Solo L'Amore (Parte II)

-Beh, era ora che scegliessi una via... -

-Mi chiedo perché ancora non si fa vedere...-

Il primo a parlare era stato Dorian che ora, affianco al suo protetto, osservava con noia le pareti del lunghissimo corridoio in cui erano finiti, prendendo una via a caso fra le disponibili.

-Vorrà tenerci impegnati a fare niente mentre lui è a fare altro...-

Suppose Dorian, molto logicamente, notando il ragazzo lanciargli un'occhiataccia per poi tornare a guardare il corridoio –Cosa può esserci di più importante che intrattenersi con me?!- domandò, con un pelo di irritazione nella voce e Dorian fece spallucce –Che ne so, al tuo arrivo sarei corso alla tua giugulare... ma penso che a lui piacciano di più i tuoi occhi... e non credo possa portarteli via così, con un bel cucchiaio-

Tom percepiva l'ironia del Reale più pungente del solito e, dopo essere riuscito a cancellare dalla sua mente l'immagine che l'uomo gli aveva appena innestato, gli chiese –Hai paura?-

Dorian non ebbe alcuna reazione tangibile davanti a quella domanda, ma gli rispose poco dopo –Purtroppo ancora no. Ma suppongo che inconsciamente io mi stia cagando sotto- scandì poi, vedendo Tom fermarsi stavolta, e guardarlo, con un sorriso divertito a labbra strette.

Dorian si fermò e glielo restituì un momento, per poi guardarsi indietro e sospirare sonoramente –Siamo in un vicolo cieco comunque. Non andremo da nessuna parte...-

Anche Tom lo imitò e poi mormorò –E se fosse con lei?-

Il Reale, fattosi serio anche lui, tornò a guardarlo e annuì –Temo sia così, Tom. Non so cosa Riley le abbia insegnato ma... dubito che possa tenere testa al Titano- ultimò, sapendo che era inutile non nominare l'essere, visto che si trovavano in una dimensione che di certo teneva sotto costante controllo.

Il ragazzo abbassò lo sguardo e indietreggiò, appoggiandosi alla parete –Non so come trovarla, non la sento nemmeno. Ieri notte era così chiara e adesso...-

-Speriamo che tu non la stia sentendo perché non ha bisogno del tuo aiuto, per il momento-

Il ragazzo annuì e scivolò sul pavimento, sedendosi –Lo spero...-


Quando Mara e Diamond tornarono a scuola, il ragazzo vide la fidanzata superarlo immediata e uscire dalla Foresta Oscura, per muoversi verso Maughrest.

-Dove vai, adesso? Mara!- la chiamò il compagno, vedendola muoversi impettita verso l'edificio –Dai miei genitori!-

Scandì e il mezzodemone la raggiunse, fronteggiandola e fermandola per le spalle –Che cosa dici? Ti ho riportata a casa per delle ottime ragioni, Mara!-

-Un corno!- scandì rumorosamente lei, alzando lo sguardo smeraldino sul compagno che spalancò gli occhi, sorpreso –Saresti... saresti andata con loro?-

La vide stringere le labbra, per un momento pensierosa e lui ne approfittò, dicendole –Tanya non ha mai pensato a te nel modo in cui tu hai costantemente pensato a lei-

-Infatti, sono stata pessima-

Stabilì lei, rabbrividendo mentre i flash dei momenti che l'avevano vista spingere la maggiore dagli spalti, le piombavano in mente senza darle tregua. Non poche volte avevano animato i suoi incubi, facendola svegliare di soprassalto. Quante volte, in quegli stessi incubi, era stata la sua assassina...

Ancora, non riusciva a capacitarsi di ciò che era successo. Che fosse o meno stata indotta da Kim con una pozione, non faceva molta differenza.

