UnDiCeSiMo CapItOlO

Osservo la città che mi passa davanti attraverso il vetro della macchina, le luci dei lampioni e i pochi negozi ancora aperti danno un certo senso di desolazione, ma io sono tutt'altro che triste. Tralasciando l'iniziale imbarazzo per la mia imbranataggine cronica, con lui mi sento a mio agio. Mi sono un po' aperta e questa aspettativa di dove mi stia portando mi fa sentire elettrizzata, non vedo l'ora di scoprirlo. Finalmente vedo che rallenta e svolta dentro ad un drive-in. Oddio. Non ci posso credere. Si accosta alla cassa e abbassa il finestrino. Mentre paga per la serata osservo il maxi schermo e il grande parcheggio di fronte dove già diverse macchine sono parcheggiate. Sono emozionata. In silenzio, Nate guida in mezzo a quelle macchine e si ferma in un posto un po' isolato ma da dove abbiamo un'ottima visuale del maxi-schermo. Spegne il motore e finalmente si volta verso di me. "Allora, che ne dici, ti piace?"

"Se mi piace? Lo adoro!" Senza pensarci mi getto su di lui allacciando le braccia attorno al suo collo. Scoppiamo a ridere entrambi, mi sento come una bambina davanti al suo regalo di compleanno preferito. Quando allento un po' la presa da lui ci ritroviamo esageratamente vicini. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, riesco a vedere le piccole pagliuzze dorate dei suoi occhi che con la tenue luce artificiale dei neon sembrano quasi magici da quanto sono dolci. Sono totalmente rapita dal suo sguardo e il cuore inizia a battermi forte, ho quasi paura che possa sentirlo anche lui. Rimaniamo a fissarci così per alcuni secondi, e, come nel parcheggio del ristorante, ho voglia di baciarlo.

"Sara..."

Il mio nome sussurrato dalle sue labbra mi fa uno strano effetto. Di colpo le luci del maxi schermo lampeggiano, distraendoci l'uno dall'altra. Sbatto le palpebre, ormai il momento è finito, e mi allontano rimettendomi seduta sul sedile del passeggero.

"La luce lampeggiante avverte che il film sta quasi per cominciare, vado a prendere qualcosa da sgranocchiare mentre guardiamo il film, tu vuoi qualcosa?"

Scuoto la testa senza rispondere, lui fa un sorriso tirato e scende di macchina. Accidenti a quelle luci del cavolo! Avrei tanto voluto baciarlo. Lo guardo mentre si dirige verso il piccolo bar in fondo al parcheggio, osservando il suo modo di camminare. È decisamente sicuro di sé, sensuale. Sembra quasi un modello. Appoggio una mano fredda sulla guancia, regalandomi un po' di sollievo dal calore che sento al viso, che razza di pensieri mi salgono in mente? Sto prendendo fuoco. Speriamo che non si ripeti questa tiritera, è già la seconda volta che siamo lì lì per baciarci e poi qualcosa ce lo impedisce.

Il suo sportello si apre e lui monta con un pacchetto di pop corn e due lattine di coca cola. Me ne da una. "Ho pensato che avresti gradito qualcosa da bere durante il film."

"Grazie." La prendo e la apro bevendone subito un sorso, il liquido fresco mi scende lungo l'esofago, rinfrescandomi dall'interno, mentre le bollicine mi salgono subito nel naso, facendomi lacrimare.

"Guarda che non è successo niente."

Mi volto verso di lui. "Di cosa parli?"

"Di prima... del tuo attimo di euforia infantile," dice mimando le virgolette con le dita. Ecco, lo sapevo, adesso penserà che sono una bambina e non vorrà più vedermi. Abbasso lo sguardo desolata, mi sento una stupida. "Però... direi che mi è piaciuto molto."

Lo guardo di scatto. "Che?"

"Nel senso che è bello vedere una ragazza che sa gioire delle piccole cose della vita come fai tu."

