SeStO cApItOlO

Il tragitto in macchina fino al pub è un po' teso. Sandy canticchia da sola tutto il tempo dal sedile posteriore, ed io, seduta al lato del passeggero, guardo distrattamente fuori dal finestrino. Ogni tanto mi azzardo a guardare Logan. Sembra così serio. Perché?

Il pub è esattamente come ieri, non c'è troppa gente, ma per i miei gusti è un posto un po' squallido lo stesso. Sembra che tutti si mettano in mostra, per cosa poi? Tutti parlano tra loro come se non ci fosse nessun altro, scherzano in modo volgare e di nuovo mi sento a disagio. Cosa ci faccio qui? Mi sento terribilmente fuori posto, io non mi vesto in modo succinto come adesso. Non possiedo magliette attillate e jeans strappati. Non mi trucco, non seguo le mode come le ragazze intorno a me. Perché sono qui? Mi sento terribilmente sbagliata. O forse è stata l'atmosfera in macchina a mettermi ansia? Le parole di Logan riguardo ai vestiti di Lily mi girano ancora in testa. "...stanno meglio a te che a lei..."

Raggiungiamo il tavolo dove sono seduti i ragazzi della band. Oltre ai ragazzi vedo anche due ragazze che non avevo mai visto. Una di loro è sicuramente la ragazza di Andy, il batterista, è evidente da come lui la abbraccia e da come lei si appoggia a lui. Ha dei bellissimi riccioli rossi, sembra un tipo vivace e frizzante. Accanto a lei c'è una bionda perfetta e succinta. Sembra un po' snob e non parla con nessuno, anche se fa gli occhi dolci a Joshua, il secondo chitarrista. Appena vedo Drew mi dimentico dei miei problemi. Emily! Sono due giorni che devo chiamarla e ancora non l'ho fatto! Avrei dovuto farlo dopo il chiarimento che ho avuto con lui, ma poi tra la chiamata di mio padre e il lavoro me ne sono completamente dimenticata... mi vergogno di me stessa. Però adesso almeno so che si conoscono già da un paio di settimane e che per lui averla ritrovata a quella festa è stato un vero e proprio colpo di fortuna. Credo che sia un bravo ragazzo.

Ci sediamo al tavolo con loro e subito Drew si alza in piedi: "Che cosa prendete, ragazzi?" chiede rivolto a noi tre.

"Io vorrei un cuba libre," esclama Sandy, non so nemmeno cosa sia.

"Tu Sara?" mi chiede Drew.

"Ehm... io in realtà non ho nemmeno mangiato..."

"Non c'è problema, ti porto un hamburger, ok? Da bere, della cola?"

Sorrido lusingata da tanta premura. "Grazie."

Drew mi sorride e poi si rivolge a Logan, che stranamente si è seduto accanto a me.

"Amico?"

"Drew, lo sai che prendo sempre un'acqua tonica, perché tutte le volte me lo chiedi?"

Lo guardo sorpresa sgranando gli occhi. Mi sarei aspettata che chiedesse almeno una birra. Drew si allontana per prendere le nostre ordinazioni e Logan mi guarda strafottente. "Che c'è, Principessa? Credevi che fossi un ubriacone?"

Dio che spocchioso arrogante. "Non ci riesci proprio, vero?"

"A fare che?"

"A non sembrare costantemente un idiota arrogante!" sbotto tutto d'un fiato. Lo vedo cambiare espressione, ma non so come decifrarla. Mi sembra rammaricato e imbarazzato. Oddio, lo avrò offeso? "Scu... scusa, io di solito non..."

Ma lui inizia a ridacchiare. È scemo?

"Tranquilla, Principessa. Ci vuole ben altro per sconvolgermi." E subito sulle sue labbra torna quel sorrisetto spocchioso.

Dio, non lo sopporto!

Drew torna con le nostre ordinazioni su di un vassoio e si china al mio orecchio. "Posso parlarti un secondo?" sussurra.

"Certo..." mi alzo e lo seguo sotto gli occhi incuriositi di Logan. Non capisco perché continua a fissarmi.

Drew si ferma poco distante e si volta verso di me: "Hai più sentito Emily in questi giorni?"

"No, mi dispiace! Ho avuto una marea di cose da fare, tra il lavoro e tutto, che non ho proprio avuto tempo!"

