Solo L'Amore (Parte IX)

Scandì improvvisamente, quindi. Tanya spalancò gli occhi e vide il Reale gettare via il mozzicone della Magh e afferrarla per le braccia. Lei era senza parole –Cosa?! Che succede?!-

-Io sono il vostro Reggente! Lo sono di entrambi!- le ricordò il Reale, vedendola quindi sgranare gli occhi –Quindi...?-

Il moro volò con una mano al suo ventre e infilò la mano sotto la canottiera, vedendola arrossire immediatamente –Ehi ma cosa...!?-

-Sta' buona! Le cose fatte di fretta non mi sono mai piaciute, tranquilla!- le fece notare, mentre piazzava il palmo della propria mano sulla bocca dello stomaco di lei e chiudeva gli occhi, sperando di riuscire nel tentativo di schiudere il varco dell'Aura in cui Hakira aveva inserito il Tarnego, durante il rituale.

Beh, qualcosa successe in effetti.

Sentì lei lamentarsi dolorante, ma non si districò dalla sua presa, anzi inclinò vagamente il torace per permettergli un migliore posizionamento della mano e ben presto, dal suo petto iniziò a trasudare quel liquido argenteo che si mosse di sua sponte verso una precisa direzione.

Dorian, allibito, si levò in piedi immediatamente e inseguì il rigagnolo. Quando staccò la mano dal torace della ragazza, la sostanza smise di uscire e anche lei poté seguire a sua volta il Reale.

-Pensi stia cercando Tom?-

-No, sta cercando la Leggenda. Quello è il suo elemento-

Stabilì il Reale, chiarendole le idee che ancora non aveva chiarissime sull'utilità e la struttura di quello strano materiale.

Si dovettero fermare improvvisamente quando il liquido si bloccò davanti a una mattonella, posta sul pavimento... e impercettibilmente spostata.

-Non l'avremmo mai notata-

Stabilì Tanya e vide il Reale inchinarsi e con delicatezza sollevare la pianella quadrata, di un giallino molto chiaro, come lo era l'intero pavimento. Il Tarnego si infilò lì dentro e l'uomo svelò un grosso buco nero, ghignando –Abbiamo il nostro passaggio...- e guardò compiaciuto Tanya, che sorrise felice –Perfetto!-

Piegato sul pavimento, ansante e ormai ricoperto di sangue, c'era Tom... non aveva idea di quanti di quei mostri era riuscito a distruggere. In sottofondo c'erano le risate del Titano, che, seduto sulla sua poltrona, si era comodamente goduto lo spettacolo. Anche se gli ultimi esseri li aveva fatti sparire.

-Finalmente. Ora posso giocare un po' anche io con te...- gli disse, rivelando uno sguardo colmo di perfidia.

-Tu non puoi toccarmi!!- gli fece notare il ragazzo, parando davanti a lui la solita barriera candida che iniziava a emettere un frastuono più sonoro, rispetto a prima. Forse iniziava a sfruttarla meglio...

Il Titano storse la bocca, scontento e fece spallucce –Beh, prima no di certo...- e si lasciò sfuggire una risatina –Ora però...- e continuò a muovere dei passi verso di lui sollevando la propria mano, fondendola in una sorta di lancia appuntita. Poi, con un colpo secco affondò sul ragazzo. La barriera si frappose fra i due, risuonando con clamore, tanto che il Titano dovette allontanare il braccio e storcere la propria espressione, mentre Tom, con sguardo deciso e convinto lo osservava –Non hai idea di quanto Amore mi abbia circondato nella mia vita, non sai come mi sento bene- sottolineò, vedendo l'essere stringere le labbra, con irritazione evidente stavolta –Quindi sei felice? Davvero?- gli domandò, con aria poco convinta, poi.

-Sì, lo sono- sostenne convinto, il ragazzo.

