Tutti contro di lui (Parte II)

-Hai la febbre-

Le disse, senza girarci intorno e lei strinse le labbra –Prenderò qualcosa! Ora vattene via, ho detto!-

E lo raggiunse, acciuffandolo per un braccio e facendo per tirarlo via, ma lui fu decisamente più forte e se la gettò addosso, vedendola divenire purpurea. La pinza che sosteneva i capelli cedette e la cascata di crini rubini avvolse la sua intera figura tremante e intimorita.

-Perché stai scappando, Tanya? È stato solo un bacio, non ha rappresentato nulla e sapevi che sarebbe successo-

La ragazza sgranò gli occhi, che presto si arrossarono. Prese a fissare il vampiro, mentre il magone le bloccava il respiro, insieme ai singhiozzi che sarebbero venuti presto a tormentarla –Non ha detto nulla quando me ne sono andata, ha creduto che l'avessi fatto per stare con la mia famiglia, continua a credere che io stia bene... non... non gli importa niente che io sia qui! Lui... lui...!- e strinse le labbra, tirando su col naso e lasciando scivolare le lacrime dal viso –Lui vuole solo allenarsi con Jessica... e lei...! Lei dovrebbe essere un professore! Non avrebbe mai dovuto partecipare al concorso! Lei non avrebbe mai dovuto baciarlo!- berciò infine.

-È stato imposto un limite d'età, non un limite occupazionale, a quanto sembra... sebbene quella ragazza abbia compiuto recentemente il secolo d'età e nessuno lo sa. In ogni caso, Tanya, se questo è il modo in cui ti piace reagire, dillo subito, così Tom e Jessica potranno sviluppare il loro rapporto senza pensiero alcuno.-

La rossa spalancò gli occhi a quella replica perfida e il Vampiro continuò a fissarla, attendendo cosa avesse da dirgli–Te l'ha detto lui? Non ha le palle per dirmelo in faccia?!-

-E se così fosse?- le domandò, inclinando appena il capo e avvicinando la mano al suo viso, per asciugarlo, ma lei la cacciò via e si rimise in piedi, tirandosi su l'asciugamano, cercando però di evitare di svelare i glutei –Non può averlo fatto! Non può essere cambiato così tanto in nemmeno una settimana!-

Dorian incrociò di nuovo le gambe e continuò a guardarla –La tua lontananza non aiuta di certo, sappilo. Stai solo facendo il gioco di Jessica, è possibile che tu sia così sciocca?- le domandò con plateale noia e lei assunse un'aria perplessa e corrucciata –Jessica?! Non è di Jessica che sono preoccupata, Dorian. Non è con lei che lui ha iniziato a cambiare, ma con il Demone. Da quando si sono fusi insieme è diverso... e non dire che non è così.-

Lì, il vampiro notò che la ragazza era forse più arguta di ciò che sembrava.

Si levò in piedi e la vide traballare un secondo, dopo un nuovo colpo di tosse.

-Non mi sembri comunque motivata. Sei qui, a strafregartene di tutta la situazione. Nel mentre lui continua l'allenamento con Jessica e lei passa ogni mattina in camera a svegliarlo o a portargli la colazione. Nemmeno questo ti dà pensiero?- le domandò, con nuova crudeltà e lì la vide spostare gli occhi lucidi e sofferenti su di lui –Non mi vuole lì, l'hai capito o no?!-

-E ALLORA?!- berciò il vampiro, furente, vedendola sgranare gli occhi spaventata e sentendolo chiederle –Dove cazzo è quella noiosa ragazzetta che si vantava d'essere la Regina dei Serpenti, eh?! A cosa sono valsi tutti questi mesi di combattimenti verbali e mentali?! È in quest'ameba che ti ha trasformato!? Sei davvero patetica, come nessun altra!- la insultò, con irritazione, vedendola spalancare gli occhi e spintonarlo –Non ti permettere! Tu non sai NIENTE! Non posso passare la mia vita a combattere con lui! Non è questo quello che volevamo! Dovevamo farci forza l'un l'altro e siamo arrivati invece a un nuovo tiro alla fune! Sono... sono... STANCA! Maledizione!-

