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Ciel si leccò le labbra e gli occhi brillarono di un rosso cupo, sia quello marchiato sotto la benda che quello libero. In un attimo fu sulla sua preda, sotto lo sguardo inorridito dello shinigami, e finì la sua cena.
- Pulisci, Sebastian - il maggiordomo eseguì dopo un leggero cenno del capo.
- Ma... - Grell spostava lo sguardo dal conte al maggiordomo. Ciel scoppiò in quella sua risata inquietante difronte all'espressione patetica dello shinigami: - Che c'è, non hai capito? Sono un demone - indicò Sebastian: - E lui è ancora il mio maggiordomo - abbozzò un sorriso, poi il tono cambiò: - Sebastian, slegalo e tienilo fermo -
- Come desiderate, Bocchan - con lo sguardo basso, Sebastian sciolse le corde che legavano lo shinigami mentre questo si dimenava:
- Oh... Sebas-chan... non mi avevi mai toccato tanto prima d'ora! - Ciel ridacchiava, Grell non sapeva che quello era solo l'inizio. Ora entrambi erano fermi, aspettavano i suoi ordini.
- Spogliatevi -
- Eh? - era stato Grell a parlare, ma Sebastian aveva reagito allo stesso modo dentro di sé: che aveva in testa il padroncino sta volta?
- Andiamo Grell, so che vuoi farlo - Ciel fece di nuovo l'annoiato, anche se in realtà il divertimento era appena iniziato.
- Mi dispiace conte, non provo proprio niente per te - si atteggiò lo shinigami. Ciel sorrise:
- Ma non per me. Per Sebastian - - Eh?! - Grell sembrava sconvolto, Ciel continuò a parlare:
- Vedi, Sebastian è un ottimo maggiordomo - il conte passeggiò per la stanza: - sopratutto, riesce a soddisfare ogni mia esigenza. È molto versatile, in tutti i sensi -
Sebastian strinse impercettibilmente gli occhi: un'idea in testa se l'era fatta, ma non poteva essere...
- Voglio che voi due vi accopiate, mentre io starò qui buono a guardarvi - Ciel si risedette a capotavola, un sorriso nascosto gli arricciò le labbra sottili.
- Ma... ma... non sono mica una pornostar! - Grell s'indignò, era stufo che la gente abusasse di lui, in tutti i sensi: - Non ho intenzione di soddisfare le tue perversioni con performance moralmente discutibili, caro conte -
- Grell... posso ordinare a Sebastian di violentarti su questo tavolo e lui lo farebbe, con il tuo consenso o meno - il sorriso di Ciel si allargò: - Sta a te decidere le modalità. Prendilo come un regalo, sono sicuro che la compagnia di Sebastian ti farà piacere. Non è ciò che avevi sempre desiderato? -
Grell rimase di sasso. Sì, lo era stato. Ma non dopo Will.
- Le cose sono cambiate, il mondo non gira attorno a te - Grell abbassò lo sguardo. Ciel rise: -Sebastian, convincilo - e si mise comodo.
Sebastian fece un cenno del capo, ma dentro di sé era atterrito: quello seduto a capotavola non era il suo padroncino, non era più lo stesso.

***

Tan tan tan taaan!
Allora dato che la scuola è una brutta cosa, da lunedì prossimo ho tipo un'interrogazione/compito in classe al giorno; non so quindi quando avrò tempo di aggiornare (quindi avrete tutto il tempo per rodervi il fegato e prepararvi psicologicamente al nuovo capitolo XD)

E passate a leggere: "In questo gayo mondo", lo trovate sul mio profilo. L'ho appena iniziato, una raccolta di informazioni/esperienze/opinioni/altre cose a tema LGBTQ+.

Ah, e se la cosa qui vi sta piacendo lasciate una stellina o un commento, che fa bene all'autostima.

(La foto di copertina non c'entra gran ché con la storia, ma cioè PUAHAHAHAHAHA!)

Natal's

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