DiCiAsSeTtEsImO cApItOlO
Apro gli occhi lentamente, mettendo a fuoco la mia valigia posata a terra con il mio giacchetto sopra. Mi stiracchio stropicciandomi gli occhi, allargando un po' le gambe e scontrandomi con un altro corpo vicino al mio. Ah, già, sono nello stesso letto insieme a Kat e Mack. Ieri sera quando ho poi deciso di tornare in camera le ho trovate entrambe svenute nel letto. Avevano lasciato la finestra aperta e non si erano fatte scrupoli e spogliarsi e a seminare i loro vestiti in giro per la stanza. Ho dovuto fare la gincana per arrivare fino alla porta del bagno.
Afferro il cellulare sul comodino senza staccarlo dal cavo del caricatore e lo accendo. Ieri sera ero troppo stanca per aspettare che si accendesse, ogni volta ci sta troppo, l'ho messo sotto carica e mi sono addormentata. Aspetto paziente che faccia la sua solita tiritera e appena mi mostra la schermata iniziale inizia a suonare come un ossesso, ripetendo in continuazione il suono dei messaggi. Mi faccio prendere dal panico. Le due ragazze iniziano a mugolare, svegliandosi lentamente.
"Cos'è tutto questo casino?" biascica Kat, mentre l'altra si stira.
"Scusate, è il mio cellulare..." Porcamiseria, ho 14 chiamate perse da parte di mio padre! Mi sento attanagliare da un'improvvisa paura, mi immagino quanto sarà arrabbiato con me chiedendosi come mai non gli rispondo. E se dovesse venire a cercarmi? Cosa farà quando Sandy gli dirà che me ne sono andata?
Torno a guardare le due ragazze che si sono svegliate stiracchiandosi sotto le coperte. Sbuffando, entrambe si alzano e si dirigono in bagno. "Ciao Sara." Mi salutano all'unisono e si chiudono insieme la porta alle spalle. Il pensiero di mio padre passa in secondo piano perché attraverso la porta le sento parlare a bassa voce, senza capire cosa stanno dicendo. Incuriosita mi alzo e mi avvicino, accostando l'orecchio alla porta.
"...non lo so perché l'ho fatto, in quel momento mi andava e ho agito d'istinto." Mi sembra Mack a parlare.
"E ne è valsa la pena? Dopo è corso subito dietro a lei..."
Mack attende un po' prima di rispondere. "Se quella stupida non si dà una mossa giuro che prima di arrivare a New York ci riprovo..." afferma e subito apre l'acqua della doccia, non permettendomi di sentire più niente.
Sospiro amareggiata. Dovrei passare sopra ai miei dubbi solo per non permettere che qualcun'altra ci provi con Logan? È questo che fanno le ragazze sveglie? Rattristita torno a sedermi sul letto e prendo a vestirmi. Non credo che fare finta di niente mi potrebbe aiutare, però continuo a pensarci anche mentre usciamo dalla stanza, finché non ci ritroviamo nella hall e decidiamo di avviarci al bar dell'Hotel.
Dopo una veloce colazione rimontiamo nel furgoncino Volkswagen. Logan aiuta Jere a sistemare le nostre valigie e subito lo vedo montare e sedersi accanto a me. Distolgo lo sguardo e faccio finta di niente, lui si china per guardarmi negli occhi: "Sara, tutto bene?"
Con che coraggio mi chiede se sto bene? Osservo invece Jere che si siede al posto di guida, mentre Mack si siede accanto a lui facendo a cambio con Kat. "Tutto a posto dolce Sara?" mi chiede accennando un sorriso dolce. Ricambio il sorriso e annuisco. "Bene," afferma sistemandosi al volante. Con la coda dell'occhio vedo Logan agitarsi. Non ha proprio nessun motivo di agitarsi tanto, ma gli sta bene stare un po' sulle spine. Può darsi anche che lui non c'entrasse niente con il bacio di Mack, ma se non fosse rimasto da solo in una stanza con due ragazze non sarebbe successo. Pure io mi ero accorta che Mack era interessata a lui, possibile che lui non lo avesse notato?
