VeNtIsEtTesImO cApItOlO
Mi faccio largo tra la folla all'interno del pub e mi rifugio nel bagno. Come sempre c'è la fila, ma io la sorpasso e mi sciacquo il viso nel lavandino. L'acqua fresca mi aiuta a calmarmi... Che stronzo! Come si permette di dirmi quelle cose? Avrei voglia di tornare da lui e prenderlo a sberle da qui a domattina. Che nervi!
Quando credo di essermi calmata torno al tavolo con le ragazze. Di Logan non c'è nessuna traccia, né con loro né sul palco, al suo posto a suonare c'è un ragazzo che non ho mai visto. Le ragazze mi fissano con occhi sgranati, in silenzio. Noto la presenza di Susan accanto a Leonore. Le sorrido e mi metto a sedere senza aprir bocca. Che situazione!
"Scusa se te lo chiedo, ma cosa è successo? Logan all'improvviso è sceso dal palco e ti è corso dietro, perché sei scappata?" Lily come al solito non capisce quando dovrebbe stare zitta.
"Io..." Non so assolutamente cosa risponderle.
"Adesso se n'è pure andato. Menomale che il figlio del proprietario del pub si è offerto subito di sostituirlo alla chitarra, se no..."
Ah, ecco svelato il mistero del ragazzo sconosciuto. Lily mi fissa aspettando una risposta... che non arriverà mai. "Lily, non lo so cosa gli è successo!" Sbotto infastidita.
"Ok, scusa... stai calma!"
Accidenti, forse ho reagito un po' male. "Scusami Lily, ma lo sai, ultimamente sono sotto pressione..."
"Spero davvero che ti facciano fare questo benedetto esame, così la smetterai di stressarci." Ribatte pungente.
Non le rispondo e accuso il colpo. Forse ha ragione, sto rendendo la vita impossibile a tutti, ultimamente. "Scusa... hai ragione..."
Lei rimane in silenzio, poi sembra che stia per dirmi qualcosa ma ci ripensa e si alza per andare al bar. Lo so che lei è gelosa, e sicuramente si immaginerà che c'è qualcosa tra me e Logan, ma sa anche che non ha nessun diritto su di lui, esattamente come non ce l'ho io...
Che situazione snervante!
E poi adesso dove se n'è andato? Non ha nemmeno finito di esibirsi con gli altri. Lo sapevo che non dovevo venire qui, stasera!
Lily torna con un grosso bicchiere in mano contenente un liquido arancione, si siede in silenzio e inizia a berlo, mentre si muove sulla sedia a ritmo di musica. Guardo il resto delle ragazze e vedo Susan e Leonore intente ad osservare i ragazzi sul palco, stranamente in silenzio. Guardo Sandy, che mi restituisce uno sguardo interrogativo e senza parlare ci alziamo per dirigerci verso il bar. Ormai ci capiamo al volo. Ordiniamo da bere al bancone e ci guardiamo intorno. Non riesco a smettere di pensare a Logan e alle parole che mi ha rivolto. Faccio un respiro facendo finta di niente. "A quanto pare Emily non è venuta, stasera." Dico cercando di cambiare discorso nella mia testa.
"Oh, io non ne sarei così sicura. Susan è tornata mentre non c'eri e la prima cosa che è fatto è stata quella di parlare male di lei.
"Ah sì? E cosa ha detto?"
"Non ho capito molto bene, ma a quanto pare la considerano una poco di buono."
Questa non me la aspettavo assolutamente. "E perché mai? Io la conosco da quando eravamo piccole, è sempre stata una ragazza gentile e rispettosa."
Sandy si stringe nelle spalle, poi afferra i due bicchieri che ci serve il barista allungandomi il mio e torniamo a sedere al nostro tavolo. Stasera è una giornata tranquilla, con l'arrivo dell'autunno la gente esce sempre meno, indaffarata con le proprie vite e il proprio lavoro, di conseguenza non c'è molta gente come i primi tempi che venivo qui.
Sembra passato un secolo da allora, e invece è a malapena un mese o poco più. Sto realizzando il sogno di diventare maestra, di poter dare un senso a tutto lo studio che ho fatto, e in base a questo pensiero, sono sempre più convinta che l'essermi allontanata dalle mie più grandi distrazioni è stata la scelta migliore che potessi fare.
Rimango ad ascoltare la fine della canzone, guardando i ragazzi sul palco con un sorriso sulle labbra. Certo, senza Logan non è la stessa cosa ma va bene lo stesso. Quando finalmente finiscono di esibirsi, scendono dal palco e li vedo dirigersi verso di noi. Drew mi vede da lontano e mi lancia un sorriso timido, poi noto Andy abbracciato ad una ragazza che mi dà le spalle.
Sento Susan sussurrare: "È tornata la ladra di cuori."
La guardo per capire di chi stia parlando, ma lei sembra intenta a bere dal suo bicchiere e non mi degna di uno sguardo. Torno a guardare Andy e quella ragazza misteriosa. Sembrano molto affiatati, ecco perché Leonore non è più la stessa ultimamente. Appena la ragazza di Andy si volta verso di noi rimango stupefatta. Di colpo capisco sia l'umore di Leonore che la battuta di Susan. Andy ha lasciato Leonore per Emily!
