DeCiMo CaPiToLo

"Buongiorno, miss Hall, ha passato bene questi ultimi giorni?" Mi chiede lo psicologo, come ogni volta.

E io, come ogni volta, gli rispondo alla stessa maniera: "Bene, grazie. E lei?"

Come di rito mi sorride e inizia a farmi le solite domande alle quali io non rispondo. Quindi comincia il nostro momento di silenzio. Cala su di noi come una coltre spessa, ma questa volta inizia a infastidirmi.

"Ho conosciuto il grande amore del mio ex ragazzo." Borbotto di colpo guardando fissa a terra di fronte a me.

Noto che lo psicologo alza lo sguardo dal suo bloc notes e mi fissa. Credevo di aver parlato talmente piano che non mi avesse sentito, invece a quanto pare ha un udito molto sviluppato. "E questo le ha dato fastidio?"

Ci penso un po' su. "Sì... un po'."

"E come mai?"

"Non lo so."

Lui sospira, paziente. "È tanto che si è lasciata dal suo ragazzo?"

Alla sua domanda rivedo la bara di mio padre scendere lentamente nella buca... "Dopo il funerale di mio padre."

"Le va di parlarne?"

"Non molto, ma sento che ne ho bisogno." Borbotto ancora guardando fisso di fronte a me senza vedere niente.

"Di cosa sente il bisogno di parlare, in realtà, del suo ex ragazzo o del funerale di suo padre?"

"Di Logan... del mio ex ragazzo."

"Chiamiamolo pure Logan, se le va. Perché vi siete lasciati?"

"Perché... non lo so. Di colpo mi sembrava che la nostra storia non fosse più giusta, che non andasse bene." Mi sento come se mi stessi sgonfiando lentamente, e che l'aria che se ne va fosse viziata.

"Come mai pensa questo?"

A questa domanda alzo lo sguardo su di lui. "Credo che dovrebbe essere lei a dirmelo, non crede?" affermo risoluta con una punta di irritazione.

Ma l'espressione del dottore non si scompone minimamente. "In realtà lei non è qui per farsi dire quello che vorrebbe sapere, ma per far sì che io la aiuti ad arrivarci da sola."

"E come potrei se mi fa solo domande stupide?" sbotto. Mi pento subito delle mie parole, ma qualcosa mi impedisce di scusarmi. In fondo non ho tutti i torti.

"Ha ragione, ma come posso farle domande più intelligenti se lei non inizia a parlare?"

Accidenti, ha ragione. "Mi scusi." Bisbiglio abbassando lo sguardo. Adesso mi sento mortificata.

"Non si preoccupi. Oggi sta iniziando ad aprirsi, evidentemente sta iniziando a fidarsi di me. Mi fa piacere."

"Il fatto è che conoscere la sua bellissima ex mi ha fatto sentire come il brutto anatroccolo, e io... prima mi ci sentivo spesso il brutto anatroccolo, ero sempre fuori luogo, costantemente fuori contesto, invece da quando ho conosciuto Logan..." Mi fermo lasciando il discorso in sospeso.

"Quindi il suo ex la faceva sentire bella. Però lo ha lasciato."

"Sì. Aspetti un attimo, io non le ho detto che sono stata io a lasciare lui."

"Ha ragione. Ma perché mai lui avrebbe dovuto lasciare lei?"

Questa domanda mi indispettisce. "Io non sono perfetta, volendo anche lui avrebbe avuto mille ragioni per lasciarmi."

"Quindi vuole dirmi che è stato lui a lasciare lei?"

Lo guardo a bocca aperta. "No. Ha ragione, sono stata io."

"Quindi, ricapitolando: Prima di conoscere il suo ex si sentiva spesso il brutto anatroccolo della situazione, quando stava insieme a lui invece si sentiva bella... è normale. Ma dopo la morte di suo padre ha iniziato a pensare che il vostro rapporto non fosse più giusto e lo ha lasciato, e adesso che ha conosciuto la ragazza che Logan aveva prima di stare con lei si è sentita nuovamente il brutto anatroccolo di un tempo. È corretto?"

"Sì..." affermo a malincuore.

"Le farò un'ultima domanda, poi per oggi sarà scaduta la nostra mezz'ora, quindi vorrei che ci pensasse bene prima di rispondere: Il vostro rapporto non era più giusto per chi?"

