TrEnToTtEsImO cApItOlO

Ragionandoci sopra ho sempre più paura di aver esagerato con Logan, ieri sera. In fondo mi aveva confessato già quello che pensava di me quando ci siamo conosciuti, e anche se fosse sempre quello il motivo per cui mi prelevò dalla stazione per portarmi a New York, lo ha fatto comunque a fin di bene. Forse non dovevo arrabbiarmi.

Parcheggio davanti alla villa di mia madre per riprendere Honey, poi ho intenzione di andare direttamente da Logan per scusarmi. Devo esserle sembrata una pazza scatenata.

Quando suono al campanello, però, mi viene ad aprire direttamente lui. "Tu cosa ci fai, qui?" Chiedo sorpresa.

"Sono venuto a prendere Honey," afferma. Subito sento le zampette della mia cucciola correre sul pavimento e sbucare tra i piedi di Logan. Mi chino per accoglierla e lei mi salta addosso leccandomi la faccia.

"Ciao, amore mio! Hai fatto la brava?" Chiedo alzandola tra le mie braccia e coccolandola, lasciandomi leccare il viso da lei.

"Vuoi entrare?" Mi chiede Logan facendo un passo di lato e tenendomi la porta aperta.

Sembra che sia lui a vivere in questa casa. Faccio un passo avanti guardandolo negli occhi, lo sguardo che mi restituisce mi emoziona. Metto a terra la canina che subito si allontana scondinzolando, ormai è a suo agio in questa casa. "Dov'è Iris?" Chiedo guardandomi intorno.

"Oh... non saprei." Borbotta chiudendo la porta.

Mi dirigo in salotto dove trovo la luce spenta e non c'è anima viva. "Ma... eri da solo in casa di mia madre? Che ci fai al buio?"

"Sì... tua madre e Andrea sono andati dapprima a prendere Veronica e poi dovevano fare tappa da un suo compagno di classe, io ho preferito aspettarti qui da solo. Dovevo parlarti."

"Al buio?"

"Sì..."

Prendo un grosso respiro gonfiando il petto. "Sì... anch'io."

Lui si avvicina a me, pericolosamente aggiungerei, e mi fissa negli occhi. "Chi inizia, tu o io?" Chiede con tono allusivo. Un calore soffocante mi sale fino alle guance, colorandole di un rosso acceso.

"Oh... beh... io volevo chiesarti una coda... ehm... oddio, chiederti scusa." Che figura meschina!

Lui ridacchia e appoggia le sua mani attorno alla mia vita. "Per cosa, per la discussione che abbiamo avuto ieri sera?" Chiede, avvicinandosi ancor di più.

Deglutisco e istintivamente faccio un passo indietro, portandomi dietro Logan che impercettibilmente mi spinge verso il divano. "Sì, io... non volevo dire che tu..." Mi blocco appena sento le sue mani accarezzarmi in modo sensuale la schiena.

"Che tu...?"

Non riesco più a rispondere e mi getto su di lui, baciandolo con passione. Le sue mani mi scostano i vestiti e arrivano alla mia pelle, accarezzandomi con movimenti lenti e languidi, lasciandosi dietro una scia di pelle d'oca. Di colpo mi fa sdraiare sul divano e lui si stende sopra di me, continuando a baciarmi senza sosta. Con le mani arriva al bottone dei miei pantaloni e inizia a trafficare per aprirlo. Sono completamente presa, in balia di lui e della sua magia. Le zampette di Honey che camminano sul pavimento mi fanno tornare al presente per un attimo.

"Potrebbero tornare da un momento all'altro... Logan..."

"No... Non voglio fermarmi." Borbotta mentre mi abbassa la cerniera dei pantaloni. "Voglio fare l'amore con te... è da quando sei tornata dall'ospedale che non ci riusciamo..."

Le sue parole sono come una carezza calda in un guanto di piume, mi eccitano e mi confortano. Le sue mani mi vezzeggiano, accarezzandomi la pelle rovente con movimenti sempre più audaci. Cerco di dare il mio contributo, anche se la paura che mia madre e suo marito tornino da un momento all'altro mi fa stare in ansia. Eppure rende la situazione ancora più eccitante. Combatto contro questa emozione e infilo le mani dentro i suoi jeans, a diretto contatto con la sua pelle calda. Lo sento mugolare di piacere contro la mia bocca, che subito abbandona per iniziare a baciarmi il collo e scendere lungo la scollatura del mio maglioncino. Ho paura che il cuore mi stia per esplodere nel petto. Lui mi bacia inumidendomi la pelle, mentre io riesco a togliergli il maglione.