Non sono sicura di aver capito quello che intende, mi sa che sono troppo confusa. "Grazie..." gli sorrido timidamente.

Di colpo tutte le luci si spengono e lo schermo si illumina, mostrando un conto alla rovescia e finalmente inizia lo spettacolo. Scopro che si tratta di un film in bianco e nero. In pochi minuti sono totalmente catturata da questo film, è bellissimo. È una storia d'amore ma non sdolcinata come i romanzi che ho letto, ma con qualche pizzico di suspance e di momenti thriller emozionanti. Quando finisce il primo tempo sono su di giri. "Questo film è bellissimo, tu lo avevi già visto?"

Lui ridacchia divertito. "Assolutamente no, ma sono contento che ti piaccia. Il regista è un famoso autore italiano naturalizzato statunitense, Frank Capra, ne hai mai sentito parlare?" Scuoto la testa. "Comunque, se non vuoi avere interruzioni nel secondo tempo ti consiglio di andare al bagno adesso. Con tutta la coca cola che ti sei bevuta ho paura che presto ne avrai bisogno."

"Hai ragione, ho già finito la mia lattina."

Mi faccio spiegare dove si trovano i bagni e subito mi avvio in quella direzione. Faccio lo slalom tra le altre macchine parcheggiate e vedo che in una di esse ci sono due ragazzi che si baciano come se fossero in una stanza d'albergo invece che in una macchina. Wow, ci danno dentro! Poco più avanti ne vedo un'altra, non è che Nate mi ha portato in questo posto proprio per baciarmi? C'è da pensarci su.

Prima di uscire dal bagno inumidisco un pezzo di carta e mi rinfresco il viso, cercando di non farmi colare il trucco, nel frattempo fantastico sui vari scenari che mi aspettano una volta tornata in macchina. Nate mi bacerà come facevano quei due? Oddio, lo spero! Al solo pensiero sento le guance andare in fiamme. Faccio il percorso a ritroso tra le macchine, rifacendo lo slalom noto i due di prima che sono ancora lì a baciarsi come se nessuno potesse vederli. Siamo sicuri che questo non sia un luogo per appuntamenti? La loro vista mi mette una strana agitazione addosso.

Risalgo in macchina e chiudo lo sportello, Nate sembra non essersi mosso di un millimetro. Mi sorride dolcemente, picchiettando le dita sul volante.

"Tu non devi andare in bagno?"

"Ci sono stato prima quando sono andato a prendere i pop corn, non ne ho bisogno."

Il film ricomincia e subito mi accoccolo sul sedile, vorrei togliermi le scarpe per stare più comoda, ma non credo che dimostrerei buona educazione. Questa non è la mia macchina.

Rimango rapita dal film fino alla fine, quando appaiono i titoli di coda lascio andare un profondo respiro, mi svuoto come un palloncino. "Bello, bello, bello! Come facevi a sapere che mi sarebbe piaciuto così tanto?" Lo guardo con gli occhi luccicanti. Lui si mette a ridere.

"Sinceramente non lo sapevo, da quello che mi hai detto di te avevo capito che sei una ragazza romantica, e sapendo che qui danno sempre questo genere di film, ho pensato che sarei andato a colpo sicuro. E infatti ho avuto ragione."

La sua premura nei miei confronti mi fa sciogliere, gli sorrido dolcemente e mi allungo verso di lui per dargli un bacio sulla guancia. "Grazie." Quando mi stacco però rimango vicino al suo viso, lui mi sta guardando vicinissimo, ci fissiamo per un momento bellissimo dove l'emozione mi impedisce di muovermi. I suoi occhi castani si muovono sul mio viso, caldi e dolci.

"Avresti qualcosa in contrario se ti baciassi ora?" Sussurra contro le mie guance, sento il suo fiato caldo sulla mia pelle. Ho una fortissima voglia di baciarlo, di sentire il sapore delle sue labbra. Lui abbassa lo sguardo, mi guarda la bocca.

"No..."

