Nuove Promesse (Parte IV)

-Sì, ma nessuno di loro era un Puro di Cuore.- scandì Dorian, con freddezza.

Tom lì sbiancò e sgranò gli occhi –Che stai dicendo?- e fece dei passi verso di lui, allibito.

-Che Tom non è nato semplicemente come mago mezzosangue. È nato come creatura totalmente immune alla malvagità e all'influenza dei Titani. Per questo sono assolutamente certo che sia TU che stai cercando di blandirlo, perché sei l'unico che può farlo... ma facendolo lo renderai vulnerabile al potere dei Titani e sarà loro possibile impossessarsi di te, che sei molto lontano dall'essere un Puro di Cuore.-

Tom a quel punto, sgranò gli occhi, indietreggiando scioccato.

-Pensavi davvero di poter far finta?- gli chiese il Reale –Tu non possiedi più la tua vecchia anima da moltissimo tempo, sai perfettamente in cosa ti hanno trasformato e non puoi certamente aver pensato di poter simulare sentimenti come amore, affetto, paura e tristezza! Non puoi imitare ciò che non senti! Benché tu abbia assistito a tutti questi sentimenti per tutta la tua vita-

Il ragazzo si appoggiò alla scrivania e strinse un pugno, guardandolo con odio –Stai mentendo! Sai bene che è così, io... voglio proteggerla, sai che desidero solo questo.-

-Già, la Fata... ora che è stata incamerata non la percepisci più, quindi, probabilmente, se lei riusciva a mantenere la tua mente legata ancora ai ricordi dell'amore che avevi provato per lei, ora...-

-Tu non sai niente di queste cose! Sei solo uno sciocco succhiasangue che pensa di sapere tutto di tutti, ma non è così! Anche senza anima posso distruggere quei bastardi!-

E Dorian lo guardò con attenzione –Se i tuoi amici ti volteranno le spalle, se anche Tanya dovesse arrivare a farlo... la sua anima pura ne verrà distrutta, la creatura mortale e ricca di sentimenti che stai ammutolendo morirà lentamente e il tuo Potere rimarrà privo di un contenitore... portandoti ad esplodere magicamente, quindi il potere tornerà all'anello. Quando questo accadrà, Tom morirà anche fisicamente e tu, la tua coscienza, che ormai si è fusa con quella di lui, e non è un processo reversibile, rimarrà intrappolata nel suo corpo.-

Dorian quindi fece dei passi verso il ragazzo, che aveva gli occhi spalancati e iniettati di nero pece –E io ti giuro, su ogni Dio esistente, che se questo dovesse accadere, sarò io stesso a concederti al Titano e l'unica cosa che mi darà sollievo nel farlo, sarà immaginarti piegato a novanta mentre ti fai fottere da quell'essere immondo rimpiangendo ogni singolo istante di questi ultimi giorni, in cui non hai pensato ad altro che impadronirti dei tuoi Poteri del cazzo!-

Mentre gli parlava, finalmente, era riuscito a stuzzicare la sua paura, lo vedeva più pallido e decisamente meno determinato rispetto a quando era entrato in camera –Se lo farai, le Ordinatrici...-

-Le Ordinatrici possono pure succhiarmelo, per quanto mi riguarda. A me interessa una sola cosa, non voglio sentire nient'altro. Ti darò il tempo che necessiti per far tornare Tom del tutto in sé, ma prima di quel momento non potrai affrontare il Titano. Non m'importa se avete i biglietti gratis per entrare a casa sua, tu, in questo stato, non sei degno nemmeno di relazionarti con un ratto-

E fece per andarsene ma il ragazzo si alzò in piedi a pugni stretti e il Reale scandì, mentre ancora gli dava le spalle –Ah, e levati dalla testa il pensiero di levarmi di mezzo prima di farlo a te stesso, con le tue mani- e si volse a guardarlo, vedendolo arrossire appena –Il mio Tesoro non mi toccherebbe con un dito e lo sappiamo bene entrambi, motivo per il quale, nemmeno adesso mi fai paura, né mai me ne farai.- sottolineò, vedendolo persino stringere la mascella tremante –Portamelo via, Leggenda, e dopo che sarai finito fra le spire del Titano, questo raccoglierà i ricordi di Tom e capirà dove risiede la Fata e quando avrà preso anche Tanya, diventerete entrambi le sue puledrine da monta, seguite poi da ogni Ordinatrice ancora in vita- sottolineò eloquente.