-E allora arrenditi! Lascialo! Scappa via! Perché se questo è lo spirito, se questi sono i mirabolanti sentimenti di cui ci avete riempito la testa, allora... non servi a un cazzo come fidanzata!-

E lì si beccò uno schiaffo dalla giovane, che lo guardava con odio –Sei la persona più crudele e meschina che conosca! Sai quanto sia difficile avere a che fare con lui, sai quanto ho sofferto il suo abbandono, sai quanto mi abbia traumatizzata e sai che...- prese a singhiozzare, mentre nuove lacrime scendevano –Sai che sto rivivendo la stessa cosa, giorno dopo giorno, mi sta abbandonando per inseguire il Potere, come ha fatto quando eravamo piccoli... prima di me, ci sarà sempre il Potere e non sono pronta ad essere la seconda scelta, non sarò più la sua seconda scelta- dichiarò, superando il vampiro che però la trattenne per il polso e la strattonò, facendole scivolare l'asciugamano dal busto, che però lei trattenne con un grido atterrito.

Il Reale, poco interessato alle sue nudità, la fissò gelidamente, con ira –Pensavo saresti stata abbastanza decisa da volerlo convincere che sei sempre stata la sua prima scelta, pensavo che avresti fatto qualunque cosa per ricordarglielo, ma non vedo alcuna determinazione in te, non vedo niente...-

Lei lì, mentre nuove lacrime abbandonavano il suo viso, assunse un'aria rabbiosa e gli batté un pugno sul petto –E cosa posso fare!? Maledizione! Aiutami! Sei pronto solo a insultarmi e a criticarmi, ma... ma...-

Il Reale, lì, ammorbidì la presa sul suo polso e l'avvicinò al suo torace, stringendola a sé e aiutandola a chiudersi l'asciugamano dietro. La sentì decisamente calda in fronte, non stava per niente bene. Di certo anche il suo spirito stava soffrendo a causa dello stato del suo corpo debilitato.

-Ho una missione ben precisa, Tanya. C'è l'ho da quando quel ragazzo è nato e non permetterò a niente e nessuno di farmi fallire, nemmeno alle tue inutili insicurezze. So, esattamente, quanto il nostro Tom sia legato a te e... se ora lo vedi così distante, è plausibile che stia succedendo qualcosa che non avevo preventivato ma che, puoi star certa, sistemerò. Tu però non puoi reagire in questo modo...- e l'afferrò per le spalle, cercando i suoi occhi e vedendola abbassarli, intimidita. Il Reale le afferrò quindi il volto e cercò di nuovo il suo sguardo –Ho bisogno di quella Regina che ti sei sempre vantata d'essere, voglio la tua determinazione, non puoi trovarti in questo stato comatoso solo perché pensi che lui stia cercando di allontanarsi da te. Non è così. Forse ha voluto sfruttare questa settimana per concentrarsi sullo studio, ma non è sua intenzione lasciarti-

Lei singhiozzò e strizzò gli occhi, sentendo i pollici di lui asciugarglieli –Torna da lui e combatti. Devi fartene una ragione. So che lo ami e fino a quando i nemici della Leggenda non verranno distrutti, non avrai davvero pace. Per giunta, tu sei la Principessa delle Fate e non pensare che la tua esistenza con un altro uomo, sarebbe diversa... incontrerai altre avversità, sicuramente... non è scappando da Tom che smetterai di combattere. Il tuo destino è segnato come lo è stato quello di tuo padre per tutta l'infanzia.-

