Quattro buoni motivi per... (Parte VI)

Fu quindi il turno del biondo a rimanere interdetto e replicò –Non è spiacevole avere una ragazza. Lei era un po' appiccicosa, ma stando qui a Maughrest posso limitare i danni...-

-Se non ti piace come è, non dovresti illuderla- scandì lei, ora appariva offesa e lui arrossì appena, mormorando –Io... le voglio bene, penso sia così appiccicosa proprio perché non possiamo stare sempre insieme... non... prenderla male. Non sono quel tipo di ragazzo- scandì subito, capendo che la compagna aveva forse preso la cosa un po' sul personale.

Chiara annuì appena e abbassò lo sguardo, mentre il cellulare di lui aveva preso a vibrare. Erik continuò a guardarla un momento, poi lesse la risposta, scandendo –Avevi ragione...-

-Già...-

Scandì lei, immediata e decise di mettersi le scarpe per uscire fuori in balcone a fumarsi una Magh, poi sarebbe andata da sua sorella. Non voleva più trascorrere il tempo con lui, stranamente gli era passata tutta la voglia.

-Cos'hai? Ti sei offesa?-

Le domandò il compagno, con voce preoccupata e lei fece spallucce, non dedicandogli più alcuno sguardo –No, voglio solo fumarmi una Magh- e detto questo si alzò in piedi e parve proprio scappare fuori in balcone.

Presto al ragazzo arrivò un secondo messaggio #E tu?#

Il biondo osservò con dubbio il telefono e alzò lo sguardo verso la finestra, vedendo la ragazza appoggiata alla balconata, mentre fumava difronte al sole morente.

#No, smettila di cercarmi, per favore.#

E inviò, decidendo di poggiare il libro e di uscire anche lui in balcone. Si fermò e la osservò, mentre gli dava le spalle.

I capelli bruni si agitavano nel vento, dandole una piacevole sagoma.

La raggiunse alle spalle, con calma e silenzioso, poi decise improvvisamente di abbracciarla, sentendola trattenere il fiato, sconcertata –Perché fai così?- le domandò lui, sentendola presto tremare nella sua stretta e lei replicò, gettando via la sigaretta a metà e portandosi una mano al viso –Perché... io rimango sempre sola. Tutti sono andati avanti, so che ognuno di noi ha il diritto di essere felice, ma... perché a me non succede mai? Sono... sono così sbagliata?-

Domandò al biondo, che assunse un'aria allibita, davanti a quelle parole –Ma che vai dicendo?!- e la spinse a voltarsi, per guardarla e lei singhiozzò ancora, cercando di cancellare le lacrime –È la verità, Erik! Io... mi sento così infelice. È tutto così ingiusto!- si lamentò, mentre fissava ostentatamente la camicia blu del compagno, che la osservava dall'alto, mentre le accarezzava i capelli scuri e le baciava la fronte –Non voglio che pensi di essere sola, non lo sei affatto... devi solo capire se ti interessa qualcuno e... se non è così, cerca chi potrebbe interessarti. Sei... stupenda, non avrai alcuna difficoltà a trovare qualcuno che ti ami- ultimò, rosso in viso, stavolta, mentre lei lo osservava sorpresa –Davvero lo pensi?- il compagno deglutì e le accarezzò il volto, cancellandole le lacrime –Lo penso da molto più di quanto credi... Chiara-

Lei, divenuta presto purpurea, prese a tremare emozionata, non riuscendo a credere che potesse rivelarle una cosa simile e, per essere certa di aver capito, gli chiese –Cosa... cosa intendi?- e il compagno, lì, si lasciò sfuggire una risata, ulteriormente in imbarazzo stavolta e decise semplicemente di scendere al suo viso e baciarla, venendo immediatamente ricambiato da lei che gli gettò le braccia al collo e lo strinse forte a sé.