-NO! Non è vero! Mi occuperò io stesso di cancellarmi la memoria!-

-E allora sarò io a dirglielo...- e gli dedicò un nuovo sorriso perfido, vedendolo spalancare gli occhi scioccato e colmo d'ira –Sei un maledettissimo bastardo!- e fece per aggredirlo ma qualcosa lo bloccò improvvisamente. Le sue mani si erano tramutate in acuminate strutture argentee, pulsanti di magia demoniaca, mentre l'elettricità scoppiettava loro intorno. Dorian lo osservò divertito, voltandosi del tutto e fronteggiandolo a viso aperto –Queste sono le briglie che ti ho messo sin da piccolo, senza che te ne accorgessi. Tenere lontani quei due, ha fatto divampare rancore, desiderio, malinconia e li ha fatti sfociare in un amore vero, sincero e implacabile, una delle poche cose in grado di distruggere agglomerati di odio e malvagità, come lo sono i Titani. Non rovinerai niente di ciò che ho faticosamente costruito in questi anni; è stato tutto calcolato, sin dal principio e ora puoi vedere che bel lavoro ho fatto.- e lo indicò, bloccato e tremante, nella solida presa della volontà di Tom. -Finché tu vivi, Tom vive, e lui può discernere una sola cosa, attualmente: chi vive e chi muore, con i vostri poteri. Non leverai di torno nessuno di noi, rassegnati. – Scandì deciso, vedendo le sue mani tornare normali.

Dorian lo vide indietreggiare, ansante e con un forte senso di nausea, tanto che si portò la mano al ventre –Ti do tempo fino a fine mese, ma vorrò vedere dei progressi nel mentre. So che hai impiegato del tempo per impossessarti di lui e ti darò il tempo per lasciarlo tornare del tutto-

Il ragazzo si appoggiò alla scrivania, stanco e replicò –È poco e... continuo a pensare che sarebbe meglio per tutti se battessi il Titano e poi lasciare Tom vivere la sua vita con Tanya. Si tratta di poche settimane, hanno l'eternità davanti a loro! E io... io non desidero impedirgli di stare insieme, ma...-

-Nessun "ma". Quando ferisci le persone, talvolta, il tempo non guarisce le loro ferite, le allarga solamente e tu, più tempo impiegherai a sistemare le cose con chi lui ama, tanto più le loro ferite marciranno.-

Il ragazzo, per la prima volta, in quel momento, gli apparve davvero solo un ragazzo. Gli occhi erano tornati argentei e lo osservava solamente, appariva stanco.

-Che tu lo voglia o no, ti fiderai di lui. Te l'ha ribadito non so quante volte nel periodo in cui lo tormentavi mentalmente, ma ti sei stancato, quando ti sei reso conto che le tue inutili minacce gli rimbalzavano addosso. Ora sai, che ha sempre avuto ragione-

Tom continuava a fissare il Vampiro, che aveva un'aria completamente soddisfatta di sé. Tutto avrebbe pensato, tranne che si fosse organizzato in maniera così certosina, in quegli anni. Aveva sempre pensato che avessero affidato a Tom uno che voleva soltanto riguadagnarsi il favore delle Ordinatrici, limitandosi a dargli libri e libri da studiare, propinandogli insulti e minacce mentre gli impediva di avere una vita sociale... e invece aveva fatto esattamente il contrario. Lo aveva legato a un palo ben piantato a terra, e sebbene lui si fosse abilmente liberato, aveva poi scoperto di essere stato rinchiuso dentro a una solidissima gabbia, oltre la quale... c'era solo la morte.

