Uno strano natale pt2
Mi guardai allo specchio perplessa. Non avevo una bella cera. Avevo passato una serata e una notte non tanto tranquilla, anzi, proprio il contrario visto che non avevo fatto altro che tormentarmi. In più era da un po' che non mangiavo abbastanza. Fatto stà che più mi guardavo allo specchio e più pensavo agli sguardi ansiosi e preoccupati di tutti i miei parenti. Cosa potevo fare per evitarle? Avrei dovuto almeno dormire bene... pensai. Sospira guardando il vestito che avevo scelto per la vigilia di natale un po' di tempo fa. Ora era sul letto e lo guardavo incerta.
Quando avevo scelto quel vestito ero più serena, tranquilla e felice. Ora non rispecchiava più quei sentimenti. Se mi fossi vestita secondo il mio umore mi sarei messa il vestito nero.
-Rose- la voce di Scorpius arrivò fino alla nostra stanza. Era di là con sua madre e mi stavano aspettando. Ma io non avevo più voglia di andare da mia nonna. Mi avrebbero fatto domande, e non avevo voglia neanche di quelle. Ma visto che non c'era un motivo abbastanza concreto per rinunciare, mi vestì in fretta. Non mi guardai neanche allo specchio.
Casa Weasley era come la ricordavo ogni natale. Ingombra, disordinata e piena di gente. Arrivata fui salutata da mio nonno, piuttosto in difficoltà.
I miei cari cugini, tutti più grandi di me di alcuni anni, avevano lasciato tutti i oro bambini ai bis nonni che li adoravano. Ma dalla faccia di mio nonno capì che dovevano essere un po' stanchi.
I gemelli di Ted e Victorie, Remus e Dora, correvano da una parte e l'altra del salone con i loro cinque anni da poco compiuti. Il figlio di mia cugina Roxanne, Lucas, aveva tre anni e torreggiava sulle spalle di mio nonno pretendendo che lo portasse in giro a spasso. E il piccolo di mia cugina Molly, di appena tre mesi, dormiva nella sua carrozzella.
-devo portare questo da nonna. Scorpius aiuta mio nonno! Signora Malfoy, può venire con me- e portai il piatto in cucina.
Ringraziai il fatto che mio nonno non avesse avuto il tempo di guardarmi attentamente. Avevo evitato le prime domande.
Mia nonna era davanti alla sua enorme cucina ricolma di pentole con tantissime cose buonissime che cuocevano. Stava controllando la cottura dei peperoni nel forno, poi chiuse tutto e ci notò. Il sorriso che gli era affiorato si increspò appena mentre ci veniva incontro e salutava la signora Malfoy.
-buon natale. Sono davvero contenta di conoscerla- disse sorridendo.
Poi si voltò verso di me, analizzandomi. Io sorrisi, posai il piatto sul tavolo e l'abbracciai.
-nonna ti vedo davvero bene!- dissi contenta. Lei mi sorrise accarezzandomi il viso.
-me la cavo. Non come te, a quanto sembra. Piccola mia, qualcosa non va'? Non stai tanto bene?- mi chiese.
-stò bene. Solo non vedo l'ora di mangiare i tuoi manicaretti!- dissi gustandomi i profumi che c'erano nell'aria.
-sei sciupata cara- e prese veloce un piatto e pescò le polpette nella pentola. Scossi il capo.
-non c'è bisogno, non intendevo ora- dissi mentre mi faceva sedere al tavolo di forza e quasi si metteva ad imboccarmi.
-hai la faccia di chi non mangia da almeno due giorni- osservò sedendosi di fronte a me. Mi guardò preoccupata mentre iniziavo a mangiare.
Poi si voltò verso la madre di Scorpius e gli fece cenno di sedersi.
-vuole assaggiare qualcosa?- domandò. La signora Malfoy scosse il capo e prese a complimentarsi per la casa. Sorrisi pensando di essere scampata ad un interrogatorio vero e proprio.
Dopo il primo boccone incerto iniziai a mangiare con gusto e desiderio. Era da quando eravamo andati al bowling che non mangiavo nel vero senso della parola.
Mentre le due donne parlavano io mangiai ad una velocità che non avrei mai detto, mi sentì meglio.
Forse parte del mio aspetto e del mio spostamento era dovuto al fatto che non avevo mangiato. Prima sarei rimasta volentieri a casa e non sarei venuta, ora non vedevo l'ora di aiutare i miei nonni.
