39.
Hero si alzò, lo guardai non capendo le sue intenzioni, quando lo vidi abbracciare Matthias una lacrima mi cadde sul viso.
Strinse forte suo fratello e Matthias ricambiò, quest'ultimo scoppiò a piangere e sapevo che anche Hero lo avrebbe fatto da lì a poco, ma si tratteneva.
Si abbracciarono forte, quell'abbraccio racchiudeva tutta la purezza dell'amore fraterno, affrontavano lo stesso dolore ma lo avevano dimenticato, una cosa che però il corpo e la mente non potrà mai dimenticare è il legame che c'è e ci sarà sempre tra due persone che si amano.
Hero si voltò a guardarmi, mi asciugai in fretta le lacrime e sorrisi, ero fiera di lui, di loro.
«Grazie di essere qui, mi era mancato il mio fratellone, non immagini quanto.
Io non sono migliore di te e non sono nemmeno più forte, io non mostravo la mia paura perché sapevo che tu eri accanto a me, quando ti sei allontanato mi sono sentito così spaesato e credo che ciò abbia fatto ancora più male»
Dissi Hero guardando nuovamente il fratello.
«Perdonami»
Rispose Matthias pentito e in lacrime.
«Io ti perdono, ti ho perdonato molto tempo fa»
Sorrisi per la forza che quel ragazzo possedeva.
Matthias si asciugò le lacrime e Hero tirò un bel respiro.
«Sono contenta che abbiate risolto e spero che non dimentichiate mai più l'amore che vi lega»
Dissi ed Hero mi diede un bacio sulla fronte e mi sussurrò un puro e dolce "grazie".
«A proposito, lei non è solo una mia amica, lei è la mia ragazza e non sai quanto mi renda felice potertela presentare»
Disse rivolgendosi ed io sentii il cuore fermarsi, un gran sorriso comparve sul mio volto.
"La mia ragazza" era così strano sentirlo parlare di me con questo termine, io ero la sua ragazza, solo chi ha amato davvero potrà capire la gioia genuina che avevo provato in quel momento.
Parlarono per un po' fino a quando Matthias fece cenno di andarsene, lo fermai, doveva restare a cena, adesso anche lui avrebbe fatto parte di quella piccola famiglia che avevamo creato.
Dovemmo insistere un po' per farlo restare, aveva paura di disturbare.
Un'oretta dopo arrivarono anche gli altri e presentai loro il nuovo arrivato.
«Lui è Matthias il fratello di Hero»
Nessuno di loro si aspettava che Hero avesse un fratello, ma lo accolsero tutti a braccia aperte e su questo non avevo avuto alcun dubbio.
Le persone buone donano amore anche a chi non se lo merita, ma al contempo tutti meritiamo un po' d'amore.
Questo faceva riflettere.
Matthias era timido inizialmente, ma vidi l'orgoglio negli occhi di Hero notando il fratello ridere e scherzare con gli altri.
Parlare.
Parlare di ciò che vi fa stare male è fondamentale, dialogare con gli altri vi farà bene al cuore: chissà quanto amore avete perso e continuerete a perdere per paura.
Non rimanete fermi aspettando che l'altro faccia un passo avanti nei vostri confronti, alzatevi le maniche e fatevi avanti, il tempo a disposizione è davvero poco.
Vivete senza rimpianti, perché quest'ultimi vi mangeranno dentro.
Soffrite per averci provato, mai a causa del non sapere come sarebbe andata.
Dopo aver cenato decidemmo di andare a fare una passeggiata in città, Nora era entusiasta di Matthias, adorava conoscere persone nuove, ma a Mark ciò non piaceva molto.
Quando uscimmo Nora era vicino a Matthias e continuava a fargli domande, lui, stranamente, rispose in maniera gentile e divertente, forse non era così male come pensavo.
Ma si sa, qualsiasi persona che sembri fredda ha semplicemente bisogno di qualcuno che riporti il calore dentro di loro.
Decisi di prendere Nora a braccetto per parlarne, andammo un po' avanti e le feci notare che Mark era leggermente geloso.
«Avete chiarito cosa c'è tra voi due? Onestamente credo che pesi ad entrambi non sapere cosa proviate davvero, se non ne parlate la paura di perdere l'altro sarà enorme e avrai questa reazione da parte sua quando parli con qualcun altro»
«Lo so, Mark mi piace, è gentile, è buono, intelligente, ma non so quanto io sia pronta ad avere una relazione»
Annuì e mi resi conto che dovevo passare del tempo da sola con Nora, avevamo bisogno di fare una bella chiacchierata.
«Domani ne parliamo meglio»
Entrambe eravamo d'accordo.
Ritornai accanto ad Hero e lo presi per mano istintivamente e mi resi conto che nemmeno noi non avevamo parlato in maniera diretta di ciò che eravamo diventati.
Amalia e Michael erano davanti a noi, anche loro si tenevano per mano e mi resi conto di come i corpi cambiassero, di come tutto cambiasse, ma l'amore, beh... L'amore è tutto ciò che rimane e questo è meraviglioso.
«Un giorno anche io e te saremmo così, te ne rendi conto?»
Disse Hero e nel mio cuore era come se ci fossero appena stati i fuochi d'artificio.
«Pensi ad un futuro con me?»
Chiesi incredula e commossa.
«Io voglio un futuro con te»
Rispose lui prontamente ed io mi fermai, lo guardai attentamente, ero tanto grata di aver trovato così tanto amore in una sola persona.
Mi alzai sulle punte e lo baciai, non mi importò più delle persone intorno, non mi importava più di nulla: c'eravamo solo io, lui ed il nostro amore, il resto del mondo contava poco perché per me lui era il mondo.
Amalia, Nora, Michael e Mark si misero a fischiare e a urlare contenti, ci applaudirono e noi scoppiamo a ridere.
Era la prima volta che ci baciavamo davanti a loro, finalmente ciò che c'era tra noi era più che reale.
Decidemmo di tornare a casa a mezzanotte, dopo aver passato una serata tra risate, buona musica e divertimento.
Mi resi conto di essere più fortunata di molte altre persone, ma capii anche che è vero che dopo ogni inverno arriva la primavera.
Quando soffri pensi che esista solo il dolore, non vedi un'uscita dal tunnel, ma senza rendertene conto quel tunnel tu pian piano lo stai attraversando e la luce è sempre più vicina.
Uscirete da questo tunnel, perché neanche l'inverno più freddo dura per sempre.
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