TrEnTeSiMo CaPIToLo
Restiamo al Luna Park fino a tarda ora, facciamo molte attrazioni adrenaliniche e prima di andare via decidiamo di finire in bellezza con la ruota panoramica.
A guardarla da sotto sembra altissima, mi gira quasi la testa cercando di osservarne la cima. Avanziamo nella fila e quando ci sediamo sui sedili mi sento appagata. Mi sto finalmente rilassando dopo una giornata all'insegna del divertimento e dell'adrenalina. Mentre la ruota parte la nostra cabina dondola e con un po' di paura mi avvicino istintivamente a Logan. Sento che mi osserva in silenzio e per farmi avvicinare di più a lui mi mette un braccio attorno alle spalle, mentre io continuo a guardare il panorama che si allarga man a mano che saliamo.
"Volevo che sapessi una cosa, Sara." Dice di colpo con voce seria.
Lo guardo un po' preoccupata. "È successo qualcosa?"
Lui stringe un po' di più il braccio attorno alle mie spalle e prende un grosso respiro, come per farsi coraggio. "Volevo farti sapere che io non so davvero se sono andato a letto con Lily... dopo la festa."
Distolgo lo sguardo da lui un po' turbata. "Perché mi stai dicendo questa cosa, adesso?"
"Non voglio che una volta tornata a casa tu possa avere dei ripensamenti ritrovandoti Lily davanti. Io mi ricordo solo che ero tornato a casa passando da Earl per prendere una bottiglia di whisky, volevo cercare di non pensare a niente. L'ultima cosa che mi ricordo è lei che mi aiuta a mettermi a letto perché ero troppo ubriaco per farlo da solo e poi mi sono svegliato la mattina dopo mentre lei se ne stava andando, ma poi mi sono riaddormentato, quindi non so..."
Il suo discorso mi ha messo di malumore. "Non capisco perché hai voluto precisare questa cosa, io..."
Di colpo mi mette una mano sulla guancia girandomi la faccia e costringendomi a guardarlo negli occhi. "Voglio che tu sappia che non uso il sesso come valvola di sfogo, io... non credo di averlo fatto quella sera. E mi da fastidio che lei sia venuta da te a vantarsi di una cosa del genere. So benissimo cosa vorrebbe da me."
I suoi occhi scintillano di sincerità. Sorrido, d'un tratto contenta che abbia intavolato questa discussione. "Lily non mi ha detto niente. L'ho solo vista uscire dal tuo appartamento tutta spettinata e col trucco sbavato. Mi ha lanciato un'occhiataccia arrogante, lasciandomi credere quello che sembrava ovvio. Ma... non importa."
"Certo che importa!" mi stringe ancora di più. "Importa a me. Con Lily c'è stato un breve flirt in passato, ed ho sbagliato perché lei ha iniziato a credere che potesse esserci qualcos'altro, ma quello che ti dissi è vero, per me lei è solo un'amica."
Questo suo accorato appello mi riempie il cuore di tenerezza nei suoi confronti. Sono sempre più sicura di amarlo, e non potrà mai sapere quale peso mi ha tolto dal petto dopo che questo interrogativo mi ha logorato dall'interno per tutto questo tempo, e mentre lo guardo negli occhi sono certa che per lui sia la stessa identica cosa. Questa volta sono io che prendo l'iniziativa e lo bacio. Ci lasciamo travolgere da un bacio meraviglioso e profondo, senza alcuna intenzione di fermarci. Ancora una volta ci dimentichiamo del mondo circostante, presi dalla nostra favola privata mentre la ruota continua a girare e la nostra postazione arriva al suo culmine. Ma noi manco ce ne accorgiamo...
§
Giro la chiave nel grande portone della bellissima villa dell'amico di Andrea, a quest'ora pure la cameriera sarà già andata a dormire. Mia madre mi ha mandato un messaggio dicendomi che i genitori dell'amica di Veronica gli hanno convinti a restare a dormire lì insieme alla bimba. Appena l'ho letto mi sono sentita il cuore fare un balzo nel petto; avremo la casa tutta per noi...
Oh, ma che sto pensando? Non voglio dire che sto premeditando di farlo, ma forse...
