Capitolo 10

-Pronto?

-Ai, sono io, Ayumi.

-Dimmi.

-Ecco... ehm... Conan mi ha chiamata per dirti che c'è stato un omicidio.. (era troppo strano che non moriva nessuno xD)

-Poteva chiamarmi lui. Comunque, digli di sbrigarsela da solo. Io ho un ballo da organizzare.

-Un ballo?

Ai impallidì:

-No. Intendevo... ho un gatto a cui badare. E' di un amico del Dottor Agasa.

-Ah ok.

"Credulona!" Pensò scherzosa Ai...

-Il Diario della Cenerentola alla ciliegia-

Il giorno del ballo. Tutto il castello era in fermento. Le cameriere più giovani mimavano le dame con i ventagli e sembravano tanti piccioni intenti a tubare. Invece, le più anziane, dicevano loro che era impossibile, o che dovevano lavare meglio i piatti. Solo Yuri, non pensava a rimproverarle, anzi, cercava addirittura di udire eventuali dettagli, e quando quelle si giravano sospettose, o faceva una risatina imbarazzata o sbottava: "Che volete?" Ayumi, d'altro canto, fantasticava per conto suo, su come Shiho, rinominata "Principessa Misteriosa" poteva incantare tutti, quella sera. Però, Shiho non era affatto rilassata, perché aveva paura di affrontare Shinichi, e per di più, Vermouth le avrebbe impedito in tutti i modi di partecipare al ballo. Guardò fuori dal balcone del salotto: la giornata era stupenda e soleggiata. Sentì qualcuno entrare, e si girò. Vide una donna dai capelli castano chiaro e gli occhi azzurri, senza un minimo di trucco.

-Oh, ciao!- La salutò, come se fossero amiche di vecchia data.

-Salve...- Rispose Shiho un po' titubante- Non mi sembra di averla vista a palazzo. E' nuova?

La donna scoppiò a ridere.

-Dammi del tu, tesoro! E comunque no. Alloggio in questo palazzo, ma preferisco stare fuori per la città! Oh, che sbadata! Non mi sono presentata! Il mio nome è Yukiko Kudo, e come avrai capito, sono la mamma di Shinichi.

Shiho rimase paralizzata, nel sentire Yukiko. Ecco dove l'aveva vista, dato che si stava sforzando di ricordare, era la madre di Shinichi, venuta dodici anni prima. Non era affatto cambiata.

-Io...io sono Shiho. Piacere di conoscerla.

-DI CONOSCERTI- La corresse lei- Diamoci del tu. Dimmi, come va qui?

-Ecco, bene. I preparativi per il ballo procedono alla grande.

Yukiko la guardò e sorrise.

-No cara- Disse- Non qui al palazzo; intendo qui!- E le indicò il petto.

-Intendi il mio cuore?- Domandò stupita la ragazza.

-Sì! Mi sembri molto insicura. E sono certa che è colpa di quel piantagrane di mio figlio!

Shiho la guardò. Non sapeva perché, ma quella donna la faceva sentire al sicuro. Era come se la conoscesse da sempre.

-Beh, ad essere sincera, non so nemmeno io cosa vuole il mio cuore...- Shiho abbassò lo sguardo.

Per un momento, quando Yukiko parlò, le sembrò quasi di sentire un tocco di tristezza.

-Lo sai, anche Shinichi me lo ha detto, una volta. So perfettamente che soffre di una terribile malattia. E spero che tu non ne sarai affetta.

Shiho spalancò gli occhi.

-Soffre di una malattia? Che cos'è?!

Yukiko la guardò. A differenza di Ran, non si mostrò titubante.

-Soffre di mal d'amore!- Disse quasi ridendo

Shiho tirò un sospiro di sollievo.

-Allora mi sa che siamo in due...

-Lui non è più lo stesso, da quando ha visto quel che ha visto...- Yukiko si sedette sul divano, con lo sguardo basso.

La ragazza cercò di pensare, ma la sua mente era in subbuglio: come mai Yukiko si era avvicinata a lei? Shinichi che soffriva di mal d'amore?