Quello la strinse a sua volta e immerse una mano fra i suoi capelli, sentendola quindi separarsi per dirgli –Sai che Mandy farà una brutta fine, se insiste ancora?-

E quello se la rise, un po' istericamente –Rilassati, le ho già detto di non cercarmi più-

La giovane sgranò gli occhioni, di nuovo commossa e tornò a baciarlo, riuscendo finalmente a provare quei sentimenti e quelle emozioni fin troppo desiderate.


Quando Diamond andò a cercare la sua controparte, la trovò in breve tempo, per sua fortuna, e nel corridoio dei dormitori, mentre bussava alla camera che Tanya condivideva con Evil.

-Non entra lì da molto tempo, ormai...- gli disse, vedendolo scattare verso di lui, con aria schifata –Non te ne importa più nulla di lei, ma conosci bene i suoi movimenti! Sei un bugiardo! Scommetto che nemmeno la ami!-

E il primo capì in fretta a chi si stesse riferendo –Amo Mara e sono qui per farti capire che... è la verità. Possiamo parlare da un'altra parte?- gli chiese, incrociando le braccia sul petto.

L'altro storse la bocca scontento e fece spallucce –Come ti pare!-

E Diamond annuì, intimandolo a seguirlo. Si mossero al terzo piano, e si chiusero nell'auletta di canto. Quando chiuse la porta, la stanza si insonorizzò automaticamente.

-Senti, so che cosa senti, so esattamente quanta rabbia e preoccupazione hai per lei ma... ti assicuro che, anche se fosse fondata, a lei non interesserebbe... lei è innamorata di Tom e lui, anche se in un modo malato, lo è di lei-

La sua controparte continuava a fissarlo, con disgusto e scandì –Quindi hai intenzione di abbandonarla a se stessa? Di fregartene se quel bastardo la tratta in questo modo? Ma non vedi che è solo il suo giocattolo! Ora l'avrà lasciata solo per dimostrare che lei gli è del tutto succube! Che anche senza di lei...-

-Non so perché si sono lasciati, non mi importa-

-Cazzate! Ti importa eccome! Da quant'è che non la ami più, ah? Da quant'è che te ne freghi di lei?! Perché sei cambiato in questo modo?! Che diavolo è successo?!-

Il Diamond attuale, bombardato da tutte quelle domande, abbassò lo sguardo, pensando un momento alla questione in sé e non trovando una risposta –Non lo so, esattamente. In ogni caso, Mara è una ragazza...-

-Mara non è lei! So com'è fatta! Le voglio molto bene e lo sai, ma... non è lei che amiamo! Diamine! Non posso credere che tu la stia illudendo solo perché ti sei arreso al fatto che Tanya corre dietro a Tom! Tu non sei così! Dove sono finite le tue palle!? Dovete aver avuto almeno un confronto! Devi averle parlato prima di metterti con sua sorella!-

Il Demone iniziò ad avvertire delle strane palpitazioni a seguito del rinnovato stato d'ansia che quel discorso gli aveva portato. Indietreggiò verso il tavolino alle sue spalle e ci si appoggiò, abbassando lo sguardo verso il pavimento –Un confronto? N-no... noi non...-

-Possibile?! Io avrei tentato in tutti i modi di parlarle! L'avrei presa da una parte e l'avrei... anche obbligata ad ascoltarmi! A guardarmi negli occhi mentre le dicevo che l'amavo! È possibile che tu non l'abbia fatto!? DEVI averlo fatto! Non posso credere che tu ti sia arreso senza combattere! Non è da te!- scandì, deciso e convinto quel Diamond di appena un anno prima.

Quell'altro alzò lo sguardo, con sconvolgimento e iniziò presto a tremare, mentre dei flash di catene tirate e fiamme che accarezzavano il sul corpo lo attraversavano, orride. Una stanza buia e umida, puzzava di muffa... sentiva nell'aria quell'odore e la cosa gli diede improvvisamente i conati.

-Oh cielo...- e si porto una mano alla bocca, sollevando il capo e guardando il soffitto. Strizzò gli occhi, vedendo Tanya schiacciata contro una parete, che lo baciava, lo stringeva... si lasciava accarezzare da lui.