Lì, la vide sgranare gli occhi con sorpresa, vedendolo sorriderle appena e dirle –Forse non ti è stato concesso il suo coraggio, ma... ho visto altri superare le avversità grazie alla loro eccezionale arguzia. Qualche qualità nascosta, sicuramente l'avrai anche tu, dunque- e lì si lasciò sfuggire una risatina cattiva, vedendola assumere un'aria mista fra l'offesa e la divertita per poi spostare lo sguardo altrove. Rimase un momento in silenzio il Vampiro e la ragazza mormorò –Mi dispiace...- e rialzò lo sguardo tremendamente azzurro su di lui, che parve perplesso ma lei continuò, spostando poi di nuovo lo sguardo, mentre spiegava –Non è vero che non mi importa del bacio che si sono dati, mi è apparso... molto... molto vero e desiderato, cosa che mi ha demoralizzata. Non sono mai stata pronta a correre dietro a chi non mi voleva e l'ho dimostrato per tutta la mia vita, arrivando a odiare i miei parenti, uno dopo l'altro e anche Tom. Sono sempre stati loro a venirmi incontro e... speravo che anche questa volta sarebbe stato lui a farlo ma... forse ora è il mio turno- e tornò a guardare il Vampiro che alzò ambedue le sopracciglia –Sì, nemmeno l'arguzia è fra le tue qualità...- e storse la bocca, un po' deluso.

Davanti a quella replica antipatica, lei parve irritarsi e, poco prima di rispondergli, si allontanò improvvisamente, a causa di un nuovo colpo di tosse. Andò a sedersi sul letto e gli domandò, con aria stanca –Puoi spiegarti, per piacere!?-

-Cosa avevi in mente, scusa? Andare da lui a piagnucolare qualcosa, mentre la febbre e la tosse ti avrebbero fatta apparire ancora più pietosa??-

Le domandò, curioso e lei storse la bocca, scocciata –Pensavo di parlargli e dirgli tutto ciò che pensavo. Visto che si lamenta tanto che non parlo, anche se non ha insistito in questi giorni, quindi per questo non ho aperto bocca. Gli ho detto che non ero più disposta a farmi giudicare da lui, quindi spero che non lo stia facendo di nuovo, perché uno schiaffo stavolta non glielo toglierà nessuno-

Dorian continuò a guardarla e, con aria divertita, scosse appena il capo, da una parte e dall'altra, in segno di diniego –Non hai ancora capito nulla di come lui si comporta con te, quando vuole giudicarti e portarti ad aprire la bocca. Vuoi sapere cosa pensa? Vuoi che ti dedichi più attenzioni? E allora, Tanya, mostragli che anche quando lui non ti calcola stai bene, mostragli che anche se sei senza di lui, non sei portata ad impiccarti, mostragli di essere quella donna forte di cui uno come lui ha bisogno e che devi essere, da qualche parte, in mezzo a tutto quel grasso mammario- e indicò il formoso seno di lei, che divenne di nuovo purpurea, davanti a quella constatazione –E se non fossi la donna di cui lui ha bisogno? Se non fossi così forte come dovrei?-

-Devi esserlo, presto o tardi dovrai, Tanya. E non perché sei la sua fidanzata, non perché sei la Principessa delle Fate, ma perché una volta fuori di qui, dovrai crescere, dovrai diventare una donna e voi donne, volete sempre riempirvi la casa di mocciosi che corrono da una parte e dall'altra. Per prenderti cura di quelli che verranno dopo di te, soprattutto se saranno figli di Tom, dovrai essere molto forte o trasmetterai loro tutte le tue inutili insicurezze, rendendo le loro vite ancora più difficili di quanto già non saranno, con dei genitori sostanzialmente incomparabili come lo siete tu e Tom.-

Lei sgranò gli occhi di nuovo, sorpresa ogni minuto di più della conversazione che stava avendo col vampiro e di come le idee dell'essere erano notevolmente mutate nel corso della loro conoscenza. Credeva che l'odiasse e invece le stava dando persino dei consigli –Quindi... dovrei farlo ingelosire, secondo questo tuo ragionamento-

E Dorian fece spallucce –La gelosia tiene in piedi numerosissimi rapporti, quando è tenuta sotto controllo- e le sorrise appena –C'è qualcosa di strano in Tom, ma se qualcosa non va, davvero, lo scopriremo presto e io sarò in prima linea per risolvere la situazione. Tu cos'hai intenzione di fare?-

La ragazza annuì visibilmente e, decisa, si rimise in piedi, fronteggiandolo –Rivoglio il mio Tom-

Il Reale annuì soddisfatto e si sparse un nuovo silenzio nella camera, mentre i due si guardavano.