Dorian gli diede le spalle di nuovo e scandì –Rifletti bene, Leggenda- per poi uscire nel corridoio e non riuscendo a fare a meno di gettare un'occhiata alla porta della camera di Tanya. La raggiunse e vi poggiò sopra la mano, smaterializzandosi nel buio della camera e avvertendo la ragazza singhiozzare nella notte, stretta a se stessa, in posizione fetale mentre il capo era rivolto verso la finestra.

Il Reale continuò ad osservarla per un breve istante e decise di raggiungerla, sentendola trattenere un grido e mormorare –Ci hai... ci hai parlato?- singhiozzò e il vampiro si volse a guardarla, sedendosi presto sul letto e accarezzandole il viso –Che strano, stai frignando...- osservò, con il solito fare antipatico e lei replicò, offesa –Sì, è così! Domani farò quello che devo!

-Certo che lo farai, altrimenti lo perderai, Tanya. Tom sa che deve essere più forte per contrastare la volontà del Demone e lo devi essere anche tu... per contrastare tutta questa debolezza di spirito che ti trascini dietro a causa di Tom e... e molto probabilmente della Fata. Devi sopportare molte cose, dovete farlo entrambi... ma quando lo farete...- e scese sul suo viso, baciandole la fronte –Sarete implacabili-

E incrociò i suoi occhi blu, vedendola finalmente calmarsi e annuire, mormorando –Resti qui?-

-No, ho di meglio da fare che intrattenerti in sua assenza.- e si rimise dritto battendole sulla spalla e facendo per andarsene, ma lei si mise seduta e lo abbracciò di slancio, sebbene lui si limitò a roteare gli occhi –Inizio a pensare che piaccia più a te sbattermi i gommoni addosso...- e la sentì pizzicargli il collo, offesa –Smettila e abbracciami!-

Il morò lì scese nel suo collo, divertito, e le avvolse la schiena con le mani –Stai attenta Principessa, perché continuo ad essere un Reale e quelli come me...- e iniziò a baciarle il collo in modo molto dolce, forse... troppo.

-Schiavizzano le persone senza aver bisogno di dire nulla. Basta il calore della nostra voce...- e le baciò la mandibola – Il nostro profumo afrodisiaco...- risalì quindi sulla sua guancia, iniziando a sentirla rabbrividire, mentre la sua pelle si sollevava in risposta alla sua lingua, che si era quindi mossa alle sue labbra, ritirandosi un momento prima di incontrarla –E il nostro sguardo voluttuoso- le sussurrò a fior di labbra, facendo sfiorare i loro nasi, mentre lei, spaventata, lo fissava –Perché... fai così?- gli domandò, con aria atterrita e il vampiro le sorrise appena, divertito –Perché non sarò la spalla su cui piangerai, Tanya Potter. Ti sbagli se pensi che mi importi qualcosa di te e non di ciò che rappresenti. Tu, per Tom, sei vitale e finché il sangue che rubo alle mie vittime continuerà a circolarmi in corpo, posso assicurarti che non permetterò che ti accada nulla... a meno che il Demone non uccida il mio unico Tesoro...- e le stampò un bacio gelido, a fior di labbra –...E allora sarò ben lieto di darti in pasto al Titano, poiché in te risiede la Fata, l'unica creatura al mondo che al Demone interessi.-

E la liberò rapidamente, levandosi in piedi e vedendola stringersi nelle braccia, tremante, dopo essere stata calciata via anche dal Reale. Pensava di potersi fidare totalmente di lui, visto che Tom lo faceva... ma il suo interesse era solo in funzione di Tom. Era evidente.

Dorian quindi mosse semplicemente una mano davanti a lui e la ragazza crollò lentamente sul cuscino, addormentata.