Si avvicina con calma e finalmente mi bacia. Appoggia le sue labbra su di me. Sono così morbide, delicate, plasmano le mie senza violenza. Sento la punta della sua lingua e a quel punto il bacio diventa più importante. Diventa un bacio vero, emozionante, bellissimo! La sua mano si appoggia sulla mia vita, scende sul mio fianco e me lo stringe, avvicinandomi a lui. Io non riesco a spostarmi da sola, le mie mani sono sul sedile che mi sostengono per non crollare. L'emozione mi impedisce di muovermi. Il bacio dura un tempo che mi sembra interminabile, finché non si stacca e riapre quei suoi occhi, morbidi e dolci, che mi fissano. Adesso mi sembra che sia durato troppo poco. Il suo sguardo è trasognato, esattamente come il mio. Alla fine fa un grosso respiro. "Sapevo che mi sarebbe piaciuto," sospira prima di tornare a baciarmi. Ricomincia con più foga, ma un clacson ci interrompe, guastando l'atmosfera che si era creata. Tutte le macchine stanno uscendo dal parcheggio, lo spettacolo è finito e il drive-in si sta svuotando.

Lui mi sorride. "Sarà meglio andare."

Gli sorrido e torno a sedere composta al mio posto. Lo osservo in silenzio mentre mette in moto e fa manovra, intanto cerco di calmare il ritmo del mio cuore.

Alcuni minuti dopo si ferma sotto casa mia. Adesso che questa serata è finita mi sento strana, non voglio più scendere da questa macchina, vorrei stare sempre con lui. Osservo il portone illuminato dalla fioca luce del lampione, mi sento Cenerentola che deve abbandonare il ballo.

Poi mi chiama: "Sara?" mi volto di scatto verso di lui e mi sorride. "Grazie della serata, sono stato bene."

"Anch'io..." mi sento arrossire.

Senza aggiungere altro si china su di me e mi bacia di nuovo. Dio, come bacia bene! Gli appoggio una mano al lato del collo e mi lascio travolgere dalle sue labbra. Quando si stacca mi sorride. "Passo domattina quando esci dal lavoro, voglio rivederti. Sempre che tu lo voglia, è ovvio."

"Oh, sì, certo che lo voglio!" squittisco.

Lui ridacchia e io incasso la testa nelle spalle, adesso penserà che sono un'affamata. "Ok... ci vediamo domani." Apro lo sportello e scendo.

"A domani Sara."

Attende finché non entro nel portone e me lo richiudo alle spalle. Mi appoggio al muro riprendendo a respirare in modo normale, mentre sento il motore della sua macchina riaccendersi e allontanarsi. È bellissimo, e il modo in cui bacia... da favola! All'inizio mi sono sentita un po' a disagio in quel ristorante lussuoso, ma poi durante il film ho capito che potevo essere me stessa, mi sono rilassata, alla fine è stato tutto magico.

Entro in camera ancora con la testa tra le nuvole. Sento la televisione accesa provenire dalla stanza di Sandy, che strana quella ragazza. Menomale che Lily non è ancora tornata, vedendomi così sicuramente mi avrebbe tartassato di domande, soprattutto perché a quest'ora tutti sapranno già che sono uscita con un ragazzo. Per questo non dovrò ringraziare altri che Emily. Come se non la conoscessi.

Mi faccio una doccia veloce, mi metto il pigiama e mi infilo nel letto. Spero di essere riuscita a struccarmi in modo adeguato con il solo sapone, in caso contrario me ne accorgerò dallo stato del mio cuscino domattina. Mi copro fino alle orecchie e ripenso a Nate, a quegli occhi tremendamente dolci... e a domani, quando verrà a prendermi dopo il lavoro e mi bacerà di nuovo...

"Ehi, principessa, svegliati! Non è l'ora di dormire, devi raccontarmi tutto."

La voce di Lily mi strappa dalle morbide braccia di Morfeo. Cavolo, mi ero appena addormentata. "Mmm... che ore sono?"