Entriamo in casa con tranquillità, dirigendoci dapprima in cucina per un tè caldo, e poi al piano di sopra. Davanti alle nostre camere Logan mi saluta con un lungo bacio. Io rispondo con trasporto. È tardi, sono stanca, e anche se mi sono divertita, ho bisogno di riposarmi. Mi stacco da lui e lo guardo sorridendo. Lui sembra scandagliare i miei occhi, forse cercando di capire quali siano le mie intenzioni. Sono molto indecisa, sembra che la situazione che si è venuta a creare spinga verso una certa direzione, che ne sia favorevole, ma forse proprio per questo motivo mi sento attanagliare dalla paura. Lo guardo senza dire niente e lui sembra leggere questa paura nei miei occhi. Mi accarezza una guancia scostandomi i capelli dal viso, i suoi occhi blu sembrano più scuri del solito. Resta a fissarmi per alcuni lunghi interminabili minuti, mi osserva attentamente, poi mi dà un bacio sulle labbra.
"Buonanotte Sara." Sussurra e si allontana di un passo da me, avvicinandosi alla sua porta.
Sbatto le palpebre per riprendermi, ah... ok. "Buonanotte." Deglutisco e a malincuore mi allontano. Apro la porta della mia stanza e mi volto nella sua direzione. Anche lui è fermo con la porta aperta, che mi guarda malinconico.
"Buonanotte," ripeto sorridendogli.
Lui mi restituisce un sorriso tirato ed entra in camera sua, chiudendosi la porta alle spalle.
Non so se sentirmi in pace con me stessa o delusa, osservo la sua porta chiusa ed entro in camera mia. Mi dirigo verso il letto e mi siedo, ripensando alla serata. Sembrava tutto magico, ogni cosa stava ad indicarmi che era il momento giusto... ma forse ha letto titubanza nei miei occhi e ha deciso di aspettare.
Non so cosa pensare, da una parte la voglia di donargli tutta me stessa è davvero forte, ma la paura non mi abbandona. Cerco di non pensarci e mi rifugio in bagno per prepararmi a dormire. Mi lavo i denti, mi asciugo la bocca e mi guardo allo specchio. Ho le guance rosse, gli occhi vispi e lucenti, di colpo non ho più un briciolo di sonno. Sento il cuore ancora in fibrillazione per le emozioni provate quest'oggi, e negli ultimi giorni...
Senza pensarci due volte esco risoluta dalla mia stanza e busso alla sua porta. Dopo pochi secondi mi apre ancora completamente vestito, e mi guarda sorpreso.
"Sara, va tutto bene?"
Rimango a bocca aperta a fissarlo, mi mancano le parole. Cosa volevo dirgli? Niente, non volevo dirgli niente, quindi lascio che siano i gesti a parlare al posto mio e mi getto su di lui, baciandolo caldamente. Non si fa pregare e avvolge le sue braccia attorno alla mia vita, stringendomi in un abbraccio quasi soffocante. Lo spingo dentro la sua stanza, azzardando a infilare le mie dita tra i suoi capelli. Dio, come lo voglio!
Poi sento le sue mani posarsi ai lati del mio viso, ma invece di accrescere il bacio, tenta di fermarmi. "Sara... Sara, fermati..."
Mi stacco leccandomi le labbra e lo guardo confusa. Lui è a pochissimi centimetri dal mio viso, a bocca aperta e col fiatone, come me. Ci guardiamo in silenzio per alcuni istanti, poi mi rendo conto di quello che stavo per fare e mi allontano ancora. Oddio che vergogna. "Scusa... non so cosa mi sia preso..."
Abbasso lo sguardo e tento di allontanarmi, ma lui mi ferma. "No... per favore, non pensare male. Io ti voglio, più di quanto tu possa immaginare, ma..." fa una piccola pausa e si passa una mano tra i capelli, "non voglio che tu domani possa pentirtene."
Lo osservo frastornata, confusa e terribilmente imbarazzata. Poi abbasso di nuovo lo sguardo, non riesco più a sostenere i suoi occhi, forse ha ragione... sono stata troppo precipitosa. Annuisco camminando all'indietro, fino a ritrovarmi sulla porta della sua stanza. "Hai ragione. Buonanotte." Bisbiglio, e senza aspettare una sua risposta mi volto e mi rifugio nella mia stanza.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi appoggio ad essa, cercando di riportare le mie pulsazioni alla normalità. Mi sento terribilmente imbarazzata, ma soprattutto terribilmente stupida. È evidente che ci sono molte cose che ancora non so, altrimenti non avrei fatto questa gaffe, avrei capito quando sarebbe stato il momento giusto e adesso non lo era.