Partiamo in silenzio, stranamente neanche le ragazze si degnano di aprir bocca, e in breve tempo mi faccio cullare dal paesaggio che scorre fuori dal finestrino. Manco mi accorgo di chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare nuovamente dall'oblio del sonno. Una mano gentile si appoggia delicatamente sulla mia guancia e mi fa spostare la testa su qualcosa di morbido... e caldo.
Una brusca frenata mi costringe a svegliarmi di colpo e portarmi le braccia in avanti per proteggermi. "Razza di deficiente!" sbotta Jere infastidito verso qualcuno fuori dal furgoncino. Mi stropiccio gli occhi e mi accorgo di essermi addormentata sulla spalla di Logan.
Mi volto verso di lui e ricompare il suo sorrisetto di traverso. "Te la sei fatta una bella dormita, eh?"
Mi stacco subito da lui asciugandomi la bocca. "Ho dormito su di te."
"Già..."
"Perché non mi hai svegliata?"
"Perché avrei dovuto?"
Gli lancio un'occhiata di traverso, sorride ancora... ma i suoi occhi no. Vorrei riappoggiarmi alla sua spalla e riaddormentarmi, dimenticare il motivo per cui sono arrabbiata con lui... ma non ci riesco. "Non c'era bisogno." Sussurro invece.
Lui non risponde ma tira un profondo respiro stanco. Credo che sto imparando a conoscere le sue reazioni, quando non risponde è perché non ne ha più voglia, non perché non ha niente da dire. Non so cosa pensare. Non mi riesce di far finta di niente, ma mi rendo conto che così facendo gli dimostro che il suo comportamento mi ha dato fastidio mentre ieri sera gli ho detto che per me è libero di fare quello che vuole. Uff... non ce la faccio più, mi scoppia la testa.
Dopo non so quanto tempo ci fermiamo a mangiare lungo la strada. Noto che Logan chiede di fermarsi ad un bancomat per prelevare dei soldi. Abbiamo quasi litigato per pagare il conto dell'hotel, e adesso sono sicura che discuteremo ancora su chi dovrà pagare il ristorante, e finirà che pagherà lui. In realtà i soldi non mi mancano, nonostante tutte le spese che ho fatto mi sono portata dietro una discreta sommetta, nascosta addosso... e ripensando alla fine che ho fatto fare alla sua macchina mi sento un po' in colpa. Però è anche vero che mi ha fatto spendere i soldi del treno per niente, dato che non ho sfruttato il viaggio e non posso chiedere il rimborso. Un po' se lo merita.
Per il resto del tragitto riesco a scambiare qualche parola con Kat. Non mi ricordo come abbiamo iniziato ma siamo finite a parlare del nostro amore per gli animali, così le racconto del lavoro di mio padre. Subito ne approfitta per farmi qualche domanda sul cane di sua madre che ha iniziato a perdere il pelo apparentemente senza motivo. Le dico che molto probabilmente dipende da quello che gli danno da mangiare ma più di tanto non so. Nel mentre vedo Mack che continua a lanciare occhiate strane a Logan. Dentro di me sto ribollendo, ma quando arriveremo a New York?
Quando ci fermiamo l'ennesima volta per mangiare, prima di entrare nel punto di ristoro Logan mi afferra per un braccio e mi tira verso un lato del parcheggio un po' appartato. Quasi mi allarga la manica del giacchetto. "Ma che ti prende, sei scemo?"
"Si può sapere perché ce l'hai tanto con me?" chiede a bruciapelo.
Oddio! "Ti sbagli, non ce l'ho affatto con te," mento. Dovevo aspettarmi questa domanda prima o poi.
"E allora perché fai come se non esistessi? mi tratti con superficialità. Sei ancora infastidita per quel bacio con Mack?" chiede a denti stretti, poi abbassa la voce, "te l'ho detto, mi ha baciato a tradimento, altrimenti non glielo avrei mai permesso."
Lo fisso in silenzio per diversi istanti. Credo che stia dicendo la verità, anzi, so che sta dicendo la verità. Ma per me la cosa non cambia niente; non mi fido di lui... non in quel senso. Mi dipingo nuovamente un sorriso tirato sulle labbra. "Ho capito, Logan. Non dubito di quello che mi stai dicendo."
