2.3

*

All'inizio davanti agli occhi di Helled si presentò la solita oscurità silenziosa; poi alle sue narici arrivò un profumo che credeva di aver dimenticato, un mix così forte di menta e cannella da far girare la testa. Nella sua testa fu come se avessero acceso la luce dopo un blackout durato anni e la donna che più l'aveva amata al mondo comparve davanti a lei.

Helled vide sua nonna sorriderle leggermente, quasi a disagio, così corse verso di lei e si gettò tra le sue braccia. Fu come schiantarsi contro il vetro. La donna si dissolse in frammenti piccoli come polvere lasciando Helled nella luce più forte che avesse mai visto. Dopo un attimo si trovò fuori al portone d'ingresso, il numero civico dipinto di un rosso scolorito sembrava più grande del solito.

<<Chi sei?>>

Una voce calda rimbombò nelle sue orecchie e si disperse per quell'infinito spazio, come un eco che la riscaldò e le diede coraggio.

Poi si svegliò.

<<Buongiorno dormigliona, è tardi. Alzati, Esmeralda ha già preparato la colazione.>>

Sua zia Camille la fissava sorridendo mentre l'aiutava ad alzarsi.

<<Che cosa volete? Non siete la mia famiglia. Voglio dormire.>> biascicò mentre trascinava stancamente un piede davanti all'altro.

<<Sciocchina, è il compleanno di tua madre ed è domenica. Non è meraviglioso?>>

<<Dipende. Quanto tempo devo restare in casa?>>

<<Noi oggi vediamo un film horror quindi puoi andare via tre orette. Stasera ho invitato alcuni amici di famiglia che non vediamo da anni, quindi esigo che tu ci sia.>>

<<Ma...>>

<<Niente "Ma". Ieri hai perso quel cimelio davvero importante e costoso e Esmeralda si è già infuriata abbastanza. Non vorrai fare il bis oggi?>>

Helled scosse la testa. Il giorno prima sua madre l'aveva sgridata per la perdita dell'ametista e due litigi in una settimana in quella casa non c'erano mai stati. Dopo aver inviato un messaggio a Carol aiutò la sua famiglia a sistemare la casa mentre chiacchieravano del più e del meno.

<<Chi sono questi "amici di famiglia" mamma?>> chiese mentre toglieva la polvere che già si era depositata sui mobili nonostante le pulizie della sera prima. I palazzi popolari come quelli avevano due "favolose" caratteristiche, la polvere e l'umidità, quindi o si puliva tutti i giorni oppure si navigava in nuvole di acari.

<<Persone che conoscevo da piccola, amici della nonna. Non devi restare per forza se ti annoi.>> disse Esmeralda.

Al contrario di Camille non voleva che la sua Helled facesse conoscenza con quelle persone che erano così diverse dal loro modo di essere. Un circolo di fanatici, così li chiamava suo padre e una volta sposata si era decisa a distaccarsene completamente; inoltre lei non era ciò che cercavano, quindi era stata salva. Non aveva pensato però che, dopo tanti anni, avessero potuto interessarsi alla sua bambina.

<<La zia mi ha proibito tassativamente di muovermi e quindi non ho organizzato niente. Andrò alla cioccolateria oggi pomeriggio dopo pranzo e poi sarò dei vostri.>>

Esmeralda sorrise e continuò con quello che stava facendo. La mattinata passò velocemente con Helled che puliva mentre pensava a quella voce, a sua nonna e al numero 0307 segnato sul palazzo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top