"Ho provato dell'odio nei suoi confronti... e non ho mai pensato, davvero, che lei avesse mai provato un sentimento simile per me. Quest'invidia mi sta avvelenando e io... non voglio che sia così"

-Non intendevo affatto questo, Mara! Andiamo! Quante volte Tanya si è strafregata di quello che sentivate voi, di ciò che vi faceva, tutto senza il minimo riguardo!? Per non parlare di ciò che ha fatto a me! A noi!!- le disse, eloquente e lei scosse ancora il capo, indietreggiando e guardandolo con notevole perplessità –Da quando pensi queste cose? Sei stato molto severo... e ora lo sei ancora di più. Pensavo che stessi dando una giustificazione al tuo comportamento, ma... tu pensi queste cose- constatò con sorpresa, vedendolo stringere la mascella e incrociare le braccia sul petto –Odio ciò che ti ha fatto e non... non mi sembra giusto che rischi la vita per lei. Io voglio stare con te, creare una vita insieme... dopo la scuola- scandì, deciso, vedendola sgranare gli occhi sorpresa, per poi abbassare lo sguardo in imbarazzo –E anch'io lo voglio, ma... non voglio perdere la mia famiglia, per stare con te. Io e Tanya abbiamo chiarito settimane fa... ma tu hai un nuovo rancore nei suoi confronti, come se ti avesse fatto qualcosa di recente...- scandì, assottigliando lo sguardo con aria indagatrice. Diamond subì la sua occhiata ma fece spallucce –Non mi ha fatto niente, nessuno può...- ultimò, in un sussurrò però, visto che gli erano venuti istintivamente i brividi, a quelle ultime parole –Voglio solo proteggerti e se per farlo devo gettare fango su lei e Malfoy, beh! Ben venga! Non m'importa! Né di loro né di quello che penseranno di me Cher e James!-

-E di quello che penserei io?- gli chiese la fidanzata, inclinando appena il capo, con aria incuriosita, stavolta.

Il moro lì assunse un'aria allibita –Ma... Mara! Hai capito o no ciò che sto cercando di fare?!-

-Sì, l'ho capito ma... non lo condivido. Andrò a salvare mia sorella, perché è mia sorella e... le voglio bene, nonostante tutto. Forse il nostro rapporto ora non è dei migliori ma... abbiamo tutto il tempo per sistemare le cose. Abbiamo sbagliato entrambe...- scandì convinta e il fidanzato avvicinò la mano ai corti capelli rossicci –Sei troppo per lei...-

Lì, vide la ragazza dedicargli il suo bel sorriso e non poté che ricambiare, mentre lo intimava a baciarla, cosa che gli diede un notevole conforto e che solitamente non gli appariva così tangibile come in quel momento.

Tutto il disagio che aveva accumulato nella conversazione sparì e, quando si separarono, lei gli disse –Faremo la cosa giusta, Diamond. La faremo entrambi.-


Quando Troy e il gruppo di Domatori attraversò il portale, venne catapultato anch'esso nell'anticamera che dava alle varie vie percorribili e dove sul pavimento c'era il bassorilievo dall'intuibile significato.

-Ehi Thompson, levami questa roba dalla spalla...- scandì Riley, verso Jessica. Quest'ultima si volse con noia verso di lui, e senza alcun riguardo, afferrò il pezzo di un'acuminata zampa di insetto, incastratosi dietro la scapola del compagno e...

-Fai piaAH...!-

-Ops...-

.. e glielo strappò via, dedicandogli un sorrisetto antipatico che lui detestò profondamente, come al solito –Puttana-

Le sibilò, minaccioso ma lei lo ignorò e decise di affiancare Troy, domandandogli –Come possiamo fare?-

-Potremmo dividerci...- propose uno dei Domatori, mentre Troy scuoteva il capo, ben poco convinto –Questa stanza non serve a nulla, solo ad ospitare chi riesce a superare quel varco... anche se non sappiamo se Dorian e Tom sono passati di qui- e spostò lo sguardo indietro, stavolta, sentendo Musette afferrargli una manica e intimandolo a voltarsi per guardarla [Posso provare però a cercarli, magari potrei capire che direzione hanno preso...]

Troy la indicò e annuì –Perfetto, fallo... non riusciremo sicuramente a trovarli se andassimo a casaccio e se ci dividessimo, probabilmente il Titano ne approfitterebbe per ucciderci tutti, da divisi.-

-Pensi che da uniti non possa farlo con altrettanta facilità?- gli chiese Riley, poco convinto

-Se così fosse stato... l'avrebbe già fatto- scandì però sicuro Troy, vedendo Jessica sospirare ansiosa –Se penso che è solo il primo...-

-Infatti, questo dovrebbe essere lo scalino meno impegnativo. E immagino che anche lui lo sappia... sicuramente farà il possibile per raggiungere il suo obbiettivo ma... sa che se non ci riuscirà, ci sarà qualcun altro che lo farà per lui, e sarà molto peggio- ultimò convinto Troy, mentre Musette, seduta sul pavimento, si preparava per l'incantesimo di localizzazione [Ho bisogno di voi due, conoscete Tom...]

