I collegiali dopo solo due giorni di riposo dal viaggio erano già pronti per ripartire, ma non ancora per tornare al collegio.
È mattina e tutti dato che non ci sono le campanelle dei sorveglianti ne approfittano un po' per svegliarsi di qualche minuto più tardi, anche se si sa, c'è sempre chi da qualche minuto ne approfitta e si sveglia anche di qualche ora più tardi. Ma collegiali, è il momento di svegliarsi, non avete ancora finito di andare a visitare le vostre famiglie.

Quell'ultima mattina che ai collegiali rimaneva prima di ricominciare a mettersi in viaggio fu sfruttata al meglio.
Debi decise di dover portarsi tutti o quasi tutti gli oggetti a cui teneva di più a costo di farli rimanere intatti al tocco delle mani di sua sorella, mentre a quanto pare Gianni decise di uscire e camminare per quei vialetti più vicini pur di cercare un negozio, chissà che aveva in mente quella mattina.

Nel frattempo arrivarono le 12:00 e come all'inizio Debi, Gianni, George ed Ella si radunarono alla stazione per poter salire al nord.
Tra le diverse tappe, le chiacchierate e anche la stanchezza di non aver dormito in treno finalmente alle 9 del mattino il treno arriva giusto in tempo a Savona, dove scendiamo io e George. Nel frattempo Gianni e Debi restano soli, lei gli volta le spalle ma lui a quanto pare stavolta non ha voglia di rinunciare, tranquillamente le poggia la mano sul braccio, Debi quasi spaventata si gira e gli chiede <<hey, cosa c'è?!>> mentre Gianni le risponde <<scusa se ti ho spaventata. Comunque ricordi due giorni fa quando ti stavi arrabbiando perché avevi perso il tuo rossetto fucsia?!>> Debi gli rispose <<si. E ovviamente l'ho perso, non è più uscito!>> poi Gianni le disse <<ok, statti calma, dammi la mano.>> lei li chiese <<quale?!>> mentre lui le rispose <<quella che vuoi>> lei gli diede la destra, poi lui con la sua mano destra le poggiò in mano un rossetto, lei lo aprì e poi disse <<Grazie! Dove l'hai trovato?!>> lui le disse <<bhe.. Sai, l'ho comprato stamattina sennò perché ho deciso di uscire.>> lei disse <<si, ok, lo volevo perché è il mio preferito... Ma insomma non c'era bisogno che tu lo comprassi!>> poi Gianni in un sussurro le disse <<invece si, se per riconquistare la tua fiducia, avanti dimmi perché non siamo più legati come prima!>> poi lei in un sussurro li dice <<ti prego, è meglio allontanarci ora prima che poi sia troppo tardi!>> lui le chiede <<perché dici questo?>> mentre lei subito gli risponde <<in fondo è vero, tutto questo fra 7 mesi al prossimo luglio finirà; quanto altro tempo potremo passare insieme!>> lui le risponde <<bhe.. Basta che noi lo vogliamo, possiamo restare tutti così amici, l'amicizia dura nonostante la distanza e il tempo..>> Debi voltandosi gli risponde <<si, l'amicizia, ma si sa che le relazioni a distanza non durano molto!>> poi c'è un attimo di silenzio prima che Debi riprende a parlargli <<saremo troppo distanti e non ci resterà altro che mollare...>> poi entrambi contemporaneamente quasi in un sussurro dicono <<ma a quel punto saremo ormai troppo vicini..>> dopo Debi dice <<..quindi alla fine resteremo male>> poi Gianni le dice <<no, saremo troppo vicini e quindi incapaci di mollarci..>> poi entrambi si girano e si baciano, dopo Debi gli sussurra <<hai ragione, per ora è presto per pensare a dopo... E comunque credo che anche quando sarà tutto finito la parte migliore di noi resterà al collegio, quindi nonostante la distanza ce la faremo...>>.
Dopo un po' erano ormai arrivati a Torino, scesero dal treno e si avviarono verso l'abitazione di Gianni.

Nel frattempo io e George stavamo a Savona ed eravamo arrivati alla piccola villa dove abitavano George e sua madre.
Dopo poco che George suonò al campanello una donna piuttosto di mezzaetà, bionda e poco più alta di me ci aprì la porta gentilmente e ci fece cenno di entrare.
Poi noi entrammo e la donna ci accolse calorosamente per prima cosa abbracciò George dicendo <<oh.. George, tesoro come stai?!>> mentre lui con voce soffocata dall'abbraccio rispose <<ti prego, non mi trattare come se fossi un bambino.>> poi io voltandomi un po' fecì  una risatina soffocata, poi la donna volgendo lo sguardo verso di me disse <<allora George, non mi presenti questa bella ragazza!>> poi George prendendomi per il polso disse <<si, lei è Ella, ci siamo conosciuti al collegio>> poi sua madre mi si avvicinò e mi disse <<oh.. tesoro, fatti dare un bacio!>> mentre mi strinse ugualmente in un abbraccio.

Nel frattempo Debi e Gianni erano ormai giunti a Torino, erano arrivati all'abitazione di Gianni, quando lui sussurrò verso Debi <<ehm.. Non ti preoccupare, ma insomma i miei sono un po'... Pesanti!>> poi i suoi genitori gli aprirono il portone e quando arrivarono al piano i suoi genitori e sua sorella li accolsero, mentre suo padre li faceva molte domande <<allora perché vi hanno fatto uscire?!>> Gianni rispose a suo padre <<per Natale, ci hanno dato qualche giorno libero.>> mentre il padre gli continuava a fare domande sua sorella, Michelle decise di avvicinarsi a Debi, le chiese <<allora.. Tu sei la fidanzata di mio fratello?!>> Debi un po' confusa dall'ambiente non sapeva che rispondere e rispose <<mhm.. Per ora non ancora, cioé chiedilo a lui...>> poi le chiese dinuovo <<Per caso ha un brutto carattere mio fratello, vero?!>> Debi nonostante confusa rispose <<uhm.. No.. Insomma sembra che pensa solo a se stesso ma in realtà no.>> poi Gianni prese per le spalle Debi e disse <<vieni, andiamo in camera mia, i miei sono un po'.. "Antichi"!>>.

I collegiali trascorsero i loro giorni tranquillamente in famiglia e ebbero l'opportunità di divertirsi e vivere per qualche giorno una vita spensierata.. Ma si sa, le cose belle non durano a lungo. Ed ecco che era arrivato il momento di riabituarsi alle campanelle, ai rimproveri dei sorveglianti, al cibo brutto, ai tanti compiti e alle severe punizioni del preside.

Autrice
Che ne pensate di questi capitoli?! Dal prossimo farò che tutti torniamo al collegio e ci sono anche i nuovi ingressi di Chiara Adamuccio e Andrea Bellantoni.

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