Lavinia, Gabriel, Ruby e Michelle erano arrivati alla villa dei Jacobs solo pochi minuti dopo alla polizia.

Videro gli agenti entrare nella casa, ma non capirono chi fosse l'uomo che aveva aperto la porta. Loro ovviamente dovettero rimanere fuori e Lavinia, nonostante ci fosse il sole, tremava da capo a piedi. Michelle la abbracciò da dietro, Gabriel le si era seduto di fronte e Ruby le teneva la mano, erano tutti molto in ansia, ma nessuno quanto lei.

Dopo un'oretta che ai quattro ragazzi era sembrata una vita, finalmente gli agenti uscirono dalla porta. L'uomo a cui si erano rivolti solo poche ore prima si avvicinò a loro e li rassicurò, dicendo che le indagini erano già partite. Dopo che tutti i poliziotti furono fuori, un uomo robusto, con una folta barba nera, uscì dalla casa e scese i gradini del portico zoppicando e sorridendo.

Subito dopo di lui un ragazzo alto, con i capelli castani, spettinati e ormai un po' troppo lunghi varcò la soglia della porta e uscì. Aveva il volto smunto e stanco, ma era sempre meraviglioso. Si guardò attorno e strinse i grandi occhi neri per abituarli alla luce. Poi spostò lo sguardo da una persona all'altra fino ad incontrare quello che stava cercando.

Gli occhi di Lavinia e i suoi persi gli uni negli altri, un'altra volta.

 Lei fece un piccolo sorriso e una lacrima le scivolò sulla guancia. Anche lui le sorrise e si avvicinò, la guardò per un altro istante e infine la abbracciò. Lei lo strinse forte, con il mento che gli arrivava a malapena al petto. Quante cose non dette conteneva quell'abbraccio.

Noah si abbassò leggermente per raggiungere il suo orecchio e le sussurrò:

- Mi sei mancata più della libertà.

Lavinia alzò lo sguardo per guardarlo e sorrise.

 Quella sera stessa tornarono  insieme alla Milestones, consapevoli di essersi salvati a vicenda. 

QUESTO E' L'ULTIMO CAPITOLO!

 Vi ringrazio di essere arrivati fino a questo punto. So che la storia non è perfetta, ma essendo la prima che scrivo con tanta voglia e  impegno, credo di aver fatto del mio meglio. Non posso far altro che migliorare e voi che avete letto "Il cielo è pieno di stelle" mi spronate a farlo ogni giorno. 

Grazie ancora a tutti,

Francesca.