NoNo CaPiToLo
Sara...
I rumori della prima colazione e i continui versi di Billy affascinati su tutto ciò che lo circonda mi destano di colpo, come ormai succede tutte le mattine, strappandomi da un sogno strano che svanisce dalla mia mente appena apro gli occhi. Peccato, eppure avrei giurato che si trattasse di un bel sogno. Irritata mi siedo sul letto e mi alzo per andare in bagno, anche se devo entrare a lavorare alle nove e mezza sto continuando a svegliarmi come quando lavoravo a scuola... Questo pensiero mi fa tornare in mente quanto mi manchi l'insegnamento e il vedere le faccine dei bambini che imparano da me. Faccio un sospiro cercando di non pensarci.
Lily sta ancora dormendo, come faccia a non svegliarsi con tutto questo casino è un mistero. Forse perché da quando è tornata in città la ex di Logan tutte le sere sta facendo tardi. Non so dove vanno e cosa fanno, ma stanno fuori insieme fino all'una o peggio, e poi alle nove va a lavorare come niente fosse. Però devo ammettere che, sempre grazie al ritorno di Stephany, Lily sembra essersi addolcita nei miei riguardi. Ha ripreso a salutarmi come una persona civile, non mi fa domande inopportune e non mi guarda più con astio, anche se per il resto non mi rivolge parola. Non la capirò mai.
Passo davanti alla cucina e vedo Sandy alle prese con il suo nuovo ruolo di mamma e mi imbambolo a fissarla, lasciandomi catturare da uno strano sentimento di invidia, misto a qualcosa che non riesco a decifrare, ma è comunque fastidioso. Ad un certo punto Sandy si accorge di me e mi sorride, ma prima che possa invitarmi a fare colazione con loro mi rifugio in bagno. Mi guardo allo specchio con la faccia ancora stravolta dal sonno, ma è come se il riflesso che lo specchio mi restituisce non fosse quello che sono abituata a vedere. Eppure gli occhi sono gli stessi, ho gli stessi capelli castani e pure la gobbetta sul naso è sempre la stessa. Ma la Sara che mi ricordavo di essere non sarebbe scappata di fronte alle smorfie di un bambino o a un invito di un'amica. Cosa mi sta succedendo?
Quando finalmente esco dal bagno la voce di Sandy mi raggiunge lo stesso: "Sara, va tutto bene?"
Mi fermo a guardarla e sia lei che il piccolo Billy mi stanno fissando in attesa. Faccio loro un sorriso forzato. "Sì, grazie. Scusa ma devo scappare." Borbotto e corro in camera a vestirmi, poi scappo di casa senza dare a nessuno la possibilità di fermarmi.
Ma quando torno a casa non posso sfuggire a Sandy di nuovo. Entro nell'ingresso e lei, ovviamente, è in cucina. Billy sicuramente sta dormendo ma non è sola, con lei c'è una donna dall'aria estremamente seria seduta con lei alla nostra tavola, intenta a farle domande che, dalle risposte di Sandy, sembrano infastidirla. Mi avvicino alla cucina cercando di non farmi vedere e ascolto la loro conversazione.
"E con il padre del bambino che rapporti ha?" Chiede quella che, sicuramente, è un'assistente sociale.
"Non ho più contatti con lui in pratica da quando sono tornata in America."
"Cosa vuol dire in pratica?" inquisisce ancora l'assistente. Sembra debba andare a cercare il pelo nell'uovo.
"Che... mi ha aiutato a tornare e mi ha messo in contatto con un avvocato di sua fiducia... che poi si è rivelato un imbroglione, dopo non l'ho più visto."
"Le è mai venuto in mente che il suo ex marito potesse essere in combutta con il personale ospedaliero corrotto?"
"No!" sbotta Sandy, oltraggiata. "Non potrei mai credere che lo fosse. Saremo anche divorziati e separati, ma io lo conoscevo bene, non avrebbe mai potuto far parte di quella tresca."
Un attimo di silenzio, forse il tempo che l'assistente prenda nota di qualcosa sul suo taccuino, poi inquisisce ancora: "E con i suoi genitori?"
Sandy sembra non voler rispondere, ma poi sussurra: "Non li ho più visti... non li vedo da anni."
Un'altra pausa. "Ha mai pensato di contattarli? Anche per fare conoscere loro suo figlio."
"No."
