Andrea corse verso la figura vestita a lutto, la vide entrare in una cappella.
Quando raggiunse il mausoleo vi si fiondò dentro ma gli occhi abbagliati dal sole non gli permisero di vedere bene l'ambiente interno.
Dopo pochi secondi la vista si abituò all'oscurità ed il ragazzo si rese conto di essere solo.
Rabbrividì al pensiero che forse stava impazzendo a causa del dolore; si affrettò verso l'uscita del cimitero.
Il giorno dopo si recò di nuovo in visita alla tomba di Elisa.
Non era riuscito a chiudere occhio per tutta la notte pensando a lei, sperava di trovare conforto e sollievo accanto alle sue spoglie.
Questa volta la porta della cappella era spalancata e la sua rosa era stata messa in un vaso posto al lato dell'epitaffio.
Di nuovo scorse, in lontananza, la ragazza bionda, vestita di nero.
Guardò la foto sorridente della sua amica e si voltò verso quella che pareva essere la sua apparizione.
Affrettò il passo verso quella giovane, questa volta riuscì a raggiungerla, si avvicinò guardandola bene in volto.
Il ragazzo scoppiò in lacrime.
"Elisa, sei proprio tu!" esclamò emozionato e le afferrò il viso tra le sue mani per provare a sé stesso che non era una visione.
Si avvicinò lentamente a lei, sempre più, con l'intenzione di baciarla.
Uno schiaffo ben assestato sulla sua guancia lo riportò alla realtà.
"Il mio nome è Laura." esclamò la ragazza.
PS: MI SCUSO PER I CAPITOLI CORTI MA SCRIVO DI SERA TARDI E PUBBLICO AL MATTINO PRESTO ED HO POCO TEMPO, QUINDI ALMENO CON POCO RIESCO A MANDARE AVANTI LA STORIA.
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