-Tu non sei felice, non lo sarai mai. Tu sei e sarai per sempre la cosa peggiore mai capitata a ogni persona che abbia incrociato la tua vita e che abbia riposto la sua fiducia e il suo amore in te. Tu, anche se non lo sei ora, finirai con l'essere odiato da tutti perché rovinerai loro l'esistenza e sai a chi mi sto riferendo.- sostenne con convinzione, vedendo ora il ragazzo diventare serio –Se farò ciò che è giusto, sarà per difenderli quando verranno i tuoi simili a cercarmi. Solo per questo..-

Sottolineò, vedendo il Titano sorridere compiaciuto, stavolta... mostrandogli quanto fosse spaventosamente larga la sua bocca –Sì, moccioso. Possiamo pure far finta che sia così, che questa sia la favoletta giusta da raccontare quando tornerai a tormentare quella ragazzina, ma... non puoi mentire a te stesso. Sai perfettamente qual è il tuo obbiettivo principale, la cosa che ti fa ribollire il sangue dal compiacimento e dalla soddisfazione. Lo sai benissimo-

-Ti sbagli. Io non sono così, tu sei così. Amo la magia ed è la verità ma amo molto di più la mia famiglia e i miei amici-

Scandì convinto, vedendo l'essere scuotere il capo –Parli così solo perché ancora non sai cosa significa possedere e poter gestire tutto quel potere, quando lo saprai...-

-Forse non so cosa significhi e hai ragione ma so cosa significa essere cosciente di essere migliore di tutti gli altri, quando si parla di magia. Ora i miei termini di paragone sono loro e sebbene sia cosciente di avere delle potenzialità incredibili... continuo a non vedere l'ora di sposarmi e avere dei figli. Non ho altro in mente e spero, con tutto il cuore, che per me, la scuola inizi il più tardi possibile, spero di poterla rimandare abbastanza da poter mettere le basi per ciò che davvero mi importa.- scandì ancora, alzandosi in piedi stavolta, guardando con decisione l'essere.

Ma quello non parve sentirsi scalfito dalle sue parole e si limitò a guardarlo con la solita boria, indietreggiò e la sua sagoma iniziò ad ingrandirsi, sulle spalle sorse una specie di mantello fatto della medesima sostanza ronzante che prima rattoppava il suo corpo. Si allargò su di lui, diffondendosi presto anche intorno a Tom che parò immediato la sua barriera –Non puoi battermi con il tuo potere, è inutile... quella barriera si para davanti a me anche mentre sono incosciente, non puoi contrastarla...!-

Ma quello non replicò e Tom vide quella nube piazzarsi su di lui, si allargò sulla sua figura e improvvisamente iniziò a rilasciare dei frammenti, frammenti che presero a scoppiettare sulla sua difesa, in maniera fastidiosa, come delle piccole bombe.

Il ragazzo osservò con attenzione come la candida barriera si prodigava a difenderlo ma la voce del Titano giunse alle sue orecchie –Ha così senso che tu metta al mondo dei figli? Lei li porterà ad odiarti quando l'abbandonerai di nuovo, quando la lascerai di nuovo sola...-

-Lei non è mai stata sola. Capirà perché devo andare!-

-E allora perché glielo tieni nascosto?-

Lì, Tom non poté che arrossire e rabbrividì, quando vide una piccola crepa su quel guscio luminoso.

-Non... voglio che si metta problemi per una cosa che succederà chissà quando! Ancora nessuno mi ha obbligato ad andare in quella scuola! Ho solo immaginato di farlo!-

-Ora che hai completato la fusione, sei un Demone a tutti gli effetti e verrai obbligato ad andare. Ti stai solo arrampicando sugli specchi e lo sai... tu hai solo paura che Tanya ti lasci prima che tu possa legarti indissolubilmente a lei- sottolineò con compiacimento e gli si avvicinò ancora, ultimando –E sai una cosa, moccioso? Non le dirò proprio nulla, perché sarà proprio questa scelta a portartela via per sempre. Il tuo egoismo ti farà restare completamente solo-

E lo attaccò di nuovo, stavolta. Le sue braccia si affusolarono e affondarono nella difesa, che venne presto segnata da due profondi squarci, cosa che fece venire i brividi al giovane "No... no! Non può avermi manipolato in questo modo, andiamo!!"