L'assistente sociale fa un grosso respiro rumoroso. "Mi rendo conto che è un tasto doloroso per lei, ma io devo conoscere ogni dettaglio. Ha intenzione di ricominciare a lavorare? Ci ha mai pensato?"
"Sì... ho intenzione di rimettermi in contatto con il mio ex datore di lavoro..."
"E in alternativa?" La interrompe l'assistente.
"Non so..."
"Si rende conto che deve garantire un'entrata fissa e soddisfacente per far fronte ai bisogni del suo bambino, non è vero?"
"Sì..."
"Personalmente le consiglierei di riallacciare i rapporti con i suoi famigliari, se non altro potranno aiutarla finanziariamente almeno finché non sarà tornata a lavorare."
"Che cazzata!" Esclamo d'istinto. Poi mi accorgo di aver parlato ad alta voce e mi affaccio a sbirciare oltre la porta della cucina. Entrambe mi stanno fissando, sorprese e sconcertate.
"Buonasera, lei deve essere miss Hall. Piacere di conoscerla, mi chiamo Karen Abrawn, Sandy mi ha parlato di lei." Mi accoglie l'assistente alzandosi in piedi e porgendomi una mano che io stringo.
"Grazie... scusate l'interruzione, ma non ho potuto fare a meno di sentire il vostro discorso."
"Ma la prego, si sieda con noi, miss Hall. Sono curiosa di conoscere anche il suo parere."
"Il mio parere?" Chiedo confusa, mettendomi a sedere.
"Sì... da quanto ho capito ha una sua opinione personale sul fatto di riallacciare o no i rapporti con i genitori di Sandy."
"Beh... io credo che se non vuole non deve farlo solo per avere un aiuto economico."
Sandy mi guarda stralunata, senza esprimere nessuna opinione al riguardo. L'assistente, invece, sembra ferma nelle sue opinioni. "Sono sicura che dopo un'iniziale scontro alla fine potranno ritrovare una certa armonia, non trova? In fondo è risaputo che sono benestanti. E poi..."
"Sta scherzando, vero?" Sbotto infastidita. Alle mie parole sia l'assistente che Sandy sobbalzano guardandomi sorprese.
"Sara ma che ti prende?" sospira Sandy.
Mi rendo conto di aver avuto una reazione esagerata. "Scusate... sono solo molto stanca." Mi scuso alzandomi in piedi strascicando la sedia per terra, poi mi rifugio in camera mia.
Sento i loro sguardi addosso finché non mi chiudo la porta alle spalle. Per fortuna Lily non c'è, non ho certo bisogno della sua compagnia in questo momento. Ero solo infastidita dal modo di fare dell'assistente sociale. Credono che il loro lavoro le permetta di intromettersi negli affari degli altri senza badare ai loro sentimenti. So bene perché Sandy ha troncato i rapporti con i suoi, non può riallacciarli solo perché ha bisogno di soldi. E poi un'entrata regolare ce l'ha, sono i soldi dell'affitto che le paghiamo io e Lily.
Poco dopo sento le voci di Sandy e dell'assistente sociale arrivare dall'entrata; evidentemente quest'ultima se ne sta andando. Poi sento la porta d'entrata chiudersi di colpo, dei passi e qualcuno che bussa alla porta della mia stanza. Sospiro, rassegnata. "Avanti."
Sandy si affaccia introducendo solo la testa attraverso la porta. "Sara, posso parlarti un attimo?"
"Certo..." borbotto spazientita. Spero che capisca dal mio tono di voce che in verità non ne ho molta voglia, ma non sono così fortunata.
Ignorando il mio tono entra e si siede sul letto vicino a me. "Posso sapere cosa ti sta succedendo, ultimamente?"
"Cosa vorresti dire?" Chiedo facendo finta di niente. So a cosa si sta riferendo.
"Voglio dire che non sembri nemmeno tu. Quando sono tornata dalla Francia non stavo più nella pelle a farti conoscere Billy. In fondo è grazie a te se ho potuto riabbracciarlo, e mi aspettavo che saresti stata entusiasta di conoscerlo, invece ne sembri allergica. Perché scappi?"
"Io non sto affatto scappando..."
"E perché hai lasciato Logan?" mi chiede a bruciapelo.
A questa domanda rimango interdetta. "Cosa... chi..."
"Me lo ha detto lui... l'ho chiamato dopo che sono tornata, dopo che né Lily né Leonore sapevano dirmi il perché del tuo comportamento. Mi ha spiegato che è dalla morte di tuo padre che sembri cambiata... cos'è successo?"