Il Reale la osservò un istante e le coperte risalirono sul corpo della giovane, stringendosi attorno a lei, calde e morbide. La vide stirare un vago sorriso e lì, si mosse verso la finestra, smaterializzandosi in giardino e sospirando sonoramente, mentre il candore della luna lo illuminava.

"Che giornata..." e si inoltrò nel bosco, inciampando però in qualcosa che lo fece cadere a terra come un sacco di patate. Arrossì appena, allibito e volse il capo indietro, notando una radice che, dispettosa, stava tornando al suo posto, sotto terra. In quello stesso momento una brezza umida di petali rossi si mosse nell'aria, spingendolo ad assumere un'aria contrariata –Cielo, scherzavo, che permalose!- disse, apparentemente verso nessuno e riprese il suo cammino, dopo essersi pulito le mani di terra umida –E comunque, che vi piaccia o meno, potrebbe essere divertente...!- e dovette evitare la caduta di un ramo, stavolta, sconcertato. Alzò le mani in segno di resa e fece –Okay, okay!- e sbuffò, scuotendo il capo. Era ora di cena, per lui.


Quando Riven varcò la soglia di camera sua, vide Giuliet davanti allo specchio, mentre si spogliava e si guardava con interesse il torace.

-Che stai facendo?- le domandò quindi il biondo, con aria annoiata e la biondina non lo guardò, ma fece calare la gonnellina, ruotando appena su se stessa, da un lato e dall'altro, mostrando al compagno il sederino sodo celato dalle mutandine candide.

Riven roteò gli occhi e decise di andarsene in bagno ma Giuliet lo chiamò –Fermo lì!-

Il compagno sospirò e si volse, vedendo la compagna dedicargli la sua occhiata più malevola, mentre lasciava scivolare a terra la camicetta –Potremo... far finta di essere loro-

E il compagno stirò un sopracciglio, con aria stralunata –Ah?-

Vide la biondina mordersi un labbro e indietreggiare verso il letto, per poi voltarsi e piegarsi completamente in avanti, per poi accarezzarsi una caviglia –Oggi sono caduta, Riven! Mi... faresti un massaggio??- gli domandò con voce lamentosa e ingenua, cercando di imitare la compagna –Per favore- ultimò, con un tenero broncio.

Il biondo molto Smith e poco Malfoy, si appoggiò al battente della porta, continuando a fumare mentre le guardava il fondoschiena –Forse... se ti prendessi sempre e solo da dietro... riesci a tingerti i capelli?-

Le domandò, vedendola mettersi dritta subito e guardarlo scocciata –Hai fatto sparire tutta la magia! Che guastafeste!-

Riven parve non cogliere la critica –Quale magia, scusa?! Non capisco che c'entrano le caviglie rotte con Giuliet e non capisco perché dovrei eccitarmi nel pensare di essere Riven che si scopa una Giuliet che nemmeno sembra Giuliet!- e la indicò, vedendola storcere la bocca, scontenta –Quindi!? Vuoi rimanere a secco fino a quando non saremo di nuovo in noi?!-

E il biondo lì, gettò via la Magh e la raggiunse –No, cazzo! Secondo te perché ho questa faccia!?-

La ragazza assunse un'aria innocente e fece spallucce –Tu non mi sembri Riven, mi sembri Andrew nel corpo di Riven...- mormorò –Farei l'amore con te in ogni caso... sei tu che non... non riesci ad andare oltre questo- e si afferrò un boccolo biondo, tornando a guardarlo.