Pensò furibondo attaccandolo con la propria magia, anche se fu a dir poco patetico il suo tentativo "Ad offensiva sono davvero messo male, non gli ho fatto un graffio..."

Poteva pure provare a difendersi, ma se non fosse riuscito ad attaccare... come avrebbe fatto?

I due spuntoni iniziavano ad affondare nella sua difesa, crepando la sua superficie sempre più mentre lo sconforto iniziava a farsi largo in lui "E se... avesse ragione?"

Dovette abbassare lo sguardo in quel momento, pensieroso "Dovrei dirle tutto, dunque?"

L'idea lo inorridiva, sentiva che non sarebbe mai riuscito a dirle una cosa del genere.

"Non vorrebbe più saperne di me... ne sono certo"

L'idea di non passare insieme a lei gli anni che aveva ancora di libertà...

"No, no... devo... devo trovare un modo!"

E rialzò lo sguardo sul Titano, vedendo quegli spuntoni più vicini di quanto non ricordasse e fece per parlare, ma qualcosa scalzò via il Titano, mentre un enorme rampicante piombava su di lui, circondando le sue gambe e dandogli una strana sensazione...

Smise di farsi domande quando poté appurare chi era venuto in suo soccorso.

-NO! Voi!- berciò il cattivo della situazione, indicando proprio Dorian e Tanya. Il primo davanti alla coppia.

-Sembra che ti sia rammollito, moccioso...- notò Dorian, anche se non si volse a guardare il ragazzo, quest'ultimo era sconcertato ma, non appena incrociò gli occhioni preoccupati di Tanya, beh... ogni cosa smise di interessargli.

"È troppo importante per me... il nostro amore è troppo importante. Devo essere certo di lasciarle qualcosa quando me ne andrò. Devo legarci indissolubilmente perché... perché altrimenti, quando tornerò non riusciremo a ritrovarci. Devo farlo per il nostro Amore, per il nostro futuro e per non lasciarla sola. I nostri figli le daranno tutta la forza che le servirà"

E, mentre Dorian riusciva a contrastare i fendenti del Titano, Tom afferrò per il volto la fidanzata, affondando fra le sue labbra.

Quel gesto attivò come uno strano meccanismo, non solo nella sala, ma nell'intera dimensione.

Le pareti iniziarono a rigarsi e spaccarsi mentre il pavimento aveva preso a tremare.

Il combattimento venne interrotto e il Titano berciò -Com'è possibile che siate arrivati così in fretta?! Io stavo per ucciderlo!-

Differentemente da quello che pensava, se i due non fossero arrivati, Tom, con solo quella rinnovata decisione che avrebbe comunque trovato, sarebbe riuscito a temporeggiare il tempo sufficiente per far giungere Dorian e Tanya a lui... anche senza il plausibilissimo intervento di Darco.

-...E invece sembra che non succederà- gli fece notare Dorian, compiaciuto.

Tom, grazie alle radici che gli si erano avvoltolate attorno alle gambe, sentì una nuova forza in lui, erano riuscite a rigenerarlo totalmente –Incredibili...- mormorò, sfiorando una fogliolina mentre la fidanzata gli sorrideva appena, con gli occhi lucidi. Ebbe la voglia di incontrare di nuovo le sue labbra ma in quel momento giunsero nella sala anche tutti gli altri, accortisi della mattonella lasciata sul pavimento prima di riuscire a disintegrare totalmente la parete di cristallo.

-Non è possibile...- mormorò il Titano, allibito, mentre Tom, ormai in piedi e con sguardo deciso lo osservava furente.

-Te l'ho detto, ho tutto ciò di cui ho bisogno e... farò qualunque cosa perché rimanga tale. Vi farò sparire dalla faccia della Terra, è una promessa- sostenne convinto mentre sentiva la mano di suo padre sulla spalla e di sua madre sul fianco.

La sua barriera del Puro di Cuore si allargò immediatamente, scandendo un suono tanto acuto da turbare visibilmente il Titano. La sua nube oscura venne disintegrata come niente mentre lui fissava l'essere con alterigia e odio.