Faccio per andarmene ma lui mi trattiene di nuovo. "No, aspetta! senti, io..." Il mio sguardo si perde nei suoi occhi, e per l'ennesima volta mi sento rapita da quelle profondità. Lui mi osserva nervoso, come se volesse catturare in un solo istante ogni minimo particolare del mio viso. Come fa a farmi sentire nuda e vulnerabile con un solo sguardo? Piano piano mi dimentico della mia rabbia irrazionale, ho bisogno di lui, ho bisogno della nostra amicizia più di qualsiasi altra cosa. Anche se non riesco a fidarmi di lui come vorrei, istintivamente so che come amico non mi deluderà. Mi avvicino lentamente al suo viso, vedo i suoi occhi allargarsi impercettibilmente, finché non gli lascio un bacio a stampo sulla guancia.
"Ti ringrazio, Logan. Ti giuro, non ce l'ho con te." Sussurro a pochi centimetri da lui. Lo vedo sbattere le palpebre incredulo, poi di colpo mi abbraccia stretta. Mi prende di sorpresa ma subito mi rilasso tra le sue braccia e ricambio l'abbraccio. Si stacca da me ma rimane con le braccia allacciate alla mia vita, e solo quando alzo lo sguardo ci ritroviamo troppo vicini. Oddio, come vorrei baciarlo. Il ricordo dell'unico bacio che ci siamo dati mi torna alla memoria come una dolce carezza. Ma non mi posso fidare di lui in quel senso, non voglio soffrire un'altra volta, quindi faccio un passo indietro allontanandomi. "Dai, andiamo a mangiare. Altrimenti potrei decidere di mangiare te."
Lentamente cambia espressione e mi guarda divertito, sorride tiepido e, senza dire niente, mi prende per mano e mi accompagna dentro al ristorante.
Appena torniamo dagli altri mano nella mano vedo Mack assumere un espressione affilata, mentre Jere e Kat guardano le nostre mani e ci sorridono. "Era ora che faceste pace. Non ne potevamo più dei vostri musi lunghi." Afferma Kat indicandoci le mani.
Entrambi ci stacchiamo di colpo, vinti da un momento di imbarazzo. Per la prima volta sento Jere ridacchiare divertito: "È tutto amor che cresce..."
Credo che prima di adesso non ero mai arrossita così tanto.
Ci sediamo a mangiare in un'atmosfera più rilassata. Io e Logan riusciamo a ridere e scherzare tra di noi come se niente fosse, mentre vedo che Mack ogni tanto ci lancia occhiate strane, ma non dice niente. In realtà si nota che non è completamente a suo agio perché non chiacchiera fitta fitta con la sua amica Kat come sempre, anzi, resta in silenzio più del solito. La capisco sempre meno.
Riprendiamo presto la marcia, ci stiamo avvicinando alla nostra meta e nessuno di noi vuole perdere tempo.
"Se ce la fate, ci verrete a sentire suonare una di queste sere? Il pub dove suoneremo è alla mano e tranquillo." Ci invita Jere guardandoci dallo specchietto retrovisore.
"Sarebbe bello, se dopo ci dai l'indirizzo verremo volentieri." Rispondo io istintivamente.
"Mi piacerebbe vederti lì," interviene Mack girandosi verso Logan. "Sono sicura che la nostra musica ti piacerà."
Perché si sta rivolgendo a lui in questo modo? Jere ha invitato entrambi... Faccio uno sforzo immane per non avvicinarmi a Logan e fargli capire di starne alla larga. Faccio finta di niente, ma Logan mi sorprende.
"Se Sara vorrà venire a sentirvi sarò lieto di portarcela. Sarebbe bello farle sentire il vostro genere, sono certo che non lo conosce molto bene." Afferma con disinvoltura.
Mack lo osserva annuendo lentamente, poi si volta senza rispondere, continuando a guardare la strada davanti a sé. Logan mi guarda e mi fa un sorrisetto. Gli sorrido anch'io. Sento il cuore fare un salto di gioia, lui non è affatto attratto da lei, e la cosa più bella è che ha messo in chiaro le cose comprendendo anche me...
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