"Ah, ho capito. Quindi non sai quando si trasferirà di preciso, né dove."

Emily si trasferisce in città? Perché non ne so niente? "Ehm... credo che anche lei abbia avuto molto da fare, per questo non me ne ha parlato," borbotto presa in contropiede. Drew annuisce distrattamente. "Scusa, ma perché non la chiami tu stesso?"

Di colpo sembra imbarazzato. "Ahm, non posso. Purtroppo mi ha fatto promettere che non l'avrei mai chiamata finché non si fosse trasferita e non avesse iniziato a vivere lontano dai suoi."

Questa dichiarazione mi spiazza. Perché non mi aveva mai parlato di Drew? "Be', sì, ha senso, voglio dire, ha ragione. Conosco i suoi genitori e so che sono tipi molto severi su queste cose."

"Già..." dice storcendo la bocca. "Grazie." Mi sorride sollevato, e torniamo a sederci al tavolo.

Mi rimetto al mio posto e inizio a mangiare, Logan mi guarda male: "Di cosa avete parlato tu e Drew?"

Lo guardo ingoiando il boccone. "Di niente."

"Di qualcosa avrete parlato!"

"Sì, ma niente che ti riguardi."

Mi lancia un'occhiataccia e smette di domandarlo. Questo ragazzo non lo capirò mai.

"Ciao Ragazzi, come va?" Lily appare all'improvviso come una folata d'aria fresca. Subito noto il suo sguardo squadrare me e Logan seduti vicini e la sua espressione si fa più seria. Poi mi indica: "Scusa, ma quella non è la mia maglietta?"

Di colpo mi sento una sporca ladra. "Sì... scusa, io non..."

"No, non preoccuparti, non c'è nessun problema," mi interrompe all'improvviso. Rimango esterrefatta, da come me ne parlava Sandy mi aspettavo che facesse una scenata, o come minimo che si arrabbiasse con me.

"La nostra piccola Lily sta crescendo a quanto pare." Esclama Logan sorridente. Lei gli regala un sorriso radioso.

"Grazie Logan. Nella vita si cresce in base alle esperienze."

Sembra un messaggio in codice tra loro due, ma Logan non sembra interessato a continuare la conversazione e torna a bere la sua acqua tonica. Io continuo a mangiare facendo finta di niente, mentre lei prende una sedia e si mette proprio in mezzo a noi, costringendomi a scansarmi. "Grazie, tesoro. Cosa bevi, Lughy?"

Lughy?

"Il solito..." risponde lui.

Lily si rialza. "Vado a prendere qualcosa da bere anche per me." E si allontana verso il bancone del bar. Subito Logan toglie la sua sedia e si riaccosta a me, sorridendomi sfacciatamente, come se non avesse fatto niente di particolare.

"Tu devi essere la nuova coinquilina di Lily e Sandy, allora!" Mi chiede all'improvviso la rossa accanto a Andy.

"Sì... sono Sara, tu?"

"Sono Leonore, piacere di conoscerti", mi dice stringendomi la mano, "lei è la mia amica Susan." Stringo la mano anche a Susan, che mi sorride cordiale. Sì, sembra un po' snob ma comunque simpatica. "Come ti trovi a vivere con Lily?"

"Bene, grazie. Be', sono solo pochi giorni, ancora, ma andiamo d'accordo."

Lei mi sorride gentilmente, ma proprio in quel momento Lily torna al tavolo e tronca subito la nostra conversazione. Sembra che Leonore abbia paura di Lily. Perché? Lily nota la situazione, si guarda intorno e afferra un'altra sedia per sedersi accanto a Logan dall'altra parte. Ho paura di essere entrata senza volerlo in una situazione che non mi piace. Eppure le ho detto che non sono interessata a Logan.

"Sara, come è andata la tua prima giornata di lavoro?" mi chiede Lily con un sorrisetto. Con questa domanda sembra aver richiamato l'attenzione dei presenti su di me, tranne che di Logan.

"Bene, grazie. I miei alunni sembrano tutti molto dolci ed educati."

"I tuoi alunni?" all'improvviso anche Logan sembra interessato al mio lavoro.

"Sì... sono maestra elementare, ieri è stato il mio primo giorno come supplente."