"Qualunque cosa, puoi starne certo"

E l'essere iniziò a smembrarsi mentre la barriera cozzava contro di lui che non riusciva a muoversi sul pavimento, con le mani al capo e urlante.

Fu come avvicinare una fiamma a una candela.

L'intero gruppo assistette alla distruzione del Titano e, quando l'enorme luce generata dall'impatto si dissolse, sul pavimento non rimasero che brandelli di tessuto.

Si diffuse un breve silenzio, mentre gli spettatori, ansanti e spaventati, riprendevano fiato e sollievo.

-Beh, fuori uno...- scandì dunque Dorian, voltandosi indietro verso il gruppo e inquadrando Tom, che gli sorrise mestamente.

-Uno?! Vuoi dire che ce ne sono altri?!- domandò allibito Ron, con aria terrorizzata e Dorian spostò lo sguardo glaciale su di lui, altezzosamente –Che t'importa? Non avresti combinato niente comunque-

Il rosso lo guardò storto mentre Draco si lasciò sfuggire una risata divertita, intensificandola quando notò l'occhiataccia della moglie –È la bocca della verità. Che possiamo farci, Granger?-

La donna scosse il capo, annoiata e afferrò le spalle del figlio, che con Tanya si stava lanciando delle occhiate molto significative in quel momento. Bloccò quell'attimo di intimità e lo fece voltare, chiedendogli preoccupata –Stai bene, tesoro?-

-Sì, benissimo- e mostrò ai genitori i propri piedi, non vedendo la fidanzata arrossire brutalmente.

-Cosa sono?- domandò la donna e lì, anche Tom arrossì, visto che non aveva pensato a come giustificare la cosa con gli altri.

Dorian, vedendo la coppia in un breve momento di panico, liberò –Faccio il giardiniere, a tempo perso-

La cosa fece liberare una risata al gruppo, mentre il Reale si avvicinava al suo Protetto e quello diceva –È un incantesimo rigenerativo di... mia invenzione- e guardò la fidanzata, che gli sorrise appena. Non sapeva se aveva fatto la cosa giusta ma... non se la sentiva in quel momento di aprire il discorso. Anche perché non aveva più nulla di chiaro in testa. Voleva mettere un punto nelle mille cose che avrebbe presto affrontato.

{È il momento che andiate, la dimensione si distruggerà a breve} fece la voce decisa di Darco, nella mente di Tom anche se ovviamente non si presentò alla comitiva.

-Penso che potremo parlare di quello che vi è successo a casa– fece notare loro Tom e Draco annuì, convinto –Vero... questo posto mi dà i brividi anche senza mosconi-

Dorian quindi lanciò un'occhiata eloquente verso i suoi Demoni, e annuì soltanto, permettendo loro di smaterializzarli altrove, anche se sentì addosso l'occhiata preoccupata di Tom, mentre spariva nel nulla.

-Forza, esci fuori...-

-In questa forma non ti avevo ancora visto...-

Il commento di Darco si fece sentire, alle spalle di Dorian. Il Reale si volse e inquadrò il giovane –Immagino che non sfrutterò spesso questa forma, non è... comoda-

Darco assottigliò lo sguardo, incuriosito e il Reale gli domandò, facendogli un cenno col mento –Che stai combinando ancora qui?-

-Turismo. Tu?-

Gli domandò, muovendosi incuriosito verso l'ammasso di tessuto che c'era al posto del Titano.

-Vuoi farti un bel vestitino, come souvenir?-

Gli chiese ironico il Vampiro e Darco ridacchiò, replicando –Me l'hai chiesto tu, dopo tutto- e gli lanciò un'occhiata furba, vedendolo storcere la bocca –Quindi sono ancora vivo fra...- e lo indicò, sperando gli rivelasse la sua età, ma quello glissò, come ogni buon Malfoy –Molto vivo e felice... soprattutto.- E gli dedicò un sorriso sincero, stavolta. Assomigliando per la prima volta a Tanya.