Riven strinse le labbra e scosse il capo –Non mi va proprio stanotte, fammi... abituare a questa cosa almeno, poi se ne riparla-

-Almeno potresti toccarmi però! Non mi vuoi nemmeno prendere la mano o... o consolarmi!- lamentò lei, scocciata e il compagno, che stava per richiudersi in bagno, replicò, tornando da lei –Su questo hai ragione- e le accarezzò il viso, baciandole la fronte e abbracciandola. Giuliet sospirò sonoramente e sentì il compagno dirle –Io proverei comunque a tingerci i capelli, cambiare la voce e spegnere la luce... magari... ci viene più facile-

E la sentì annuire, mormorando –A quel punto basterebbero solo le voci e la luce, no?-

-Odio non avere peli da nessuna parte, se avessi almeno i capelli scuri, non mi sentirei un bimbetto di dieci anni-

E la fidanzata ridacchiò divertita –Dai, ricordo che qualcuno c'era, lì sotto...- e gli sorrise maliziosa, vedendolo guardarla storto e liquidandola in fretta, chiudendosi in bagno.


-Sei diversa da quando tua sorella è sparita-

Quella notte era per i Corvonero il turno di guardia.

Chiara, sentendo l'osservazione del compagno, con il quale ormai si era arresa da tempo al fatto che le toccava trascorrere con lui una serata alla settimana, si volse a guardarlo, con il cipiglio nascente e lui roteò gli occhi, sbuffando –Non è una critica- e infilò le mani in nei pantaloni, scuotendo il capo e guardando altrove.

Lei continuò ad osservarlo però, ammorbidendo la propria espressione e schiuse le labbra, indecisa su cosa dirgli.

Aveva smesso di litigarci da quando Giorgia e Yuri si erano fidanzati ed era stata costretta a trascorrerci ancora più tempo di prima, oltre al fatto che, nello stesso periodo aveva ripreso seriamente a studiare e non poche volte le sue spiegazioni le erano state d'aiuto.

-Io e Gio' abbiamo cercato di metterci in contatto con lei, più volte ma... i nostri genitori ci hanno sgridate, non vogliono più che ci relazioniamo a lei, ha quasi distrutto la nostra famiglia con le sue dichiarazioni.-

-Erano fasulle?- Le domandò il biondino, lanciandole un'occhiata, forse poco convinta e lei replicò decisa –Certo che lo erano... non abbiamo idea di cosa le sia venuto in mente-

Erik continuò ad osservarla mentre lei guardava duramente davanti a sé –Magari l'hanno ricattata- propose lui vedendola lanciargli uno sguardo e la ragazza fece spallucce –Può essere, sta di fatto che, fintanto che i nostri genitori non troveranno una soluzione alla marea di accuse che ci sono arrivate... non le permetteranno di avere a che fare con noi-

Erik annuì e schiuse le labbra, facendo per dire quello che pensava, come al solito, ma si fermò, mordendosi un labbro e guardando altrove, trattenendo uno sbuffo.

Lei notò la sua reazione e si sorprese del suo fare, così stirò un sopracciglio e incrociò le braccia sul petto –Se hai qualcosa da dire, dilla! Non mi pare tu ti sia mai fermato dal farlo!-

-Da oggi sì- stabilì lui gelidamente, continuando a guardare avanti, con aria stanca stavolta e lei deglutì, sorpresa –Perché? Che è successo oggi?-

E lì lo vide voltarsi verso di lei e sorriderle appena –Stiamo parlando-

Non seppe perché, la giovane Scineton, ma sentirlo replicare in maniera così naturale e gentile, riuscì a farla arrossire e bloccare nello stesso momento –Voglio sapere cosa pensi, ma... quando lo fai sei sempre aggressivo. È per questo che mi fai arrabbiare!- scandì improvvisamente, accesa dalla stranezza della situazione.

Anche lui si fermò stavolta; Poi si volse a guardarla mentre impalata teneva i pugni chiusi e le braccia lungo i fianchi.

-Se non sarò aggressivo, non ti arrabbierai, dunque?- le domandò, stavolta lui ben poco convinto.

