TrEnTaQuAtTrEsImO cApItOlO

Credo di avere la faccia più scioccata e sorpresa del mondo mentre osservo questa piccola palla di pelo che mi guarda con questi occhioni così teneri. Appena mi chino per prenderlo in braccio inizia a scodinzolare, sbattendo la coda contro il cartone ad un ritmo che aumenta d'intensità man a mano che mi avvicino, strappandomi un sorriso. "Oddio, come sei bello!" Affondo le dita in quel pelo morbido e setoso, alzandolo di peso. Subito ne approfitta per leccarmi il viso. Un coro di risate mi circonda, al quale io mi unisco. Lo coccolo, lo accarezzo, lo stringo. È bellissimo! Guardo Logan con uno sguardo di gratitudine, lo sguardo che mi restituisce è colmo di calore.

"Grazie." Gli dico, commossa.

§

Mentre torniamo a casa il cucciolo, che poi abbiamo scoperto essere una femminuccia, rimane tranquillo ai miei piedi mentre Logan guida tra le strade di Chino.

"Secondo te ci saprà stare in casa?" Chiedo un po' preoccupata. Ogni volta basta che abbasso la testa verso di lei e subito inizia a scondinzolare velocemente. È davvero affettuosa.

"Dipende tutto da come la abitui tu, dovresti saperlo meglio di me."

"Lo so, ma mi ha detto Sandy che con il bambino potrebbe essere un problema."

"Sono sicuro che saprai addestrarla bene a stare in casa." Mi rassicura, e mi mette una mano sul ginocchio.

Ci scambiamo uno sguardo significativo e io arrossisco istantaneamente. Mi ricordo del bacio che mi ha dato quando siamo usciti dall'ospedale, una promessa che mi ha fatto correre un brivido lungo la spina dorsale. Mi accarezza il ginocchio facendo dei cerchi col pollice, sposta la mano per cambiare marcia e torna a guardare la strada davanti a sé, ma subito riporta la mano sulla mia gamba. Mi rendo conto che mi è mancato veramente tanto... anche in quel senso.

Quando arriviamo a casa parcheggia e prendo la canina in braccio per paura che mi scappi per la strada. Scendiamo insieme dalla macchina e Logan mi ferma. "Aspetta un attimo." Mi dice alzando un dito, va a recuperare qualcosa nel bagagliaio e subito torna da me con un guinzaglio in mano. "Questo l'ho comprato apposta per lei."

Lo osservo un po' sbalordito, ma poi sorrido. "Non avevi notato che era una femmina nemmeno tu, vero?"

Ammicca rendendosi conto di avermi appena regalato un guinzaglio azzurro. "Ehm... sinceramente no. Ma non credo che lei se ne avrà a male."

Scoppio a ridere e glielo prendo di mano, avvicinandomi al portone. "Forse a casa di mio padre ho ancora molti guinzagli e altri oggetti che erano di Zeus e che potrebbero andare bene anche a lei."

"Vuoi dire a casa tua." Osserva Logan.

Lo guardo un attimo spaesata. "Sì... volevo dire a casa mia." Ormai è casa mia a tutti gli effetti.

Lui mi passa un braccio attorno alla vita e mi bacia tra i capelli. Senza aggiungere altro apre il portone e saliamo le scale in silenzio. Entriamo in casa mia nel silenzio più totale. Sia Sandy che Lily non sono ancora tornate.

"Adesso dovrai trovarle un nome."

"Già... e non so minimamente come chiamarla. Non ho mai avuto un cane femmina, prima d'ora."

"Perché non te lo fai dire da lei?" Propone Logan.

Io sbatto le palpebre fingendo di non aver capito. "Che?"

Lui ride. "Sì. Lascia che sia lei a dirtelo. Almeno saprai che è azzeccato in pieno."

"Non capisco se mi stai prendendo in giro o se dici sul serio."

Lui ride ancora: "Non sto dicendo che devi aspettarti che te lo dica a parole, ma con i fatti. Ci sarà una prerogativa del suo carattere più accentuata delle altre, quando verrà fuori deciderai come chiamarla."

Stringo le labbra divertita pensandoci su. "Potrebbe essere un'idea." Concordo infine.

Alle mie parole anche la canina fa sentire la sua approvazione con un abbaio gioioso. Non possiamo non metterci a ridere insieme.

