Prefazione
Da secoli il mandolino è l'emblema della musica napoletana nel mondo. Ed è proprio Napoli il teatro principale de "Il canto del mandolino", Napoli che capita nelle vite delle protagoniste per caso: Rosaria Salina e le sue figlie infatti vengono da Aci Trezza in Sicilia, dove i discendenti dei Malavoglia di Giovanni Verga vengono ancora visti come dei poveri disgraziati pari ai loro antenati, ma il loro marito e padre Calogero è scappato con l'amante napoletana Azzurra, nella città natale di lei.
Ma Napoli è anche la città dove Marisa, sorella minore di Rosaria, è riuscita ad affermare il suo talento di stilista, e dove le Salina si ritrovano, al loro arrivo, a ereditare Villa Gargiulo dalla defunta prozia Elisa.
La nobiltà partenopea è un mondo completamente nuovo e sconosciuto per queste simpatiche parvenu, che loro considerano come un riscatto nei confronti del fuggiasco uomo di casa, ma che è anche pieno di gente che le guarda dall'alto in basso, sbigottita dai loro modi spicci, dai loro caratteri forti, dalla particolare tendenza a comandare interpretabili come una primitiva forma di femminismo, ancora parecchio incompreso nella società italiana dell'epoca.
Perché anch'essa è protagonista del romanzo, insieme alla città del Vesuvio: gli Anni Cinquanta, specialmente gli ultimi del decennio, sono stati un periodo di grandi cambiamenti, al Nord come al Sud, in città come in campagna.
È il settembre del 1958, e tutta l'Italia canta "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno, soprannominato Mister Volare; il boom economico fa entrare gli elettrodomestici nelle case della gente di tutte le estrazioni sociali; gli imprenditori edili fanno costruire palazzi sempre più alti; ma le classi sociali sono ancora nettamente separate, le rigide regole del perbenismo ingabbiano soprattutto le giovani generazioni, e i self made man, ricchissimi e arroganti, siedono agli stessi tavoli dei nobili, che cercano di tenerseli buoni, negli hotel con le piscine a cielo aperto e nei circoli più esclusivi.
Eppure in quell'ambiente le Salina trovano degli amici e alleati nei fratelli Umberto, Renato e Alfonso Capuano: zelanti lavoratori e incrollabilmente fedeli alla buonanima di Donna Elisa, prenderanno a cuore le sorti delle protagoniste insegnando loro che possono anche fare altro a Napoli, oltre che mettersi sulle tracce di Calogero.
E che possono godersi il viaggio, senza pensare troppo alla meta.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top