Chapter 16 Pt.1


Canzone per il capitolo: Charlie Puth ~ Dangerously

https://youtu.be/TBXQu8ORnBQ

Mathias si allontana con le mani ficcate in tasca e fischiettando. «Dobbiamo continuare il "lavoro di gruppo."» Accentua l'ultima parola malizioso e io arrossisco debolmente.

I miei gemiti di piacere riecheggiano ancora nella mia mente, ma la voce di Mathias distrae i miei pensieri malsani. «Oppure vuoi apprendere qualche nuova nozione riguardante-»

Leggo il desiderio famelico che brulica nei suoi occhi e lo interrompo incamminandomi verso di lui. «Scelgo per la prima opzione.» Lo sorpasso e avverto le mie guance farsi purpuree per la vergogna.

«Miss. Purità non si smentisce mai.» Fa lui con aria annoiata.

Mi precipito a scendere il primo scalino e nel contempo mi giro calamitata dalla potenza di quello sguardo.

Lui si lascia andare in un debole sorrisetto e mi rigiro cercando di reprimere l'ilarità. È questo effetto che Mathias mi provoca: confusione allo stato puro.

Decido di interrompere il lavoro di gruppo poiché con quegli occhi poggiati addosso mi risulta alquanto difficile riuscire a concentrami su una traduzione di latino. Quando glielo comunico lui assume un'espressione mista tra dispiacere e sollievo.

Ti sei concessa a lui di nuovo. Mi ricorda la vocina della coscienza.

«Allora possiamo anche andarcene.» Constata drizzandosi sulla sedia e indossando il suo cappuccio.

Non riesco a resistere all'idea di restare a contemplare quelle labbra, le stesse che mi hanno fatta prigioniera poco fa al piano superiore.

I suoi capelli lisci si ammassano sulla fronte oscurandogli gli occhi. Calo lo sguardo, poiché avverto il fuoco divampare.

Forse sarebbe meglio che trovassi un metodo per spegnere le fiamme che avverti dentro. Lui fa di te quello che vuole. Sofia, apri gli occhi e non farti abbindolare.

«Sì, credo sarebbe meglio.» Raccatto il mio zaino mettendolo in spalla e mi appresto a sorpassare la fila di banchi occupati dai ragazzi. Nella biblioteca aleggia il silenzio, e ora il suono dei miei passi si espande rumoreggiante.

Ida drizza il capo vigile come una giraffa.

«La bibliotecaria sembra Crudelia De Mon tinta di arancione e con qualche chilo in più.» Mathias fa una battuta e io scoppio in una fugace risa per poi mettermi le mani davanti alla bocca.

Ida mi scruta arcigna arricciando il naso e sistemandosi gli occhiali. Arrivata alla porta d'ingresso la saluto, ma il soprannome che le ha appioppato Mathias mi risalta alla testa.

«Sei crudele.» Gli dico una volta che lui ha chiuso l'anta di vetro della biblioteca.

«Però hai riso.» Ribatto lui serio.

«È il tuo viso che mi fa ridere.» Cerco ci trovare una scusa, ma lui mi spiazza.

«...E le mie mani godere.» Impiego circa quattro secondi a riprendermi della sua stoccata e reagisco tentando di assestargli una sberla, ma i suoi riflessi sono prontissimi.

«Devi imparare ad essere più veloce nei movimenti.» Mi redarguisce con uno sguardo profondo. Le sue dita sono attorcigliate intorno al mio polso, e tento di liberarmi alzando l'altro braccio libero, ma lui blocca anche quello.

«Non sopporto le battute sul sesso.» Mi spremo dimenandomi.

Sono una posizione imbarazzante. Entrambe i miei arti sono bloccati e muovendomi sono l'incarnazione di una foca spiaggiata.

Lui non sorride, tutt'altro, mantiene un'espressione seria e comincia ad avvicinarsi al lobo dell'orecchio.

Avverto il suo fiato, le sue labbra avvicinarsi e uno spasmo mi coglie impreparata. «Ma ti piace il sesso.» Mormora suadente.

E la sinfonia della sua voce si insidia nella mia testa come una potenza devastante.

Riesco ad approfittare del suo attimo di esitazione e mi libero dalla presa che esercitava sui miei polsi. Non lo rispondo, ma appena mi volto non posso far altro che sorridere.

«So che stai ridendo.» Pronuncia alla mia spalle e io mi affretto a scendere con la scalinata della biblioteca.

La situazione ti è sfuggita di mano. Ti ricordo che sei ancora fidanzata con Alberto. Mi suggerisce casta la vocina coscienziosa. E proprio dopo la sua manifestazione il mio cellulare emette degli squilli; lo estraggo dalla tasca e intravedo la foto di un Alberto dormiente.

«Sofy, sto tornando da Milano.» È in autostrada poiché è possibile udire le folate di vento riprodotte dalle macchine che sfrecciano.