-Molto bene, allora...- riprese il Vampiro, facendo per andarsene, ma lei lo raggiunse di nuovo e gli afferrò un braccio, vedendolo lanciare un'occhiata alla presa, per poi alzare lo sguardo poco convinto su di lei –Non affezionarti a...- ma lei non lo lasciò finire e lo abbracciò, gettandogli le braccia al collo e stringendolo. Lui era davvero sconcertato e le sussurrò rocamente all'orecchio –Mhh... come sei morbida- e le avvolse la schiena spingendo così il torace gonfio della ragazza sul suo, ma lei gli disse, all'orecchio –Grazie... non ho nessuno che mi dia un po' di coraggio in questo periodo e... se non l'avessi fatto tu, non credo ci sarei riuscita da sola. Probabilmente ci avrei semplicemente discusso per pura disperazione e... sarei apparsa solamente come la solita, triste e patetica, Tanya Potter-

Dorian l'ascoltò parlargli in quel modo e fu per un momento condizionato dalla demoralizzazione di lei. Era solo una bambina, dopotutto. Avere a che fare con Tom, per un'adolescente, che fosse stata Tanya Potter o chiunque altra, non sarebbe stato comunque facile. Non poteva pretendere da lei chissà quale forza o determinazione, dati anche tutti i traumi che quel dannato Malfoy le aveva riservato.

La strinse ancora e le baciò la guancia, sussurrandole, dopo averle spostato i capelli –Come ti sopravvaluti, io ci avrei messo anche un bel "noiosa"...- e lì, la vide assumere un'aria minacciosa, guardandolo storto, sebbene l'abbraccio che le stava dedicando fosse molto affettuoso e protettivo. Lei fece per dire qualcosa ma lui l'anticipò –Prego...- e stirò un sorrisino malizioso, vedendola infatti roteare gli occhi ancora prima che lui le dicesse -... e se desideri nuovi e accalorati abbracci, sai a chi rivolgerti... sono un vero esperto-

Lei scosse il capo, stavolta divertita e annuì, dandogliela vinta –Sì, concordo in effetti. Pensavo che i vampiri fossero tutti un po' magrolini e dall'aria malaticcia-

E lui assunse un'aria repulsa –Io sono un Reale, non un disgustoso infetto, prima di tutto. Secondo, fra noi, chi è magrolino e malaticcio, non sono di certo io, quindi vedi di rimetterti in sesto... nessuno vuole scoparsi una che gli insudicia la stanza di germi- e la ragazza parve poco convinta, stavolta –Davvero? Eppure mi stai ancora abbracciando...- e alzò le sopracciglia, vedendolo mostrarle il suo sorriso perfido –Ma ho smesso di respirare non appena sono entrato, tontolina. Finché la mia lingua resterà al suo posto, andrà tutto a meraviglia. Vuoi offrire qualche nuova e adorabile dedica alla magnifica persona che sono, o posso andarmene?-

Lei parve pensarci un momento, mentre guardava il soffitto e lui, notando che gli stava facendo perdere tempo, acciuffò un lembo dell'asciugamano della ragazza e nel tirarlo, si allontanò da lei, che urlò imbarazzata, mentre lui si faceva una sonora risata –Quando vuoi Potter, anche senza asciugamano-

Un vero peccato che, mentre la ragazza si sistemava il telo attorno al corpo e il Reale parlava, varcò la soglia Mara. La ragazza poté notare solo per un istante la figura di Dorian, ma ebbe modo di incrociare i suoi occhi glaciali, con enorme shock. L'uomo si era smaterializzato l'istante più tardi.

-Che cosa diavolo sta succedendo!?- domandò la gemella Potter, allibita davanti a una Tanya sbiancata nell'immediato. Cosa avrebbe dovuto dire?


Un momento prima di bussare alla porta dei genitori, Tom sentì la propria mano tremare, cosa che lo lasciò perplesso per pochi istanti. Abbassò la suddetta mano e la osservò, avvertendo un vago disagio.