"Mmm. Allora adesso dovrei chiamarti signora maestra come facevo da piccolo?" chiede ridacchiando. "Aspetta! Allora ti eri veramente laureata a quella festa!"

E ti pareva che non diceva qualcosa per farmi arrabbiare? "Credevi che ti stessi dicendo una bugia?" lo guardo incredula.

"Logan, la nostra Sara non è solamente una giovanissima maestra, ma ha iniziato a lavorare in una scuola molto prestigiosa," si intromette Lily, "forza Sara, digli in che scuola hai iniziato a lavorare." Mi incita, non capisco dove voglia arrivare.

"Sono supplente alla Rolling Ridge Elementary."

A queste parole lui sgrana gli occhi e mi fissa come se mi fossero spuntate due teste. Poi diventa incredibilmente serio e si alza in piedi di scatto uscendo dal locale. Lily si guarda intorno dispiaciuta, guarda anche me con una faccia sconvolta e gli corre dietro. Mi guardo intorno anch'io, perplessa, mi stanno fissando tutti. "Ho detto qualcosa di sbagliato?"

Tutti distolgono lo sguardo da me guardando in tutte le altre direzioni. Solo Leonore si decide a rispondermi. "Non hai detto niente di sbagliato, Sara. È solo che Logan ha... diciamo un cattivo rapporto con una persona all'interno di quella scuola, e sentirla nominare molto probabilmente gli ricorda un passato a cui non vuole più pensare. Ma tu non c'entri niente."

Do un'occhiata fuori dalla porta, vedo Lily che cerca di consolare Logan. Che strano... Se sapeva che nominare la scuola dove lavoro avrebbe fatto questo effetto a Logan,  perché Lily ha voluto che lo dicessi?

È mezzanotte passata quando finalmente posso buttarmi sul letto. È tardissimo, sono sfinita, non riesco nemmeno a spogliarmi da quanto sono stanca. Menomale che ho dormito un po' di pomeriggio, eppure mi sento davvero stanchissima. Questo nuovo ritmo di vita mi sta distruggendo, come se non avessi mai avuto una vita frenetica come in questo periodo. Ripenso alla giornata appena trascorsa e subito mi viene in mente Logan, chi è questa persona che lavora alla Ridge? Una ex, forse? Mi riesce difficile immaginarmelo insieme ad una maestra, lui è così maleducato e scontroso!

Il suono della sveglia mi fa sobbalzare sul materasso, allungo una mano e tento di spegnerla ad occhi chiusi... Senza riusciri. È mattina... di già! Un lamento gutturale esce dalle mie labbra, non mi ricordo nemmeno quando mi sono addormentata.

"Ti prego, fa cessare questa tortura!" Si lamenta Lily dal suo letto, gettandosi il cuscino sulla testa.

Finalmente afferro la sveglia e la spengo, poi apro un occhio; sono le otto??! Ma come è possibile che sia così tardi?! Mi alzo di scatto a sedere stropicciandomi la faccia, solo in quel momento mi accorgo di essere perfettamente vestita come la sera prima, ho perfino le scarpe! Ho dormito sopra il letto fatto e completamente vestita?! Oddio, non ho tempo di farmi domande, inizio a spogliarmi mentre corro in bagno, mi lavo subito i denti mentre cerco di togliermi i pantaloni e le scarpe. Mi fiondo sotto la doccia e caccio un urlo: Dio, è freddissima! L'acqua calda ci mette un po' ad arrivare, mi irrigidisco sotto il getto freddo. Piano piano diventa un po' più tiepida e riesco a insaponarmi e sciacquarmi velocemente. Almeno non puzzerò come una capra!

Torno in camera dopo un'asciugata veloce e mi metto i primi indumenti intimi che afferro dal cassetto, e per non perdere altro tempo, mi infilo un vestito dall'armadio a maniche corte a fiori neri, con delle pratiche ballerine ai piedi. Non sono mai stata così felice del surriscaldamento globale come in questo momento, pur essendo settembre fa molto più caldo del normale. Se avessi dovuto vestirmi più pesantemente ci avrei messo una vita.