Il rumore della porta d'ingresso che si apre e le voci di mia madre e di Andrea che ci raggiungono ci bloccano all'istante. Ci alziamo in piedi trafelati, cercando di ricomporci. Vediamo la piccola Honey correre incontro a mia madre che subito le fa le feste, ma, ovviamente, la cosa non le torna. "Ma i tuoi padroncini ti hanno lasciato da sola in casa?" Le chiede, scettica.

Mentre Logan si rinfila il maglione e io tento di riagganciarmi i pantaloni, la luce del salotto si accende e gli occhi di Andrea e di mia madre ci guardano sbalorditi, entrambi a bocca aperta e sconcertati.

"Cosa sta succedendo?" Chiede Andrea squadrandoci con aria truce.

"Ehm... scusateci... non pensavamo che..."

"Che vi avremmo beccati?" Chiede mia madre incrociando le braccia al petto.

"Mi dispiace. Abbiamo sbagliato." Borbotto dispiaciuta.

Vedo che lei e Andrea si lanciano uno sguardo significativo, e io mi sento sommergere dall'imbarazzo.

Logan mi guarda dispiaciuto dal mio imbarazzo e decide di prendersi tutta la colpa. "Sara non c'entra, è colpa mia. L'aspettavo per parlarle ma..."

"Logan, non importa che ti scusi, sappiamo com'è essere giovani," lo interrompe Andrea. "Solo che non ci aspettavamo di trovarvi sul nostro divano... e se fossimo entrati con Veronica? Avrebbe potuto vedervi."

Accidenti, non ci avevo proprio pensato. "Mi dispiace." Ripeto.

"Va bene, dai, alla fine non è successo niente." Interviene mia madre chiudendo la conversazione. "Sara, posso parlarti un attimo a quattr'occhi?" Mi chiede subito.

Stringo le labbra, preoccupata. Logan mi guarda un attimo in apprensione ma gli faccio capire che va tutto bene. Guardo mia madre annuendo e lei mi fa strada verso il suo studio.

"Non voglio rimproverarti troppo per la scena a cui abbiamo assistito quando siamo entrati... anche se forse dovrei. Ma colgo l'occasione per ricordarti della mia offerta. Al piano di sopra c'è una stanza apposta per te. Hai solo bisogno di metterci le tue cose."

"Sì... lo so."

Lei mi guarda comprensiva e gentile. "Cos'è che ti frena a venire a vivere qui?" Resto in silenzio cercando di non incrociare il suo sguardo. Non posso rispondere a questa domanda. Lei tenta di indovinare: "Hai paura di non avere la stessa libertà che hai da Sandy?" Accidenti, come ha fatto a indovinare? La guardo di scatto e lei sorride. "Guarda che sono stata giovane anch'io."

"Scusami. Comunque non è solo per questo."

Lei mi guarda pensandoci un po' su, poi esclama: "Ah... perché così non abiteresti più davanti a lui nello stesso pianerottolo?" Mi sto vergognando come una ladra. "Ok, ho capito."

"Domani deve venire l'ispettore per valutarmi la casa a San Bernardino." Sbotto per cambiare discorso. Fortunatamente sembro esserci riuscita.

"Vuoi vendere la casa in campagna?" Mi chiede corrugando la fronte.

"Sì... è troppo fuori mano, e poi c'è morto papà... e io..."

"Certo, hai ragione. Però mi dispiace."

"Perché? Quel posto dovrebbe avere molti ricordi anche per te che magari non desideri ricordare."

"Ti sbagli." Afferma scuotendo la testa. "Anche se tuo padre non mi ha sempre trattato col giusto rispetto lì ho conosciuto il primo e vero amore della mia vita... e ho vissuto alcuni dei momenti più belli della mia vita insieme a lei." Sta parlando di me, sono io il suo primo amore. "Mi dispiacerà sapere che quella casa non sarà più tua. Avevo immaginato che un giorno i piedini dei tuoi figli sarebbero stati i prossimi a correre su quei prati circostanti."

Detto questo mi accarezza i capelli sorridendomi benignamente, prima di alzarsi e lasciarmi sola nel suo studio. Resto un attimo perplessa a pensare alle sue parole. Sto tradendo la memoria di papà vendendo quella casa? Non avevo pensato che in effetti sarebbe un ottimo posto dove poter crescere dei figli...

