Capitolo 14

Quella sera Teresa non riusciva a dormire: la pressione per la gara di matematica che si sarebbe svolta l'indomani la metteva in agitazione, nonostante Arturo l'avesse rassicurata più volte.
Assorta nei suoi pensieri, quasi non sentì bussare.
《Terè! Sono Marta!》esclamò la voce della sorella da dietro la porta.
《Marta! Non dormi?》chiese la ragazza.
《No. Non ci riesco. Mi fai entrare?》fece la maggiore.
La minore si alzò e le aprì la porta.
《Come mai nemmeno te ti addormentasti?》domandò.
《Perché un casino mi successe in questi giorni. Prima baciai Gennaro, poi Alfonso mi fece la scenata di gelosia, poi ancora si mise a uscire con Ambra...》elencò l'una.
《Ambra e Alfonso insieme? Miii, che storia!》esclamò l'altra.
《Ma che ci trovarono mai in quella là? Sembra un'alice sotto sale, e poi senza carattere è...》sottolineò la prima.
《Ma non è che sei gelosa?》la stuzzicò la seconda.
《Io? Gelosa di idda? Ma scherzasti?》saltò su Marta.
《Dicevo soltanto... Altrimenti non te la prenderesti così a male...》le fece notare Teresa.
《Io non la prendo a male. Benissimo sto. Piuttosto, pensa a te e alla tua gara, se non dormi altro che vittoria, i sonni ti ci farai sul foglio!》affermò la maggiore, uscendo stizzita dalla stanza.
La minore fece spallucce: sua sorella avrebbe potuto fare finta di niente all'infinito, ma la verità era che si stava affezionando ad Alfonso, e che era gelosa se lui usciva con Ambra.

                                 ***

La mattina dopo si sarebbero svolte le gare di matematica, e nella sala delle conferenze dell'Istituto del Sacro Cuore l'allargata famiglia Gargiulo-Salina-Ferrante-Filangieri al gran completo aveva occupato diversi posti in prima fila, tra gli sguardi sorpresi della gente, che trovava assai strana tutta questa sintonia tra Rosaria, Calogero e Azzurra dopo che la loro rissa era finita sui giornali poco tempo prima.
《Vedrai come sarà brava Teresuzza nostra!》sussurrò Calogero all'orecchio della moglie.
《Se vince》sentenziò quest'ultima.
I banchi vuoti di fronte alla platea aspettavano di essere riempiti dai concorrenti.
Prima di entrare, Teresa confidò per un'ultima volta ad Arturo tutta la sua agitazione.
《Guarda, c'è tutta la mia famiglia! Mi prenderà il panico e farò una figuraccia...》si lamentò.
《Teresa, guardami negli occhi: vedrai  che andrà tutto bene》fece il ragazzo prendendole il viso tra le mani e baciandola. La giovane rispose al bacio.
Poi sorrisero un po' imbarazzati e lei entrò con gli altri concorrenti in sala, tra gli applausi di incoraggiamento.
Il preside spiegò le regole della gara, poi furono passati fogli, penne e calcolatrici, e la competizione iniziò.

                                 ***

Quando i partecipanti ebbero consegnato gli elaborati scritti, si sedettero con le famiglie, mentre la commissione si riuniva per vedere e correggere i fogli, e successivamente decidere il vincitore.
《Era difficile, Terè?》le chiese Marta.
《Non troppo. Il giusto》rispose l'interessata.
《Secondo me ti sbagli a essere tranquilla accussì. Gli altri molto bravi sono...》osservò Rosaria.
《Non darci troppo retta a tua madre, pessimista è... Sei stata bravissima!》la rassicurò Calogero.
《Già, Calogero me lo dice sempre che tieni una capa brillante, e che ti sei imparata molte cose da sola》aggiunse Azzurra.
Rosaria le lanciò un'occhiataccia e Marisa, che capì la situazione, intervenne subito dicendo: 《Guardate, la commissione!》
E infatti il gruppo di esaminatori stava entrando, con una busta dove dentro c'era il nome del vincitore.
Mentre si sedevano, Teresa guardò due file più dietro, dove sedeva Arturo: il ragazzo agganciò lo sguardo di lei e sorrise. Teresa ricambiò.
Il preside prese la parola.
《Abbiamo il nome del vincitore》disse aprendo la busta 《anzi, una vincitrice...》aggiunse e Teresa ebbe un tuffo al cuore.
《La vincitrice della gara di matematica 1958 dell'Istituto del Sacro Cuore è Teresa Gargiulo!》decretò.
Un boato si alzò dalla prima fila: i familiari della ragazza cominciarono a urlare di gioia, perfino Rosaria che era la più scettica.
《Sei la più brava di tutte! Mia figlia è un genio!》si vantava.
Teresa era stordita ma felice: finalmente sentiva di aver trovato il suo posto nel mondo, e quel posto era il sapere, la conoscenza.