Non era un sogno... era certo che non lo fosse.

-Credo... mi abbiano cancellato la memoria- liberò, senza voce e abbassò lentamente lo sguardo sul compagno, che sgranò gli occhi –Davvero?! Deve essere stato Malfoy! –

E sentendo il nome del compagno, sgranò immediatamente gli occhi, vedendo la sua figura confusa nell'ombra, la bacchetta puntata su di lui... sorrideva, vedeva i suoi canini affilati.

Scosse il capo, confuso, non riuscendo a capire perché quelle due situazioni che era riuscito a visualizzare, stavano iniziando a fondersi fra loro. Ricordava uno sguardo... uno sguardo che gli era entrato dentro, che... lo stava facendo sentir male. Si portò una mano al petto e scosse il capo –Ma... cosa mi hanno fatto?- iniziò a chiedersi, con disperazione e quell'altro sospirò, raggiungendolo e cercando i suoi occhi –Sei pallido e stai tremando, non è affatto normale... che cosa ricordi?-

Diamond scosse il capo non sapendo bene cosa dirgli, cercò di immergersi ancora in quegli oscuri pensieri, tentando di concentrarsi su un dettaglio, qualcosa che potesse permettergli di aggrapparsi a quei brandelli di vita cancellata e che gli consentisse di trascinarla di nuovo a sé, ovunque l'avessero mandata.

Perché erano in due.

-Malfoy e qualcun altro... mi hanno fatto qualcosa, mi hanno cancellato la memoria... e poi Tanya, ci... ci stavamo baciando, ci stavamo stringendo... lei... lei mi voleva...- e alzò lo sguardo cristallino sul suo gemello, vedendolo sgranare gli occhi, sconvolto –Ma... certo!- e si allontanò, pensando –Vi siete confrontati, tu e Tanya, vi siete rivelati apertamente i vostri sentimenti, li avete sanciti ma... ma a Malfoy non deve essere andata bene! Così ha cancellato la memoria a entrambi dopo avervi separati! A te chissà cosa ha fatto, per giunta! O a lei!- e si portò le mani alla bocca, scioccato –Oh cielo... è... è davvero un malato, una persona pericolosa! Deve aver chiesto aiuto a qualcuno visto che è solo un mortale e non può certo sperare di rimuovere dei ricordi così importanti da un mezzodemone come te! Certo! Tutto torna!!-

Il compagno annuì inebetito –Io... io devo parlarle, devo farle ricordare tutto... lei deve sapere cosa ci ha fatto Malfoy! Devo ricordarle... com'è stato bello... Dio...- e portò le mani al viso –Sento... Sento che stavamo per fare l'amore, ne sono sicuro! Lo volevamo così tanto! L'ho sentito! Cazzo!- e batté furibondo una mano sul tavolo, incrinandolo –E Malfoy ha rovinato tutto! Si è intromesso! Ci ha separati e ha manipolato ogni cosa!-

Scandì, furibondo, rosso in viso –Chissà a quale mostro ha chiesto aiuto! Non voglio nemmeno pensarci! Mi sento male se solo ci provo! Ti rendi conto?!- berciò verso il compagno che annuì e scandì –Sai cosa fare, devi... devi parlare con lei, devi organizzare il vostro incontro ma stavolta...- e lo raggiunse, mettendogli le mani sulle spalle –Malfoy non dovrà intromettersi. Dovrete essere solo tu e lei e... credo che non sarà facile, per te, farle tornare i ricordi, perché lei è solo una strega e...-

-Le farò rivivere tutto... solo così potrà ricordare- scandì deciso il mezzodemone, annuendo e quello lo imitò –Ora... hai una buona motivazione per combattere per lei-

E Diamond fu totalmente d'accordo con lui –Senz'altro.-


Alle undici e mezza, i ragazzi invitati dal professor Potter, si erano mossi tutti o quasi in aula, per salutare vecchi amici e rispettive controparti.