Mi alzai iniziando a sciacquare il piatto.
-nonna grazie. Ora stò decisamente meglio- ringraziai. Lei mi sorrise.
-aspetta, li lavo dopo i piatti. Ora non vuoi mangiare qualcos'altro?- chiese. Io scossi il capo mettendo il piatto già lavato a posto.
-come posso aiutarmi? Mettimi ai fornelli, o a spolverare. Non vedo l'ora di mettermi in moto!- dissi entusiasta, anche se non mi era chiaro il motivo.
-anch'io potrei aiutare, anche se non so fare molto- disse la madre di Scorpius.
-ok! L'aiuto non si rifiuta mai!- disse mia nonna alzandosi.
***
-nonnnnoooo andiiiiaamooo fuoriiiiiiiiii!!!!!!!- strillava Lucas sulle spalle di suo nonno indicando la porta. Fuori aveva appena iniziato a nevicare. Anche Remus e Dora notarono i candidi fiocchi di neve e si voltarono verso il nonno.
-neve. Nonno possiamo fare un pupazzo di neve?- chiesero in coro.
Lui si voltò verso di me e poi guardo i bambini, che lo fissavano facendo gli occhioni dolci. Neanche io, che di bambini ne avevo visto e frequentati pochissimi, non sarei riuscito a resistere a quello sguardo.
-noi usciamo un attimo. Tu devi solo controllare che Jojò non di svegli, ok?- mi chiese. Io annuì. Insomma quella bimba stava dormendo e se avesse preso a piangere l'avrei mossa un po'. Dopo aver messo i cappottini, anche a Lucas che non si scollava dalle sue spalle, mi lasciarono fuori con la carrozzella. Mi avvicinai piano alla porta della cucina tenendo d'occhio il bambino. Entrai e trovai tutte e tre immerse nella lavorazione di chissà cosa in pentole enormi. Sorrisi guardando mia madre con in mano un coltello e una patata. Tenta di cercarlo.
-buon natale signora Weasley- dissi avvicinandomi. Lei mi sorrise abbandonando un attimo la bacchetta e mi abbracciò.
-buon natale Scorpius. Anche tu mi sembri un po' sciupato. Ma perchè non mangiate? Vi si è rotta la cucina?- chiese e io risi. Anche Rose rideva ma appena incrociai il suo sguardo si fermò e mi guardò severa.
-è la stessa cosa che gli dico sempre io. Sono anche molto pallidi- Disse mia madre.
-e che abbiamo pensato che avremmo mangiato per un mese qui, quindi abbiamo svuotato lo stomaco per poter far entrare tutto- scherzai. La signora Weasley rise e tornò ai fornelli.
-cosa fa nonno?- mi chiese Rose.
-i bambini l'hanno convinto a portarlo fuori a fare un pupazzo di neve- risposi.
-Lucas si è staccato dalle sue spalle?-
-no, gli restare attaccato come se avesse la colla- risposi alla signora Weasley.
-Povero caro, aveva già il mal di schiena stamattina, figuriamoci ora....- disse tra se.
La voce di un bambino che strillava mi fece sobbalzare.
-è Jojò. Scorpius puoi andare tu a vedere cos'ha?- chiese la signora Weasley. Io la guardai titubante. Lanciai uno sguardo smarrito a Rose che però lo ignorò e andai nell'altra stanza di sicuro a combinare qualche pasticcio.
A parte gli scherzi. Non doveva essere tanto difficile badare a un bambino. Infondo era un cosino minuscolo.
Mi avvicinai sicuro alla carrozzella e rimasi a fissarlo indeciso. Era più piccolo di quanto immaginavo. Sembrava minuscolo e non sapevo come prenderlo senza fargli male. Hemmmm........
****
-Rose non è meglio che vai ad aiutarlo? Qui ce la caviamo benissimo noi due- disse mia nonna. Io esitai. Poi annuì.
-va bene. Adesso vado, altrimenti chissà cosa fa a quel povero bambino- dissi e aprì la porta.
Entrai ma piano. E tanto Scorpius non mi avrebbe mai sentito perchè il pianto di Jojò gli doveva aver già rotto il timpano. Lo teneva in braccio esitante, come se avesse paura di stringerlo troppo ma al contempo di farlo cadere. Mi venne da ridere e lo trovai molto tenero.
Tentò di cullarlo con gesti veloci e molto grandi. L'urlo del bambino divenne ancora più grande.