Mi guarda negli occhi e dopo alcuni secondi l'orologio a pendolo nel suo studio suona la mezza. Il nostro tempo è finito ma non riesco ad alzarmi dal divano. Con questa domanda mi ha messo in crisi.

§

Cammino attraversando il bellissimo parco nel centro della città, completamente assorta nei miei pensieri. Che razza di domanda sarebbe quella dello psicologo?

Mi siedo ad una panchina continuando a rifletterci. Quando ho lasciato Logan era tutto molto più chiaro nella mia testa, sapevo benissimo perché lo stavo facendo, ma adesso...

Guardo l'orologio, ricordandomi che oggi devo fare altre due ore in mensa. Non mi conviene andare a casa, dato che tanto non ho nemmeno fame. Resto seduta su questa panchina con l'intenzione di alzarmi tra una mezz'oretta e recarmi alla mensa, ma il mio nome pronunciato poco distante mi strappa dai miei pensieri.

"Sara... che ci fai qui?"

Alzo lo sguardo di colpo e l'immagine di Nate in piedi si materializza di fronte a me. Rimango a guardarlo inebetita... non mi ricordavo che fosse così bello. Sembra diverso, leggermente più maturo, più virile. Un accenno di barba gli sporca le guance e sembra più alto. L'abbaio di Jaxx che tiene al guinzaglio mi riporta al presente. Scuoto la testa risvegliandomi. "Ciao... è tanto che non ci vediamo."

"Sì, io... come stai? È tanto che non ti vedo qui..."

"Già, da quando ci siamo venuti insieme..." sorrido ripensando ai vecchi tempi.

"Sì, hai ragione." Sorride anche lui, nostalgico, poi si siede vicino a me. Jaxx si avvicina per salutarmi, intenerita gli accarezzo la testa e lui mi lecca una mano. Rimaniamo in silenzio, imbarazzati, ascoltando i rumori del parco, i cinguettii degli uccellini e le voci di alcuni bambini che stanno giocando poco distanti. Nessuno dei due sa come rompere il ghiaccio. Dopo un po' sto iniziando a stancarmi di questo silenzio e mi volto verso di lui, ma mi precede, togliendomi la possibilità di parlare. "Mi dispiace per quello che è successo... e per il fatto che hai perso il lavoro alla scuola."

Rimango un attimo sorpresa dalla sua ammissione. "Non è colpa tua."

Lo vedo storcere la bocca ma non ribatte. "Dico solo che è un peccato, eri brava come maestra."

Lo guardo confusa, mi sembra di ricordare che mi aveva detto che non fossi così brava come credevo. "Ho conosciuto Stephany." Sbotto all'improvviso.

Lo sguardo che mi regala mi fa quasi mettere a ridere. "Stephany Jilles? La ex di Logan?"

"Non so come fa di cognome, comunque sì, la ex di Logan."

"Che ci fa a Chino?"

"Non lo so." Guardo il mio orologio e mi alzo. "È meglio che vada se non voglio arrivare in ritardo, devo essere a lavoro tra venti minuti."

"Dove lavori, adesso?" mi chiede alzandosi in piedi assieme a me.

"Nella mensa vicino alla palestra, a due isolati da qui." Indico la direzione.

"Vuoi che ti accompagni? Faresti molto prima."

Gli restituisco un sorriso tirato. "No, grazie, vado da sola." Mi allontano di qualche passo poi mi volto verso di lui. "Mi ha fatto piacere rivederti."

Lui mi sorride timido. "Anche a me."

Gli sorrido più sinceramente e lo saluto con la mano prima di voltarmi e uscire dal parco. Mentre mi allontano sorrido di nuovo, è stato bello rivederlo.

§

Tornare a casa la sera sembra un incubo. Appena metto piede in casa sento il pianto di Billy arrivarmi nelle orecchie, e subito la voce di Sandy che tenta di persuaderlo a mangiare. "Avanti, amore della mamma, è pappa buona, guarda." Sento dei versi come se masticasse, ma il bambino non accenna a smettere di piangere. Rimango a fissare la scena dal centro dell'entrata, finché lei non nota la mia presenza e una luce di sollievo le appare sul viso. "Sara, ti prego, aiutami. Tu conosci i bambini... non riesco a farlo smettere di piangere, cosa devo fare?"

