Ero morto!
Sorrisi. Hugo non avrebbe mai smesso di sorprendermi. La ragazza che ci trovammo davanti era sorprendente. Era alta e magra, aveva dei grandi occhi blu e capelli neri lisci come spaghetti. Ma la cosa sorprendente fu che mi ricordò molto Luna. Era stramba come lei.
Ma aveva un qualcosa anche della Cooman. Vidi Hermione invece fissare la ragazza con sguardo omicida.
-quindi ti sei trasferita a Hogwarts solo quest'anno?- stava chiedendo Rose.
-si. Mio padre prima riteneva che l'istruzione data nelle scuole non fosse la migliore. Era lui il mio insegnante. Ma purtroppo non mi accettavano al ministero della magia senza prima aver preso i M.A.G.O. Quindi mi sono iscritta quest'anno- rispose lei con voce trasognante, guardando Rose negli occhi senza battere ciglio.
-e cosa vorresti fare al ministero della magia?- chiese Scorpius curioso.
-ricerche sugli animali particolari. Come i gorgosprizzi e tanti altri. La maggior parte della comunità magica ritiene che non esistano ma io voglio trovare le prove. Sono sicura che esistano- affermò sempre non sbattendo le ciglia. Aveva degli occhi davvero enormi e spalancati, costatai mentre si voltava verso di me.
-lei assomiglia molto a Hugo- disse. Cosa centrasse con quello di cui stava parlando non ne avevo idea.
-si, è mio figlio. Comunque mi sembra molto interessante. Hermione, tu che ne pensi?- chiesi divertito. Lei mi fulminò con lo sguardo. Si alzò in piedi e prese il suo piatto.
-che è ora di servire il secondo- disse freddamente. Rose si alzò di scatto e l'aiutò a portare tutto di là.
-allora Hugo, com'è andato il viaggio?-
-bene. Sono contentissimo di potermi smaterializzare quando voglio. Ti fa sentire più liberi e indipendenti!- disse soddisfatto Hugo.
-tua madre invece stava morendo all'idea che non prendessi il treno e che non ti saremo venuti a prendere! Era tutta preoccupata!- raccontai. Lui e Scorpius risero.
-e sono andati questi primi mesi di scuola?- chiesi.
-tutto bene papà. Mi sorprende già che sia passato così tanto. Comunque non vedo l'ora che tutto finisca. Deve essere bellissimo studiare all'università.
Non vedo l'ora di iniziare l'allenamento per gli auror- disse felice. Moy, così si chiamava la sua ragazza, gli mise una mano sul braccio e gli sorrise. Per un attimo sembrò molto più bella che strana. Nell'attimo in cui la vidi riflessa negli occhi di Hugo.
-stà per nevicare- esclamò. Noi la guardammo incerti. Hugo sorrise.
-bene. Allora passeremo un natale innevato. Temevo che il cambiamento delle stagioni ci rovinasse anche il natale- disse lui.
-come fai a sapere che nevica?- chiese Scorpius curioso.
-i trulcoli scappano quando nevica. Si nascondono tra i capelli delle persone e dietro le orecchie. Sono loro che ti fanno sentire più freddo e che ti costringono a stare al caldo e coperti più a lungo- spiegò lei molto seriamente. Hugo sorrise e gli baciò la mano che aveva stretto.
****
-mamma, quel pollo è stato già ucciso e cucinato. L'hai cucinato tu. Non penso proprio che devi ucciderlo ancora- gli dissi esitante. Impugnava il coltello in modo troppo ossessivo e invece di limitarsi a dividere i pezzi lo stava colpendo furiosa e arrabbiata, proprio come se dovesse ucciderlo.
Mi guardò e fece tre sospiri lunghi tentando di calmarsi.
-mamma...- iniziai ma non sapevo precisamente cosa dire. Lei comunque mi zittì.
-non ne parliamo. Tu portami i piatti puliti- disse indicandomi una pila di piatti e si avviò con il piatto da portata nell'altra stanza. Io la seguì subito incerta. Doveva essere davvero strano vedere il proprio figlio con un'altra ragazza. Mi chiesi se anch'io mi sarei sentita in quel modo.
Di sicuro era così per mio padre.
Razionalmente ritenevo che la gelosia non fosse né giusta né logica. Ma i sentimenti non seguivano mai la razionalità.
*****
-allora il natale lo passiamo da nonna- disse Hermione sorridendo. Hugo era andato ad accompagnare Moy a casa e noi stavamo per andarcene. Guardai Rose incerto. Lei guardava i suoi genitori esitante. Poi mi guardò negli occhi. E vidi che non ce la faceva a dirglielo. Quel natale avremo voluto passarlo solo noi due, da soli. Ma come poteva dirgli di no.
-poi ne parliamo. Ciao mamma!- disse lei abbracciandola. Poi fece lo stesso con suo padre mentre io li salutavo stringendogli la mano.
-e venite a trovarci più spesso!- disse Hermione prima di scomparire insieme.
Comparsi nella nostra casa Rose mi guardò mortificata.
