I compaesani
In qualche ora, anche gli sfortunati che si erano persi la scena alla fontana furono informati dell'accaduto.
Tutti seppero di come il Cacciatore avesse sfidato il Costruttore, anche se l'aveva fatto in modo velato, per la maggioranza era chiaro che anche a lui, sotto sotto, la moglie del maniscalco interessava e parecchio.
Per loro, quel gesto di apparente cortesia, doveva per forza avere un secondo fine, altrimenti sarebbe stato uno sciocco a esporsi così tanto solo per pura galanteria; o meglio, nessuno di loro avrebbe agito così, senza avere un ritorno.
Gli altri uomini osavano desiderarla solo da lontano, per rispetto al Costruttore, l'uomo più ricco e influente del villaggio, che aveva puntato la preda da tempo e non intendeva di certo lasciarsela sfuggire.
Il Costruttore aveva abbastanza denaro da comprarsi donne e beni eppure, per principio, voleva che la donna più ammirata del villaggio fosse sua e ovviamente non si era scomodato a chiedere il parere di lei.
Lui era il Mastro Costruttore, riverito da tutti (principalmente per paura).
Aveva sotto di sé una decina di uomini che lavoravano per lui: di giorno sui cantieri, di notte a far razzie negli altri villaggi.
Così aumentava la fortuna del Costruttore anche grazie al pizzo che gentilmente chiedeva a tutti i commercianti del villaggio.
Bello essere amato in modo così spontaneo e veritiero. Ed era così che per lui, l'avrebbe amato presto o tardi anche la mamma di Rosso.
Il Cacciatore invece aveva sempre ammirato la donna dai capelli color del grano andando anche oltre il mero aspetto: per il suo modo di essere, tenace con lo sguardo così fiero anche quando, dopo la dipartita del marito, era costretta a recarsi in centro per compere o per prendere l'acqua.
Sapeva che era forte, doveva esserlo per forza per difendersi e difendere quel suo bambino particolare.
Che poi, quell'essere strano di lui, tanto spettegolato dagli altri, il Cacciatore non l'aveva mai veramente notato.
Forse perché quella mattina, la prima volta in cui aveva avuto l'occasione di parlarci direttamente, non ci aveva prestato attenzione.
Ripensandoci, quel bambino gli aveva parlato in modo normale, come un normale bambino, anzi, come un bambino con le idee chiare, particolarmente sveglio per la sua giovane età.
Forse era per quello che non aveva notato la gonnellina gialla sotto il mantello o forse l'aveva notata ma, memore delle parole della nonna di Rosso, se era comodo così, chi era lui per impedirgli di indossarne una?
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