-Io conosco bene Tanya, sarà bene che troviamo anche lei- stabilì Riley e lì Troy e Jessica assunsero un'aria perplessa.

-La Potter? Come sarebbe che la "conosci bene"?- domandò Troy, mentre Jessica alzava lentamente un sopracciglio.

-Abbiamo trascorso molto tempo insieme, ci dormivo, ci mangiavo, l'allenavo, mi ha quasi fatto fuori e me la sono quasi scopata...- dichiarò lui, sebbene stesse sempre guardando Musette che, a quel punto, gli tese la mano [Allora è possibile che trovi prima lei di Tom e Dorian, a meno che...] e guardò verso Jessica, che arrossì appena, davanti allo sguardo dei due e Riley scandì, annoiato –No, lei non ci ha fatto nulla con il Malfoy, si è fatta rubare il posto da sotto il naso molto prima...-

La Domatrice strinse la mascella e replicò –È stato poco prima di Pasqua! Non è passato così tanto tempo!-

-In un mese ha probabilmente infettato sia Tom che Tanya, quindi direi che non è stato tanto ma forse è stato più che sufficiente- replicò severo lui, tornando a guardare Musette che appariva dispiaciuta per la collega [Beh, ragazzi... sarà meglio iniziare. Sapete che fatico molto con la telepatia...]

I due annuirono e Troy fece – Trovali... dopodiché potremo dividerci-

Ma non poterono iniziare nemmeno l'incantesimo, che il pavimento prese improvvisamente a tremare e, proprio in quella stessa stanza, apparvero improvvisamente una decina di ragazzini che Troy riconobbe nell'immediato

-Maledizione! E voi che diavolo ci fate qui?!-


Tanya era rimasta sola nell'enorme sala circolare dove era stata rinchiusa e intrappolata.

Il suo corpo era percorso da numerosi arbusti colmi di spine che la percorrevano come serpenti. Alcune gemme bianche iniziavano a mostrarsi, mentre delle radici andavano ad aderire al ripiano su cui era posizionata, muovendosi verso le catene e iniziando a stringersi attorno ad esse.

Poi, improvvisamente, quei lenti movimenti si bloccarono e Tanya avvertì un feroce gelo abbrancarla.

"Oh cielo... che succede?"

Si chiese, un attimo prima che qualcuno commentasse, alle sue spalle –Notevole, davvero...-

Una voce profonda, roca ma tutto fuorché umana. Sentirla le metteva i brividi e non solo a lei. Le spine sui viticci si fecero più spesse, mentre le gemme iniziavano a sbocciare.

Tanya sapeva bene che era inutile chiedere a quell'essere chi fosse, visto che già lo sapeva, aveva paura di guardarsi indietro. Se solo la voce riusciva a turbarla in quel modo, vederlo cosa le avrebbe provocato?

Guardò con ansia le radici che si stringevano con forza crescente attorno alle catene, con l'intento di spaccarle, mentre i fiori dirigevano il loro occhio di polline verso l'entità maligna dietro di lei... anche se non ci rimase per molto tempo.

La fiancheggiò, sotto forma di nube nera, cosa che la fece sbiancare, anche se fortunatamente, il suo parlare la distrasse appena dalle forti emozioni che cercava di ignorare –Eppure hai subito un Incameramento potente, se utilizzi quel potere è solo perché la Fata lo sta facendo con l'intento di proteggerti... e lo sta facendo solo perché ha una discreta paura del sottoscritto... anche se chissà se teme più me o... il suo amor perduto-

E quella nube parve voltarsi improvvisamente, mostrandole una sorta di vortice oscuro, nel cui centro c'era una luce rossa, brillava come una pietra. Ben presto però, quella forma parve ampliarsi lateralmente, mentre rivelava un ampio mantello violaceo, molto scuro, al centro invece si agglomerò, assumendo una forma umanoide... e paurosamente inquietante.