-Beh... è stato un piacere vedervi, in tutte le versioni possibili e immaginabili- Scandì il giovane Draco, che guardava divertito la sua versione adulta ma anche la versione giovane e quella infantile del suo primogenito –Nostra figlia sarà proprio uno schianto, una vera Malfoy- scandì con orgoglio, guardando Cherlyne che sorrise, divertita da quello strano papà. Andrew ghignò perfido e attirò a sé la sorellina, scombussolandole i capelli –È tutta apparenza, dentro è una Granger...-

-E questo che cosa dovrebbe significare?!- lo rimbeccò presto la madre, cosa che fece ridere il circondario.

Tom presto avvertì lo sguardo della sua versione infantile e incrociò i suoi occhi, assumendo un'aria stanca ma annuì semplicemente, vedendo il bimbo fare altrettanto.

Distanti da loro stavano gli Anonimi e Chiara lamentosa, scandì –Ma aveva la ronda con quel beota? È per quello che non c'è?!-

E Giorgia, che continuava a mandare messaggi alla sorella, replicò –In realtà no, oggi è il turno di Hemma e Karl. Non li ho visti in giro, per tutto il pomeriggio...-

-Forse sono insieme...- optò divertito Yuri, cercando via messaggio l'amico, ma nemmeno lui sembrava propenso a rispondergli.

-Che idiozie! Probabilmente sarà andata ad Hogwarts a divertirsi, beh... chi se ne importa!- scandì la Scineton di qualche mese prima, con fare altezzoso e Giorgia le sorrise, benevola –Su, non fare così... stai tranquilla-

Quella sospirò sonoramente e lanciò un'occhiata verso Andrew anche se in quel momento aveva le sembianze di Riven –Che peccato, speravo di darle l'opportunità di rifarsi con Andrew, ma in quello stato...-

-Andrew sta bene dove sta...- stabilì con noia Yuri, stavolta e la compagna lo guardò storto, replicando –Ti assicuro che dove stava prima stava altrettanto bene, se non molto meglio!-

Il rosso sospirò e lasciò perdere.

In quel momento varcarono la soglia anche i due Diamond; insieme a Mara, Crista e Brad, erano arrivati un po' in ritardo.

Il Diamond attuale aveva deciso di non dire nulla a Mara, non voleva che mettesse in allarme la sorella, altrimenti la voce del suo cambiamento sarebbe giunta a Tom e... avrebbe potuto ostacolarlo. Quando avrebbe risolto le cose con Tanya e l'avrebbe fatto al più presto, le avrebbe raccontato la verità. Se era riuscito a levarsi dalla testa Tanya, era stato solo a causa di Malfoy e del suo aiutante e, nel pensarci, aveva iniziato a supporre che fosse stato proprio quel vampiro che era venuto in loro soccorso, tempo prima.

-Siamo in ritardo?- domandò il mezzodemone, vedendo Harry poco lontano, ridersela con i Malfoy e poi dirgli, tranquillo –No, no... ma ora che ci siete tutti, credo sia ora di ultimare questo esperimento... spero che vi sia piaciuto e che le vostre controparti non abbiano fatto troppi danni, anzi magari vi hanno fatto ricordare cose che era meglio non dimenticare-

E guardò prettamente i Malfoy, visto che non sapeva il ruolo che avevano avuto, invece, Diamond e Chiara.

Intimò i quattro a tornare vicino alla parete, dove si erano suddivisi quella mattina e non appena furono tutti spalla contro spalla, le loro espressioni si fecero vuote, diventarono molto rigidi e la loro pelle iniziò a ingrigirsi.

-Non è che questo spettacolo mi intrighi più di tanto, me ne posso tornare a dormire, sì?- domandò Draco, un po' schifato mentre i quattro iniziavano a confondersi con il colore delle pareti.