Li vedo avanzare verso di noi abbracciati, sembrano molto affiatati. Noto che Drew si è fermato al bancone del bar e li sta guardando cercando di non dare troppo nell'occhio.
Non riesco a crederci, mi sembravano così affiatati, così felici, insieme. Non credevo che Emily potesse passare da un ragazzo all'altro con questa velocità. Però non me la sento di condannarla, in fondo io non so decidermi tra due ragazzi nello stesso momento...
Quando la coppia dell'anno si avvicina al tavolo, Emily alza lo sguardo da Andy e finalmente mi vede. La vedo spalancare la bocca, incredula di vedermi lì. "Sara! Non mi aspettavo di vederti, stasera!"
Le sorrido amabilmente, so che è molto che non ci vediamo, ma come mai mi sembra in colpa? Ha quel classico sorriso finto, come se fosse scocciata di vedermi. Non capisco. "E invece sono qui... cosa mi racconti di bello?"
"Ah, ehm... " guarda Andy e si stacca da lui come se avesse preso la scossa. "Posso parlarti in privato un secondo?" Mi chiede stentatamente.
"Ma certo!" Rispondo alzandomi in piedi, la seguo attraverso il locale finché non si ferma e si volta verso di me.
"Cosa ti hanno detto Leonore e Susan?" Mi chiede a bruciapelo.
"Niente, che cosa avrebbero dovuto dirmi?" Dico stringendomi nelle spalle.
"Sei sicura che non mi abbiano bollata con nomignoli strani, o non ti abbiano detto di come ho accalappiato Andy da sotto il naso di Leonore?"
"Beh... sinceramente ho sentito Susan fare un commento poco carino, ma non stava parlando con me, credo che abbia pensato ad alta voce, e da una parte posso capire che ce l'abbia con te, dato che è la migliore amica di Leonore, ma non mi ha detto niente direttamente."
Lei sembra calmarsi e mi guarda circospetta. "Vuoi dire che non hanno parlato con te di tutta questa storia?"
"Senti, io sono l'ultima persona che può giudicarti, e nemmeno voglio farlo. Tu hai una tua coscienza, e sai quello che fai. Certo, mi dispiace per Leonore, lei e Andy mi sembravano molto affiatati e non avrei mai creduto che tra loro potesse finire, ma se c'è una colpa io credo che andrebbe divisa tra te e lui. E di certo non è colpa tua se ti sei innamorata."
Mi guarda fisso negli occhi e poi mi abbraccia. "Sei la migliore amica del mondo!" Mi sussurra nell'orecchio. Mi rassegno a tornare al tavolo, anche se l'aria che si respira non è delle migliori. Leonore e Susan mi lanciano occhiate strane, che cosa ho fatto, adesso?
La serata prosegue tra chiacchiere stentate e occhiate strane. Quando arriva il momento di tornare a casa tiro un sospiro di sollievo. Emily si offre di accompagnarmi, ma declino gentilmente, io e Sandy siamo venute con Lily e mi sembra brutto farle tornare da sole. Lei mi sorride comprensiva e mi dà un ultimo abbraccio prima di salutarmi. Mentre ci avviamo fuori dal locale di sfuggita mi sembra di vedere Logan tra la folla, che mi fissa. Guardo meglio e rimango folgorata da quegli occhi magnifici. Lui mi fa un mezzo sorriso a mo di saluto, e poi sparisce tra la folla. Dov'è finito, adesso?
Mentre torniamo a casa, Lily guida con tranquillità quando ad un certo punto abbassa il volume della radio. "Allora, hai parlato con la tua amica gatta morta? Era un po' che non la vedevi, o sbaglio?"
E adesso perché mi fa questa domanda?
§
Mi avvicino alla mia cattedra e appoggio la mia borsa e il mio cellulare. Questa mattina Nate mi ha mandato un messaggio strano, sembrava quasi un augurio ma non ne ero molto sicura. La campanella suona e tutti i bambini cominciano ad entrare a piccoli gruppetti. Veronica entra e corre a darmi un bacio sulla guancia prima di sedersi al suo banco; piccola abitudine che ha preso da un po' di giorni a questa parte. Mi mette di buon umore. Quando sono tutti al proprio posto inizia la lezione, ma vengo subito interrotta da qualcuno che bussa alla porta.
"Avanti!" dico ad alta voce.
Maria Lynn si affaccia dalla porta e subito sorride. "Cara, ti vuole mrs Thomas..."
"Mrs Thomas?" Sussulto. Il cuore inizia a battermi forte. Lo sento, è arrivato il momento.
Ne ho la conferma appena vedo Jenna dietro Maria Lynn che mi sorride e si fa avanti. "Per questa mattina la tua classe la tengo io."
Oddio. Non sto più nella pelle!
