Chapter 14
Ho evitato che Serena si suicidasse ma per un attimo ho pensato che il suo unico desiderio fosse porre fine alle sue sofferenze.
Poco dopo il nostro lungo e intenso abbraccio, Bianca, sua madre, si è intrufolata nella stanza gettandosi fra le braccia della figlia.
Max ha avuto vergogna di mostrare le sue lacrime e così si è girato pulendosi il viso frettolosamente, ma io l'ho colto in flagrante.
Mia madre, invece ha voluto esporre il suo giudizio dicendo a Serena che aveva ancora troppi ragazzi da far ammattire. Abbiamo riso un po' tutti. La mamma è una vera professionista a cogliere il momento esatto per far subentrare il suo lauto senso dell'umorismo.
Siamo rimaste a casa di Serena sino all'ora di cena, poi siamo tornate a casa. La mamma non ha fatto altro che ripetermi: "Sei proprio hai intenzione di suicidarti non farlo da un palazzo, ma va' sull'Himalaya.» Sono rimasta sbigottita ma alla fine siamo scoppiate entrambe in un momento di ilarità.
Ho dovuto lavarmi e ho rimuginato – sotto al caldo e paralizzante getto d'acqua calda – che questi giorni sono stati i più intensi della mia vita. Non ho avuto neanche uno scorcio di tempo da dedicare a me stessa poiché tra Mathias e Serena la mia testa è nel pieno di una ribellione.
Alberto mi ha chiamata e gli ho raccontato tutto ciò che mi è accaduto nella giornata di ieri (omettendo che Mathias si è infilato nelle mie mutandine). Mi sono sentita come un verme, ma non ho avuto il coraggio di confessargli la verità.
Sono davanti allo specchio e noto un cambiamento. Quasi non riconosco la persona che sto osservando. Ho il viso affranto e il mio primo pensiero stamattina è volato a Mathias. Come mi comporterò? Non ne ho la più pallida idea. Le miei iridi sono un oceano in tempesta ma forse anche un po' inquinate.
Sì, Mathias ti ha inquinata. Ha cosparso una goccia di petrolio nella tua anima e ora tu sei rimasta intrappolata proprio come un uccello marino. Protesta la coscienza.
Il telefono vibra sulla credenza in marmo maculato e il nome di Serena appare del mio dispaly. Capisco che mi sta aspettando giù e raccatto in fretta e furia i libri di testo da portare a scuola.
Saluto la mamma e raggiungo l'auto di Serena. Mi chiedo perché abbia deciso di ritornare a scuola il giorno dopo essere sfuggita da un istinto suicida.
Le sue pupille mi seguono.
«Buongiorno mia cara amica, cosa ti turba?» Domando stranita chiudendo la portiera.
Serena butta lo sguardo sui libri che tengo in grembo ed io faccio un segno di diniego con la mano. «È una lunga storia.» Aggiungo e lei diventa ancora più confusa.
«Beh, dopo che ho sfidato la morte credo che mi sia dovuto sapere perché non hai la tua cartella.» Dice lei ritraendo il collo e i suoi occhi fanno trasparire il barlume di curiosità che li accende.
È questa la Serena che conosco, la versione di ieri spero non mi si pari mai più davanti.
Mi sorprendo di quanto una persona possa cambiare nell'arco di un giorno. Perché non accade anche a Mathias?
«Lui, quando se ne andato ha portato con sé anche il mio zaino.» Le confesso con una nota dolente nella voce e Serena accelera di sbotto.
«Oddio, Sere. Ti prego, rispetta i limiti di velocità.» Strizzo gli occhi allacciandomi la cintura e libri si riversano sul tappetino di gomma con un tonfo sordo.
«Scusami. Dimentico che sei insofferente alla velocità. Ora però voglio sapere chi è questo Lui, in sottoveste da stronzo?» Svolta a destra e un perpendicolare raggio di sole mi abbacina la vista.
