Madre e figlio

"Madre!" gridò Rosso balzandole incontro da dietro la porta d'ingresso "Avete conosciuto il mio amico cacciatore!"

"Che ne sai tu di quell'uomo?"

"Lo conosco da tanto, ve l'avevo detto... Lo vedo tutte le mattine andare verso il bosco e giusto stamattina l'ho conosciuto di persona!" spiegò carico di entusiasmo.

"Non dovresti parlare con gli sconosciuti, Rosso. Quante volte te lo devo ripetere?"

"Ma lui non è uno sconosciuto."

"Non puoi dire di conoscere una persona solo vedendola camminare verso il bosco tutte le mattine, benché meno puoi dire di conoscerla per averci scambiato qualche parola."

"Ma lui è buono! Lo sento!"

"Le persone non si sentono, si conoscono per tanto tempo prima di capirle davvero."

"Mio padre è stato qui per dieci anni ma ne io ne voi lo abbiamo capito... "

La mamma di Rosso non cercò parole per spiegare un comportamento che non era mai riuscita a spiegare nemmeno a sè stessa.

"Devi dare meno retta a tua nonna. Non esiste l'intuito per capire le persone, contano le azioni e i fatti."

"Vi ha aiutato a portare il secchio, è una buona azione. Forse non mi sbaglio a pensare che è buono."

"Alcune persone fanno buone azioni per ingannare gli altri e far crede loro di essere amici, così quando ci si fida di loro, calano la maschera e si rivelano bugiardi e cattivi."

"Ma perché lui dovrebbe fare una cosa del genere?"

"Sei ancora troppo piccolo per capire certe cose."

"Sono piccolo ma non sono stupido. Sento quello che gli altri dicono su di noi... "

"E cosa dicono?"

"Cose brutte."

"Rosso, cosa dicono?" gli chiese preoccupata.

"Che mio padre se ne è andato di casa perché mi avete fatto nascere sbagliato. Che siete una sciocca a lavorare per cercare di fare soldi, che nessuno comprerà i vostri vestiti e che quando non avremo più di che sfamarci, cederete al Costruttore e lui vi insegnerà come si comporta una buona moglie mentre io sarò cacciato nel bosco con la nonna."

"Chi dice queste cose?!"

"Tutti i compagni di scuola."

"Non devi dare peso a quello che dicono, sono solo parole."

"Lo so, contano i fatti, me lo avete appena detto."

"Ti fidi di me?"

"Madre, anche se vi conoscessi da un giorno, non potrei non fidarmi di voi perché l'intuito e i fatti mi hanno sempre detto solo cose belle di voi" rispose lui con un sorriso "E poi lo sapete che non ascolto quello che gli altri dicono, dato che lo fanno senza sapere davvero quello di cui parlano. Ma so che a voi le loro parole fanno male... "

"Perché dici così, piccolo mio?"

"A volte vi sento piangere, la notte mentre lavorate ai vostri vestiti. Vi manca mio padre?"

"No, Rosso, non mi manca."

"Vi manca la nonna?"

"No, la vedo spesso."

"Allora perché piangete? È forse colpa mia?"

"No! Che dici! È che a volte gli adulti piangono pensando a quello che hanno perso, ma solo perché non riescono ancora a vedere quello che stanno aspettando di trovare."

"Cosa cercate, madre?"

"Un po' di felicità."

"Posso aiutarvi a trovarla?"

La mamma di Rosso sorrise prima di abbracciarlo forte.

"Resta sempre te stesso e sii felice, così potrai regalarmi ogni giorno un pezzetto della tua felicità."

"E se non bastasse per tutti e due?"

"Basterà." 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top