Capitolo 18

«Attento a come parli» commentò Marco, all’uomo mentre continuava a mantenere la mano ben salda sul suo braccio.
L’altro ebbe un attimo di esitazione, prima di fare una smorfia di derisione. «Bene, ora anche il botanico esce dal suo guscio.»
«A te non deve importare come io agisca» fece Marco, mantenendo uno sguardo freddo e fermo. «Non ti permetterò di urlare o insinuare qualsiasi cosa non vera su qualcuno che non conosci, tantomeno se quel qualcuno è la signorina qui presente.»
Sofia sentì il cuore batterle all’impazzata per l’emozione, sentendolo dichiarare così la sua posizione per lei, ma non mancò di notare lo sguardo allibito di coloro che li circondavano. Ebbene sì, poteva ben comprenderli.
Il padre di Crist però, sorprese tutti, ridendo. «Che accoppiata! Il silenzioso botanico e la nuova arrivata» emise un verso di derisione, mentre si scostava dalla presa di Marco.
«Senti un po’, Rossini» fece l’uomo, rivolgendosi a Marco «non m’importa cosa c’è tra voi due, ma proprio per questo ti invito a farla stare a suo posto e a non impicciarsi in cose che non la riguardano.»
«Qualsiasi cosa abbia detto, non hai il diritto di rivolgerti a lei in quella maniera» ribatté Marco, senza sentirsi per niente toccato dalle sue parole «e se proprio vogliamo essere precisi, non credo che questo posto, gradisca la tua compagnia.»
L’uomo non ci mise molto a capire a cosa si riferisse, notando gli sguardi infastiditi degli altri.
Con un ennesimo sbuffo, si scostò da loro, avviandosi verso l’uscita. «Parlerò a mio figlio dopo che avrà finito di giocare qui» emise, seccato. «Non vedo l’ora che questo postaccio chiuda e sappiate che ho già fatto una richiesta al comune perché ciò avvenga» e dopo quell’ultima stoccata, raggiunse la soglia, dove un Filippo al quanto infastidito, si scostò appena per farlo passare.
«Simpatico…» mormorò indicandolo con il pollice. 
«Già…» borbottò Biagio, sfregandosi il viso con le mani. «Spero solo che ciò non avrà conseguenze su Crist.»
Marco era rimasto stupito da tutto quello che aveva appena visto. Conosceva il padre di Crist, in un paese come quello era difficile non sapere un minimo di ognuno degli abitanti, e sapeva che l’uomo non era un tipo facile con cui avere a che fare. Un tipo con delle idee radicali e per niente favorevole al progressismo.
Ma aveva come l’impressione che tutti sapessero qualcosa in più e a lui sconosciuta, compresa Sofia.
«Come mai sei qui? E soprattutto, perché hai l'aspetto di uno che si è appena rotolato per strada?»
La voce di Sofia, lo riportò alla realtà e così concentrandosi su di lei, che in quel momento lo fissava perplessa.
«Ehm… storia complicata…» borbottò a caso, per poi cadere con lo sguardo sul bancone. «Stavi creando un dolce?»
«Eh?»
Sofia lo fissò per un momento sorpresa, vedendolo cambiare discorso. «Ecco… sì…» balbetta, non volendo dargli altri dettagli e cercò di pensare a cosa dire al momento, ma Marcò notò la sua espressione cambiare e in qualche modo la situazione si ribaltò.  «Per chi è?»
«Per nessuno.»
«Bugiarda!»
«Senti chi parla!»
«Sei tu che nascondi la verità»
«Ma non è vero, sei tu…»
«Hey!»
L’urlo di Lena, fermò il battibecco senza senso dei due, che incrociarono lo sguardo infastidito della donna in questione.
«Cosa siamo noi? Fantasmi?» un attimo di silenzio, osservando i due prima di dire la sua. «Cosa sta succedendo fra voi due?»
Quest’ultimi sgranarono gli occhi, rendendosi conto della situazione confusa e al quanto assurdo in cui ora si ritrovavano a dover spiegare.
«Non per intromettermi, ma lo farò» fece Filippo, varcando finalmente la soglia. «che ne dite se tutte le varie spiegazioni le illustrassimo stasera? Potremmo organizzare un barbecue» propose. «Sapete, penso sia arrivato il momento per me di tornare a Torino e ho davvero voglia di conoscere gli amici di mio fratello.»
Sofia lo fissò un po’ tra l’imbarazzata e dispiaciuta, per non aver parlato prima con lui, ma era successo tutto così velocemente.
«Filippo…»
«Che bella idea!» La voce entusiasta di Crist invase l’aria, ignaro di cosa fosse successo in sua assenza. «Ovviamente volevate includere anche me, non è vero?» fece il ragazzo, con ironia, ottenendo un colpo affettuoso da Filippo sulla spalla. «Certamente! Fai parte della squadra del Ritrovo, no? Allora tutti a casa di Marco, giusto fratellone?» fece allegro, rivolgendo però uno sguardo al fratello che valeva più di tante parole e che solo loro riuscirono a decifrare.
Infatti Marco, dopo un primo momento di silenzio, sorrise al fratello. «Data la mia vittoria, posso solo acconsentire al tuo premio di consolazione, fratellino.»

PICCOLO SPAZIO A ME!

Buongiorno ragazzi! Scusate l'assenza ma sono stata fuori per un pò ma adesso ritorno operativa!!
Spero abbiate gradito le uscite, simpatico il padre di Crist vero?
Filippo si comporterà da bravo fratello o proverà ancora a far braccia nel cuore di Sofia?
Forse questa cena darà delle risposte.
Se volete scoprirlo non perdetevi il prossimo capitolo che pubblicherò questa settimana!

Ciao ragazzi!!!

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