Sfiorarsi per caso
Ok ero arrivato a Villa dei Fiori.
Tra l'altro mi domandavo come mai Mia alloggiasse qui per le vacanze estive, visto che questo era una location per cerimonie nuziali, non certo un hotel.
Ma dettagli, Mia sapeva sorprendere anche per questo.
Mi lasciava senza parole, letteralmente.
RIKI BASTA PENSARE, MUOVI IL CULO ED ENTRA IN QUESTA REGGIA.
OK SI SONO STATO MOLTO FINE.
Il fatto e che non vedo l'ora di rivederla.
QUANTE VOLTE L'HO DETTO???
10, 100, 1.000, Un Miliardo di volte?.
Respiro profondamente, per calmarmi. SONO AGITATO!
NON SI VEDE???!
Mi faccio coraggio, spingo la porta ed entro.
Vado verso il bar, e decido di chiedere a loro dove possa essere Mia, se alloggia li l’avranno sicuro vista.
“Salve, avete visto una ragazza di nome Mia, che alloggia qui per le vacanze?”.
Mi risponde una ragazza, impegnata a preparare un espressino.
“Si l'ho vista circa 5 minuti fa, è andata verso la sala cerimonie per la colazione self-service”.
“Ok grazie mille.”
Vado verso la sala cerimonie, e la vedo.
Sta vagando in giro, in cerca di qualche cosa di appetitoso.
Allora senza farmi notare, in punta di piedi, vado verso di lei.
Sono a due passi, le sono praticamente dietro le spalle.
Le porto le mani sugli occhi.
“Indovina chi sono?” ❤
Al suono della mia voce, fa cadere il piatto che aveva tra le mani a qualche metro di distanza, che ovviamente si frantuma in mille pezzi.
Lei non fa caso a tutto questo, senza pensarci, istintivamente si butta fra le mie braccia, e mi stringe fino a farmi sentire male.
Ora si che stavo bene.
Stavamo bene insieme, in quello spazio perfetto, in quel momento perfetto.
La stringo ancora più forte per quelli che mi sembrano, dieci minuti.
DIECI MINUTI STRETTI IN QUESTO ABBRACCIO.
CI SIAMO GUARDATI IN MEZZO FRA TANTI, LO STESSO DESTINO NON CI RICAPITA PIÚ..
“Riki ma cosa ci fai qui?”.
“Mi mancavi piccolina, ormai piangevo tutte le notti, ero diventato proprio un caso perso".
“Riki davvero? Ti mancavo così tanto?”.
“Si da morire”..
“Come sei dolce”.
“ Grazie anche tu lo sei".
A questo mio commento, era arrossita.
Era un segno del destino?..
No basta guardavo troppi film, dovevo distinguere bene la realtà dalla fantasia.
MIA
Mi ero persa già in quegli occhi color oceano.
Ricordavo benissimo le sensazioni provate, il 2 Luglio in aeroporto.
Possibile che il destino, il potente destino aveva scelto proprio noi fra miliardi di persone?.
Ero felice, non lo consideravo più solo come un “idolo" “un'artista" punto.
NO IL DESTINO VOLEVA DI PIÙ DA NOI.
Voleva farci conoscere, voleva farci stare vicini.
Questa prospettiva era straordinaria.
Non l'avrei sprecata, mai.
Il tempo che potevamo passare insieme, era prezioso.
Dovevo imprimere tutti quei momenti, conservarli nella cassaforte del mio cuore.
Inoltre mi piaceva.
Ma dai, che cosa ovvia.
Solo non sapevo se potesse ricambiare, questo diciamo “sentimento”.
Avrei cercato di scoprirlo, in qualunque modo.
Riki mi riporta alla realtá.
“Allora tu non avevi fame?”.
“Si certo che ho fame che domande”.
“Allora facciamo colazione insieme va bene? Poi possiamo andare dove vuoi, abbiamo una settimana da passare insieme a disposizione”.
Che??? Una settimana???!
Avevo sentito bene?.
Vedendo la mia espressione sorpresa, sorride.
“Si Mia hai capito benissimo, oggi avevo l'intervista ma l'ho spostata per te, poi una settimana libera l’avevo già, come pausa".
“Riki grazie.. ma non devi metterti nei guai solo per poterci vedere".
“Tranquilla, con la casa discografica è tutto apposto”.
“Ok menomale”.
“Ora mangiamo”.
“Si d’accordo”.
Riki mi aiuta a scegliere tra le varie pietanze, c’è l'imbarazzo della scelta.
Alla fine prendiamo cappuccino e cornetto alla nutella.
Sono una delizia, ovviamente.
“Sei sporca di cappuccino".
RIKI SI AVVICINA, SEMPRE DI PIÙ.
IL MIO CUORE PERDE UN BATTITO PENSANDO GIÀ A QUELLO, CHE STA PER FARE.
NON MELO SAREI MAI ASPETTATO.
SI AVVICINA PERICOLOSAMENTE.
MI BACIA L'ANGOLO DELLE LABBRA.
DOVE APPUNTO SONO SPORCA DI CAPPUCCINO.
DIO NON RICORDO PIÙ COME RESPIRARE..
Allora prova qualcosa per me?.
Può essere.
O forse è stato solo un caso.
Riki si allontana, sorridente.
Allora lo voleva?
Voleva avere una scusa per baciarmi?
“Mia tutto bene? Non ti ha dato fastidio vero?”.
Come poteva anche solo pensarlo?.
Lo guardai dritto negli occhi.
Dentro ci leggevo, panico e paura.
Allora lo rassicurai subito.
“Riki ehi tranquillo, è stato bello”.
“Ti è piaciuto?”.
“Si".
ADESSO CHE SAREBBE SUCCESSO?.
#SpazioMe
Ecco il quasi bacio ahaaah 😏
Questo e niente ancora.
Nel prossimo capitolo ne succederanno di cose.
Intanto godetevi questo ❤
ALE
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