Di colpo non ho più voglia di negare l'evidenza. "Non lo so." Rispondo stancamente. "A quanto pare la morte di mio padre mi ha sconvolta più di quanto voglia ammettere." Mi sorprendo di me stessa per le mie parole. È come se la presenza di Sandy e la sua preoccupazione mi abbiano costretta a guardare in faccia alla realtà. A lei non sarei riuscita a mentire.
"Posso comprendere che la morte di un genitore possa destabilizzare la vita di un figlio, ma... ho paura che a te abbia creato seri problemi."
Sbuffo divertita dalle sue parole. "Per favore, non ti ci mettere anche tu. Devo solo tornare ad essere la ragazza che lui ha faticato tanto per farmi diventare."
"Credi di non esserlo?"
Rimango in silenzio. A questo punto non so se lo sono mai stata. "Non lo so..."
Mentre Sandy si allunga verso di me per abbracciarmi e confortarmi la porta d'entrata si spalanca e Lily entra in casa ridacchiando, in compagnia di Stephany. La sua presenza in questa casa mi fa sentire inadeguata. Da quanto mi ha detto Leonore era il grande amore di Logan... e forse potrebbe ancora esserlo.
Le due ragazze entrano in camera in un fastidioso chiacchiericcio, e Sandy le zittisce subito. "Shhh! Ragazze, per favore, Billy sta dormendo!"
Entrambe si scusano e abbassano il tono della voce, poi si dirigono verso il letto di Lily. Quest'ultima apre il suo armadio e ne tira fuori dei vestiti che appoggia sulla sedia, mentre Stephany si siede sul letto e sorride a Sandy. "Come sta Billy?"
"Bene, grazie. Ogni giorno sembra sempre un po' più a suo agio con me."
"È un bambino così dolce." Risponde questa. Sembra che lei e Sandy si conoscano molto bene.
"Sì, è vero..."
Poi finalmente l'attenzione di Stephany si ferma su di me. "E tu sei la famosa Sara, la ex di Logan. Finalmente ti conosco."
"Curioso, mi hanno detto la stessa cosa di te," ribatto a tono. Lily si ferma da quello che sta facendo e mi guarda.
"Attenta, Step, ultimamente Sara sembra aver messo su degli aculei niente male."
Stephany ridacchia. "Sono sicura che sei tu che le hai trasmesso un po' della tua acidità."
"Che cosa vorresti dire?" Chiede lei, offesa.
"Non prendertela, ma sei conosciuta per non essere uno stinco di santo appena qualcuna si avvicina a Logan."
"Non è affatto vero, non sai quello che stai blaterando." Sbotta Lily con un sorriso di finto divertimento sulle labbra.
"No no, carina, sarai anche una mia amica ma non potrei mai dimenticarmi quello che mi dicesti quando io e Logan iniziammo a frequentarci."
Lily rimane a bocca aperta a fissarla. Sarei proprio curiosa di saperlo anch'io. "E che cosa ti dissi? Sentiamo." Chiede con tono superiore.
"Che anche se ci fossimo fidanzati alla fine Logan sarebbe venuto da te, perché sei sempre stata tu il suo destino."
Io e Sandy non possiamo evitare di scoppiare a ridere divertite, anche Stephany si mette a ridere mentre Lily rimane a bocca aperta. "Non è vero!"
"Io credo invece di sì, è più o meno la stessa cosa che hai detto a me quando hai scoperto che io e Logan stavamo insieme." Aggiungo continuando a ridacchiare.
L'espressione arrabbiata che Lily mi rivolge mi fa quasi pentire delle mie parole. "Beh, ma a quanto pare non avevo tutti i torti dato come è finita tra voi. Sbaglio o sei stata tu a lasciarlo scacciandolo in malo modo?"
Stavolta tocca a me restare a bocca aperta a fissarla. "E tu come..."
"Dimentichi che a differenza vostra io con Logan ci sono amica." Sbotta acida.
Un brivido freddo mi percorre la spina dorsale. Come è possibile che Logan abbia parlato con Lily di questo... e che abbia usato queste parole per descrivere il modo in cui l'ho lasciato?
Forse dovrei ammettere che non sono stata molto giusta nei suoi confronti... in fondo lui non mi aveva fatto niente. E ogni volta che qualcuno me lo rammenta mi sento una fitta allo stomaco.
Mi manca.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top