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Ringrazio f-L-avia aka Itsdisagioooh per l'ispirazione
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- Sebastian -
Il demone nero corvino si avvicinò al suo padrone: nei pochi anni che Ciel Phantomhive aveva vissuto come demone, era cambiato radicalmente.
- Sì, Bocchan? -
- Slacciami i pantaloni - aveva una luce negli occhi che il Ciel Phantomhive di quattro anni prima non avrebbe neanche sopportato di guardare. Sebastian sapeva cosa voleva dire.
- Subito - slacciò in cinturino e i bottoni, la voce del suo padrone gli sibilò nell'orecchio:
- Sai cosa devi fare, vero Sebastian? -
Sebastian non alzò lo sguardo, né sorrise: - Sì, Bocchan -
- Allora fallo, e muoviti: ho altri progetti per stasera -
Senza dire una parola, il demone sfilò il guanto e strinse l'erezione di Ciel nei pantaloni, la avvicinò alla bocca e continuò a far gemere il suo padrone finché questo non ne ebbe abbastanza.
Sebastian non poteva dire di non amare il suo padrone: era la persona che lo conosceva meglio, per quanto si potesse conoscere un demone; c'era sempre stato qualcosa di sottofondo, anche quando Ciel era ancora umano: un desiderio latente che nessuno dei due si era mai azzardato ad accennare.
Ma dopo la trasformazione del conte, era tutto cambiato: Sebastian ricorda la prima volta che accadde, la prima volta che, nella nuova residenza della periferia di Londra dove vivevano, Ciel gli aveva ordinato di spogliarsi: Sebastian lo aveva appena messo al letto, come innumerevoli altre volte. Annuì al buio, poi lasciò cadere i vestiti a terra uno ad uno, fino a restare nudo difronte al letto del suo padrone.
- Vieni qui - Ciel aveva indicato un punto nel letto accanto a lui. Sebastian si era infilato sotto le coperte, non c'era stato bisogno di altri ordini: i due quella notte erano stati vicini come mai avevano fatto.
E all'inizio andava bene così, entrambi sapevano di volersi ed entrambi si avevano. Non c'era niente di sbagliato in tutto ciò.
Ma poi il conte era cambiato, continuava a voler sottomettere Sebastian: continuava a dare ordini, lo legava, lo picchiava. Ormai anche lui aveva la forza dei demoni, per Sebastian non erano più solo un fastidio le sue violenze.
- Ah... basta... Sebastian, staccati! - Ciel mollò un calcio al suo maggiordomo, Sebastian fu sbalzato dall'altro lato della stanza. Si pulì la bocca, quel sapore ormai familiare che scorreva per la gola. Trattenne un conato con un sorriso.
- Perdonatemi, Bocchan - Sebastian tornò in ginocchio, chinò la testa: Ciel gli diede uno schiaffo:
- Ti è piaciuto, eh? -
- Si, Bocchan -
- Dimmi che ti è piaciuto -
- Mi è piaciuto, Bocchan -
- Ora sistemati e preparami un bagno, devi trovare una persona prima di cena -
Sebastian fece un cenno col capo, guardando di sfuggita l'orologio alla parete: alla cena mancavano poco più di due ore.
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Buonciao,
Non so come ma una personcina molto disagiata mi ha convinto a creare questa cosa molto malata (a proposito: la citazione in copertina è una sua massima)
Non ho idea di dove andrà a parare questa cosa, non sono una fan superaccanita di Black Butler anche se mi piace molto e sopratutto non shippo la sebagrell... che come avrete intuito dalla copertina sarà tema di questa storia.
E niente, commentate o votate se pensate che la mia mente perversa abbia bisogno di un ricovero immediato XD
Natal's
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