Capitolo 17
-Il Diario della Cenerentola alla Ciliegia-
Shiho sbarrò gli occhi, e si girò verso la voce. Le sembrò quasi uno scherzo. Alzò lo sguardo,per essere sicura che non fosse solo un'allucinazione. Ma, guardando Shinichi, che era diventato bianco cadavere, capì che la vedeva anche lui.
-Fammi capire, ti sei messa con lui e Vermouth è in carcere. Beh, allora io qui non servo più.
Shiho si staccò da Shinichi, e si avvicinò sempre più velocemente alla ragazza, fino a che non le saltò addosso, letteralmente.
-Ayumi, tu stai bene!- Esclamò, scoppiando in lacrime.
Sì, era proprio Ayumi. Aveva i capelli leggermente più lunghi, ma meno folti, una benda che le fasciava la testa, ed un braccio completamente fasciato, eccetto le dita, che erano ancora piene di segni ustionanti. Ayumi sorrise,e abbracciò l'amica di rimando.
-Sì. Sto bene.
-Non dire mai più che non ho bisogno di te! Tu sei la mia sorellina!
Shiho era scossa dai singhiozzi, ed Ayumi la seguì, piangendo entrambe. Ormai tutti i presenti erano rimasti a guardarle, e Yuri era una fontana.
-Come hai fatto a salvarti?- Le chiese Shiho- Tu eri...
-Sono sopravvissuta. Non chiedermi come. Ho cercato di raggiungerti, ma ormai la bomba era esplosa, e la vampata di caldo mi ha letteralmente distrutto il braccio- Ayumi si osservò con uno sguardo malinconico- Ma, la forza della bomba mi ha spinto in una porta aperta, e li ho perso i sensi. Per tutto questo tempo, sono stata tenuta in ostaggio da Vermouth, ma dei detective mi hanno prelevata, ed eccomi qui. E' stato merito del tuo caro Shinichi, che ha diretto le indagini, e ringrazio anche Heiji!
Entrambi i ragazzi divennero rossi, perché infondo erano convinti che Ayumi se ne fosse andata per sempre, e che il suo corpo era disperso. Quindi, i detective che l'avevano trovata avevano agito da soli.
A Shiho non importava cosa era successo. Era successo un miracolo, e più di questo non le interessava.
-Ora però- Iniziò Ayumi- Mi sono già persa troppo! Forza! IO NON HO VISTO il vostro primo bacio! Rimediate!
Shiho e Shinichi si guardarono, ed arrossirono.
-Ma...Ayumi! Dai!- Esclamò Shiho- Non sei cambiata! Un po' di tatto no?
Qualcuno la prese per le spalle e posò le sue labbra su quelle della ragazza. Shiho sorrise, e continuò a baciare Shinichi, mentre si sentivano i fischi di Heiji e Sonoko. Kazuha applaudì, mentre Yuri li guardò sorridendo. Ayumi rise e si mise a saltellare per tutta la camera. Shiho, finalmente, si rese conto di non essere mai stata sola, e che la sua famiglia era sempre stata li. Aveva una famiglia un po' strana; ma questo la caratterizzava: aveva attorno delle splendide persone, non importava quanto fossero difficili le difficoltà. Questo lo disse anche nelle promesse matrimoniali, guardando negli occhi Shinichi, e baciandolo. Kazuha e Ayumi erano le damigelle, ed Heiji aveva ottenuto il ruolo di "pagetto". Yuri, come ex tutrice di Akemi, diede loro la benedizione. Ayumi ottenne i soldi e fece venire i suoi genitori a palazzo, Sonoko fece carriera, e ormai si era appiccicata a loro e non si staccava più. Heiji e Kazuha continuavano a litigare, ma infondo, non era davvero importante. Presto si sarebbero decisi e avrebbero fatto la prima mossa, se no, c'era sempre Ayumi. Yuri, alla fine se ne andò, silenziosa come era sempre stata. Shinichi e Shiho rimasero a vivere nella villa, e non c'era giorno in cui Shiho non andava a trovare la famiglia al cimitero. Ogni tanto le scendevano delle lacrime, ma non erano più quelle di commiserazione e tristezza. C'è poco da dire. Però, lasciatemelo dire: alla fine, vissero tutti in un lieto fine da favola.
(eccetto Vermouth e Ran nd Sarah)
Ai rimase a contemplare la sua opera, con un sorriso stampato sulla faccia. Si lasciò sfuggire una risata, e scese giù. Quando si affacciò nel salotto, vide Sarah che si divertiva a far sollevare in aria Conan, che dal canto suo non si divertiva per niente.
-Sarah, posso parlarti un minuto?
Sarah le sorrise, e lasciò cadere Conan di peso sul divano.
-Dimmi.
-Quella cosa con cui fai sollevare Conan, è una bacchetta?
-Sì. Carina è?
-Ecco... Dovrei chiederti un favore.
-Sono a tua disposizione.
-Esiste un incantesimo di memoria?
-Sì. Posso far dimenticare quanto voglio ad una persona. Non mi dire! Vuoi far dimenticare a Conan di essere innamorato di Ran!
Ai rimase a fissarla.
-No.Voglio che tu gli faccia dimenticare quello che sto per fare.
Sarah la guardò avvicinarsi al bambino, che si stava aggiustando gli occhiali.
-Haibara!- Urlò lui- Mi spieghi chi è...
Ma Ai non lo lasciò finire. Gli prese il volto fra le mani e gli diede un lungo bacio.
-Ma... Haibara... tu...
Ai guardò Sarah, che, titubante, puntò la bacchetta sulle tempie di Conan e disse:
-Oblivion.
Lo sguardo di Conan si fece assente per qualche secondo, poi cadde a terra privo di sensi.
-Lo ha dimenticato?- Chiese Ai.
Sarah annuì, con sguardo cupo. Non sembrava più in vena di scherzare.
-Ora mi dici perché?- Le chiese.
Ai sorrise. Un sorriso amaro.
-Siamo ancora amici. Se sapesse quello che è successo, non mi parlerebbe più. Grazie mille.
Eccomi! Forse il finale non è una meraviglia... Però... La parte di Ai che bacia Conan mi ha fatto dispiacere. Povera Puccia, quando soffre :<
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