-E-ehm.

Quando la ramata alzò lo sguardo, si ritrovò Yukiko a guardarla con fare complice.

-Bene, e dimmi, come andrà al ballo? Ti faccio tanti auguri! E poi, sarà un ballo in maschera. Ma questo è un segreto che le cameriere non dovrebbero sapere...Oh, che sbadata, oggi ho visitato la villa, mi sa che non ho chiuso a chiave. Ciao!

Shiho la vide allontanarsi. Quando Yukiko si trovò proprio davanti alla porta, si portò un dito alla bocca, e con fare innocente disse:

-Ma dove sarà quel sacchetto? Dove l'ho messo?

E detto questo si allontanò. Shiho stava per tornare a pulire, quando vide che un sacchetto legato con un fiocco, era sul divano, dove poco prima si era seduta Yukiko. Lei lo prese, pronta a portarlo alla madre di Shinichi, ma si fermò, leggendo il bigliettino legato:

"Non riportarmelo e aprilo. Ti faccio tanti auguri!"

Lei guardò stupita il sacchetto, e, senza farsi vedere, salì in camera. Seduta sul letto, sciolse il fiocco delicatamente, e quando si aprì, sorrise, con gli occhi piani di lacrime.

Dentro, c'era la bambolina di Akemi. Pulita, intatta e stupenda. Notò che c'era anche una stoffa blu. La prese, e notò che conteneva qualcosa. Una maschera nera, di seta. Con una piuma rossa e dei brillantini rossi che si vedevano solo alla luce.

-Grazie...- Sussurrò- Grazie. Detto questo prese la bambola di Akemi e la abbracciò.

Yukiko era dalla sua parte, e sapeva chi era.

***

Prima che se ne potesse accorgere, iniziò la serata, e verso le sette, tutte le cameriere andarono a prendere il vestito migliore che avevano per prepararsi a servire i "nobili". Shiho era chiusa in camera, cercando di non tremare nel truccarsi. Non poteva credere che stava succedendo davvero, e che presto sarebbe andata al suo primo ballo. Cosa avrebbe detto Akemi?

"Shiho, Shiho... Il tuo primo ballo! E ti stai truccando? Ma se non hai nemmeno i buchi alle orecchie!"

Sorrise, al solo pensiero di varcare la soglia della sala da ballo con lei. Beh, Akemi non c'era. Non poteva varcare la soglia e raggiungere Shinichi mentre lei la guardava. Che poi Shinichi sarebbe stato tutto il ballo con Ran, no? Cercò di non essere pessimista, e si infilò il vestito, arricciandosi leggermente i capelli. Si sistemò una forcina sul ciuffo ribelle e indossò la maschera. Camminò nel modo più silenzioso possibile con i tacchi, e riuscì a camminarci. Improvvisamente, un "clack" la fece andare in panico. Rimase a fissare la porta, sperando vivamente che non era quello che le era venuto in mente. Cercò di aprire la porta, inutilmente. Era in trappola, e l'annuncio del ballo era imminente...

"Vermouth" Pensò mentre forzava la maniglia "E' stata lei! Quella megera...!"

Si inginocchiò a terra, stremata. Iniziò a singhiozzare: aveva abbassato la guardia. Sentì le domestiche avanzare e il chiacchiericcio che si diffondeva per tutto il castello.

"E' tutto sbagliato...!"

Improvvisamente, la porta si aprì.

-Yuri? Ayumi? Come avete fatto? Le chiavi le ha...

-Gliele ho prese.- Disse sbrigativa Yuri- Ora sistemiamo il trucco.

-Ma lei è convinta che io sia...

-Resterò io chiusa in camera al posto tuo.- Ayumi si sedette e prese dal grembiule dei guanti rossi, mettendoli ai polsi di Shiho.

-Ragazze....io...- Shiho era commossa.

-Non iniziare a piangere.- Rispose Yuri sorridendo- E ora vai. Ti sta aspettando.