"Uhm, sarà l'una, o giù di lì. Allora dai, svegliati, voglio sapere ogni cosa della tua uscita." Si siede sul mio letto e mi guarda con gli occhi da cerbiatta, in attesa di quello che le dirò.

"Lily... stavo dormendo."

"Uff, che palla che sei! Dormirai dopo, adesso voglio sapere chi è il fortunato con cui sei uscita stasera, cosa credevi, che Emily non ci dicesse niente? Avanti, parla, lo conosco? Come si chiama?"

Sospiro rassegnata e mi tiro su a sedere, mi è passato il sonno.

§

"Sono davvero contento che ti vada tutto bene, tesoro mio. Il tuo Zeus sente tanto la tua mancanza ma sta bene."

"Grazie papà."

Mi fa strano parlare con mio padre, mi domando in continuazione cosa penserebbe di Nate se glielo presentassi. Sicuramente lo studierebbe come fa con i suoi animali, per verificare che sia all'altezza di stare con me, e poi lo metterebbe alla prova. Ma sono sicura che alla fine approverebbe. Nate è un bravo ragazzo, potrebbe conquistare anche le simpatie di un generale come lui.

"Sono sicuro che ti sai destreggiare benissimo anche con le tue coinquiline, sono un po' strane, soprattutto quella Lily, non la vedo molto seria da quello che ho potuto vedere e da quello che mi hai detto di lei."

"In che senso, perché strana?"

"Beh, tesoro, si vede che non ha alte aspirazioni nella vita. Le basta mettersi in mostra e usare la sua bellezza per andare avanti. Non ha particolari pretese da se stessa, non tenta di emergere a livello di intelligenza come ad esempio fai tu."

Sospiro silenziosamente. Tutte le volte che parlo con lui mi fa lo stesso discorso sulle mie coinquiline. Non ha affatto una buona opinione di loro. Per fortuna che non gli ho mai parlato di Logan e del suo gruppo musicale. A parte che ultimamente non sono stata molto presente al pub. Quasi ogni sera sono uscita con Nate in questa ultima settimana, e man a mano che impariamo a conoscerci stiamo sempre meglio insieme.

"Non ti preoccupare, papà. Alla fine sono entrambe due brave ragazze, sono solo molto diverse da me."

"Lo so, tesoro. Fortuna che adesso c'è Emily lì con te, almeno non sarai del tutto sola."

Butto gli occhi al cielo, "non ti preoccupare... ormai ho imparato a stare anche da sola con loro, sono grande ormai."

"Hai ragione, tesoro." Dice dopo un attimo di pausa.

Ogni volta che parlo con lui è un disco rotto, mi ripete sempre le stesse cose. La sua bambina ha preso il volo e lui non sembra accettarlo a cuor leggero, crede che sia sempre sotto la sua ala protettrice. La sua possessività a volte è asfissiante. Mi rendo conto che per lui è stato difficile crescere una figlia da solo, ma ha una mentalità troppo ristretta, e solo adesso che sto imparando a vivere per conto mio inizio a rendermene conto. Le persone non sono tutte sbagliate come dice. Lo so, la sua paura è quella di vedermi gettare al vento tutti i miei sforzi e tutti i miei studi, crede che frequentando compagnie che non hanno le mie stesse aspirazioni possa decidere di diventare come loro. Ma io sono sempre la stessa, non sono cambiata, eppure se prima la pensavo come lui ora non più.

E poi adesso ho un altro motivo per essere felice della mia vita, dopo questa settimana ho trovato un ragazzo favoloso, non sono da sola e la vita è bellissima con lui. Per la prima volta ho un ragazzo e mi sento realizzata.

Chiudo la conversazione con mio padre ed esco dalla mia stanza con la testa tra le nuvole. Anche stamattina Nate è venuto a scuola dopo il lavoro ma purtroppo stasera non usciremo insieme: arrivati a sabato il lavoro lo chiama. Ancora non ho capito di preciso di cosa si occupa, glielo voglio sempre chiedere ma ogni volta mi passa di mente, per cui credo che stasera tornerò al pub con Lily e Sandy. È quasi una settimana che non sento Logan e gli altri suonare.