-So che certe deformazioni facciali rendono certi esseri umani terrificanti. Non sono molto avvezzo alle vostre modalità relazionali...- commentò, mentre andava a sedersi sul blocco di pietra, sopra delle radici che, quando entrarono in contatto con lui, vennero disintegrate in un istante.

Tanya spalancò gli occhi, terrorizzata in quel momento, anche perché le era parso come di sentire il dolore di una bruciatura, anche se non avrebbe saputo definire dove, con esattezza.

Guardava in volto l'essere, non riuscendo a farne a meno. Vedeva i suoi enormi occhi, rossi come il fuoco, scrutarla infernali e diabolici, mentre le mostrava la sua sproporzionata dentatura. Aveva grosse gengive e grossi denti, altrettanto ampia era la bocca. Il naso invece era molto sottile e appuntito, rivolto vagamente verso l'alto.

Quella bocca era davvero orribile, però...

-Sai perché sei qui, piccola Fata?-

Le domandò, vedendo il suo corpo tremare e il suo capo scuotersi, mentre non riusciva ad alitare fiato –Sono venuto, a... cogliere il tuo fiore- e si lasciò sfuggire una risata cattiva, mentre con due dita della grossa mano, provvista di ossa decisamente evidenti, sotto la pelle sottilissima e candida, andava a raccogliere un fiore bianco, tirando poi fuori due lingue, con plateale compiacimento.

Tanya non riusciva a smettere di guardarlo, aveva paura di allontanare lo sguardo, non sapere cosa avrebbe potuto farle lui, non esserne preparata; l'aveva paralizzata ma la scioccò vedere la prima lingua arrotolarsi sul gambo del fiore mentre l'altra andava a leccarne il polline. Un momento più tardi il fiore appassì, perdendo immediatamente i petali. Le lingue quindi tornarono alla bocca dell'essere, che constatò -Eh già, la vera Principessa era molto più dotata di te, ma del resto... tu sei a mala pena una neonata, peccato che non abbia avuto il tempo per sviluppare questo enorme dono che ti è stato offerto... hai sicuramente un talento-

E si inchinò su di lei, andando con la mano a percorrere il suo fianco in direzione del suo processo xifoideo. Lì, la giovane iniziò a urlare.

Entrare in contatto con quell'individuo aveva fatto bruciare tutte le piante che si erano agglomerate attorno a lei, nella speranza di proteggerla, ma non erano state sufficienti, probabilmente nemmeno un'intera foresta lo sarebbe stata. Diversamente, la sua pelle umana, era intatta.

-BASTA! BASTA!!- gridava ancora, ma l'essere pareva bearsi dei suoi lamenti mentre muoveva con assoluta lentezza quella mano, svelando l'intero ventre.

-Ti porterò via ciò che ti rende così speciale... e nel farlo, temo, dovrai dire addio anche alla tua triste vita.-

Scandì, storcendo la bocca con fare mesto, quando si fermò davanti alla sottile cicatrice che gli indicava l'esatto punto in cui la giovane aveva subìto l'incantesimo di Hitake.

-No! No, ti prego! Lasciaci in pace! Tom non verrà mai a cercarti! Ti prego! Se ci lascerai andare, ti assicuro che lui...-

-Shh... buona, buona bambina- la zittì quello, andando con il dito ad accarezzarle il ventre piatto mentre si muoveva verso l'ombelico –Tu non avrai mai voce in capitolo in nulla, sciocca.- e le mostrò di nuovo il suo sorriso perfido –Credi per caso di averlo imbrigliato con i patetici sentimenti che ritenete di provare l'uno per l'altra? Sei un'illusa... un'illusa che passerà la propria vita ad essere costantemente abbandonata da chi ama. Tom ha appena iniziato il suo percorso e, anche se oggi dovesse riuscire a distruggermi, cosa che ritengo plausibile, ci sarà chi mi sostituirà e lui lo sa... per questo dovrà prepararsi- e la guardò eloquente –Quando meno te lo aspetti... ti tradirà ancora una volta, tradirà il tuo amore, le tue certezze, ti abbandonerà e tu sarai più sola che mai-

-Sei solo un bugiardo!! Lo dici solo perché credi che il mio Amore così vacillerà! Ma non è affatto così! Noi ci amiamo! Non mi farebbe mai una cosa simile, volontariamente! Non mi importa nulla di ciò che dici o dirai! Quello che sentiamo l'uno per l'altra è tale da anni... e anzi, proprio grazie alle entità che stanno dentro di noi, probabilmente, è tale da secoli. Non ci puoi separare... nessuno lo farà, mai!- stabilì furente e decisa, mentre fissava con decisione l'individuo, infervorata dal suo sproloquiare.