                                 ***

Andarono a festeggiare tutti a villa Gargiulo: quando i Capuano e gli altri dipendenti videro Rosaria, Calogero e Azzurra nella stessa comitiva, credettero di avere le allucinazioni, ma poi Renato capì e disse: 《La signorina Teresa ha vinto 'a gara 'e matematica!》
La felicità durò per tutto il giorno, tra cibo, bevande, brindisi e progetti per il futuro.
《Rosà, Teresa ora dovrà fare perlomeno l'università!》esclamò Calogero.
《Ci si penserà》 fece lei, ma in fondo era il suo modo di dire sì: quella sua figlia di mezzo era troppo intelligente per non essere valorizzata.
《In realtà devo ancora decidere quale facoltà prendere, ma pensavo a ingegneria》ammise la ragazza.
《Nostra figlia una dottoressa!》continuò Calogero gioiosamente.
《Anche io voglio continuare a studiare!》si aggiunse Angela.
《E certo che devi continuare!》fece Rosaria intenerita.
Nonostante le attenzioni e i festeggiamenti, Teresa aveva la testa altrove: pensava ad Arturo, al bacio che si erano dati prima che lei gareggiasse. Era il suo primo bacio, l'unico che avesse mai dato in tutta la sua vita.
E adesso non vedeva l'ora di rivederlo.

                                 ***

Quando Calogero e Azzurra se ne furono andati le Gargiulo decisero di riposare un po', ma a un certo punto suonò il campanello.
《Miii, e chi può essere a quest'ora?》commentò Rosaria.
《Nu 'o saccio, donna Rosà, l'amm a vedè!》rispose Umberto andando ad aprire la porta.
《Don Gennaro!》esclamò vedendosi davanti il giovane artista.
《Don Umberto... C'è tutta la famiglia al completo?》chiese il ragazzo.
《Ovviamente, sono in salone. La signorina Teresa ha vinto la gara di matematica!》spiegò l'idraulico.
《Complimenti! Allora buono che ci sta già l'aria di festa, per quello che devo dire...》fece Gennaro.
Capuano lo accompagnò in salone, e Marta appena lo vide scattò in piedi.
《Gennà! Ma come mai qui a quest'ora?》domandò correndogli incontro e baciandolo.
《Sono venuto a fare un annuncio. Intanto complimenti per la gara, Teresa》cominciò Esposito, rivolto all'interessata.
《Grazie, don Gennaro》rispose quest'ultima.
《E ora arriviamo al succo della serata. Marta, noi ci siamo conosciuti per caso, ma io più che di caso parlerei proprio di destino. Mi hai sconvolto la vita, mi hai fatto capire che l'amore non è un venticello, ma nu tornad!》continuò lui.
Tutti risero a quella battuta.
Intanto Alfonso arrivò in quel momento: era uscito con Ambra e nel tragitto aveva saputo della vittoria di Teresa, per cui aveva in mano un vassoio di babbà.
《Ma me l'hai anche resa più bella, quindi, con la benedizione di tutti io ti chiedo: Marta Gargiulo, mi vuoi sposare?》domandò Gennaro emozionato.
Tutti trattennero il fiato. Ad Alfonso per poco non cadde il vassoio.
《Sì! Sì, lo voglio!》esultò la ragazza, saltandogli al collo. Gli altri applaudirono.
Una volta che si sciolse dall'abbraccio, Marta si accorse di Alfonso.
《Oh, ciao Alfò. Dove te ne andasti oggi, che non ci stavi?》commentò.
《Ero uscito con Ambra e ho saputo che tua sorella ha vinto 'a gara 'e matematica》rispose lui asciutto. Poi, rivolgendosi a Teresa: 《Complimenti, signorina Terè. V'aggio purtat nu presente...》
La ragazza scartò il vassoio.
《Oh grazie, Alfò》fece.

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