Percepiva uno strano stato d'animo, che non riconosceva in quel momento, ma non era certo fosse così importante.

Strinse un pugno e, raccolta più decisione non sentì più nulla. Con sollievo dunque bussò alla porta e dovette farlo varie volte perché sua madre, con un pigiama primaverile, gliel'aprisse.

Era raggiante.

-Ciao, tesoro...!- e gli gettò le braccia al collo, mentre lui rispondeva attivamente alla stretta, anche se un secondo più tardi. Sentendo l'abbraccio e i baci della madre, chiuse gli occhi e venne invaso da un profondo senso di calore e di sollievo, soprattutto. Si era dimenticato quanto desiderasse riaverli lì con lui e ora che c'erano entrambi, di nuovo, era sopraffatto dalla gioia. Non credeva si sarebbe potuto sentire così bene, in quella stretta.

-Ciao, mamma...- mormorò, stringendola più forte e baciandole la guancia, avvertendo chiaro il suo profumo, e sentendosi commosso nel vederla dedicargli la sua occhiata più affettuosa –Stavamo per chiamarvi tutti, ma ci hai anticipato...- lui continuò a guardarla e appoggiò la fronte alla sua, chiudendo gli occhi –Stai bene?-

La donna annuì e liberò –Sì tesoro, benissimo. È tutto al suo posto, adesso-

In quell'istante, nella mente del ragazzo piombò l'espressione dolorante di Tanya, il giorno della festa di Pasqua, dopo che lui aveva baciato Jessica. Gli aveva sorriso, dicendo che le regole del gioco erano quelle e che non faceva nulla, che non poteva essere arrabbiata, che non era più invidiosa di Jessica. Mai come in quel momento gli parvero solo sciocchezze e non se n'era accorto.

"No, non è tutto al suo posto"

-Tom...? Tu come stai? Ieri notte Dorian se n'è andato via senza dirci nulla...-

Il biondo le sorrise appena, replicando –È tutto okay, dov'è papà?- domandò, lanciando un'occhiata al letto, vuoto.

-È in doccia, sono uscita per aprirti, ma anche io dovrei finire di farmela...-

Tom accarezzò i capelli umidi della donna e le sorrise, affettuoso –Sei stupenda-

E la donna ridacchiò, imbarazzata, accarezzandogli il viso –Oh, tesoro...- e lo afferrò per le spalle, distanziandolo e guardandolo nella sua interezza –Ti vedo diverso, sei... più muscoloso! Stai facendo palestra? Anche i capelli sono... più scuri, più dorati...- e gli accarezzò anche il capo, sentendolo replicare –Beh... Mi sono fuso con il Demone-


Spazio Autore:

Aloha! Dai commenti ho potuto notare il vostro disarmo! Sembra che mentre eravamo ipegnati con la Dramione, Tanya e Tom abbiano avuto qualche problemino. Se vi ricordate, i maschietti partecipavano al "Re dell'estate" il concorso di bellezza analogo a quello delle ragazze e ovviamente il premio è lo stesso, un bel bacio... e questo se l'è guadagnato la nostra Jessica. Ora, Tanya sembra provata dagli accadimenti e Tom nel mentre si è affezionato maggiormente alla sua insegnante, durante le vacanze pasquali... vedremo che succederà nei prossimi capitoli, se i due riusciranno a risolvere le cose, oppure... dovremo iniziare a shipparli con qualcun altro XDXD Del portale se ne parlerà più avanti, come di tutto ciò che ancora non vi è chiaro! Non abbiate paura quando vi sentite spaesate, le cose hanno bisogno del loro tempo per essere comprese al meglio.

A presto, vi ringrazio tutte, in particolare: HarryPassivello, faty_potter02, potterhead-hunters, McSnugglefacesxx, DoraGrosu, vennybe10, MarziaPedace, MRT_01, Giuliettapersempre, morganarusso46, damilove, sara_dramione, Altair312, Sky_2001, Harly00, Xarietta91, sasa_195, FlaviaYes, AlissaNyx, ValeriaHale, cicapisciniente.


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