"No papà, non dipende da te: è la registrazione che è venuta male." esclamò Laura.

"Per questo volevamo metterla sul computer." intervenne Andrea. " per cercare di comprendere questo strano messaggio ma occorre un'applicazione che possa velocizzare la voce."

"Allora siamo già a metà dell'opera!" esclamò l'uomo:

"Questo stesso programma è in grado di farlo."

Ai due ragazzi non pareva vero che tutto potesse risolversi così in fretta.
Il giovane guardò l'uomo con ammirazione.

                                 
***

"Grazie del passaggio!" disse Andrea ed uscì dalla macchina.

"Mi dispiace di non essere riuscito a decriptare il messaggio." si scusò il padre di Laura.

"Domani proverò a scaricare un'altra applicazione e ritenteremo, se per te è così importante."

Il ragazzo si sentì sollevato, forse non tutto era perso.

"Allora: a domani!" salutò fiducioso e si diresse verso il cancelletto di casa.

***

"Papà, a me è parso di intendere la parola "ciao", e tu? Cosa ne pensi?" chiese Laura mentre si dirigevano verso casa.

"Sì" rispose pensoso lui: " Forse è così, non ne sono sicuro al cento per cento, le voci si mischiavano."

"Quali voci? Ce n'è più di una? Io non ho notato nulla; solo quel timbro di donna che parla così lentamente da... Mi fa accapponare la pelle!"

"Allora non hai udito nemmeno le urla in sottofondo, verso la fine della registrazione?!"