La mia solitudine ha il sapore di un cuore spezzato sotto la pioggia, tra i sentieri di un parco dimenticato.

Ha il sapore del calore bollente di una scaldina, quando fuori l'inverno gela. L'aspetto del soffitto bianco, scomoda come il pavimento, a pancia in su.
Ha la sensazione di perdita, luci led blu, per intrappolare la tristezza, e balla sulle note di qualche canzone intensa, che brucia di emozioni contorte tra la disperazione e la ricerca.

La mia solitudine ha il colore nero del buio, nello stanzino in cui nascondevo le mie fragilità. Ha una lama affilata, che prende la pelle tra le proprie dita e affetta. Ha il sapore del sangue sul braccio della mia adolescenza. E la soddisfazione di un bel voto studiato la notte stessa, giocando ad ignorare le cicatrici. Si legge sui polsi perché urla, compone parole d'odio e scherno.

La mia solitudine ha il sapore della gioia, cantanta a squarciagola sul tetto di un palazzo di città. Ha l'odore umido e sporco dello smog, fresco della notte. Brilla delle stelle e scorge orizzonti, nasconde lacrime ed emozioni dietro le nuvole, singhiozzando note piccole e spaventate a piene polmoni.

La mia solitudine ha la durezza di un sogno mancato per un pelo, di uno scivolone ad un passo dalla vetta e la caduta. Ha i singhiozzi di una bambina che non sa come si cresce. L'onore di un suicida per orgoglio che preferisce la morte alle rovine di un desiderio.

Ha la consistenza dell'acqua bollente sulle gambe stanche, delle lacrime, dei singhiozzi trattenuti alle tre di notte per non infastidire a voce alta. La stessa canzone riascoltata in loop, alla ricerca di un posto familiare tra le strofe ripetute.

Palpita di rabbia ed odio per se stessa. La mia solitudine si odia, si incolpa, si punisce. Implode, si distrugge senza mai sparire. Distrugge tutto intorno a sé, corre alla ricerca di controllo e compagnia. La mia solitudine si sgretola e rimonta, prende fuoco ed intossica, piove, affoga ed infiamma.
La mia solitudine è voragine, è tempo, lento e nauseante, che quando passa torna e non passa mai. Che illude per un domani diverso, ma passa e non passa mai.