Shiho non seppe mai, se Yuri si stesse riferendo a Shinichi o a qualcuno di preciso. Forse era solo una metafora, però, sgattaiolò fuori. Le porte della sala da ballo erano piene di voci. Titubante, aprì le porte. Ci fu il silenzio generale di almeno cento persone che, vestite in modo differente, guardarono la nuova arrivata.

Poi si sentirono vari:

"Ma quando è arrivata?"

"La conosci?"

"Chi è?"

Shiho andò in panico, perché non aveva pensato a cosa poteva dire, sul fatto di chi fosse.

-Oh, cara! Benarrivata!- Yukiko arrivò vicina a lei e la prese per il polso. Indossava un vestito a sirena viola con uno spacco alla gamba destra e aveva i capelli legati in una lunga treccia, legata con un fiocco di raso, anche esso viola. (Lo so, il vestito è simile a quello di Elsa); mentre nell'altra mano stringeva una maschera con la stecca, completamente bianca.

Poi, Shiho notò una donna con i capelli legati in una coda, e un vestito nero, simile a quello di Yukiko. Solo che non lasciava nulla scoperto. E poi, la maschera piena di piume nere, la metteva in agitazione.

-Ti consiglio di starle lontana, se non vuoi avere problemi...- Sussurrò Yukiko, facendole l'occhiolino, anche se sembrava molto seria.

-Grazie- Sussurrò la Miyano.

-Oh, ecco mio figlio, cara.- Disse la donna ad un certo punto- Shinichi, ecco la ragazza che volevo presentarti.

Il ragazzo si girò con fare annoiato, ma poi rimase ad osservare la nuova arrivata con interesse. Non disse niente. Indossava un vestito nero, con una rosa rossa nel taschino. Stava parlando con un altro ragazzo, a differenza vestito con un completo bianco, che contrastava con il colorito scuro della pelle. E ridacchiava, osservando la faccia di Shinichi, in quel momento imbambolata. Vicino a lui, c'era una ragazza con una coda di cavallo e un vestito ocra in due pezzi che sbottava:

-Insomma, Heiji, piantala!

-Zitta, Kazuha!

Shiho trovò la coppietta interessante: sembravano due coniugi che litigavano. Poi vide Ran. Guardava la scena con occhi tristi e arrabbiati. Indossava un vestito anche quello a sirena completamente rosa; con i capelli legati in due codini. La ramata non pensava che fosse brutta, ma quel vestito non valorizzava la castana. Poi, guardò Shinichi.

-Salve- Disse lei.

-Ci...ciao...- Balbettò lui.

-Shinichi! Ma che modi sono?- Domandò un uomo andando dal ragazzo. Era evidente che fosse suo padre.

-Io...Io sono Shinichi...

-E io sono Heiji. Questo tipo non sarebbe niente senza di me!- Esclamò l'altro ragazzo dando una vigorosa pacca sulla spalla a Shinichi, mentre Kazuha li osservava scuotendo la testa.

-Lei è la figlia di una mia vecchia amica- Disse Yukiko

-Quale tua amica? Mi avevi detto che...

Yukiko diede un pizzicotto al marito.

-Andiamo, Yusaku. Credo sia meglio se ci allontaniamo. E voi, fate amicizia!!!

-Allora, ti va di ballare?- Domandò Shinichi a Shiho.

-Certo.- Disse lei sorridendo.

Si accorse dopo che erano loro quelli che dovevano aprire le danze.

-Ti stanno guardando tutti, lo sai?- Disse dolcemente lui.

-Credo che le dame guardino principalmente te.- Poi si accorse di Ran che li guardava da lontano- Ma lei? E' la tua ragazza?

Un'ombra avvolse il volto di Shinichi, che rispose con un forzato sì. La musica dolce dei violini cancellò completamente l'immagine di Ran dalla testa di Shiho. Ad un certo punto lui la prese per la vita e la fece ondeggiare. Lei rise, una risata cristallina. Era la risata più bella che Shinichi avesse mai sentito, e sorrise anche lui. Non sorrideva veramente da così tanto tempo...

-Ti va di ballare ancora?- Domandò ancora lui.

-Beh, ad essere sincera, non so ballare molto bene.

-Sei troppo modesta.