«Mi sei mancato.» Falsa! Ipocrita! Hai passato il tuo tempo con il ragazzo alle tue spalle dimenticandoti completamente del ragazzo d'oro con cui sei a telefono.

«Anche tu. Mi ha contattato Max poco fa e mi ha proposto di andare al cinema. Ha aggiunto che se verrai anche tu allora verrà anche Serena.»

«Va bene per me.» Ho qualche remora.

Vorrei passare tutto il tempo con quelle iridi grigioverdi, ma il senso di colpo mi sta logorando e quindi sono costretta ad accettare.

Non posso più continuare a raccontargli menzogne, devo confessare ad Alberto che la nostra relazione deve essere interrotta, e se stasera se ne presenta l'occasione lo farò.

Sei una scapestrata! Ti lasci alla spalle la certezza e ti imbatti in una terra ignota e piena di insidie. La coscienza è furibonda.

Gustavo questa decisione fin quando i tuoi occhi si sono posati su quelli di Mathias. La vocina malefica risponde alle accuse.

Sento che Alberto ha un attimo di tentennamento. «Hai una voce abbattuta, ti è successo qualcosa in famiglia?» Domando lui ingenuo. Sono afflitta e la bonarietà di Alberto mi distrugge.

«No, sto bene. Sei diventato troppo sospettoso.» Tento di fuorviare il discorso ridendo.

Una Fiat Fullback accosta al margine del marciapiede riproducendo uno stridere di freni. Poco dopo il finestrino opaco di abbassa e compare la pelle scura di Raoul. L'avrà chiamato Mathias. Lui mi saluta sventolando la sua mano e io ricambio goffamente.

«Albe, ora sto andando a casa, ti richiamo appena arrivo. Ti amo.» Il mio "Ti amo" è meschino.

«Anch'io.» Risponde sincero riagganciando.

Non ti conoscevo affatto, Sofia e spero che Mathias ti faccia passare le pene dell'inferno. La vocina della coscienza è indignata e anch'io con lei.

Non ho la più pallida idea verso quale direzione la mia vita sta proseguendo; un ciclone ha sovvertito le regole e mi domando se ci siano essere umani a resistere a un'ondata di emozioni così potenti.

«Tutto bene, Sofy? Vuoi un passaggio?» Mi domando Raoul quando sono in procinto di scendere l'ultimo scalino. Il ritmo a cadenza dei passi di Mathias alle mie spalle disturba il mio udito.

«No, grazie. Sono a pochi metri da casa.» Gli sorrido rifiutando il suo invito. «Io mi avvio, il sole sta cominciando a tramontare.» Proseguo e Mathias si piomba al mio fianco. L'aura che sprigiona soppianta i miei neuroni e il suo odore, soffice e assuefacente, si espande immediato nell'aria.

«Spronati a non pensarmi mentre cammini, altrimenti potresti inciampare.» Si esibisce spavaldo e dalla mia bocca parte una smorfia.

Lo detesto quando si comporta in questo modo, ma quando il suo odore si allontana dal mio olfatto, rimango delusa. Mi ha liquidata con una delle sue frase ad effetto, mentre io vorrei che lasciasse le sue labbra bagnate sulle mie cosicché la notte potrei ancora assaporare la sua fragranza.

Svegliati, Sofia. Sta vivendo una favola e la favole prima o poi sono destinate a terminare.

Mathias sgattaiola in auto. Desidero che si giro e che mi lanci una delle sue occhiate che tanto mi piacciono, ma non fa nulla di tutto ciò e io rimango impalata come la statua di Garibaldi.

Raoul mi saluta di nuovo e io ricambio corrucciata in volto.

Ancora una volta ho lasciato che Mathias si impossessasse del mio corpo lasciandomi convincere dai suoi ammalianti modi di carpirmi.

Nel breve tratto che percorro per recarmi a casa decido di infilzarmi le cuffiette nelle orecchie e di inserire "Dangerously" di Charlie Puth. Mi soffermo su una strofa e percorro la strada più lunga per arrivare a casa.

Cammino e non faccio altro che soffermami su questa frase: "You've awoken me, but you're choking me..." sì... È proprio quello che mi sta facendo Mathias: mi ha risvegliata con un mare di emozioni, ma adesso mi sta trascinando verso il fondale soffocandomi.

[SPAZIO AUTRICE]

Ragazze, ho diviso il capitolo in due parti poiché usciva una roba abbastanza lunga. 😂😂

Credo che posterò la seconda parte domani, poiché la sto ultimando e vi anticipo che ci sarà movimento. 😈😈

Vi è piaciuta questa prima parte? Fatemi sapere cosa ne pensate.

Vi ringrazio ancora per il vostro supporto. Siete fantastici. 😍😍😍 Non immaginavo che la storia venisse seguita da così tanti utenti e non so come sdebitarmi 😊 Grazie

-LaVoceNarrante.💙

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