Capitolo 13
ERIKA
Non ero spaventata, terrorizzata.
Quando avevo accettato di tornare con Ellison non avevo calcolato, o meglio pensato, alla parte in cui Zayn era un vampiro.
E avevo cercato di togliermi dalla mente anche la parte in cui sua sorella mi aveva detto che Zayn non stava bene e che, probabilmente, non era lo stesso ragazzo con cui avevo avuto a che fare una settimana prima.
Mi dicevo che sarebbe andato tutto bene, che non sarebbe successo nulla...non mi sarei mai aspettata di vedere Zayn in quel modo: occhi rossi e canini allungati; non era stato tanto il suo aspetto ma quello che aveva fatto! Si era lanciato contro Ellison ad una velocità senza eguali e l'aveva sbattuta a terra con una forza incredibile.
Se lei non fosse stata una mezza vampira sarebbe morta solo per l'impatto con il pavimento.
Per fortuna ero riuscita a recuperare la calma e a far calmare Zayn, che a quanto pareva ascoltava solo la mia voce.
Ellison mi aveva detto che l'imprinting per un vampiro era estremamente potente ma non avevo ancora capito quanto.
"Zayn farebbe qualsiasi cosa tu gli dirai, ecco che cosa fa l'imprinting. Lo rende fedele a te e completamente cieco e sordo a tutto il resto"
Queste erano le parole che mi aveva detto e, solo adesso, cominciavo a capirne il senso.
E mentre vedevo i suoi occhi tornare blu e i canini ritirarsi, mi resi conto di quanto potere avevo su di lui.
Zayn abbassò lo sguardo e cadde in avanti, finendo con la testa sulla mia spalla.
Lo strinsi a me.
- Avresti dovuto dirmi come stavano le cose - gli dissi.
Sospirò.
- Lo so - rispose - Ma ti ho anche detto che non volevo questa vita per te -
- Non credo che sia così brutto sposarti sai? -
Lui alzò il capo e mi guardò negli occhi.
Dal suo sguardo capii che si, pensava che fosse non brutto ma orribile fare la vita come la sua, essere al suo fianco.
- Sei davvero disposta a vivere con me per l'eternità? - mi chiese sollevandosi del tutto.
Eternità era una parola lunga.
Di solito si diceva finché morte non ci separi.
- Non in senso figurato, Erika - disse - Quando parlo di eternità intendo eternità nel vero senso della parola -
A quel punto si avvicinò il signor Krov' che mi tese una mano per farmi alzare dal pavimento e io l'accettai di buon grado.
- Erika...io voglio il bene di mio figlio, questo è chiaro, ma non ti costringerò a fare nulla contro la tua volontà - mi disse
- Si lo so - risposi - Però...davvero, mi sta bene. Certo, ci conosciamo appena e vorrei conoscere meglio Zayn prima di sposarlo e magari aspettare di fare diciotto anni... -
Mi interruppi perché Zayn si alzò di scatto e andò verso una della grandi finestre dello studio.
- Perché non gli dici qual'è il prezzo da pagare? - chiese voltandosi verso suo padre.
Prezzo?
Nessuno mi aveva detto che dovevo pagare qualcosa oltre al fatto di dover sposare Zayn e basta.
Guardai quello che era il mio promesso sposo e poi suo padre che mi teneva ancora la mano nella sua.
- Dovrò trasformarti in un vampiro - mi rispose il signor Krov' - Abbiamo delle leggi per convivere con gli umani, una di quelle è che non possiamo bere sangue direttamente da un essere umano. Se qualcuno trasgredisce questa legge verrà punito -
Mi sentii impallidire.
Nessuno mi aveva detto che mi sarei dovuta trasformare in una creatura della notte assetata di sangue.
Era questo quello che intendeva Zayn quando parlava di eternità?
Gettai un'occhiata ad Ellison.
Lei era umana una volta ed era stata trasformata in vampiro perché era malata.
Sospirai provando a recuperare il fiato e a calmare il battito del mio cuore che stava per schizzare via dal mio petto.