Mi faccio prendere dal panico; non so assolutamente come far smettere di piangere un bambino di un anno e mezzo! "Mi dispiace... non posso esserti d'aiuto." Bofonchio impaurita, e mi rifugio in camera mia. Sarei tentata di dirle che il figlio è suo e deve sorbirselo lei, ma forse sarei troppo arrogante. Mi chiudo la porta alle spalle e quando alzo lo sguardo sul letto di Lily vi trovo Stephany. È sdraiata con le spalle appoggiata alla testata del letto, intenta a leggere un libro e appena sente la mia presenza alza lo sguardo.

"Sara, ciao... ti aspettavo."

La guardo incredula, non riesco a capire cosa voglia da me. Lei continua a sorridermi mentre mi dirigo al mio letto. "Scusa, ma la tua presenza mi spiazza, dov'è Lily?"

"Oh, lei è dovuta uscire per fare delle commissioni. Tornerà tra poco. Mentre l'aspettavo speravo che tu tornassi."

"Che cosa vuoi?" chiedo sospettosa.

Lei fa un grosso respiro riponendo il libro che ha in mano, poi si alza dal letto con fare cerimonioso. "Vorrei sapere alcune cose da te. Primo, perché Logan se n'è andato dalla città, e secondo, che rapporto hai con Nathan Washington."

Non potrei rimanere più basita di così. "Scusa, ma a te cosa importa?"

"Oh, tranquilla, non sono qui per farmi gli affari tuoi, è solo che vorrei capire se tra te e Logan è veramente finita oppure no. Vedi, io e Logan abbiamo avuto una storia molto importante, ed è finita male per colpa mia, lo ammetto, ma gli voglio ancora bene, e non sopporterei se tu lo stessi prendendo in giro. Ha già sofferto abbastanza, non voglio venire a sapere che una ragazzina come te è riuscita a farlo soffrire ancora giocando con i suoi sentimenti."

Sono davvero senza parole. Ma chi è questa Stephany? Cosa vuole da me? "Con che coraggio mi parli in questo modo quando non mi conosci minimamente? Tu non sai niente di me, e non te ne deve importare. Sarò anche una ragazzina, come dici tu, ma non sono stata io quella che ha fatto in modo che rompesse con me e che litigasse con il suo migliore amico. Se io e Logan ci siamo lasciati definitivamente o no non sono affari tuoi." Affermo senza interrompere il contatto visivo.

Lei mi guarda fissa senza trapelare nessuna emozione. "Lily ha ragione... da quello che mi ha raccontato di te sembravi tanto piccolina ma hai tirato fuori le unghie. Mi piaci. E mi scuso, io non ti conosco, così come tu non conosci me. Ti ho sottovalutato, piccola Sara."

Mi sono già stancata dei suoi discorsi. "Scusami, se permetti vado a rinfrescarmi." Le dico afferrando degli indumenti intimi e dirigendomi in bagno.

Una volta sotto la doccia mi lascio prendere dai ricordi... mille immagini di Logan si susseguono nella mia testa. Dove sarà finito? E perché Stephany ha dovuto farmi tutte quelle domande? No... lo so perché: è ancora innamorata di lui e ha tastato il terreno. Ma tanto ormai tra me e Logan è finita... anche se tornasse a Chino non credo che tornerebbe con me.

Ma cavolo se vorrei che tornasse!


Spazio Autrice:

Tosta questa Step, non è vero? Ma Sara ha saputo risponderle a tono. Credo che se non stesse attraversando questo periodo di negazione e negatività non le avrebbe risposto alla solita maniera, si sarebbe fatta mettere i piedi in testa. Almeno su questo aspetto questa negatività è servita a qualcosa.

Tornando a noi... vi è piaciuto come capitolo? Non so, ho paura che possa sembrare poco importante, ma in realtà ho cercato di svelare molte cose, soprattutto col dialogo con lo psicologo. Voi che ne pensate?

Per favore, lasciatemi un parere onesto, ho bisogno di capire se sono riuscita nel mio intento. 

Baci baci (cit. Shrek)

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top