Il Reale non riuscì a liberare alcun commento ironico stavolta, ma ammorbidì lo sguardo –Ne sei certo-

-Lo sono eccome, Dorian. Stai tranquillo... ogni cosa va come deve andare e oggi ne abbiamo avuto una dimostrazione-

-È stata una passeggiata. La Fusione, in confronto, mi ha dato molto più pensiero...- scandì Dorian, incrociando le braccia sul petto, scocciato. Aveva spostato lo sguardo.

-Era solo il primo, Dorian. Ci ha messo pure troppo... ma i pensieri che gli frullano per la mente, non saranno di certo gli stessi che avrà quando verranno gli altri, a cercarlo- Fece pensieroso il giovane, vedendo il Reale tornare a guardarlo e dirgli –Quindi è davvero stato eliminato? Il primo?-

-Sì, Krown è morto-

-Krown? Aveva pure un nome?-

Darco non replicò, stavolta e gli disse –Sai che devo cancellare la memoria a ognuno di voi, vero?-

Stavolta fu il Reale a non rispondergli e lo vide inchinarsi davanti al cumulo di tessuto, immergervi entrambe le mani e ritirarle rapidamente, per poi mettersi in piedi subito dopo.

-Che hai fatto?-

-Sono venuto a prendere la mia briciola. Ora è bene che torni... Tom sicuramente avrà bisogno di te-

-Ha paparino, fratellino e patatina, non ha bisogno di me-

E lì, Darco si volse e gli sorrise, benevolo –Avrà sempre bisogno di te, Dorian. Di questo non devi dubitarne-

-Lo farò comunque, visto che vuoi cancellarmi la memoria...- gli fece notare e Darco fece spallucce –Non importa, visto che in cuor tuo sai di essergli indispensabile. Non esiste un altro come te-

E lì, sapeva avrebbe stuzzicato il malefico sorriso dell'uomo –Questo sì che si chiama corteggiamento... però, mi conosci bene, sai che le avances mi tangono poco a differenza delle urla, delle lacrime e dei "no".-

-Lo so bene- sottolineò il ragazzo, annuendo e vedendolo fare lo stesso, alzando le braccia –Anche se una botta d'addio te la dovresti proprio far dare dal tuo zietto Dorian-

Il giovane scosse il capo e rise di nuovo, dicendogli –Non vedo l'ora di tornare e di vedere la tua faccia mentre i ricordi di questi giorni ti ritornano in mente-

-Oh cielo! Sono diventato pudico?!- e assunse un'aria inorridita mentre Darco scoppiava a ridere –Beh, questo direi proprio di no, ma hai smesso di provarci con chiunque senza un secondo fine-

E Dorian si lasciò sfuggire una risatina saputa –Moccioso, io ho sempre un secondo fine...- e scosse il capo, indietreggiando e decidendo di andarsene –Passa almeno a salutarli. A tua madre glielo devi, almeno questo- ultimò, tornando improvvisamente serio mentre Darco lo guardava benevolo –Non hai mai avuto un secondo fine, con lei-

Il Reale, che se ne stava per andare, osservò con attenzione il giovane e poi scandì –Su di lei è incentrata la sopravvivenza del mio Tesoro, quindi mi impegnerò al massimo perché stia bene-

-Non potrai farlo davvero, lo sai- lo corresse però il giovane, continuando –E non nasconderti dietro questa convinzione. Lei ci crederà sempre, perché è di natura piuttosto insicura, ma io non lo sono affatto-

E Dorian fece spallucce, replicando –L'importante è che ci creda lei. Degli altri mi importa molto poco- e gli dedicò un altro sorrisino, sbeffeggiandolo e vedendolo scuotere il capo in risposta –Come ti pare. Ci vedremo più tardi, quando vi troverò tutti e tre soli e potrò salutarvi-

Dorian annuì e decise di sparire, lasciando il giovane dai capelli ramati solo, in quella dimensione. Controllò quanto tempo gli restava di permanenza e poi sparì nel nulla... non vedeva l'ora di tornare a casa.

Spazio Autore:
Buonsalveeee! Scusate il ritardissimo! Il prossimo lo metto martedì e aggiungerò i ringraziamenti appena ho un altro momentino! Sono apoena tornata a casa dopo tre mesi a siena! Help! XD un bacioneeeee ciauuu!

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