Ballarono ancora due canzoni, fin che non uscirono fuori, vicino al labirinto.

-E che cosa fai come lavoro? Non so niente di te...- Replicò ad un certo punto Shinichi.

-Io sono appassionata di chimica, e non me la cavo male. Tu invece?

-Io faccio il detective.

-E' un lavoro faticoso?

Lui storse il labbro in un sorriso amaro.

-Credo sia più facile che ricordarsi tutte quelle formule chimiche.

-Dipende dal cervello...Cioè...! Non che tu non sia intelligente, però...

Shinichi la guardò e sorrise di nuovo: non aveva mai visto una ragazza gesticolare in quel modo. E Shiho, in tutto questo, si sentiva nervosa e confusa. Si fissarono per un po', gli sguardi e i volti vicini, in due sorrisi imbarazzati e innocenti.

-Baciala...- Si sentì una vocina canticchiare. I due si girarono- Oh, scusate, è una canzone così orecchiabile!- Yuri fece l'occhiolino a Shiho e si allontanò canticchiando. Sembrò quasi che Yukiko annuiva, da lontano. Camminarono ancora un po', senza dirsi niente, e arrivarono quasi alla fine del labirinto...

-Sembra che tu conosca questo posto da sempre.

Shiho arrossì e sorrise:

-Sai, me ne intendo. E' tutta una questione di scienza...- Buttò lei.

Camminarono in silenzio che sembrava il migliore mai avvenuto fino ad allora. I grilli emettevano i loro versi e le lucciole rischiaravano. Si fermarono davanti alla villa.

-Allora, questa è la villa che comprerai.- Shiho irruppe il silenzio, seria.

-Come...come lo sai?- Shinichi si sentì in colpa, anche se non sapeva bene perché.

-Tua madre me lo ha detto. Posso sapere perché?

-Per distrarmi, e migliorare il mio lavoro. I miei ci hanno provato in tutti i modi... Dopo che è successo quello...Papà mi ha fatto fidanzare con Ran, figlia di un'amica di mamma. Ma a me non piace.

Prima che se ne potessero accorgere, si avvicinarono.

-E tu, non la ami.- Disse Shiho, convincendosi e facendo un sorrisetto.

-Il mio cuore appartiene ad una ragazza che ormai...

Abbassò lo sguardo, e gli occhi si fecero lucidi. Shiho gli prese il volto fra le mani.

-No. Lei non se ne è andata.- Non si rese nemmeno conto di quello che stava facendo. Gli diede un bacio. Lungo, mischiato con una lacrima per ciascuno. Lui non oppose resistenza. Anzi: le cinse la vita e la strinse forte. Continuarono così per almeno tre minuti buoni. Fino a che rimasero senza fiato e si guardarono.

-Non è possibile...Tu non puoi essere...!

Shinichi si mise le mani alla testa. Cominciò a singhiozzare, a tremare. Shiho sentì la voce di Ran chiamare il fidanzato, già troppo vicina. Si chiese se non stesse origliando tutto.

-Mi rivedrai, Shinichi. Sono davvero io.

-No...Tu sei morta!

Shiho rimase a guardarlo.

-IO SONO VIVA. NON SONO MAI STATA PIU' VIVA DI COSI'. Voglio solo che tu torni ad essere quello che eri prima.

-Sei solo un sogno.

-Allora vediamoci domani, domani pomeriggio qui. Ti prometto che ci sarò per come sono realmente, Shinichi.- Gli diede un bacio, e lui sembrò calmarsi.

-Promettimi che ci sarai, domani.

-Giuro.

Gli diede un bacio sulla guancia, e sparì, mentre i rintocchi della mezzanotte echeggiavano nell'aria...

Spoiler:

-E credi lasci che la gente che mi importuna la faccia franca?

Buongiorno, o buonasera, a tutti^^ Questo capitolo è lunghissimo, ma è arrivati finalmente l'atteso momento del bacio :D FESTAAAAAAA!!!! Ok, mi calmo ^^''' Ringrazio tutti per le visualizzazioni e i voti :D A presto!!!

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