pagine e pagine
Mi ripiego su me stessa come carta straccia
sono il quaderno di un rimandato a vita
ho pagine bianche come la neve
pagine di vetro in cui specchio il mio narcisismo
ho pagine bruciate, insanguinate, su cui tutti si sono tagliati le dita
ho pagine su cui ho fatto cadere tutti i miei colori, creando un arcobaleno distorto
ho pagine di poesie, scritte tra le righe, sui margini, negli angoli stretti fino a togliere fiato
ho pagine sporche, su cui ho scritto fantasie perverse, su cui ho tratteggiato l'onda del mio ventre e la volontà del mio sesso
ho pagine ordinate, simmetriche, in cui non si sbaglia una parola, od uno spazio quasi fino alla fine, dove il delirio di un perfezionista ha scarabocchiato la propria angoscia
ho pagine in pena, bagnate di lacrime e pioggia, su cui ho pianto la mia solitudine, il mio abbandono...
ho pagine gentili dove ho scritto il nome di ogni cuore che ho custodito, quello di ogni volto a cui ho sorriso
ho pagine malate, rivoltanti, e liste nere di vittime mie ma non a mie spese
Ho pagine antiche, sottili che a respirarci sopra sgretolano nel tempo, che chiedono solo delicatezza
Ho pagine dove mi disegno e ridisegno, dove il mio ritratto viene descritto a parole, colori, suoni. Dove il mio volto si spezza e cambia dimensione. Dove l'ideale non è mai raggiungibile, tanto meno chiaro. Dove certi giorni mi cancello il volto, ed altri lo coloro con soddisfazione.
Ho pagine e pagine
pagine e pagine
Sono fatta di pagine e pagine
Un intero volume
caotico e fitto
di pagine e pagine
che sfoglio sotto il peso del mio lenzuolo
che sfogli sotto il peso del tuo
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