-No- scandì lei, decisa e il ragazzo si lasciò sfuggire una risata e annuì, voltandosi del tutto e dicendole –Penso sia un bene per te e Giorgia che Kim sia sparita. Che vi piaccia o no, su di voi ha avuto una pessima influenza, vi ha rese insicure e sciocche come lo è lei, solo perché si sentiva sola e inconsistente. Non a caso, da quando avete mollato quei coglioni dei vostri ex, siete maturate e migliorate come persone. Giorgia non l'ho mai vista così felice e scommetto nemmeno tu. Spero che Kim sparisca del tutto dalle vostre vite, perché come sorella maggiore... vi ha dato solo cattivi esempi-

Chiara sgranò gli occhioni verdi e strinse le labbra, abbassando lo sguardo tristemente e sentendo i pugni tremare –E cosa importa se... se adesso mi ha lasciata completamente sola, eh?- e tirò su col naso, sentendo i suoi passi farsi più vicini e sentendolo replicare –Non sei affatto sola... l'unica ad esserlo, è sempre stata lei.- e il ragazzo le poggiò una mano sul capo, accarezzandolo.

La giovane singhiozzò più forte e avvertì una strana pressione sospingerla lentamente verso il torace del compagno. Cedette appena e il resto lo fece lui, stringendola a sé e abbracciandola –Per te, Chiara, andrà bene comunque... non devi preoccuparti. Se lei stessa sta cercando di stare lontana da voi, allora, magari, si è resa conto di quanto è stata deleteria per voi la sua vicinanza... a dimostrazione del fatto che vi vuole bene. Un giorno, speriamo che cambi e che possiate avere un rapporto vero e sano-

La Scineton annuì appena sul suo petto e borbottò –Grazie...-

Il compagno stirò un sorriso gentile e le baciò il capo, replicando –Prego... e non ti aspettare che finisca la ronda da solo, cammina su...- e le mise un braccio sulle spalle intimandola ad andare avanti e non guardandola mentre si asciugava le lacrime.


Spazio Autore:

Ohhh eccoci qui!! Sì, lo so, Dorian ha perso tutta la sua aria da Nii-chan, svelando le sue reali intenzioni. Ora Tanya è proprio sola e dovrà far fronte a questa nuova situazione U.U, chissà che Riley non le sia d'aiuto...

Non so se la situazione del Demone e il discorso di Dorian vi è stato chiaro. In poche parole, sembra che le rinnovate azioni di Tom siano condotte dalla volontà del Demone, che lo influenza in tutto, tranne che nell'uso dei poteri che è ancora a sua discrezione ed è questo fattore che Dorian sta sfruttando per metterlo al muro. In ogni caso non dovete pensare che i Poteri di tom siano solo del nostro Tom, ma per essere usati necessitano del volere di entrambi, sia di Tom che della Leggenda. Inoltre, non dovete pensare che la Leggenda sia malvagia, per il momento solo i Titani lo sono; la volontà che risiede in Tom, è totalmente neutrale, oltre che incapace di provare sentimenti suoi propri, per provarli necessiterebbe di affidarsi totalmente al Tom, lasciargli campo libero nella gestione del corpo e del Potere, permettendogli di sovrastarlo, solo in questo modo potrebbe fare affidamento ai propri ricordi e alla capacità che ha Tom di provare sentimenti, sfruttandola lui stesso per tornare ad amare ed odiare.

Spero di aver detto tutto, se avete dubbi, suppongo che aggiornerò questo pezzo per integrare e permettere a tutti, posteri inclusi, di poter capire al meglio questa situazione un po' complicata :), anche se verrà naturalmente spiegata più avanti(probabilmente nella prossima storia ;D)

Ringraziamenti: McSnugglefacesxx, Doragrosu, stellapurnell6, GiuliaBernasca, Harly00, Anais173, sara_dramione, faty_potter, potterhead-hunters, Altair312, _SettimaLuna_, ChiaraChironi, Katnissgreypotter, cicapisciniente, noemim97, angel_delle_tenebre, AlissaNyx, Giuliettapersempre, ValeriaHale00, Carietta91.

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