Abbandono l'appartamento appena dieci minuti dopo le otto; sono stata velocissima, non riesco a crederci! Esco dal portone e cammino velocemente verso la scuola. Accidenti, arriverò comunque in ritardo, anche se prendessi i mezzi pubblici. L'unica sarebbe un taxi ma non ci sono mai quando ne hai bisogno. Mrs Thomas mi riprenderà davanti ai miei alunni, sempre che non se ne accorga direttamente il preside. Oddio, e se mi licenziasse? In fondo sono solo una supplente! Mio padre non vorrà più vedermi...

"Ehi, Principessa, serve un passaggio?"

Mi volto confusa e noto Logan disinvoltamente appoggiato al portone chiuso, con il solito sorrisetto strafottente. "Logan, non ho tempo da perdere..."

Proprio in quel momento il portone si spalanca, rischiando di far cadere Logan per terra disteso. Scoppio in una fragorosa risata, fortunatamente riesce a non cadere e si volta verso un signore sui cinquant'anni con la mano sul portone, peccato, mi sarebbe piaciuto vederlo disteso sul pavimento. I due si fissano perplessi. "Logan, che ci facevi appoggiato al portone? Rischiavi di farti male." Chiede il signore un po' confuso mentre io continuo a sghignazzare.

Lui annuisce e si scusa, mentre il signore si allontana mi guarda: "La vuoi smettere di ridere? Non c'è niente di divertente!" Cerco di trattenere le risa e mi tappo la bocca con una mano, sbuffando divertita. "Allora, lo vuoi o no questo passaggio? O vuoi continuare a sfottermi?" chiede.

Io riesco a smettere di ridere e annuisco.

Montiamo in macchina in silenzio. C'è un lieve imbarazzo da parte sua, io sto cercando ancora di non scoppiargli a ridere in faccia! Mette in moto e si allontana velocemente, accidenti come corre! "Devi per forza correre così veloce?"

"Mi sembravi in ritardo, o sbaglio?" Annuisco di nuovo e lui torna a guardare la strada. Non dico più niente, ma la sua guida mi fa un po' paura. In compenso ho smesso di ridere.

Lo osservo mentre guida, sembra così serio. "Cosa ti è preso ieri sera, quando ti ho detto di lavorare alla Rolling Ridge?"

Lui fa spallucce. "Niente che ti riguardi."

"Chi c'è che conosci che lavora lì?"

Lui mi guarda per un attimo senza rispondere. "Ti lascio fuori dal cancello del parcheggio, va bene?" chiede.

"Ehm... sì, va bene." Ok, ho afferrato, non sono affari miei. Ma lui è così enigmatico!

Mi lascia davanti al cancello in perfetto orario e riparte sgommando, senza nemmeno salutarmi. Be', che mi aspettavo? Che mi avesse accompagnato perché all'improvviso era diventato una persona civile? Per i tipi come lui è chiedere troppo.

Appena entro in aula i bambini corrono tutti al proprio posto e mi salutano in coro: "Buongiorno signorina maestra." Dio, quanto ho sognato di sentirmi salutare così!

Durante la ricreazione, Veronica si avvicina timidamente alla cattedra: "Signorina Hall?" mi chiama.

"Sì, Veronica, dimmi!"

"Lei sarà con noi per tutto l'anno?"

"Oh, credo di no, tesoro. Sicuramente la signora Spencer tornerà a lavorare."

"Tornerà col suo bambino?"

"Non credo. Sicuramente lo lascerà a casa con il suo papà."

Lei annuisce. "Anche lei ha lasciato il suo bambino a casa?"

Mi metto a ridere. "No, tesoro! Io non ho un bambino."

"Ah..." fa lei, poi mi guarda: "Lo sai che sei molto bella?"

Sorrido, intenerita dalla sua dolcezza. "Grazie tesoro, anche tu sei molto bella. Anzi, sei molto più bella di me."

Mi fa un sorriso bellissimo e poi torna a giocare con gli altri bambini.

Questa seconda giornata è andata molto meglio della precedente. Mentre esco di scuola penso a quanto mi senta realizzata con questo lavoro, è quello che ho sempre sognato fare: toccare il cuore delle giovani menti e insegnare loro i passi basilari della vita, nel modo più semplice ed efficace possibile. Ritengo che il metodo di insegnamento faccia la differenza per far sì che non si dimentichino dell'insegnamento ricevuto, perché non basta conoscere le regole per rispettarle, come non basta conoscere l'educazione per essere educati.