Una volta in casa la rimetto a terra e subito la vedo annusare in modo ansioso ogni centimetro quadrato del pavimento, cominciando a curiosare ovunque riesce ad arrivare. Logan mi afferra per la vita attirandomi a sé in un abbraccio che mi fa aderire al suo corpo. "Di cosa stavamo parlando in macchina, prima?" Borbotta guardandomi negli occhi.

I nostri visi sono improvvisamente vicinissimi, istantaneamente sento le guance farsi di fuoco. Boccheggio cercando di dire qualcosa, ma dalla mia bocca non esce alcun suono. Lui mi accarezza il viso, portandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio e senza dire niente si avvicina con la bocca alla mia. Mi bacia sulle labbra stuzzicandomi lievemente. Io rispondo al suo bacio cercando di renderlo più profondo, ma lui continua a stuzzicarmi come a tirare la corda.

"Andiamo in camera..." Borbotto sulle sue labbra. Lui mi dà un ultimo bacio e poi sorride.

"Ti stavo per suggerire la stessa cosa..." Sussurra. Riprende a baciarmi e lentamente mi trascina verso la mia stanza, abbassandomi la cerniera del giaccone. Dimentichi del cane, ci chiudiamo la porta alle spalle e continuiamo a baciarci. Le sue labbra sono dolci ed esigenti, mi fanno vibrare il cuore come un battito d'ali di una farfalla, mi sento come se mi alzassi in volo, felice tanto da scoppiare. Forse non si muore per amore ma credo che stia per morire di felicità.

All'improvviso mi ritrovo non so come distesa sul letto, con Logan su di me facendomi sentire il suo desiderio. Il suo peso grava sul mio corpo rendendomi smaniosa di riceverlo dopo tanto tempo. Mi accarezza un fianco in modo lento e sensuale, passando sotto al giaccone e a tutti i miei vestiti, mentre abbandona la mia bocca per lasciarmi una scia di baci lungo il collo fino allo scollo del maglioncino che indosso. Mi apre il giaccone ancor di più e accarezza le mie curve, mentre io affondo le dita nei suoi capelli folti, incapace di restare ferma. Mi dimeno sotto di lui in preda alla passione quando sentiamo grattare contro la porta...

"Aspetta... aspetta..." Lo fermo mettendogli le mani sulle spalle e rimanendo in ascolto. Il rumore ricompare, accompagnato da un guaito sommesso. La canina sta richiamando la nostra presenza dall'altra parte della porta. "Non vuole rimanere da sola..." Sbuffo lamentandomi.

Logan torna a baciarmi tentando di ignorarla. "Lasciala stare. Prima o poi la smetterà."

Mi persuade a lasciarmi andare e ben presto sto iniziando a sentire caldo, mi ritrovo con le mani sotto il suo maglione, carezzando la sua pelle liscia; ma li grattare del cane e il suo guaito aumentano d'intensità, rendendo del tutto impossibile ignorarla.

"Finirà per rovinare la porta con le unghie." Sospiro spazientita.

Logan sbuffa, infastidito. "D'accordo, la faccio entrare." Bofonchia. Si alza in piedi e va ad aprire la porta. La canina si fionda nella stanza scodinzolando, si alza sulle zampe posteriori affacciandosi sul letto per ricevere alcune coccole dalla sottoscritta. "Non la viziare tanto, se no poi ci prende l'abitudine."

"Si sentiva sola, poverina. Ha ragione, è la prima volta che viene in questa casa."

La osserviamo cominciare la sua perlustrazione certosina della mia stanza. Dopo pochi minuti Logan si siede nuovamente sul letto vicino a me e torna a baciarmi. "Dov'eravamo rimasti?"

Io sorrido e ricambio il suo bacio. Afferro il suo viso baciandolo con amore. "Mi sei mancato così tanto..."

Lui mi afferra con più fervore e torniamo a stenderci sul letto, rimettendosi sopra di me. All'improvviso sentiamo uno strano rumore come di un liquido che si versa per terra. Incuriosita cerco di guardarmi intorno e vedo la canina china a fare la pipì vicino al letto di Lily.

"Oh, no!" Sbotto spostando Logan da me e alzandomi a sedere. "Pisciona che non sei altro, proprio qui dovevi fare la pipì?" Sbraito imbestialita.

Mi alzo dal letto e mi fiondo in cucina per recuperare uno straccio e asciugare il danno fatto dal cane. Sento Logan sbuffare di disappunto dal mio letto. Una volta pulito il danno, mi siedo sul letto e osservo la canina scondinzolare felice, ignara di quello che aveva appena combinato. "Non vorrei doverti chiamare Pisciona se fai così." Le dico.