Lo vide però ghignare con compiacimento e annuire, mentre la mano risaliva verso la bocca del suo stomaco –Se non morirai oggi... avrai sicuramente modo di appurarlo a tue spese. Te lo garantisco- scandì convinto, vedendo lei scuotere il capo e fare per replicare, ma impallidì improvvisamente, quando la mano dell'essere si tramutò in una struttura acuminata, sembrava fatta d'argento, appariva come lo spuntone di una lancia: dilatato alla base e affusolato all'ultimare.

Il Titano poggiò dunque la punta sulla cicatrice chiara della giovane e, mentre lei aveva ripreso a urlare e piangere, fece per affondare in lei ma una moltitudine di fiori e liane tentarono di acciuffarlo, cercando di fermarlo, peccato che non stessero facendo altro che tormentare di dolore la povera Tanya che, sebbene non ancora scalfita dall'essere, sentiva il suo corpo andare propriamente a fuoco. Ogni forma naturale che entrava in contatto con quell'individuo si disintegrava completamente.

-BASTA! BASTA, TI PREGO!-

-Nemmeno a lei interessa che tu soffra, hai visto? Le importa solo di starsene tranquilla, dentro di te... ma non c'è niente che possa fare per impedirmi di prenderla. Quando il tuo potere sarà annesso al nostro, noi Titani potremo impadronirci del potere della Leggenda.-

Lei continuava a urlare e a dimenarsi, tanto che riuscì persino a spaccare le catene ma le radici la mantennero adesa al blocco di pietra.

In quell'istante, Najiri si materializzò, scandendo –Mio signore, la Dimensione è colma ormai... -

Il Titano alzò lo sguardo perplesso sull'orientale e quella annuì –Sembra che si siano aggiunte molte creature...-

-Nessuna può avere un'Aura Magica così consistente, com'è possibile?!-

La donna storse la bocca un momento, temporeggiando ma, quando vide l'essere piazzarsi in un'istante davanti a lei e afferrarle il collo con fare minaccioso, decise di liberare –Temo siano i loro forti sentimenti a rendere tutto più complesso. Dimensioni come questa non sono abbastanza capienti e dubito ne esistano di migliori. Non ho idea di quanti siano, so solo che hanno tutti a cuore i due ragazzi e stanno creando un fronte emozionale che... è bene iniziare a contrastare-

-Combatterli, significherà perdere la mia totale concentrazione...- e volse lo sguardo verso Tanya che, ansimante, stava risanando completamente il proprio corpo.

-Temo dovrà rimandare questo processo a quando avremo ucciso tutti e saranno rimasti solo i due ragazzi, signore...- gli consigliò, vedendolo annuire convinto –E sia... Io andrò direttamente dal ragazzo. Indebolito lui, il fronte emzionle verrà demoralizzato e sarà molto più semplice eliminarlo-

Quella annuì e, ben presto, la coppia sparì.

Tanya, non sentendoli più parlare, si guardò con fatica indietro, ancora ansante e ben presto le numerose piante che la contornavano vennero tutte riassorbite dal suo corpo. Si sentiva molto meglio, non aveva alcun dolore e poi, finalmente, era libera.


Spazio Autore:

Salve raga!! Eccomi con il nuovo chappy! Abbiamo capito qualche cosettina in più riguardo al perché Tanya sia tanto preziosa per i Titani ;D! Il prox capitolo sarà lunedi!! Spero vi sia piaciuto!!
Ringraziamenti:sara_dramione, ChiaraChironi, cicapisciniente, Altair312, Valeria Hale00, book_lovers92, Harly00, noemim97, Want_To_Love, IHaveSomeDream, Sky_2001, Carietta91.

Susate davvero se non sono ancora riuscita a rispondere alle recensioni, o un esame l'uno e l'undici, quindi sarò superimpegnata fino a quel momento >.< CIAUU! <3

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