"Ehi, Principessa!"

Oh, no, un'altra volta! Abbasso le spalle e mi volto. Logan è fermo in macchina al centro della strada, affacciato al finestrino del passeggero mentre ammicca nella mia direzione. Ma perché non mi lascia un po' in pace? Gli sono grata per il passaggio di stamattina, ma... All'improvviso un'altra macchina lo sorpassa a tutta velocità, suonandogli mentre il conducente fa un gestaccio nella sua direzione. "Allora, ti sbrighi a salire? O devo stare qui fermo ancora per molto?"

Sospiro spazientita ma decido di accettare il suo passaggio. "Sarà meglio andare prima che qualche vigile ti faccia la multa." Dico montando in macchina.

Lui ride e si rimette al volante. Mi piace il suono della sua risata. Non quello quando si prende gioco di me, ma quando sembra sinceramente divertito. "Allora dillo che ti preoccupi per me e che ti piaccio."

Mi correggo, adoro quando ride finché non apre bocca per parlare. "Non mi preoccupo per te, non più di quanto possa fare per un qualsiasi ragazzo che conosco appena."

"Io invece credo che tu sia segretamente innamorata di me, ma non vuoi ammetterlo."

"Che cosa?" è davvero un tale pallone gonfiato?

"Diciamo che sei pazzamente innamorata ma ancora non lo sai."

Lo sapevo che con lui mi sarei arrabbiata, ma perché sono salita in questa macchina?! "Guarda che se mi stai dando un passaggio solo per poterti prendere gioco di me ti avviso: anche la mia pazienza ha un limite."

"Ah, sì? E se ti arrabbi cosa fai, mi scrivi una nota sul diario?"

Boccheggio alle sue parole, perché mi deve offendere così? "Fammi un favore, accosta."

"Cosa?"

"Accosta, voglio scendere!"

"Dai, Principessa, stavo solo scherzando!"

"Accosta subito o mi metto a urlare!!" sbotto in tono adirato. Lui ammutolisce e accosta. Scendo subito sbattendo la portiera e mi metto a camminare velocemente verso casa, lui mi segue guidando a passo d'uomo.

"Andiamo Principessa, salta su. Non vorrai fartela tutta a piedi!"

"Vattene, non salirò mai più in macchina con te." Dio, sono così furiosa. Come si permette di insinuare che non so farmi rispettare? Ne sono capace eccome, e se ne accorgerà!

"Dai Sara, ti chiedo scusa, mi dispiace!"

Alle sue parole mi blocco in mezzo al marciapiede e lo guardo, anche lui inchioda in mezzo alla strada. "Che cosa hai detto?"

"Che ti chiedo scusa, non volevo offenderti."

"No, prima. Sbaglio o mi hai chiamata per nome?"

Lui sorride. "No, non sbagli."

Mi avvicino alla macchina e gli sorrido. "Come mai?"

"Come mai ti ho chiamata per nome?" fa finta di pensarci, "perché penso che anche le principesse viziate ogni tanto vanno chiamate per nome, come tutti i comuni mortali."

Rimango a bocca aperta e riprendo a camminare più velocemente di prima, lui riprende a guidare piano piano. "Avanti, che cosa ho detto di male?"

Dio, è insopportabile. Non può credere di non aver detto niente di male! Mi volto di colpo verso di lui. "Va a farti fottere, Logan! Non ho bisogno del tuo passaggio!!"

Mi guarda a bocca aperta, spiazzato dalle mie parole. Io riprendo a camminare velocemente per la mia strada e lo sento accelerare e sgommare, alzo lo sguardo e vedo la sua macchina allontanarsi lungo la strada. Dio come lo odio!


Spazio Autrice:

Come avete potuto notare, ho messo le facce di Zac Efron e di Emma Watson quali Logan e Sara. Vi piacciono?

Logan si sta facendo sempre più odioso, ma non tutto è perduto, potete starne certi... se lo dico io! Anche perché nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresa inaspettata per la nostra Sara. Mi dispiace solo che dovrete aspettare martedì prossimo per scorprirla...

EHEHEHHE, Sì, sono cattiva!!!

E ricordate, le stelline qua in basso aspettano solo di essere schiacciate da voi... 

Alla prossima settimana!

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