Lei mi guarda chinando la testa di lato, come se comprendesse le parole che le sto dicendo ma non il loro senso. Per farla stare comoda prendo dall'armadio un mio vecchio maglione malconcio e le preparo una cuccia di fortuna. "In attesa di comprartene una nuova. Va bene?" le chiedo come se potesse rispondermi. Lei annusa il maglione e poi si gira su se stessa un paio di volte finché non si accuccia tra le sue pieghe, sbadigliando. La guardo con un sorriso amorevole e sento subito Logan prendermi per un braccio e tirarmi verso di lui.

"Adesso sei mia. Non voglio interrompermi un'altra volta." Torna a baciarmi trascinandomi nuovamente verso il mio letto. Appena ci stendiamo di nuovo sentiamo la porta d'entrata aprirsi e le voci di Sandy e Lily arrivare fino a noi. Ci stacchiamo sbuffando sonoramente. Lily entra nella stanza e si blocca sulla porta a fissarci.

"Ah." Esclama a bocca aperta. "Cos'è successo al senso del pudore?" chiede entrando in camera.

"Non siamo mica nudi." Risponde Logan contrariato. Ma lei non lo sta già considerando e si china per fare le coccole alla canina.

"Avete già deciso come chiamarla?" Chiede mentre continua ad accarezzarla.

È strano vederla rivolgersi a me con un tono così tranquillo e amichevole. La cucciola si lascia accarezzare contenta, sbatacchiando la coda come se non esistesse un domani.

"Veramente no. Stiamo aspettando che ce lo dica lei che nome vuole." Fa Logan.

Lei ci guarda con una faccia da manicomio. "Dici sul serio?"

Io scoppio a ridere e le spiego come abbiamo deciso di scegliere il suo nome. Dopo essersi comodamente messa seduta alla sua scrivania senza più degnarci di uno sguardo io e Logan decidiamo di trasferirci a casa sua. Forse nella sua stanza troveremo un po' più d'intimità. Salutiamo sia Lily che Sandy, e portandoci dietro la canina, ci spostiamo a casa di Logan. Sua madre sta giusto uscendo quando noi entriamo in casa. Appena mi vede mi viene incontro, abbracciandomi stretta.

"Non sai come sono felice di vederti in piedi che stai bene. Sono stata così in pensiero per te. Logan non si allontanava dal tuo capezzale nemmeno un secondo."

Vedo Logan distogliere lo sguardo da lei. "Credo che sarebbe anche l'ora di smetterla di parlare di queste cose." Bofonchia, vergognoso.

"Perché ti vergogni? Io la trovo una cosa così dolce da parte tua." Lo rassicuro.

Lui sembra ancora più vergognoso, vedo un leggero rossore spuntare sulle sue guance. Sua madre ed io ci scambiamo uno sguardo divertito, poi finalmente ci saluta accarezzando anche il cane ed esce definitivamente di casa. Logan la saluta calorosamente, chiudendole la porta alle spalle. Poi di colpo si volta verso di me e mi guarda.

Il suo sguardo riesce a farmi sentire così esposta e vulnerabile. Mi mangia con gli occhi e io cerco di tenergli testa, lo guardo fisso e subito mi butto addosso a lui e lo bacio con passione. Geme sulla mia bocca, e questo non fa altro che aumentare l'emozione e la voglia di averlo. Mi spinge con prepotenza verso il divano, mentre la canina è sparita per perlustrare la casa. Mi fa stendere allargandomi le cosce e piazzandosi esattamente nel mezzo. Ho il cuore a mille quando lo sento premere sulla parte più sensibile di me. Continua a baciarmi con foga, iniziando a spogliarmi. Fa cadere il mio maglioncino per terra quando il mio cellulare inizia a squillare. Eravamo talmente presi che ci interrompe come una doccia fredda. Si stacca da me sbuffando sonoramente. "E adesso chi cazzo è che rompe?" inveisce.

Recupero il cellulare dalla tasca dei miei pantaloni e vedo che è un numero sconosciuto.

"Pronto?"

"Sara Hall? Sono Dan Washington. Mi scusi se la disturbo, volevo parlarle di una cosa importante, ha un minuto?"

"Preside Washington!" Esclamo rimanendo a bocca aperta. Anche Logan mi fissa incredulo.

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