la sua bocca si riaprì ma poco,aveva ancora i tessuti mischiatti alla colla che pendevano...

Mi supplicò dicendomi di ucciderlo e di non farlo soffrire.Ma io a quella frase risi,risi come una psicopatica,presi il martello e diedi così tanti colpi alle sue ginocchia che si spaccarono,sentii il rumore dell'osso rompersi,in fine il ragazzo svenne dal dolore.Lo lasciai lì, mezzo morto e andai su per le scale della cantina,e chiusi a chiave.Andai a fare una doccia per ripulirmi, e dato che il mio vicino si poteva svegliare e urlare dato che la bocca non l'aveva più chiusa,misi la radio ad alto volume così che la gente non poteva sentire le urla.Finito mi asciugai,e mi misi una canotta grigia e dei pantaloncini neri e scesi giù in cantina,riaprì la porta e scesi le scale,lo vedevo, si era svegliato e si stava guardando a torno,ma quando mi vide si bloccò, e terrorizzato spalancò gli occhi dicendomi di lasciarlo stare,io mi avvicinai a lui e quando ero molto vicina lui mi infilzò nella coscia un chiodo,si era staccato il chiodo della caviglia e io non avevo sentito le urla dato che ero al piano sopra con la radio al massimo volume.Casi per un momento a terra e lui cercò di liberarsi,io presa dalla ira,andai a prendere un rastrello per giardino corsi dal lui e glielo infilzai nella pancia raschiandolo e muovendolo su e giù,alla fine tutte le interiora scivolarono per terra e lui morì con il sangue alla bocca e gli occhi aperti.lo staccai dalla sedia e lo seppellì in giardino,da li nacquero dei bellissimi fiori,andai in camera e mi adormentai.Il mattino seguente mi sentivo stordita cercai di alzarmi dal letto ma sentivo un dolore alla gamba,sollevai il lenzuolo e vidi un chiodo conficato,all'improvviso mi ricordai tutto e capii che il demone si era impossessato di me e mi aveva fatto uccidere un altra persona,mi tolsi il chiodo con fatica e urlai dal dolore,mi fasciai il piccolo buco lasciato da esso con una fascia.Pensai all'esorcismo,dovevo sbrigarmi,se non farò l'esorcismo il demone mi farà uccidere altre persone.