Timorosa, raccolgo i libri posizionandoli tra le mia gambe e mi faccio scherno con l'avambraccio proteggendomi dalla luce mattutina.
«Mathias.» Sibilo.
Le labbra di Serena si spalancano ed è costretta a frapporsi un mano davanti alla bocca per lo sbigottimento. La sento che reprime una risata.
«Smettila.» L'ammonisco e Serena ridiviene seria.
«NON CI CREDO.» Si ostina lei tenendo fra le mani il volante e dondolandosi avanti e indietro per l'euforia.
«Ma sei felice? Se ne andato con il mio zaino e tu hai questo reazione?» Domando io risentita.
«Tu, Sofia la santarellina che crede nel principe azzurro, hai tradito Alberto con Mathias, il nuovo arrivato della nostra classe? Mi stai prendendo in giro.» Serena mi sta facendo uscire fuori dai gangheri.
«Sì, io e sono una persona orrenda poiché Alberto desiderava il mio corpo da tempo...» Mi precipito a dire.
«OH MIO DIO... Mi stai dicendo che Mathias ha spazzato via la regnatela che avevi fra le gambe?» Serene è letteralmente in delirio.
«Sei sempre la solita cafona.» Le rispondo mettendomi a braccia conserte.
«Immagino che avrai provato la sensazione della lingua sul-»
«NO! Per l'amor del cielo. Che schifo.» Corrugo la fronte assumendo un'aria sdegnata
«Allora meglio che non ho testato la tua fiamma. Sarebbe stata una delusione.»
«Ma non ho detto questo. È stato bravo, mi ha fatto sentire pochissimo dolore... Che imbarazzo parlare di questi argomenti.» Mi porto una mano sulla fronte scuotendo la testa.
«Ti è piaciuto vero? Ora fai parte anche tu del club delle Sverginate.» Serena mi dà di gomito e io le assesto uno sberla sulla spalla. «E io che volevo suicidarmi. Non sapevo cosa mi perdessi.» Divento paonazza rivolgendole un'occhiataccia. Comincio già a pentirmi per averle rivelato la verità.
***
Serena parcheggia la sua auto e insieme ci incamminiamo verso la nostra aula. Quasi tutta la classe è presente.
Avvisto all'ultimo banco Max e al suo fianco c'è lui, Mathias. Appena sorpasso la soglia incontro il suo sguardo, ma adirata, lo distolgo un secondo dopo.
È il mio fabbisogno giornaliero, ne ho bisogno. Ti ha solo usata.
«Guarda Sofy, il tuo leggendario zaino.» Serena inalbera la mia cartella nera acuendo il suo tono. Ha urlato di proposito per farsi notare da Mathias.
Max l'ammira e lei ha un attimo di tentennamento, forse ancora non si è ripresa per la faccenda di ieri. Il padre di Serena aveva offerto dei soldi a Max, purché lui restasse in silenzio, ma ha rifiutato giurando che sarebbe rimasto un segreto.
Prendiamo posto e il professore Girolamo si appronta a sedersi pimpante e con un sorriso a trentadue denti. Il suo viso è popolato da foruncoli grandi come vulcani e la sua calvizia gli ha permesso di accaparrarsi il soprannome di "Mister Bruttezza" appioppatogli da alcuni studenti.
«Salve, ragazzi.» Esordisce guardando le finestra; dopodiché appoggia la sua borsa da lavoro sulla cattedra e comincia a fare l'appello.
«Allora... Mentre mi accingevo a recarmi in classe ho estrapolato un'idea dalla mia mente.»
«Professore le sue idee sono pericolose.» Rispondo Max dall'ultimo banco. Devo desistere a guardare avanti anche se la tentazione di osservare Mathias è succulente. Ma resisto. Lui mi starà guardando?, oppure se ne fregherà di me?
«Bella giornata, vero Massimiliano?» Il professore Girolamo divaga come sua abitudine. È un tipo strano.
