23: L'ombra (Parte 2)
Andrea era sdraiato sul suo letto nella penombra della camera e fissava il soffitto pensando a ciò che gli aveva detto l'amica.
Vedeva le immagini dei visi delle due sorelle, una di fianco all'altra: si assomigliavano è vero ma non erano identiche.
Pensò ad Elisa e sentì un vuoto immenso.
Quelle parole lo avevano messo in crisi.
"Sì, forse è meglio restare amici." pensò.
Una luce bianca rischiarò il tetto: era il suo cellulare, qualcuno stava chiamando.
Il ragazzo era stranito e spaventato:
"Il telefono è spento!" pensò e guardando alla sua sinistra scorse, nitida, illuminata dalla luce del display, Elisa.
La ragazza era ritta davanti a lui e lo fissava.
Andrea ebbe solo il tempo di riconoscerla, dietro la giovane apparve un'ombra scura che la circondò con le sue braccia facendola sparire, avvolta da una cappa nera, più nera della semioscurità che regnava nella stanza.
La radiosveglia suonò; era sintonizzata su una stazione che trasmetteva musica heavy metal.
Il ragazzo si svegliò di soprassalto, allungò la mano per spegnere l'allarme.
Era ancora buio, il display segnava le h 3:10 del mattino.
"Dio!" esclamò spaventato "Come mai si è acceso a quest'ora?" si chiese.
Si accorse di avere il viso bagnato di lacrime, le asciugò con le maniche del pigiama.
"Mio dio, no!"
Di fianco al suo letto c'era...
"Elisa!"
Guardò oltre e rivide l'ombra che avvolgeva l'immagine della ragazza facendola scomparire, come nell'incubo.
Il cellulare squillò.
Andrea lo prese e si mise in ascolto:
era lo stesso messaggio distorto che aveva nella segreteria, questa volta però, lo ascoltava in diretta.
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