Harry nemmeno gli rispose e attese come tutti che il gruppetto iniziasse a perdere le linee che formavano quei corpi, ogni contorno, ogni colore. Ogni bordo venne rapidamente arrotondato, ammorbidito, fino a quando i loro confini non iniziarono a confondersi e unirsi fra loro, andando a ricostituire, sempre più rapidamente il Nembo-prendi-Tempo di quella mattina.

Il Fusest si mosse placido verso il pavimento e Harry scandì –Blaise non verrà stanotte a liberarlo, mi ha detto che ci penserà domani mattina, quindi ora possiamo tornare-

-Ah... non scapperà?- domandò curiosa Cherlyne, osservando la nuvoletta che si muoveva con lentezza, oltre che volare piuttosto bassa.

-Mi ha detto che resterà inerme per alcune ore, che sarà molto stanco e che quindi non riuscirà ad andare da nessuna parte-

E infatti, videro la nuvoletta andare a nascondersi sotto la cattedra, venendo completamente contenuta e nascosta.

Hermione sorrise intenerita e fece –Poverina...-

-Sì, ho proprio bisogno di un fazzoletto...- commentò con noia il marito, invece –Forza, ora a letto...!-

-AH!!-

Tutti, in quel momento si voltarono improvvisamente verso Evil, che era corsa con le mani verso il proprio seno, imbarazzando un po' i compagni. Nello stesso momento, Giuliet aveva trattenuto il fiato, mentre, a seguirle erano stati Riven e ovviamente Andrew, sconcertati.

-Oh sì, cazzo!- scandì rumorosamente quest'ultimo, scattando con lo sguardo verso la sua amata mezzodemone che aveva avuto la medesima idea –Oddio, sì!- e gli corse incontro saltandogli propriamente alla bocca, mentre lui la prendeva in braccio...

La cosa fece ridere tutte le serpi e sorridere inteneriti i Grifondoro.

-Questa è ancora ora di lezione!!- fece invece Harry, ricevendo l'occhiataccia di Draco –Oh Salazar, sei proprio una paranoia, Potter...- ed Hermione lo rimbeccò, sgridandolo –E smettila di maltrattarlo!- fece la donna, difendendo il suo amico, mentre il marito se la portava in camera –Pensa che riesce a farmi le palle gonfiarmi le palle come nessun altro... dovresti esserne un po' invidiosa, in realtà - e le lanciò un'occhiata eloquente mentre la donna ignorava l'inutile commento e gli diceva di abbassare la voce.

Per molti di loro, quella notte fu davvero memorabile...

...

Il mattino seguente però, quando Blaise andò a cercare e liberare il Fusest chiuso in aula, rimase molto deluso, perché quell'essere era sparito... senza lasciare alcuna traccia.

Si chiuse la porta alle spalle, non potendo notare che una traccia, forse... l'aveva lasciata.

Quando l'individuo che dava le spalle all'ingresso riapparve, si portò una mano ai capelli, sistemando il ciuffo mosso che talvolta scendeva a celargli parte della fronte e dello sguardo magnetico.

Il suo piano aveva funzionato, era riuscito nel suo intento e con aria compiaciuta osservò la sferetta scura e dai bordi poco delineati che si agitava nella sua mano –Buona, mi servirai di nuovo fra alcuni giorni, cara... quando avrò ottenuto ciò che voglio- e stirò un ghigno malevolo, spaventosamente simile a quello di un altro individuo, presente in quella scuola.

"Come sempre... del resto"


Spazio Autore:

Eeee sono in ritardo!! Chiedo venie donzelle, il prossimo a questo punto sarà giovedì sera cmq, spero vi piacerà perché presto entrerà questo nuovo personaggio... che dite? Sarà buono o cattivo?? Alla prossimaaa!!

Ringraziamenti: McSnugglefacesxx potterhead-hunters, cicapisciniente, sara_dramione, ValeriaHale00, Altair312, Carietta91, book_lovers92, Harly00, Want_to_love, FlaviaYes, Rene_217

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