Non ero pronta per rinunciare anche a quella parte della mia vita.
La signora Krov' fece un verso stizzito e si avvicinò, facendo allontanare il marito e coprendomi la visuale del figlio.
Mi prese le mani.
Non mi ero resa conto di star tremando.
- Siete degli idioti! - esclamò - Se volevate spaventarla ci siete riusciti alla grande -
Poi riportò l'attenzione su di me e strinse la presa sulle mie mani.
La guardai negli occhi.
Sembrava una mia coetanea.
- Non ascoltarli, sono uomini dopotutto - mi disse - Nessuno ti farà nulla finché non sarai tu a volerlo, è chiaro? Sarai tu a dire quando sarai pronta per qualsiasi cosa -
Annuii e strinsi la presa sulle sue mani anche io.
- Ora ti daremo una stanza e diremo ai tuoi genitori che sei qui con noi e...chiamami Alexa, per favore -
Deglutii.
Ero ancora scombussolata.
- Va bene ma... -
Tra tutto quello che mi avevano detto la cosa che mi premeva era un'altra.
- Zayn come fa? Ellison mi ha detto che non può bere altro sangue oltre al mio - chiesi.
La signora...Alexa mi guardò in modo strano.
- Davvero, è questo che ti preoccupa? -
Alzai le spalle.
Cosa c'era di male se volevo aiutarlo?
Avevo saputo che stava poco bene e ne avevo avuto la prova quando avevo visto il suo scatto d'ira di poco prima.
Ero tornata proprio perché sapevo che Zayn aveva bisogno di me.
- Faremo qualche piccolo prelievo - mi disse - Mio figlio non infilerà le sue zannaccie nel tuo collo -
Rabbrividii al pensiero ma avevo l'impressione che prima o poi avrei dovuto farci l'abitudine.
- Quando si sposeranno dovrà morderla - disse il signor Krov'.
- Oddio Zak! Non si sposeranno domani! - esclamò la moglie facendolo sussultare - E adesso smettila, Erika ha bisogno di riposare -
Dopodiché mi trascinò, letteralmente, fuori dallo studio, facendomi strada al piano superiore.
Non avevo ancora avuto modo di visitare la loro casa, o meglio, il loro castello.
Mi sarebbe piaciuto farlo ma era anche vero che avevo bisogno di riposarmi.
Tra il viaggio, le informazioni che avevo scoperto e quello che avevo visto, ero a pezzi e volevo solo farmi una bella dormita.
Alexa mi fece strada lungo un corridoio con tutte porte uguali e si fermò davanti ad una sulla destra.
La spalancò e mi fece entrare.
La stanza era enorme: c'era un letto a baldacchino a due piazze, un mobile con specchio addossato ad una parete, un cassettone dall'altro lato e, cosa più importante, un finestrone che dava su un balcone; i colori della stanza erano rosso, oro e avorio.
- Una volta era la mia - disse - Però dopo qualche settimana ho smesso di usarla -
- Perché? È...wow! - esclamai.
Non avevo parole per descrivere quella stanza.
Io vivevo in una casa grande e la mia camera anche lo era, ma quella stanza...era grande quanto due camere di casa mia!
- Perché ho scoperto che il letto di Zachary era più comodo...o meglio, Zachary lo è - confessò mentre un leggero rossore le colorava le guance.
Sorrisi.
Quella donna non mi sembrava tipa da vergognarsi.
Mi chiesi com'era prima di diventare regina.
- Zayn è l'unico erede al trono vero? - chiesi.
- Già - rispose - E tu sarai sua moglie, un giorno sarai al suo fianco come lo sono io con Zac -
Mi morsi il labbro e scossi il capo.
- Non credo che...non credo che sarò in grado di farlo - confessai.
- Secondo me si -
- Non sono una vampira e non sono una principessa, come posso stare al suo fianco? -
- Nemmeno io lo ero - mi disse - Si impara e io sarò la tua guida -
Mi sorrise, mi mise una mano sulla spalla e mi salutò, raccomandandomi di dormire.
Sospirai e mi buttai sul letto.
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