, ricevo un selfie della mia amica che, nonostante sia ancora sfattissima, fa il segno della vittoria.
Sorrido come una scema davanti al telefono.
Come si fa a non volerle bene?
Il pensiero corre a quelle merde dei suoi genitori.
E visto che ho il registro delle imprese ancora aperto e tutti i dati utili, perché non fare un controllino su come se la passano gli specchiati coniugi Dalmasso.
Le risposte sono talmente inaspettate da farmi correre a rimettere la mia misera cena in bagno.
E poi restare aggrappata alla tazza fissando il vuoto, finché il marmo freddo del pavimento su cui mi lascio scivolare non mi dà un sollievo momentaneo.
Perché dal senso di tradimento derivante dalle implicazioni delle informazioni che ho appena ricevuto dubito mi riprenderò tanto presto.
Spazio autrice
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