§
Dopo due ore mi sembra di essermi tolta un peso enorme dal petto, e allo stesso tempo mi sento gratificata, realizzata. Dopo un'iniziale nervosismo ho preso il via e ho completato il mio esame con tranquillità e naturalezza, mi sembrava di volare. Ho sentito che tutte le ore spese sopra i libri erano servite a qualcosa, che avevo agito nel modo giusto e che era il momento di raccoglierne i frutti. Mentre esco dalla scuola mi sento pienamente appagata. Il responso lo avrò tra una settimana, ma dalla prima occhiata che le ha dato mrs Thomas sono ottimista. Appena le ho reso il mio fascicolo con le domande compilate mi ha dato il resto della mattinata libera, dicendomi che mi meritavo di festeggiare. Mentre scendo gli scalini della scuola ho un sorriso che va da un orecchio all'altro. Adesso vado a casa e mi getto per un quarto d'ora sotto la doccia, poi mi vesto con i vestiti nuovi che ho comprato lunedì e prendo Sandy per i capelli e la convinco a venire con me... ma quando alzo lo sguardo tutti i miei progetti vanno in fumo.
Nate mi sta guardando con un sorriso bellissimo e seducente. Jeans neri e camicia grigia, un giacchetto di pelle nera in un corpo perfetto e disegnato. Sembra un modello... ora che so cosa sono. Il cuore mi fa un salto e mi avvicino a lui trattenendo il fiato. "Nate, cosa..."
Da dietro la schiena tira fuori un mazzo di fiori. Due rose rosse e tre gialle compongono un bouquet meraviglioso e profumato, "Congratulazioni signorina maestra!" Non riesco a rispondere, afferro il bouquet che mi offre e ci affondo il naso dentro, paradisiaco. Lui si scosta per aprire lo sportello della sua macchina, "posso portarla a casa, signorina maestra? O ha in mente un'altra destinazione?"
Piano piano riesco a sorridere e monto in macchina, annusando ancora i fiori. Sono interdetta. Lui fa il giro e monta dal lato del guidatore. Accende la radio e una sinfonia dolce e melodica invade l'abitacolo. Sono senza fiato. Accanto a lui mi sento come Jasmine sul tappeto volante insieme ad Aladin, sto volando, e sento di potermi fidare ciecamente di lui. Certo, ci sono ancora molte cose da chiarire, ma ci arriveremo passo passo.
Mi porta sotto casa e per tutto il tempo vengo avvolta da quella musica celestiale. "Che cos'è?" chiedo quando spegne il motore.
"È un brano di un famoso compositore e musicista italo-svizzero. È bellissima, vero? Si chiama Children."
"È incantevole."
"Bene, adesso che siamo sotto casa tua vorrei avere la possibilità di parlarti. Ho molte cose da dirti, ma vorrei dirtele in un posto dove nessuno può interromperci." Dice guadando verso il portone, si sta riferendo a Logan, lo so.
"Ti va di salire?"
Lui non mi risponde ma mi guarda fisso. Mi ero dimenticata della dolcezza dei suoi occhi e dell'effetto che hanno su di me. "Tu lo sai che prima di scendere da questa macchina vorrei tanto darti un bacio, vero? È troppo tempo che non sento il tuo sapore..." aggiunge sussurrando, e senza aspettare una mia risposta si avvicina e mi bacia.
Un sentimento dolcissimo mi esplode nel petto, come fa a baciare così bene? Sembra che abbia preso delle lezioni private.
Quando si stacca da me io rimango con gli occhi chiusi, sofferente, privata troppo bruscamente di quel contatto, quando riapro gli occhi lui mi sorride. "Allora, andiamo?" Chiede e scende dalla macchina.
Lo seguo e lo precedo davanti al portone e su per le scale. Mentre cincischio con le chiavi mi scosta i capelli mettendo in mostra l'orecchio e il collo, si china su di me e mi da un bacio proprio su quella porzione di pelle dove nessuno mi ha mai sfiorata. Un brivido caldo mi invade tutto il corpo. Per stemperare la tensione inizia a ridacchiare. "Perdonami, ma sei una forte distrazione."
Mi viene da ridere, è la stessa cosa che ho pensato di lui prima di sostenere il mio esame.
Mentre sghignazzo riesco ad aprire la porta, ridacchiamo come due stupidi piombando nell'ingresso, quando la voce di Sandy mi richiama con dei colpi di tosse volontari. Alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare mio padre, seduto al tavolo da cucina con Sandy, che mi fissa sbalordito.
"Immagino che lui sia il famoso Nate..."
Spazio Autrice:
Chi non conosce questo pezzo? ho scritto questo capitolo proprio durante la settimana in cui morì Robert Miles, alias Roberto Concina. Il suo pezzo più famoso è un vero e proprio capolavoro e non potevo non inserirlo, dato anche il titolo e la corrispondenza con il tema di questo libro.
Torniamo a noi. Sembra che la nostra Sara, ormai non so più come definirla, si sia lasciata imbambolare... E ora è costretta a vedersela con suo padre... mah! ce la farà a tirarci fuori le gambe?
La vedo bigia...
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