-non potevo dirgli che avevamo pensato di passarlo da soli questo natale. Mio padre si sarebbe sentito male e mia madre sarebbe uscita fuori di testa!- si scusò. Io gli sorrisi baciandola e tranquillizzandola.
-non ti preoccupare- e la baciai ancora. Lei mi strinse a se e come ormai ci accadeva molto spesso, ci dimenticammo di tutto il mondo.
****
Purtroppo per me avevo un sacco di pratiche da sbrigare. Per quanto mi piacesse un sacco il mio lavoro quello che odiavo di più era dover poi sbrigare tutte le pratiche... mi sedetti alla mia scrivania e iniziai quel noioso lavoro. Dopo un po' Hermione entrò. Sembrava intenta a spolverare e io la lasciai fare continuando il mio lavoro. Allora lei si mise a tossire. Per un attimo nella memoria mi ricordò un rospo che odiavo e purtroppo avevo conosciuto. Era lo stesso suono sforzato e quindi finto. Alzai lo sguardo su Hermione e sorrisi.
-cosa c'è cara?- domandai.
-niente- rispose lei riprendendo a pulire. Io ritornai alle mie carte ma quando lei fece cadere a posta un portapenne e mi rovesciò tutto sui fogli.
-possiamo arrivare al dunque?- chiesi incerto.
-cosa ti è sembrato della ragazza di Hugo?- mi chiese. Mi aspettavo quella domanda. Ma nonostante ci avessi riflettuto a lungo non riuscivo a pensare a come rispondergli. Sapevo che qualsiasi cosa avessi detto non sarebbe stata giusta. Non ero mai stato tipo da ragionamenti simili. Ma vivere con Hermione come moglie e marito per tutto questo tempo non avevo potuto far altro che far nascere in me una specie di autodifesa verso tutto ciò che faceva Hermione.
-tu cosa ne pensi?- chiesi sviando. Lei si sedette sulla scrivania e mi guardò accigliata.
-non mi piace. Hugo è un ragazzo così brillante, così unico e invece lei... lei è così sbagliata per lui..- e la lasciai libera di elencarmi le mille cose che secondo lei Moy aveva di sbagliato. Santa pazienza...
*****
Ero nel mio laboratorio preferito. Stavamo analizzando una delle varie cose che avevamo trovato durante la spedizione. E adesso stavo cercando in un meteorite qualche residuo di magia. Mi ricordai quello che mi aveva detto Rose una volta.
"dal punto di vista aerodinamico il calabrone non dovrebbe essere in grado di volare. Ma il calabrone non lo sa, perciò continua a volare comunque". Non so cosa centrasse ma questa frase mi fece sorridere. Del resto c'era solo una cosa in più che non mi sarei mai aspettato di veder volare tranquillamente come un uccello dopo le rocce. Noi uomini!
Dopo l'ora più fruttuosa del mondo decisi di fare una pausa. Mi sedetti sulla sedia e guardai l'ora. A quest'ora Rose era a lezione di incantesimi avanzati e non l'avrei rivista prima di stasera. Che pizza. Ma almeno era l'ultimo giorno prima delle vacanze. Poi avremmo avuto due settimane di riposo per stare soli e insieme. Mi alzai e quasi presi un colpo. Di fronte a me, davvero tanto vicina da sorprendermi davvero di non essermene accorto, c'era una ragazza che non ricordavo di avere mai visto. Aveva lunghi capelli neri, occhi blu e un sorriso brillante. Non capivo cosa ci facesse nel laboratorio una ragazza come lei.
-ciao. Tu sei Scorpius Malfoy, vero?- chiese sorridendo.
-si. E tu chi sei?- chiesi incerto.
-sono Stefany Lorens, e secondo il professore dovremo lavorare insieme- rispose. Guardai il professore che annuiva passandomi vicino.
-voglio una relazione di almeno 400 pagine sulle prime scoperte e ricerche per il ritorno dalle vacanze. Da tutti e due!- ordinò.
-cosa? Ma ci sono le vacanze di natale!- dissi incredulo.
-pensava davvero di avere le vacanze?! Non le hanno detto che il mio esame è il più difficile di tutti? Lei faccia quello che le dico e non ribatta più! Il laboratorio sarà aperto anche la notte di natale, e mi sa che dovrete restare qui a lungo per poter finire in tempo! Voglio le 400 pagine puntuali per le sette del sette gennaio!-e poi se ne andò dagli altri. Io guardai Stefany.
-no ci credo. Sono le vacanze di natale... - pensai a Rose. Come avrei fatto a dirglielo? Mi voltai verso Stefany di nuovo speranzoso. Io ero già andato abbastanza avanti in quell'ora e se procedevamo spediti tutti e due magari avremo potuto fare quel lavoro in poco tempo.
Che hai scritto fino ad ora?- gli chiesi. Lei parve confusa. Poi sorrise.
-sai, ho notato che ha una strana fosforescenza verde- disse. Io la guardai incredulo. Anche una bambina di tre anni ci sarebbe arrivata a questa conclusione, e in tre minuti invece che un'ora. Mi tormentai il viso con la mano. Ero morto!
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