Mi riavvicino al letto con l'intenzione di dormire quando qualcuno bussa alla porta, istintivamente la apro e subito Logan si getta su di me, coinvolgendomi in un bacio da cardiopalma. Mi stringe con forza, assaporando la mia bocca quasi con rabbia. Rimango interdetta dalla sua foga ma ben felice della piega che ha preso la serata. Mi spinge verso il letto, senza smettere di baciarmi un solo istante. Lo sento accarezzarmi la pelle della schiena, in una carezza talmente calda da farmi rabbrividire. Poi si stacca e mi sfiata sul viso. "Non dovevo mandarti via..." non riesce ad aggiungere altro e torna a baciarmi con fervore. Lo sento chiudere la porta dietro di noi e il mio cuore, già fortemente provato, accelera ancora di più. Inizia a spogliarmi sganciandomi il bottone dei pantaloni, ma io sono immobile, ferma sul posto con il cuore in gola e l'adrenalina a mille. Lui mi osserva e subito si scosta. "Scusa Sara... sono troppo irruento..."
Abbassa le mani, non sapendo più cosa fare e rimanendo in silenzio. Oh, no... ha cambiato idea? Non voglio fare di nuovo un passo indietro e, istintivamente, afferro il lembo del mio maglioncino e della canotta sotto di esso e li tolgo contemporaneamente, rimanendo in reggiseno davanti a lui. Vedo gli occhi di Logan osservare la mia pelle, il mio seno coperto da un intimo bianco, semplice e normale, senza alcun fronzolo. Le sue pupille si dilatano ma resta immobile ad osservarmi. E adesso di cosa ha paura? Mi avvicino a lui appoggiando le mani sul suo petto, imbarazzata ma decisa ad andare fino in fondo. Finalmente torna a baciarmi e lentamente prende a spogliarsi.
Ci infiliamo tra le lenzuola candide del mio letto, finendo di spogliarci completamente. I muscoli del suo petto flettono sotto la sua pelle, mentre le mie dita seguono il contorno di quel tatuaggio intrigato e intrigante. Mi avvolge tra le sue braccia e alla fine ci uniamo in un unico essere, sentendo il calore dei nostri corpi farsi lentamente sempre più rovente. Ci amiamo nel modo più intimo e carnale, in una sorta di gara del dare e del ricevere, ma più diamo e più riceviamo. È una specie di danza fatta di mosse e sospiri, dove nessuno dei due porta l'altro, ma lasciandoci trasportare entrambi dalle emozioni che proviamo. È una dichiarazione d'amore reciproca, un donarci tenendo per sé il cuore dell'altro. Una gara dove nessuno dei due ne esce vincitore, e nessuno dei due ne esce perdente. Un gioco di carezze e di sguardi, di sospiri e di tenerezze, un'altalena di sensazioni da cui non vorremmo mai scendere.
Alla fine restiamo avvinghiati tra le lenzuola, accarezzandoci e coccolandoci con il ritmo dei nostri cuori a farsi concorrenza e i sospiri a rincorrersi sui nostri sorrisi. Cuori leggeri, cullati dalle emozioni appena vissute e che non vogliamo lasciar svanire.
Ci stringiamo cullandoci, sentendo il calore dei nostri corpi avvolgerci in una nuvola calda. La sua pelle a contatto con la mia in luoghi dove nessuno mi aveva mai toccata mi fa sentire estremamente viva. La sua mano continua ad accarezzarmi i capelli, con lunghi gesti premurosi, e io mi godo queste coccole chiudendo gli occhi in uno stato di pura estasi.
"Hai sonno?" mi chiede dolcemente.
Lo guardo scuotendo la testa. "E tu?"
Lo vedo osservarmi attentamente con quegli occhi straordinari. Mi guarda e mi scruta, studiando il mio viso e anche il resto della mia pelle che riesce a vedere, poi inizia a scuotere la testa lentamente.
"Direi proprio di no..." bisbiglia avvicinandosi per baciarmi di nuovo.
Ben presto siamo di nuovo avvolti nel gioco della passione, fino a renderci stremati ma soddisfatti. Ci addormentiamo l'una tra le braccia dell'altro, condividendo il calore dei nostri corpi e del nostro amore.
Spazio Autrice:
Direi che a questo punto un capitolo simile ci voleva. Credo sia il momento più importante della vita di ogni ragazza, o uno dei più importanti, e quello di Sara ho voluto renderlo il più romantico possibile. Speciale.
Ci sono riuscita?
Aspetto le vostre impressioni, e se vi va, le vostre stelline.
Ciao!!!!
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