Una rosa senza spine.

Un mondo senza fine.

Un cielo splendente, ricoperto di stelline.

Una poesia con le rime.

Una melodia senza mine.

Un tramonto arancione.

Che sta per fare spazio alla notte che porterà consiglio.

Ma io penso a te, e con un bisbiglio.

Ti porto con me, e origlio.

Quel nostro cuore in groviglio.

E tu sei il mio appiglio.

E non uno sbaglio.

Il nostro amore è come un germoglio, è cresciuto giorno dopo giorno, in un batter di ciglio.

E nonostante io sia frantumato, tu me l'hai regalato, quel sorriso che mi ha rovinato.

Ma in meglio, perché sono rinato.

E il diavolo si è inginocchiato.

Si è arreso a quello che tu gli hai dato.

E per una volta si è sentito amato.

Non nel modo sbagliato.

Ma dandogli un significato.

E lui l'ha modificato.

Nell'amore più incondizionato che ha mai provato.

Anche se si è sentito arrabbiato.

Superato.

Ha capito che non l'avrebbe più evitato.

Però si è fermato, e ha fatto i conti con il passato.

Travolto.

In quel mondo che non lo ha apprezzato.

E l'ha odiato, come se il diavolo lo avesse mandato, nell'inferno più infuocato.

Presente e passato...