Legge 68

Ho preso la 'legge 68' per la disabilità, appena uscita dall' ospedale. Capito? Sono una disabile ora! Ho la '68', ancora non ci credo...il mio cuore mi balza sul petto. Ho paura. Già prima mi sentivo di troppo, ora non so come mi sento...sono disabile, hai capito? Ho un disturbo: non respiro bene, il cuore mi fa male e la mia mente ha bisogno di un supporto. Sono disabile, lo sai? Non mi abituerò mai alla mia condizione.
Non voglio parlare con mamma! Semplicemente voglio essere riportata a casa! Immediatamente! Riportatemi a casa! E non fate accendere più il barbecue ai vicini! Io non respiro! Devo svenire di nuovo? Insomma!
Mi guardo i guanti di pizzo ricamati di fiori, sono in macchina. Ho un vestito con le balze e una camicetta con le maniche a sbuffo. "Tesoro, ti riporta a casa la mamma". 'Perché devi sempre parlare anziché guidare soltanto?'. Ho appena preso la 'legge 68'. Voglio privacy! Rivoglio il mio letto, le mie coperte, la mia cameretta... lì sono me stessa, senza più fingere; anche se il mio cuore morirà di nuovo, presto, a metà; perché qualcuno mi ferirà, qualcun altro mi farà una promessa, che poi non manterrà. Mi diranno "Verrò a trovarti" e non ci verranno. Mi diranno "Si, sono interessato" e non sarà vero...e il mio cuore morirà di nuovo, a metà; finché quella metà non si arrenderà a tutto il resto e morirà con lui.

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