«Certo, prof.,» Risponde Max appoggiandosi con il gomito al termosifone.
«Stavo dicendo... Prima della cortese interruzione di Massimiliano, che vorrei alleggerirvi il carico di lavoro da fare a casa.» Riprende il professore.
«Prof., potrei svenire dopo questa frase.» Soggiunge Giulia , la ragazza in carne al primo banco.
Serena copre la visuale. Potrei lanciargli uno sguardo, uno soltanto; lo faccio, ma una vampata di fuoco mi coglie impreparata e salto quasi dalla sedia.
Mathias mi stava guardando ed ha notato che mi sono voltata verso di lui. Fingo di seguire il professore. Perché mi fissa? Il battito aumenta.
«Sofy, ti teneva d'occhio.» Mormora Serena avvicinandosi al mio orecchio.
Non so cosa mia stia prendendo, ma nutro timore a voltarmi verso di lui. I suoi occhi mi mettono in soggezione eppure dovrei essere incazzata nei suoi confronti e lo sono, ma non nel modo che vorrei.
«Non mi interessa.» Mento indifferente ma Serena ha un'espressione sornione dipinta in volto. Non riuscire mai a mentirla. Non devo più girarmi verso di lui, però l'idea di incrociare quegli occhi dà dei pizzichi alla mia mente. È il colore che fa di me una fervida ammiratrice
Stupida! Non ti è bastata la lezione di ieri? Mi interpella la coscienza.
«Giulia, c'è sempre da lavorare, non temere. Considerando che abbiamo un nuovo arrivato vi assegnerò un lavoro di gruppo. Mathias, giusto?» Lo addita il professore. È la mia occasione.
«Sofy, non fare gli occhi a cuoricini. Devi essere indifferente.» Mi rimbecca Serena.
«Non stavo guardando lui, seguivo il professore.» Faccio una scrollata di spalle.
«Ma se hai dei cuoricini al posto degli occhi...»
«Piantala.» La ammonisco indispettita. Non ho gli occhi da innamorata, voglio soltanto valutare il suo comportamento.
La tua amica ha ragione, cara Sofia. Non puoi stare un secondo lontano da lui, che avverti la sua mancanza. Mi mancava la vocina malefica.
«Allora...» Il professore scorre il dito sul registro mentre io intimo Serena a fare silenzio. Siamo una classe numerosa e di certo non verrò sorteggiata io. C'è la sicurezza matematica. «Sofia!»
«No prof., n-non p-posso.» Balbetto inventandomi mille scuse. Il professore Girolamo assume un'aria stralunata. Non poteva farsi gli affaracci suoi?
«Per me va bene.» La voce stentorea di Mathias si propaga in tutta la classe. Che faccia tosta! Ora non posso tirarmi indietro altrimenti farò la figura della sfigata.
«Il lavoro per quando va consegnato?» Domando vaga e sulle mie.
«Per domani. Sofia, avrai anche l'occasione di approfondire la conoscenza di Mathias.» Aggiunge il professore e le mie guance diventano purpuree. In questo momento vorrei fuggire dalla classe.
«Il prof., non sa che la conoscenza è stata già approfondita e anche in profondità.» Serena emette la sua battuta sottovoce e io le riservo uno delle occhiatacce più lugubri della storia.
La mia attenzione ricade intenzionalmente su Mathias e lui sfoggia un ghigno sarcastico.
Mi irrita ma allo stesso tempo il suo sorriso apre le porte del mio cuore.
[SPAZIO AUTRICE]
10 000 mila visualizzazioni, vi rendete conto? Non so come ringraziarvi 😍 siete fantastici.
Il Professore malandrino ha assegnato un lavoro di gruppo e il destino ha voluto che il nome di Sofia venisse sorteggiato con quello di Mathias. Cosa succederà? 😌😌
Vi aspetto più calorosi che mai al prossimo aggiornamento😍😘.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo nei commenti 😊😊
- LaVoceNarrante 💙
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