-forse gli devi cambiare il pannolino- dissi avvicinandomi. Lui mi guardo spaventato e poi mi sorrise felice, mentre anch'io ricambiavo il sorriso.
Fece per porgermelo e io scossi il capo.
-te ne devi occupare tu. Non ti farebbe male cambiare un pannolino, sai?- dissi divertita e presi la borsa con i ricambi di Jojò.
-ma non ho idea di come si faccia- disse disperato.
-vuol dire che lo scoprirai presto! Poggialo qua!- dissi dopo aver steso l'asciugamano sul tavolino. Lui lo stese con molta lentezza e il bambino di guardo in giro smarrito, ancora piangendo.
Iniziai a canticchiare prendendogli le manine e lui iniziò a calmarsi un po'.
-cosa devo fare?- chiese Scorpius inginocchiandosi a terra.
-devi aprirgli il vestito, e cambiare il pannolino. Qui ci sono le salviettine e il pannolino pulito- dissi indicandoli con un cenno. Intanto Jojò mi guardava curioso.
-che ti stà facendo questo pasticcione, e?- chiesi al bambino sorridendo. Anche lui mi sorrise muovendo le manine che mi stringeva forte.
Intanto Scorpius era riuscito, evitando i piedini che scattavano da una parte e l'altra, a slacciare il vestito. Poi aprì il pannolino e si allontanò per il tanfo che proveniva da esso.
-bravo bimbo. Hai fatto davvero un bel regalo a Scorpius- dissi ridendo.
-davvero bellissimo- disse lui tappandosi il naso.
-sbrigati a cambiarlo. Altrimenti ti farà un altro regalo- gli raccomandai e lui mi guardò incerto.
-cosa intendi?-
-aspettai un altro po' se vuoi scoprirlo- e allora lui prese subito una salvietta e iniziò a pulirlo. Quando ebbe finito la sua faccia mi fece ridere ancora e risi ancora di più quando, chiuso il pannolino sporco e preso quello pulito, Jojò decisi di fargli l'altro regalo. Lui si riparò con il pannolino che aveva in mano, strillando. Scoppiai a ridere e anche il piccolo Jojò rise insieme a me. Scorpius ci guardò fingendosi arrabbiato.
-grazie per il regalo, piccolo monello- disse tentando di mettergli il pannolino.
-aspetta, mettigli uno asciutto. E comunque glielo stavi mettendo al contrario- dissi cercando di reprimere le risate che affioravano. Era troppo divertente vederlo in quella impresa. E lui era in preda al panico perchè il bimbo aveva iniziato a muovere le gambette e a strillare di nuovo. Dopo vari tentativi che mi fecero ridere a crepapelle l'aiutai a tenerlo fermo quel poco che bastava per mettergli il pannolino per bene. Poi lo presi in braccio io e dopo pochi minuti si tranquillizzò.
-non pensavo fosse davvero così difficile- disse Scorpius sorridendomi. Io ricambiai, ora felice. Lui mi accarezzò la guancia e poi mi baciò felice anche lui. Felice di vedermi di nuovo serena. Felice di vedere che ricambiavo. Felice che fossimo insieme.
****
Natale a casa Weasley. Era la prima volta che lo passavo con tutti, l'hanno scorso c'era solo una parte della numerosa famiglia Weasley. Ora eravamo tutti. Anzi, diciamo solo i familiari più vicini, ma eravamo sempre in tanti. Mi piaceva quella famiglia. Molte volte mi sorprendevo a considerarla la mia famiglia.
Ricordai il natale con i miei. Feste grandi, meravigliose e ricolme di persone e di regali freddi e distanti. Non ricordavo di aver mai passato un natale che ricordavo bello, tranne quelli passati con Rose. E ora eravamo tutti felici invece. Guardai mia madre felice, che rideva e scherzava con i genitori di Rose. E poi guardavo lei.
La mia Rose. Il mio unico motivo di vita. L'abbracciai stretta e la baciai, dimenticandomi di quanta gente che c'era accanto a me che mi avrebbe ucciso per un gesto del genere, ma pensando solo a noi due. E a quella serata che stava per finire, oppure per incominciare.
*****
Guardai l'orario. Poi guardai il nostro esperimento.
Stava succedendo qualcosa che non capivo. Presi subito il telefono e composi il numero più veloce che potevo.
Mi aveva lasciata sola e dispersa. Bene, ora avevo combinato un guaio e sarebbe stato lui a risolverlo, pensai mentre il telefono squillava.
*****
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top