Incontri del destino
Era una giornata di Luglio, faceva un caldo , ero in aereo perché nel pomeriggio avevo un instore al Centro Commerciale Auchan Mesagne a Brindisi. Ieri ero stato accolto a Bari da una folla di 4.000 persone, è sicuramente io e il mio produttore Riccardo potevamo dirci soddisfatti dei risultati ottenuti fino ad oggi e in così poco tempo.
"Avvisiamo i passeggeri che tra poco atterremo all'aeroporto di Brindisi grazie per aver scelto Alitalia".
Finalmente eravamo scesi da quel maledetto aereo, non vedevo l'ora di arrivare in hotel e farmi una doccia e rilassarmi.
"Riki che dici se ci fermiamo al bar a fare colazione? In aereo sono morto di fame".
"Ottima idea anche io ho fame".
Ordiniamo due cappuccini col cioccolato sopra, io amavo il cioccolato, e da mangiare due cornetti crema e nutella.
Dopo ci dirigiamo verso l'area bagagli.
Fu li che la vidi per la prima volta.
Senza volere mi scontrai contro una ragazza.
"Ehi tu attento a dove vai! Potevi farmi male".
La guardai negli occhi, gli aveva di una sfumatura verde acqua, il mio colore preferito.
Era alta, slanciata, aveva un fisico da paura, capelli biondo platino, e per finire era dannatamente bella.
"Scusami tanto non volevo, stai bene?".
"Si grazie per esserti preoccupato per me".
Per fortuna non mi aveva riconosciuto, altrimenti l'intero aeroporto mi sarebbe saltato addosso.
Però in quel momento alza lo sguardo nei miei occhi color oceano, e mi riconosce.
"Riki oh mio dio?! Sei davvero tu?"'.
Era davvero emozionata glielo leggevo negli occhi.
"Si sono io".
"Posso abbracciarti? Oppure fare una foto con te?".
"Ma certo che puoi".
Istintivamente la abbracciai io per primo, lei sprofonda fra le mie braccia , io la stringo ancora più forte al mio petto, e riesco ha sentire il battito del suo cuore e non capisco più nulla.
Dopo quel bellissimo contatto fra noi,
scattiamo diverse foto col suo Iphone 6S.
Ci guardiamo negli occhi, occhi color oceano contro occhi color verde acqua, e stranamente inizio ha provare sensazioni assurde.
Il cuore mi batte più velocemente, mi gira la testa, sento delle emozioni forti verso questa ragazza di cui non conosco nemmeno il suo nome.
Improvvisamente ho voglia di sapere il suo nome,sapere da dove viene, sapere quanti anni ha, sapere tutto di lei.
"Come ti chiami?".
"Mia, mi chiamo Mia"'
Wow Mia. Anche il suo nome è stupendo.
"Wow sei Mia allora".
Quando pronuncio queste parole lei non capisce più nulla, diventa rossa e mi abbraccia di nuovo.
Di nuovo se non peggio questa volta, il mio cuore esplode.
No stavolta sono davvero spacciato, non riuscirò ha dimenticarla lo so.
Devo avere per forza il suo numero.
Mio Dio ma cosa pensano i criceti nella mia testa? Sto male forse? .
"Mia tu vieni oggi a Mesagne? Ci vediamo dopo?".
"Si Riki ovvio che vengo sei il mio punto di riferimento, mi fai stare bene, sei la mia vita"'.
Okay in quel momento la strinsi di nuovo. Non la volevo lasciare andare più. Ma dovevo andare purtroppo.
Con la coda dell'occhio vedevo Riccardo, che mi ci guardava senza dare troppo nell'occhio.
Sapevo che voleva dirmi di sbrigarmi e allora mi staccai a malincuore, dal ennesimo abbraccio.
"Mia adesso devo andare, ma prima volevo chiederti una cosa".
"Cosa?".
"Vorrei il tuo numero per sentirci, e conoscerci meglio"'.
Lei era sconvolta, ovviamente non si aspettava tutto questo da parte mia, era sorpresa, ed era anche felice, molto felice.
"Va bene Riki segnati il numero".
Allora presi il mio Iphone 7 dalla tasca dei pantaloni, e salvai il suo numero in rubrica, col suo nome accanto e un cuore vicino.
Si decisamente avevo preso una sbandata per lei.
La salutai con un bacio sulla guancia, e le promisi di farmi sentire prima del firmacopie.
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