9.

- No no no ! Possibile che non vada mai bene ? -

Insoddisfatto, il Fossegrimen tornò alla propria forma originale frustrato rischiando di strapparsi i capelli nel gesto. Preoccupato, Fabio si alzò dalla riva e lo raggiunse prendendo il suo volto fra le mani per assicurarsi che non si fosse fatto male.

- Grim, sei davvero impossibile... Suoni così meravigliosamente eppure non sei mai contento -

- Tu non capisci... tu non mi hai sentito suonare al meglio ! Vorrei solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me in questi anni, ma non posso... -

Grim affondò il viso sulla spalla del castano ed iniziò a piangere, si perse nell'abbraccio e si lasciò accarezzare. Il giovane non capiva quella reazione, il Fossegrimen non aveva motivo di reagire così, ogni sua nota sapeva scaldargli il cuore e non abbandonarlo mai. L'altro però aveva un grande vuoto dentro, un segreto che, anche dopo tutto quel tempo, ancora gli avvelenava l'anima.

- Una volta, il mio strumento non era parte di me ... Era un violino, lo avevo decorato io stesso. Suonandolo potevo dar voce alla foresta, al vento e all'acqua. Agli umani che erano in grado di udire la mia melodia, in cambio di cibo, insegnavo la mia arte ... - singhiozzò amaramente separandosi dalla stretta dell'altro.

- Dov'è finito il tuo violino ? Se riuscissi a riportartelo potresti suonare di nuovo come un tempo e saresti felice ! -

- È distrutto - scosse la testa Grim affranto - L'ho distrutto io stesso dopo che il mio ultimo allievo mi tradì ed ora, a causa del mio gesto avventato, non potrò mai ripagare la tua gentilezza Fobos ... Perdonami -

Il Fossegrimen si alzò pieno di mortificazione, incapace di incrociare lo sguardo dell'amico. Fabio non fece fatica a comprendere quelle emozioni, ormai conosceva l'altro fin troppo bene. Era evidente che si trattasse davvero di un grosso fardello, doveva fare qualcosa per alleggerirlo. Abbattuto nel vedere tanta tristezza negli occhi di Grim, il ragazzo riprese ad abbracciarlo e gli accarezzò il viso donandogli un bacio leggero sulle labbra. Quel lieve gesto di dolcezza riportò i magnifici occhi cristallini a specchiarsi nei propri.

- Troverò una soluzione Grim, credimi. Tu mi hai aiutato più di quanto pensi ed ora io voglio fare lo stesso per te -

- Fobos io ... - drizzando le orecchie a punta, la creatura si voltò verso la parete di roccia - Tuo padre, ti sta chiamando -

- Torno presto, ma tu nel frattempo cerca di non buttarti giù, va bene ? -

Annuendo, il Fossegrimen lo lasciò andare e così Fabio uscì dalla grotta e corse verso casa a perdifiato, sicuro che non sarebbe stato facile spiegare a suo padre come mai avesse i pantaloni zuppi e le guance in fiamme. Il genitore lo aspettava in piedi sul retro della casa, sembrava felice, probabilmente aveva delle buone notizie da dargli.

- Non mi va nemmeno di sgridarti per essere entrato nel lago inzuppandoti -

- Posso spiegare, dico davvero -

- Non serve che cerchi delle scuse. Ho delle fantastiche novità da darti ! - sorrise - Ho riavuto il mio vecchio lavoro, torniamo in città ! -

Fabio perse il sorriso e sbiancò.

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