Vado in cucina per bere un bicchier d'acqua e Sandy mi sorride, chiude il frigorifero da dove aveva preso un succo di frutta e torna in camera sua, chiudendosi la porta alle spalle. Alla fine la scorsa settimana non sono riuscita a parlare di lei con Logan, quel ragazzo mi aveva talmente fatto arrabbiare che mi era passata di mente qualsiasi cosa. La musica dalla sua stanza si alza di volume e io mi avvicino alla sua porta e busso, spero di non disturbarla. La musica si abbassa e subito dopo vedo Sandy affacciarsi da uno spiraglio. "Sara, volevi qualcosa?"

"Ehm... sì, mi chiedevo se stasera saresti venuta al pub, dato che ci vado anch'io pensavo di andarci insieme, che ne dici?"

Lei mi guarda fissamente per alcuni secondi, poi tira su le spalle, "mi dispiace, stasera credo che resterò a casa. Non ho voglia di uscire." E subito mi congeda chiudendomi la porta in faccia. Ci rimango un po' male, la credevo più educata.

Subito dopo cena mi faccio venire a prendere da Emily con la macchina di sua madre e ce ne andiamo insieme al pub. Durante il tragitto Emily fa strane affermazioni su Logan, "da quando hai iniziato ad uscire con Nate viene al pub solo quando deve suonare e poi torna a casa subito. Lily ha provato spesso a farlo rimanere, ma lui non ne vuole sapere, tu ne sai qualcosa?"

"Cosa c'entro io con Logan che sta diventando un eremita?"

"Oh, credevo che tu e Logan foste amici."

"Io e Logan? Ma se non lo sopporto nemmeno! E nemmeno lui sopporta me, non potremo mai essere amici."

"Se lo dici tu..."

La guardo cercando di capire cosa vorrebbe dire, ma lei continua a guidare senza aggiungere altro e decido lasciar perdere.

Una volta nel pub ci mettiamo subito a sedere con gli altri ed Emily si attacca a Drew come se non lo vedesse da un anno. Li osservo con un sorriso amaro, non mi aspettavo da lei un comportamento simile. Niente in contrario, sono solo sorpresa. Vedo Logan seduto in disparte con una lattina di Schweppes che guarda nella mia direzione, gli faccio un gesto con la testa per salutarlo, per tutta risposta volta lo sguardo da un'altra parte. Che cosa gli ho fatto adesso?

Mi metto a parlare con Leonore e sia lei che Susan mi chiedono informazioni su Nate. Non so come rispondere, sinceramente non capisco nemmeno tutta questa loro curiosità, "ma un giorno almeno ce lo farai conoscere?"

"Ah, beh, io..."

Lei scoppia a ridere, "Ok, ho capito. Da una parte fai bene a tenerlo nascosto..." dice maliziosa. Prima ancora che possa chiederle cosa intende cambia argomento: "sei più riuscita a parlare di Sandy con Logan?"

"In realtà no, l'altra volta mi ha fatto talmente arrabbiare che poi mi è passato di mente. Avevo intenzione di farlo adesso ma sembra un asociale."

"Sì, già... Tu provaci, Logan è un tipo particolare, ma non è cattivo." E senza aggiungere altro si allontana e si siede sulle ginocchia di Andy. Susan mi sorride e si allontana anche lei. Io mi volto e mi avvicino a Logan.

"Ciao..."

Spazio autrice:

Vi piace Frank Capra? Il film che Nate fa vedere a Sara è "Accadde una notte" del 1934, nessuno dei presenti era nato...

Ad ogni modo, dopo una settimana di uscite, Nate sembra veramente essere un bravo ragazzo, e chi aveva detto che Logan sarebbe stato geloso, beh... giudicate voi.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, la situazione per ora è tranquilla per Sara...

per ora.

baci baci.

Laura.

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