Laura ed Andrea si scambiarono i loro numeri di telefono e di sera, la ragazza mandò un messaggio su whatsapp al suo nuovo amico:

"Non ho ancora trovato quel quaderno però sono sicura che abbia annotato da qualche parte i suoi sogni. Continuerò a cercare, ti terrò aggiornato. Ti mando alcune foto."

Allegate vi erano varie foto delle pagine del diario scolastico di Elisa.
Si trattava di disegni raffiguranti la sagoma nera di una persona incappucciata, la ragazza aveva usato la biro, dei pennarelli o dei pastelli, una matita scura... L'immagine del viso risultava sempre poco nitida e quasi del tutto occultata.

Una cosa era certa: Elisa aveva davvero un gran talento artistico; era riuscita a dare quasi un'anima a questa sua creazione inquietante.

"Sarà il soggetto dei suoi incubi." suggerì Laura.

"Forse hai ragione." le rispose.
Si diedero appuntamento al giorno seguente, sempre "al solito posto".

Andrea ebbe una notte agitata; sognò che questo essere enigmatico era in piedi accanto al suo letto e lo fissava.
Quando il mattino giunse, il ragazzo si sentiva uno straccio, come se gli avessero succhiato tutte le energie.

Spense l'allarme del cellulare e notò due nuovi messaggi:
"Telefonata persa, numero sconosciuto, h 3,10."
"Messaggio in segreteria del numero sconosciuto."

Andrea non aveva quel numero salvato nella rubrica così non richiamò né ascoltò il messaggio, dimenticandosi subito di questo episodio.

Nel pomeriggio il giovane rivide Laura al cimitero.

La ragazza gli disse che aveva passato una notte tranquilla, che aveva dormito e che alle tre non c'era stata alcuna manifestazione.
A quelle parole il ragazzo ebbe un flashback: si rivide nella sua camera con in mano il cellulare che leggeva:
"Chiamata persa, h3,10"

Mostrò i messaggi all'amica, la quale controllò il numero.
Guardò seria Andrea e gli disse:

"È il numero di Elisa..."

"Scarichiamo il messaggio!" propose il ragazzo, quasi facendo cadere dalle mani tremanti, il suo telefonino.