Beh... è anche vero che finora non avevo mai pensato ad avere figli.

§

Le luci dei lampioni accarezzano il pelo di Honey, accucciata sul sedile del passeggero mentre guido verso casa e Logan mi sta seguendo con la sua macchina. Alla fine siamo rimasti a cena da mia madre anche stasera, è davvero difficile rifiutare un loro invito, come è stato difficile portarci a casa Honey dopo che avevano proposto di lasciarla lì anche stasera. Honey è la mia cagnolina e deve stare con me. Anche se ormai si trova a suo agio in quella casa lei deve imparare a stare con la sottoscritta, non con loro.

Parcheggio sotto casa e appena spengo il motore Honey apre gli occhietti e alza di scatto la testa, guardandosi attorno, ha già capito che siamo arrivati. La faccio scendere legandola col guinzaglio e poco lontano vedo Logan scendere dalla sua auto.

"Adesso me lo dici di cosa avete parlato tu e tua madre nel suo studio?" Mi chiede venendomi incontro.

"Mi ha ribadito la sua proposta di andare a vivere lì." Gli rispondo entrando nel portone e iniziando a salire le scale.

"E tu cosa le hai risposto?"

"Niente."

"Non le hai detto niente?" Scuoto la testa in segno di no. Lui si avvicina accarezzandomi il viso con le dita. "Troppe decisioni da prendere per la mia Principessa?"

Corrugo la fronte. "Di cosa stai parlando?"

"Sto parlando anche della proposta che ti ha fatto Dan. Non ci hai più pensato?"

"Ah, sì, ci ho pensato eccome. Ma per me sarebbe una vita decisamente lontana dal mio modo di essere."

Logan assume un'espressione scettica. "Credo che Dan voglia una giustificazione più plausibile di questa."

"Lo so, ma è davvero una scelta difficile. Io non ho mai pensato di iniziare una carriera nel mondo dello spettacolo, non mi è mai interessato." A queste parole vedo che mi lancia uno sguardo sorridente e pieno di calore. "Però è anche vero che con nessun altro lavoro potrei guadagnare tutti quei soldi che guadagnerei lì."

"Vuoi dirmi che sei attratta dai soldi?" Mi chiede con una punta di delusione nella voce.

"No, sinceramente non ho mai aspirato nemmeno alla ricchezza. Ma bisogna ammettere che resta comunque una prospettiva allettante, soprattutto perché avrei a che fare con i bambini, che sono il motivo per cui ho studiato tanto."

Lui stringe le labbra annuendo, ma non aggiunge niente. Lo so, lo vedo che vorrebbe che io rifiutassi ma vuole lasciare a me la scelta. E rifiuterei anche se non fosse che sarebbe un coronamento stellare per il mio indirizzo di studi. Non solo insegnerei ai bambini ma aiuterei i genitori a crescerli nel modo migliore che conosco. Ma davvero sarei la persona giusta per un ruolo del genere? Sono pronta per prendere una responsabilità simile?

Terminiamo di salire le scale e ci accostiamo alla mia porta. "Che fai, vieni in casa con me?" chiedo con una punta di malizia.

Il suo sguardo non lascia dubbi sulle sue intenzioni. "Speravo che me lo chiedessi."

Gli sorrido e recupero le chiavi dalla mia borsa, ma prima ancora di inserirle nella porta sentiamo delle voci adirate provenire dal mio appartamento. Ci guardiamo preoccupati senza comprendere chi possa essere a urlare così a quest'ora della sera. Mi affretto a inserire la chiave ma questa viene spalancata dall'interno da un ragazzo di circa trent'anni con un'espressione decisamente adirata. Appena ci vede si blocca un attimo a guardarci... Lo riconosco, è l'ex marito di Sandy! Senza degnarci nemmeno di un saluto ci scavalca e scende le scale di corsa. Lo osserviamo per un pezzo, poi decidiamo di entrare in casa. Sandy è in piedi sulla porta della sua stanza con lo sguardo fisso sulla soglia di casa. Appena ci vede entrare sbatte le palpebre come a metterci a fuoco e di colpo scoppia a piangere.

Corro subito ad abbracciarla per consolarla, anche se sento uno sbuffo di contrarietà da parte di Logan. Sicuramente starà pensando che anche per stasera andrà in bianco.

Uomini...

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